mercoledì 11 maggio 2011

Piccolo Coro Artemìa di Torviscosa a Verona!

VERONA PROVINCIA, SESTA EDIZIONE DEL CONCORSO PER VOCI BIANCHE AGENPARL) - Roma, 10 mag - Oggi, nella Sala Rossa del Palazzo Scaligero, l’assessore al Turismo Ruggero Pozzani ha presentato il 6° concorso nazionale corale per voci bianche, “Il Garda in Coro”. Erano presenti: Renata Peroni, presidente dell’associazione Il Garda in Coro; Enrico Miaroma, direttore artistico dell’associazione; Penelope Perbellini, referente dell’associazione. La 6^ edizione del concorso nazionale corale per voci bianche si terrà a Malcesine da giovedì 19 a domenica 22 maggio. La competizione, patrocinata dalla Provincia di Verona, è appoggiata per la sua validità anche dalla Fe.N.I.A.R.Co (Federazione Nazionale delle Associazioni Regionali Corali), dall’associazione per lo sviluppo delle Attività Corali del Veneto e dalla Federazione dei Cori del Trentino. Al concorso parteciperanno 19 cori di bambini, provenienti da varie regioni italiane: Calabria, Puglia, Campania, Abruzzo, Umbria, Piemonte, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Trentino, Alto Adige, Emilia Romagna, Veneto e Lombardia. L’evento, che si terrà presso la chiesa parrocchiale Santo Stefano, si aprirà con il concerto inaugurale proposto dal “Piccolo Coro Artemìa di Torviscosa”, diretto dal maestro Denis Monte, e attualmente impegnato nel tour della cantante Elisa. Le competizioni vere e proprie si svolgeranno nelle due giornate successive, dedicate alle categorie di repertorio sacro e di quello profano. Per la finale di domenica mattina, la grande voce corale dei bambini, si alzerà dal lago alla montagna con il concerto “Dal lago al cielo”, premio speciale per il miglior repertorio , che si svolgerà nel nuovo Auditorium della stazione a monte della Funivia Malcesine Monte Baldo. Anche quest’anno, infine, come per le scorse edizioni, saranno proposti speciali concerti fuori concorso, dedicati ad accompagnatori e appassionati. Assessore Pozzani: “La presentazione del concorso nazionale corale per voci bianche, giunto quest'anno alla 6^ edizione, è la testimonianza di un grande successo che si rinnova nel tempo. Questa manifestazione è apprezzabile non solo per l'attenzione che dedica ai bambini e alla promozione culturale della musica sacra, ma anche per il forte contributo che offre allo sviluppo del turismo, in una stagione così importante per la nostra provincia. È proprio la composizione dei cori, che vede partecipare musicisti e cantanti provenienti da quasi tutta l'Italia, a dare di Verona un'immagine nel mondo positiva e di rilievo, motivo di orgoglio per tutti noi. La speranza è che l'iniziativa possa continuare a ripetersi negli anni, riscuotendo un successo sempre maggiore e meritato come quello di questa edizione. Non posso che rinnovare a tutti l'invito di partecipare numerosi, e cogliere l'occasione per ammirare le bellezze che il nostro territorio, e il lago in particolare, possono offrire”. Renata Peroni: “La nazionalità dell'evento e la sua unicità sono motivo di orgoglio per la nostra associazione. Le numerose adesioni che abbiamo ricevuto anche per questa 6^ edizione sono una concreta dimostrazione del successo che abbiamo raggiunto e del forte interesse dei bambini nei confronti della musica”. Enrico Miaroma: “Mi sento profondamente legato a questa iniziativa che vede i bambini come protagonisti. Lavorare a stretto contatto con loro è un dono e una grande responsabilità per me, nonché fonte continua di soddisfazione e di orgoglio. La giusta importanza dell'evento è sottolineata infine dalla generosa collaborazione con compositori italiani di grande successo”.

Fonte

Sete di Parola ci invia messaggio

Un pensiero del Beato Giovanni Paolo II tratto dalla sua enciclica Laborem exercens, di cui ricorrono i quaranta anni di pubblicazione:
“L'uomo, mediante il lavoro, deve procurarsi il pane quotidiano e contribuire al continuo progresso delle scienze e della tecnica, e soprattutto all'incessante elevazione culturale e morale della società, in cui vive in comunità con i propri fratelli. E con la parola «lavoro» viene indicata ogni opera compiuta dall'uomo, indipendentemente dalle sue caratteristiche e dalle circostanze, cioè ogni attività umana che si può e si deve riconoscere come lavoro in mezzo a tutta la ricchezza delle azioni, delle quali l'uomo è capace ed alle quali è predisposto dalla stessa sua natura, in forza della sua umanità. Fatto a immagine e somiglianza di Dio stesso nell'universo visibile, e in esso costituito perché dominasse la terra, l'uomo è perciò sin dall'inizio chiamato al lavoro. Il lavoro è una delle caratteristiche che distinguono l'uomo dal resto delle creature, la cui attività, connessa col mantenimento della vita, non si può chiamare lavoro; solo l'uomo ne è capace e solo l'uomo lo compie, riempiendo al tempo stesso con il lavoro la sua esistenza sulla terra. Così il lavoro porta su di sé un particolare segno dell'uomo e dell'umanità, il segno di una persona operante in una comunità di persone; e questo segno determina la sua qualifica interiore e costituisce, in un certo senso, la stessa sua natura.”
Un caro saluto a tutti
Paola Be