venerdì 9 agosto 2013

Giornata Internazionale dei Popoli Indigeni. 3 files

AMERICA - Si celebra oggi la Giornata Internazionale dei Popoli Indigeni
Washington (Agenzia Fides) – Il 9 agosto di ogni anno si celebra la Giornata Internazionale dei Popoli Indigeni, istituita dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1994, con la risoluzione A/RES/49/214. Il tema della Giornata internazionale dei Popoli Indigeni delle Nazioni Unite di questo anno è "Popoli indigeni nella costruzione di alleanze: In onore dei trattati, accordi ed altre intese costruttive".
Secondo dati raccolti da Fides, le Nazioni Unite con questa celebrazione vuole mettere in evidenza l'importanza dei trattati tra gli Stati, i loro cittadini, e le popolazioni indigene, che mirano a riconoscere e difendere i loro diritti e le loro terre, e di istituire un quadro per la coesistenza e le relazioni economiche. Gli accordi definiscono anche un quadro politico per la coabitazione dei diversi popoli sovrani che vivono in uno stesso territorio, secondo i principi di amicizia, di cooperazione e di pace.
(CE) (Agenzia Fides, 09/08/2013)
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AMERICA/ECUADOR - Giornata Internazionale dei Popoli Indigeni: le rivendicazioni degli indigeni dell’Ecuador
Quito (Agenzia Fides) – In preparazione della Giornata Internazionale dei Popoli Indigeni (che si celebra oggi, 9 agosto), la Confederazione delle Nazionalità Indigene dell'Ecuador (CONAIE), ha convocato un Consiglio allargato a tutte le autorità dei popoli indigeni e delle nazionalità del paese.
Nell'incontro, che ha avuto luogo il 2 agosto, sono stati analizzati i progetti di leggi che incidono sulle nazionalità indigene, tra cui la legge su acqua, terre e territori; la gestione indigena della giustizia, la criminalizzazione delle proteste e le politiche riguardanti l'attività mineraria e il petrolio; le condizioni per un possibile dialogo con il presidente Rafael Correa.
La nota pervenuta a Fides, riferisce che al termine del Consiglio, i leader dell'organizzazione hanno ribadito di continuare la lotta per il possesso delle proprie terre e la conservazione delle proprie tradizioni, ed hanno dettato le condizioni per il dialogo con il governo e stilato il programma per nuove manifestazioni a settembre.
Nel documento finale del Consiglio allargato si afferma infine che verrà avviato un processo di consultazione delle comunità per costruire l'agenda dei principali punti di conflitto tra il governo e le organizzazioni che propongono la formazione di uno Stato Plurinazionale.
(CE) (Agenzia Fides, 09/08/2013)
Links:
Il Documento completo della Conaie (spagnolo):
http://www.conaie.org/

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AMERICA/BRASILE - I diritti dei Guaranì al centro della Giornata Internazionale dei Popoli Indigeni

Dourados (Agenzia Fides) – Una delegazione di Amnesty International ha visitato il 7 agosto, le comunità indigene Guaranì Kaiowá della regione di Dourados (MS). Durante l'incontro, i leader Guarani Kaiowá hanno incontrato il segretario generale dell'organizzazione, l'indiano Salil Shetty, per denunciare il ritardo nella demarcazione delle terre e la violenze subite dai membri della loro comunità quando si trovano al fuori dei loro territori tradizionali o confinati in piccole riserve.
La nota inviata a Fides dal Consiglio Missionario Indigeno (CIMI), riferisce la visita del segretario generale alle sedici famiglie Kaiowá che vivono da più di dieci anni in baracche lungo la strada nazionale BR-163, dove transitano camion che trasportano soia e canna da zucchero. Proprio in quel luogo cinque indigeni sono stati uccisi investiti dai camion, ed uno è stato avvelenato dai pesticidi utilizzati nelle piantagioni della zona.
"Siamo a metà del 2013 e non si può semplicemente fare quello che si vuole con le terre indigene, come se non ci fossero i diritti che devono essere rispettati", ha detto Salil ai leader indigeni. "Qui, ho incontrato le madri che hanno perso i loro bambini piccoli, gli anziani che hanno perso i loro figli. Queste cose succedono alla luce del giorno, e non vi è nessuna indagine. Le persone che commettono questi crimini semplicemente restano liberi. E' una grande vergogna per il Brasile", ha concluso.
(CE) (Agenzia Fides, 09/08/2013)

due bombole scoppiate