mercoledì 10 agosto 2011

Inizia il servizio fotografico da lontano...GMG 1

Come ho già fatto per la GMG in terra di Australia, in questi giorni seguirò da lontano l'itinerario che stanno seguendo i ragazzi della Pastorale Giovanile verso la GMG.

Oggi sono partiti da Porpetto le 5 giovani, di varia età,...pranzo al sacco durante la mattinata assieme agli altri 345 e sono arrivate a Diano Marina dove, prima di varcare il confine con la Francia, oggi hanno celebrato la Santa Messa. Adesso dormono beatamente.

SPAGNA: SCIOPERO PERSONALE AEROPORTI E METRO DURANTE VISITA PAPA

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Giornata Mondiale della Gioventù. Gli appuntamenti con Sant'Egidio





La Comunità di Sant'Egidio partecipa alla Giornata Mondiale della Gioventù di Madrid 2011, che ha come tema le parole di San Paolo: "Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede".

Delegazioni da ogni parte del mondo convergeranno a Madrid nei prossimi giorni. Nell'ambito del programma comune a tutti, la Comunità di Sant'Egidio invita in particoalre ad alcuni appuntamenti:

Martedì 16 agosto:
Tra le 16.00 e le 19.00. Preghiera e incontriChiesa di San Roberto Bellarmino (c/ Verónica, 11. 28014 Madrid.) Ore. 18.00, Riflessione: "I poveri, tesoro della Chiesa"C/ Olivar, 1. 28012 Madrid (Metro: Tirso de Molina o Antón Martín).

Mercoledì 17 agosto: Tra le 16.00 e le 20.00. Preghiera e incontriChiesa di San Roberto Bellarmino (c/ Verónica, 11. 28014 Madrid.)

Giovedì 18 agosto Venerdì 19 agostoTra le 16.00 e le 20.00. Preghiera e incontriChiesa di San Roberto Bellarmino (c/ Verónica, 11. 28014 Madrid.) Ci sarà la traduzione simultanea in diverse lingue

La Via Crucis della GMG: meditazioni sulle sofferenze degli uomini dalla mancanza di lavoro ai genocidi

Nel programma della GMG c’è una tappa che è sempre molto attesa dai giovani: la Via Crucis. Ogni nazione che ha ospitato questo evento ha dato alla pia pratica che ricorda la passione di Gesù una caratteristica culturale locale con un profondo senso religioso. Basta ricordare, una per tutti, la Via Crucis della GMG di Roma 2000 al Colosseo con la riflessione sui martiri del XX secolo. Non è da meno Madrid 2011 che ha scelto le meravigliose opere d’arte delle processioni del Venerdì Santo. Ognuna delle stazioni è rappresentata da un carro della Settimana Santa spagnola, impreziosite da antichi gruppi scultorei dell'arte spagnola degli ultimi quattro secoli, di incalcolabile valore artistico e devozionale.



Parrocchie e confraternite di tutto il Paese hanno cedute generosamente per questo rito i carri, che mostrano diversi modi in cui la Settimana Santa viene celebrata nel Paese; come la fede si è fatta arte in Spagna. Così l’Ultima cena viene da Murcia; il Bacio di Giuda da Málaga; il Tradimento di san Pietro da Orihuela (Alicante); Gesù condannato a morte e Gesù caricato della Croce da Madrid; Gesù cade sotto il peso della Croce da Úbeda (Jaén); Il Cireneo aiuta a portare la Croce da León; La Veronica asciuga il volto di Gesù da Jerez de la Frontera; Gesù spogliato delle vesti da Granada; Gesù inchiodato sulla Croce da Zamora; Gesù muore sulla Croce da Málaga; La deposizione da Cuenca ; Gesù nelle braccia di sua madre da Valladolid ; Gesù è posto nel sepolcro da Segovia; e un ultimo particolare quadro della Madonna addolorata da Sevilla.

Significative in questa GMG 2011 le meditazioni sulla Via della Croce, composte dalle Hermanas de la Cruz, le suore figlie di Angela de la Cruz, santa dal 2003 e beatificata a Sevilla da Giovanni Paolo II nel 1982. Una congregazione fondata nel 1875 che prosegue anche oggi il servizio ai più poveri. Nell’ omelia della beatificazione Giovanni Paolo II tracciò così la personalità della santa: “Ella si chiamava Angela della Croce. Come se volesse dire che, secondo le parole di Cristo, ha preso la sua croce per seguirlo La nuova Beata comprese perfettamente questa scienza della croce e la espose alle sue figlie con un’espressione plastica di grande forza. Ella immagina che sul Calvario esista, accanto al Signore inchiodato alla croce, un’altra croce “alla stessa altezza, non a destra o a sinistra, ma di fronte e molto vicino”. Questa croce vuota la vogliono occupare suor Angela e le sue sorelle, che desiderano “vedersi crocifisse di fronte al Signore”, con “povertà, distacco e santa umiltà”. Unite al sacrificio di Cristo, suor Angela e le sue sorelle potranno realizzare la testimonianza dell’amore ai bisognosi.”



Da questa spiritualità nascono le meditazioni che il 19 agosto seguiranno centinaia di migliaia di giovani guidati dal papa.



Si riflette sulla necessità della pace, per la unità dei cristiani, per coloro che vengono traditi, per chi soffre per le lotte fratricide, per le vittime innocenti delle guerre, per la difesa della vita. Ad esempio nella stazione del rinnegamento di Pietro: “ Con lo sguardo a Pietro il Signore ha posato il suoi occhi sui cristiani che si vergognano della propria fede...ai quali manca il coraggio per difendere la vita dal suo inizio fino al suo termine naturale”. E ancora si prega per gli immigrati e coloro che lavorano senza dignità: “Cristo ha fatto sua la stanchezza e la disperazione di coloro che non trovano lavoro così come degli immigrati che ricevono offerte di lavoro indegne o disumane, che soffrono per il razzismo o muoiono nel tentativo di avere una vita più giusta e degna.”



Nella sesta stazione la riflessione è su coloro che “cadono senza forza vittime dell’alcol, della droga, e di altri vizi che rendono schiavi, perchè appogiandosi a Cristo che si soccorre possano rialzarsi.”

E si parla della sofferenza di coloro che sono stati “sfigurati dai regimi atei che distruggono la persona e li privano della dignità”.

La nona stazione, Gesù spogliato dalle vesti, è una accorata riflessione sulla dignità e l’intimità di cui l’ essere umano viene spogliato tragicamente. “ Gesù condivide la sofferenza delle vittime dei genocidi umani, quando l’uomo si scatena con brutale violenza, nelle violazioni e gli abusi sessuali, nei crimini contro bambini e adulti. Quante persone denudate della loro dignità e della loro innocenza, delle loro fiducia nell’uomo!”



La croce sarà portata da giovani del Ruanda e del Burundi.



E la riflessione mariana nella XIII stazione è per il dolore dei genitori che hanno perso i figli per la fame mentre società opulente inghiottite dal drago del consumismo, dalla perversione materialista, sprofondano nel nichilismo del vuoto della loro vita.”

I dolori e i peccati del mondo che Gesù carica su se stesso con la croce trovano però conforto anche attraverso i buoni samaritani che “in ogni angolo della terra appaiono per condividere le conseguenze dei disastri naturali: terremoti, uragani, maremoti.” In questa stazione saranno i giovani di Haiti e del Giappone a portare la croce.

Un corteo di ragazzi porterà la Croce della GMG da un gruppo scultoreo all'altro, mentre vengono recitate meditazioni. Il corteo è composto da due fiaccole per ogni Confraternità e da dieci giovani di diversa provenienza. Parteciperanno anche, grazie a un permesso concesso dalle Autorità carcerarie di Madrid, alcuni giovani detenuti di un carcere nella periferia di Madrid.

Il Santo Padre, dopo aver pronunciato la preghiera Introduttiva, dal palco allestito in Plaza de Cibeles seguirà lo svolgimento della Via Crucis, che partendo da Plaza de Cibeles si snoderà lungo il Paseo de Recoletos per poi concludersi in Plaza de Colón. Al termine, il Papa pronuncia il discorso e presiede l'ultima preghiera dedicata alla Madonna.

Papa: Lasciatevi riempire dal silenzio e da Dio, davanti alla natura e ai monasteri

2011-08-10 VATICANO

 


Il silenzio e la bellezza del creato sono condizioni “che rimandano alla meditazione e a Dio”, ha detto Benedetto XVI nell’udienza generale di Castel Gandolfo. In un’ottica spirituale quei luoghi “sono una struttura portante del mondo”. Molti i pellegrini ispanofoni, che accompagneranno Benedetto XVI alla Gmg di Madrid la prossima settimana.

Castel Gandolfo (AsiaNews) – Benedetto XVI esorta a visitare monasteri ed eremi e ad abbandonarsi al silenzio e alla contemplazione della natura. Questo è l'invito del Papa: la ''bellezza del creato'' e il ''silenzio'' sono condizioni che ''rimandano alla meditazione e a Dio'' e ''anche l'anima, grazie a Dio, ha le sue esigenze''. Così "già il fatto stesso di lasciarci riempire dal silenzio, di gustarlo, ci predispone alla preghiera". Il pontefice ha fatto l'esempio del profeta Elia, che davanti al terremoto, al vento, ai lampi di fuoco non riconobbe in essi la voce di Dio; ma la riconobbe invece nella brezza leggera". Il Signore, ha aggiunto, "bisogna saperlo ascoltare".

Nella tradizione cristiana sono nati per questo  i monasteri, "luoghi - ha spiegato il Papa teologo - in cui Dio parla, uno spazio chiuso ma aperto verso il Cielo". “Il silenzio e la bellezza del luoghi in cui vive una comunità monastica - ha aggiunto - costituiscono come il riflesso dell’armonia spirituale che gli uomini cercano di realizzare'', ''e in un’ottica spirituale questi luoghi dello spirito sono una struttura portante del mondo. Non è un caso che specialmente durante i periodi estivi e di riposo, ''molte persone visitino i monasteri'', gli eremi, i conventi, che i grandi santi hanno creato ''in luoghi particolarmente belli, valli, montagne, addirittura piccole isole''.

Il Papa ha ricordato l'esempio dei santi che hanno cercato spazi per la meditazione in luoghi immersi nella natura e nel silenzio. Partendo da santa Chiara d'Assisi, di cui domani si celebra la festa, ha citato il ''piccolo convento di San Damiano, poco al di sotto della città di Assisi, in mezzo agli uliveti che digradano verso Santa Maria degli Angeli'', che san Francesco restaurò dopo la sua conversione, e dove si stabilirono le ''sorelle'' di Chiara, che all'inizio si chiamavano le ''sorelle povere''.

Benedetto XVI ha poi affermato che i santi ''ci richiamano alla esigenza di volgere lo sguardo alle cose del cielo''; e ha citato anche suor Edith Stein, santa Teresa Benedetta della Croce (la cui festa era ieri), e san Lorenzo, martirizzato sulla graticola, che la Chiesa festeggia oggi, ''diacono e martire caro ai romani che da sempre lo venerano tra i loro patroni”. Al Papa che meditava sul silenzio e la contemplazione i pellegrini presenti, e festanti, hanno riservato una accoglienza piuttosto rumorosa; in particolare il caloroso gruppo di lingua spagnola, composto oltre che da spagnoli ,da colombiani ed ecuadoregni, molti dei quali accompagneranno il Papa la settimana prossima alla Giornata mondiale della gioventù a Madrid.

Video - Nel deserto a scuola della Parola(grazie a Terrasanta.net

 

                     Franciscan Media Center | 3 agosto 2011

(clicca sulla foto per lanciare il video)

È sempre meno raro, in Terra Santa, incontrare gruppi di giovani pellegrini che, accompagnati dai sacerdoti che li hanno guidati in un itinerario biblico e spirituale durato per mesi nei loro paesi e città, vivono un pellegrinaggio tutto speciale nella terra dell’Antico e del Nuovo Testamento. In questo video l’esperienza di 23 ragazzi e ragazze in viaggio con don Martino Signoretto, biblista e guida di Terra Santa di origini venete.

A Madrid "Wojtyla Generation love rock musical

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SPAGNA: POLEMICHE PER I COSTI DELLA VISITA DI BENEDETTO XVI

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