mercoledì 4 gennaio 2012

Servizio televisivo di t-vision.it: ultimo saluto a mons. Alfredo Battisti

http://www.t-vision.it/dettaglio-a3-news.138/items/lultimo-mandi-a-monsignor-battisti-67-8873.html

Una messa a Notre Dame des Champs

Quando sei all'estero senti l'esigenza di andare a Messa? In altre parole nel viaggio programmi la messa domenicale?
E' successo: sono stato a Parigi e siccome sono cattolico osservante, da buon scriba, domenica 1 gennaio, non potendo andare in duomo a San Giorgio per il Te Deum dell'ultimo dell'anno o per il Veni Creator del primo dell'anno, mi sono recato alla chiesa di Notre dame des Champs in boulevard Montparnasse.
Ho salutato il parroco che stava salutando a sua volta i fedeli della Messa precedente sulla porta della Chiesa.
Insomma era quasi tutto come a San Giorgio: la Messa dei Giovani alle 19.30, un organista bravissimo(organo a canne), l'assemblea di giovani che cantano Natale(in francese  ma Adeste fideles era in latino) e il foglietto che pubblico come fosse il nostro.
Mi raccomando un po di francese e traduzione a senso..oppure anche vocabolario!))


Statistiche di inizio anno

Passato il primo dell'anno pubblico la statistica dei post più cliccati da marzo 2011 a oggi.
E' sorprendente come sia la prima una notizia che viene dall'India e la seguono due o anche 3 notizie sui lutti che hanno colpito il Friuli...la notizia sul Mondo del Lavoro locale è ultima....vabbeh i nostri interessi miglioreranno con il 2012???
30/mag/2011
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IB
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04/mag/2011
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Seva Kendra Calcutta

ASIA/INDIA - Una task-force della Chiesa per lottare contro la tratta di ragazze e bambine

Calcutta (Agenzia Fides) - Il traffico e lo sfruttamento di esseri umani, soprattutto donne e ragazze, è una piaga sociale che in India, a seconda delle stime, tocca dai 20 ai 60 milioni di vittime, e su cui prospera la criminalità. Si tratta di una vera e propria emergenza che la Chiesa indiana sta contribuendo a combattere, come riferisce all'Agenzia Fides la Chiesa locale nell'Arcidiocesi di Calcutta.
L'Arcidiocesi ha attivato una autentica "task-force" per fermare il traffico di esser umani e, in particolare, la tratta di "piccole schiave": "Seva Kendra Calcutta", Centro di servizio sociale diocesano, ha formato 50 comitati di vigilanza nelle diverse comunità. I Comitati, a loro volta, formano gruppi di 30 giovani in ogni villaggio del Bengala occidentale, per monitorare e contrastare il fenomeno. Vi sono, inoltre, 50 gruppi di ragazze adolescenti, che agiscono da "antenne" nei loro villaggi.
Il Centro comunica a Fides una storia esemplare: Sheila (nome di fantasia) è una ragazza di una piccola cittadina dello stato del Bengala Occidentale. Le è stato offerto un lavoro come cameriera in un'altra città. Sheila ha accettato ma, invece di un posto di lavoro, l'agente che l'aveva contattata l'ha venduta a Mumbai, dove è stata costretta alla prostituzione. Sheila aveva rapporti sessuali con 25 clienti al giorno. Ogni volta che rifiutava, era violentemente percossa, di fronte ad altre ragazze. Una assistente sociale, con l'aiuto della polizia di Mumbai, ha tratto in salvo Sheila e altre ragazze. Ora Sheila si trova in una casa di cura, dove segue un programma di "riabilitazione" per affrontare le sfide di una nuova vita.
Il Centro "Seva Kendra Calcutta" sfrutta anche i moderni mezzi tecnologici: è collegato in rete con il dipartimento governativo, con altre associazioni e con i capi dei villaggi: questo facilita e semplifica gli interventi, che sono soprattutto preventivi.
Il traffico di esseri umani è una forma moderna di schiavitù che include sfruttamento sessuale, lavoro forzato, la frode e la violenza. Ne sono vittime soprattutto bambini e donne a causa di ignoranza e disperata situazione nelle famiglie. Falsi "mediatori", infatti, li attirano con illusorie promesse, per farli cadere in trappole da cui è difficile uscire. (SD-PA) (Agenzia Fides 4/01/2012)

Il colera in Somalia

AFRICA/SOMALIA - Il colera continua a mietere vittime tra i minori e 750 mila persone rischiano di morire di fame

Mogadiscio (Agenzia Fides) - Dopo 20 anni di guerra, attualmente in Somalia è in corso una carestia molto seria e finora 55 bambini sono morti a causa di colera e malnutrizione grave. Nella regione meridionale di Bay, circa 250 chilometri a nordovest di Mogadiscio, sono stati riscontrati altri 35 casi di colera tra minori. Almeno 425 persone colpite da diverse malattie sono state ricoverate negli ospedali locali per le cure mediche. Oltre 20 bambini sono morti di fame e altre migliaia sono sul punto di morire per la stessa causa. La Somalia registra il tasso di mortalità infantile più elevato del mondo, con almeno un bambino su cinque che muore prima di aver compiuto 5 anni di età. Secondo gli ultimi dati dell' Inter-agency Group for Child Mortality Estimation delle Nazioni Unite, il tasso di mortalità nel 2010 era di 180 morti ogni 1000 nati vivi. La maggior parte della Somalia meridionale soffre la carestia e, secondo le Nazioni Unite, 750 mila persone a rischiano di morire. Secondo l'organizzazione nel paese sono stati vaccinati meno di un terzo dei bambini con una età inferiore ad un anno, oltre il 70% della popolazione non ha accesso all'acqua potabile, e solo 3 bambini su 10 sono iscritti alla scuola elementare. La Somalia non ha un governo funzionante dal 1991, quando i signori della guerra rovesciarono l'ex dittatore Mohamed Siad Barre. Strategicamente situata nel Corno d'Africa, è uno dei paesi da dove provengono il maggior numero di rifugiati e sfollati nel mondo. (AP) (4/1/2012 Agenzia Fides)