mercoledì 6 giugno 2012

L'impresa Taverna al lavoro


POZZA

Partono i lavori per il nuovo ponte sul Ruf de Soal

POZZA DI FASSA. E’ stato aperto ieri il cantiere per i lavori di rifacimento del ponte sul torrente Ruf de Soal, lungo la statale 48 delle Dolomiti, nel territorio del comune di Pozza di Fassa. Il...Clicca Qui
AFRICA/LIBIA - "La comunità cattolica ha ripreso le proprie attività" dice il Vicario Apostolico di Bengasi

Bengasi (Agenzia Fides) - "Abbiamo ripreso il ritmo normale delle nostre attività" dice all'Agenzia Fides Sua Ecc. Mons. Sylvester Carmel Magro, Vicario Apostolico di Bengasi, in Libia. "Oggi, per esempio, celebriamo la Novena della Madonna del Soccorso, alla quale i filippini sono molto devoti. In occasione della Messa principale della settimana, che si celebra nella mattina di venerdì, la chiesa è sempre gremita di fedeli. È il segno - continua Mons. Magro - che abbiamo ripreso il ritmo di prima della guerra del 2011. I fedeli sono tutti stranieri: filippini e un gran numero di africani, molto dei quali sono alla ricerca di lavoro ed hanno bisogno di assistenza materiale".
Secondo fonti di stampa, a Bengasi, la sera del 4 giugno, ci sono stati scontri nel quartiere di Abouhdima, tra la polizia militare e i membri di una milizia locale, che hanno provocato un morto ed alcuni feriti. Mons. Magro non ha però l'impressione che la situazione sia fuori controllo. "A Bengasi - dice il Vicario Apostolico - si vive quasi normalmente. Ogni tanto si sentono in lontananza delle esplosioni, ma per il resto la gente conduce la vita di sempre. Le persone vanno al lavoro e i negozi sono aperti. In genere la situazione è tranquilla, anche se non sempre si sa bene cosa succede". (L.M.) (Agenzia Fides 6/6/2012)

Epifania della Famiglia



Benedetto XVI ha dedicato la catechesi dell'udienza generale alla sua recente visita a Milano in occasione dell'incontro mondiale delle famiglie. L'Incontro mondiale di Milano -- ha detto il Papa -- è risultato un'eloquente «epifania» della famiglia, che si è mostrata nella varietà delle sue espressioni, ma anche nell'unicità della sua identità sostanziale: quella di una comunione d'amore, fondata sul matrimonio e chiamata ad essere santuario della vita, piccola Chiesa, cellula della società. Da Milano -- ha aggiunto Benedetto XVI -- è stato lanciato a tutto il mondo un messaggio di speranza, sostanziato di esperienze vissute: è possibile e gioioso, anche se impegnativo, vivere l'amore fedele, «per sempre ... More

Giovedì 7 giugno 2012(San Giorgio di Nogaro ore 20.30) - Domenica 10 giugno 2012


Pellegrini sul Sion cristiano meditano vicini
 alla strada romana che scende
e poi risale al Monte degli Ulivi
    SANTISSIMO CORPO E SANGUE DI CRISTO (ANNO B)



PRIMA LETTURA (Es 24,3-8)
Ecco il sangue dell’alleanza che il Signore ha concluso con voi.


Dal libro dell’Èsodo

In quei giorni, Mosè andò a riferire al popolo tutte le parole del Signore e tutte le norme. Tutto il popolo rispose a una sola voce dicendo: «Tutti i comandamenti che il Signore ha dato, noi li eseguiremo!».
Mosè scrisse tutte le parole del Signore. Si alzò di buon mattino ed eresse un altare ai piedi del monte, con dodici stele per le dodici tribù d’Israele. Incaricò alcuni giovani tra gli Israeliti di offrire olocausti e di sacrificare giovenchi come sacrifici di comunione, per il Signore.
Mosè prese la metà del sangue e la mise in tanti catini e ne versò l’altra metà sull’altare. Quindi prese il libro dell’alleanza e lo lesse alla presenza del popolo. Dissero: «Quanto ha detto il Signore, lo eseguiremo e vi presteremo ascolto».
Mosè prese il sangue e ne asperse il popolo, dicendo: «Ecco il sangue dell’alleanza che il Signore ha concluso con voi sulla base di tutte queste parole!».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 115)
Rit: Alzerò il calice della salvezza e invocherò il nome del Signore.

Che cosa renderò al Signore,
per tutti i benefici che mi ha fatto?
Alzerò il calice della salvezza
e invocherò il nome del Signore.

Agli occhi del Signore è preziosa
la morte dei suoi fedeli.
Io sono tuo servo, figlio della tua schiava:
tu hai spezzato le mie catene.

A te offrirò un sacrificio di ringraziamento
e invocherò il nome del Signore.
Adempirò i miei voti al Signore
davanti a tutto il suo popolo.

SECONDA LETTURA (Eb 9,11-15)
Il sangue di Cristo purificherà la nostra coscienza
.

Dalla lettera agli Ebrei

Fratelli, Cristo è venuto come sommo sacerdote dei beni futuri, attraverso una tenda più grande e più perfetta, non costruita da mano d’uomo, cioè non appartenente a questa creazione. Egli entrò una volta per sempre nel santuario, non mediante il sangue di capri e di vitelli, ma in virtù del proprio sangue, ottenendo così una redenzione eterna.
Infatti, se il sangue dei capri e dei vitelli e la cenere di una giovenca, sparsa su quelli che sono contaminati, li santificano purificandoli nella carne, quanto più il sangue di Cristo – il quale, mosso dallo Spirito eterno, offrì se stesso senza macchia a Dio – purificherà la nostra coscienza dalle opere di morte, perché serviamo al Dio vivente?
Per questo egli è mediatore di un’alleanza nuova, perché, essendo intervenuta la sua morte in riscatto delle trasgressioni commesse sotto la prima alleanza, coloro che sono stati chiamati ricevano l’eredità eterna che era stata promessa.

Parola di Dio

SEQUENZA
[Sion, loda il Salvatore,
la tua guida, il tuo pastore
con inni e cantici.

Impegna tutto il tuo fervore:
egli supera ogni lode,
non vi è canto che sia degno.

Pane vivo, che dà vita:

questo è tema del tuo canto,
oggetto della lode.

Veramente fu donato
agli apostoli riuniti
in fraterna e sacra cena.

Lode piena e risonante,
gioia nobile e serena
sgorghi oggi dallo spirito.

Questa è la festa solenne
nella quale celebriamo
la prima sacra cena.

È il banchetto del nuovo Re,
nuova Pasqua, nuova legge;
e l'antico è giunto a termine.

Cede al nuovo il rito antico,
la realtà disperde l'ombra:
luce, non più tenebra.

Cristo lascia in sua memoria
ciò che ha fatto nella cena:
noi lo rinnoviamo.

Obbedienti al suo comando,
consacriamo il pane e il vino,
ostia di salvezza.

È certezza a noi cristiani:
si trasforma il pane in carne,
si fa sangue il vino.

Tu non vedi, non comprendi,
ma la fede ti conferma,
oltre la natura.

È un segno ciò che appare:
nasconde nel mistero
realtà sublimi
.

Mangi carne, bevi sangue;
ma rimane Cristo intero
in ciascuna specie.


Chi ne mangia non lo spezza,
né separa, né divide:
intatto lo riceve.

Siano uno, siano mille,
ugualmente lo ricevono:
mai è consumato.

Vanno i buoni, vanno gli empi;
ma diversa ne è la sorte:
vita o morte provoca.

Vita ai buoni, morte agli empi:
nella stessa comunione
ben diverso è l’esito!

Quando spezzi il sacramento
non temere, ma ricorda:
Cristo è tanto in ogni parte,
quanto nell’intero.


È diviso solo il segno
non si tocca la sostanza;
nulla è diminuito
della sua persona.]

Ecco il pane degli angeli,
pane dei pellegrini,
vero pane dei figli:
non dev’essere gettato.

Con i simboli è annunziato,
in Isacco dato a morte,
nell'agnello della Pasqua,
nella manna data ai padri.

Buon pastore, vero pane,
o Gesù, pietà di noi:
nutrici e difendici,
portaci ai beni eterni
nella terra dei viventi.

Tu che tutto sai e puoi,
che ci nutri sulla terra,
conduci i tuoi fratelli
alla tavola del cielo
nella gioia dei tuoi santi.


Canto al Vangelo (Gv 6,51)
Alleluia, alleluia.
Io sono il pane vivo, disceso dal cielo, dice il Signore,
se uno mangia di questo pane vivrà in eterno.
Alleluia.

VANGELO (Mc 14,12-16.22-26)
Questo è il mio corpo. Questo è il mio sangue.


+ Dal Vangelo secondo Marco

Il primo giorno degli Àzzimi, quando si immolava la Pasqua, i discepoli dissero a Gesù: «Dove vuoi che andiamo a preparare, perché tu possa mangiare la Pasqua?».
Allora mandò due dei suoi discepoli, dicendo loro: «Andate in città e vi verrà incontro un uomo con una brocca d’acqua; seguitelo. Là dove entrerà, dite al padrone di casa: “Il Maestro dice: Dov’è la mia stanza, in cui io possa mangiare la Pasqua con i miei discepoli?”. Egli vi mostrerà al piano superiore una grande sala, arredata e già pronta; lì preparate la cena per noi».
I discepoli andarono e, entrati in città, trovarono come aveva detto loro e prepararono la Pasqua.
Mentr
e mangiavano, prese il pane e recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro, dicendo: «Prendete, questo è il mio corpo». Poi prese un calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti. E disse loro: «Questo è il mio sangue dell’alleanza, che è versato per molti. In verità io vi dico che non berrò mai più del frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo, nel regno di Dio».
Dopo aver cantato l’inno, uscirono verso il monte degli Ulivi.

Parola del Signore



PREGHIERA DEI FEDELI

C – Fratelli e sorelle carissimi, il sacramento del Corpo e del Sangue del Signore è culmine e fonte di tutta la vita della Chiesa, pegno di benedizione e di salvezza per il mondo intero. Innalziamo la nostra preghiera unanime, perché da questo grande mistero scaturisca il dono della nostra unità e della pace.

L - Preghiamo insieme e diciamo:

Per il mistero del tuo Corpo e del tuo Sangue, salvaci, Signore.

1.      Per la santa Chiesa, perché fortificata dal pane della vita, cammini nelle strade del mondo annunziando con le parole e con le opere il Vangelo di salvezza, preghiamo.

2.      Per i sacerdoti, ministri dell'altare, perché si conformino sempre più al mistero che celebrano per la lode di Dio e per l'edificazione del suo popolo, preghiamo.

3.      Per quanti si gloriano del nome cristiano, perché nell'Eucaristia, segno e vincolo di unità, ricompongano la piena comunione di fede e di amore, preghiamo.

4.      Per i fratelli martoriati dal terremoto in Emilia Romagna, perché sentano forte la loro comunione al calice della nuova Alleanza, segno di salvezza per ogni uomo, preghiamo.

5.      Per le nostre Comunità cristiane, che di Domenica in Domenica celebrano il memoriale della Pasqua del Signore, perché l’Eucaristia diventi mai abitudine ma esperienza sempre nuova di incontro con il Risorto, preghiamo.

6.      Per noi qui presenti, perché spezzando il pane di vita eterna impariamo a condividere anche il pane terreno e a soccorrere i fratelli che sono nell'indigenza e nel dolore, preghiamo.

C – Signore Gesù, che nel sacramento del tuo Corpo e del tuo Sangue hai posto la sorgente dello Spirito che dà la vita, fa' che la tua Chiesa, spezzando il pane in tua memoria, diventi il germe dell'umanità rinnovata, a lode di Dio Padre. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.   T - Amen.