mercoledì 18 maggio 2011

Il Villanova festeggia senza giocare

Vincere il campionato pur non giocando. É arrivata in un modo insolito domenica la promozione dela Villanova in Seconda categoria. A riposo, per il turno di stop previsto dal calendario, la squadra biancoverde in virtù del flop della Castionese, che sul più bello non ha trovato il guizzo che le avrebbe permesso sorpasso e promozione proprio all’ultima curva.

L’undici neroverde si è fatta infilzare in casa dalla Nuova Pocenia, perdendo definitivamente il contatto dalla capolista del presidente Furlano che in questo modo torna in Seconda categoria.

Alla Castionese resta ora la speranza di seguire i rivali di tutta una stagione nella categoria superiore attraverso i play-off ai quali parteciperà assieme al un Ronchis, che era già sicuro di parteciparvi, e alla vincente dello spareggio tra il già citato Pocenia e il Malisana che si è procurato il “pass” andando a vincere per 1-0 proprio in casa del Ronchis.

Per il Palazzolo una vittoria inutile contro il Cormor per 3-1, che lascia comunque fuori dai giochi entrambe le squadre, nonostante abbiano veleggiato per buona parte della stagione nei quartieri alti della classifica, senza riuscire a trovare lo scatto decisivo nel momento cruciale della stagione.

Tanti gol (sette) a Strassoldo per la vittoria dei gialloneri sui Rangers, nessuna rete tra Cussignacco e Medeuzza con il bomber Antonino Monorchio “in vacanza” già sicuro del trionfo nella classifica marcatori grazie alle ben 25 reti realizzate in 28 partite. (n.m.)

Fonte

Perchè Sanzorz 11?

  1. Questo blog è nato  nel 2011
  2. Esiste già l'associazione ad undecimum che ricorda l'antica stazione di posta romana  di San Giorgio di Nogaro http://www.fondazionepremioaltino.it/la%20via%20annia/pag.%202.htm 
  3. 11 sono gli apostoli rimasti dopo l'ultima cena, Uno Tradisce!

Allarme per Valle Grotari: aperta la chiavica,

versione testuale
Attacco al Comune: l’ingresso di acqua salmastra ha già provocato danni

MARANO LAGUNARE (18 maggio, ore 14.30) - Nella Valle Grotari, paradiso degli aironi situato presso l'abitato di Marano Lagunare, fino a ieri, tutto era tranquillo: i primi pulcini di airone cenerino si erano appena involati dai grossi nidi sugli arbusti, gli aironi rossi stavano covando nel fitto del canneto, così come i tarabusini. Falchi di palude, tuffetti, folaghe e germani reali avevano già i piccoli; anche i moriglioni e l’oca selvatica stavano nidificando: tutto sembrava perfetto ma “qualcuno” ha deciso di rompere l’incantesimo, ovvero di rendere molto difficile l’esistenza a questi animali.
 
L’allarme viene dal Wwf, che denuncia il grave fatto avvenuto nella giornata di ieri: l’apertura, ad opera di personale incaricato dall'amministrazione comunale, della chiavica (porte a saracinesca) che separa la valle dalla laguna, con il conseguente ingresso dell’acqua salmastra dalla laguna e l’alzarsi del livello dell’acqua di oltre un metro: «Qualcuno – attacca l’associazione –, su evidente disposizione programmata, ha operato in maniera irresponsabile nel momento più delicato per gli uccelli, ossia quello della riproduzione e cova. Con l’apertura della chiavica molti nidi sono già stati danneggiati o addirittura sommersi, a grave danno delle specie di falco di palude, tarabusino, airone rosso, basettino, germano reale, moriglione, folaga, oca selvatica ecc.. Ma non solo! L’acqua salmastra sta spazzando via la ricca fauna di anfibi (rane verdi, raganelle, ululoni, tritoni, elementi primari della catena alimentare di vari ardeidi».
«Inoltre – fa notare il Wwf – se la chiavica resterà aperta, a causa dell’alternarsi della marea, a poco a poco gli uccelli abbandoneranno valle Grotari». Secondo l'associazione ambientalista «forse questo è l’intento premeditato di chi vuole da tempo passare alla fase costruttiva di darsena e insediamenti turistici, nonostante il coro di dissenso sia crescente in paese, a livello regionale e, si può dire, in tutta Italia. Se le cose stessero in questo modo, il piano così architettato avrebbe veramente poco senso in quanto le varie autorità comunali e regionali dovrebbero comunque obbligatoriamente spiegare in sede europea come mai non si sia stati in grado di proteggere l’importante sito ornitologico, ampiamente riconosciuto dalla presenza della IBA062 (Important Bird Area) “Laguna di Marano e Grado”».
 
«La sistemazione della porta difettosa ad opera di personale incaricato dall'amministrazione comunale – continua l’associazione –, poteva essere fatta anche senza lasciare entrare permanentemente l'acqua salmastra, che oltretutto, senza controllo, può diventare un grave pericolo anche per le limitrofe abitazioni. Il grande valore naturalistico dell'area deve essere tenuto in considerazione, poiché essa non può più essere considerata una semplice ex valle da pesca ma un'area sulla quale effettuare una protezione attiva dei valori naturalistici, così come richiedono la direttiva europea “Uccelli” e le varie normative nazionali e regionali di recepimento».
 
«Come ricordato molto recentemente anche dalla Corte di Cassazione, l’uccisione di specie protette dalle direttive comunitarie e dalla Convenzione di Berna è da configurasi come reato, ai sensi della L. 157/92. Ci aspettiamo quindi – chiosa l’associazione – non solo che ci si attivi immediatamente per fermare l’entrata di acqua salmastra in Valle Grotari ma che, viste le diverse normative di protezione ambientale che richiedono molta attenzione nei confronti della biodiversità, le autorità e gli organi preposti facciano luce sulle responsabilità di questo atto». E un attacco va anche alla Regione: «Auspichiamo infine che finalmente, dopo mesi di letargo e indifferenza alle tante sollecitazioni e richieste il presidente della Regione, gli assessori regionali all'ambiente e alle risorse rurali, il Ministero dell'Ambiente intervengano senza ritardo a tutela della preziosa area naturale di interesse comunitario, riconsiderando le previsioni insediative inserite nel Piano dei porti, evitando l'avvio di una probabile procedura di infrazione che può portare la comunità regionale a dover pagare una salata sanzione».
E il Wwf ha già pronto il reclamo alla Comunità europea contro l’approvazione del Piano dei porti, per possibile infrazione delle norme comunitarie, che spedirà a Bruxelles nei prossimi giorni.
 


Marina di Sant'Andrea question time

Martedì 17 Maggio 2011 15:08
Un vero e proprio ‘question time’ aperto ai comandanti e gli equipaggi delle imbarcazioni da diporto e rivolto alle Autorità Marittime, per aggiornarsi sulle novità normative per il settore nautico tra Italia e Croazia. Ad organizzarlo è stato Fortunato Moratto, direttore del Marina Sant’Andrea di San Giorgio di Nogaro (Udine), che giovedì 12 maggio ha invitato presso la sua sede alcuni autorevoli esperti in materia a tenere un seminario di grande interesse non solo per gli addetti ai lavori. Al tavolo dei relatori c’erano il comandante Angelo Napolitano della Capitaneria di Porto di San Giorgio di Nogaro, il maresciallo Donato Bellofatto della Capitaneria di Porto di Monfalcone, il dr Vincenzo Todisco di B&S Italia, esperto di assicurazioni nautiche, e il dr Jack Surija, responsabile per la Croazia dell’Assicurazione Yacht-Pool.

Tra gli ospiti anche il comandante Walter Vlacic della Capitaneria di Porto di Cittanova (Croazia). Dopo una panoramica sulla normativa della nautica da diporto offerta dal comandante Napolitano, è stato dato ampio spazio alle domande da parte dei partecipanti (oltre una ventina), per saperne di più sui complessi meccanismi che regolano il riconoscimento delle patenti nautiche italiane all’estero e viceversa, ma anche sulla delicata questione del rifornimento di gasolio agevolato

Ancora un articolo di amministrative

Elezioni, Marchetti a Codroipo, Martines a Palmanova   versione testuale
22 sindaci in Friuli. Tante sorprese ma anche diverse riconferme

UDINE (17 maggio, ore 9) - Così come nel resto d’Italia anche in Friuli le urne hanno riservato parecchie sorprese, con bocciature illustri e vittorie inaspettate, ma anche tante riconferme. TUTTI I RISULTATI
Guardando i 22 comuni che in provincia sono stati chiamati a rinnovare il consiglio comunale, spicca al svolta a destra di Codroipo. Il nuovo sindaco è Fabio Marchetti, che prende il posto di Vittorino Boem. Marchetti, vicepresidente della Provincia e assessore alle opere pubbliche, dovrà quindi lasciare ora palazzo Belgrado. Lascerà l’esecutivo provinciale anche il nuovo sindaco di Paularo, Ottorino Faleschini, che ha ottenuto il 37 per cento dei voti.
A Palmanova la vittoria è andata al centro sinistra e il nuovo sindaco è Francesco Martines che ha ottenuto il 55 per cento dei voti e che ha superato il candidato del Pdl e sindaco uscente Federico Cressati. A sinistra va anche Tarcento dove non è stato riconfermato Roberto Pinosa. Il nuovo sindaco è Celio Cossa che ha superato lo sfidante per 8 punti.
A Latisana il nuovo sindaco è Salvatore Benigno, del Pdl, con il 36 per cento dei voti. Rimanendo nella bassa a Porpetto è stato eletto nuovamente Pietro Dri, che era stato messo in minoranza, causando il commissariamento del comune, durante lo scorso mandato a causa di una variante per eliminare il traffico pesante. E Dri intende riprendere in mano il progetto.
A Bertiolo Battistutta è stato confermato per la terza volta, e a Bagnaria Arsa il nuovo sindaco è Cristano Tiussi. A Nimis, dopo tre tentativi, ce l’ha fatta a diventare sindaco Walter Tosolini, mentre a Dogna è stato eletto l’unico candidato, Gianfranco Sonego.
A Drenchia non è stato riconfermato Tarcisio Donati, ma al suo posto guiderà il Comune per la quarta volta Mario Zufferli, che ha vinto con 8 voti di scarto. A Majano il primo cittadino è una donna, Raffaella Paladin, mentre a Moimacco è stato rieletto Manolo Sicco.
Conferma anche per Flavio De Antoni, a Comeglians, che si appresta a iniziare il terzo mandato. Il nuovo sindaco di Ajello è Roberto Festa, mentre a Palazzolo dello Stella è stato confermato Mauro Bordin. A Torviscosa le urne hanno scelto Roberto Fasan, che ha avuto la meglio su Roberto Duz.
Conferme a Ronchis per Vanni Biasutti, a Ruda per Palmina Mian e a Villa Vicentina per Mario Pischedda.
New entry invece a Resiutta, con il sindaco Federico Neisch, e Torreano con Roberto Sabbadini.
Guardando fuori provincia, per quanto riguarda le elezioni comunali, a Trieste si andrà al ballottaggio, alla luce del 40 per cento ottenuto da Roberto Cosolini, esponente del centro sinistra e del 27 per cento del candidato del centro destra, Roberto Antonione.
Sarà necessario il ballottaggio anche per l’elezione del presidente della provincia di Trieste, dove sono in corsa Maria Teresa Bassa Poropat, del centro sinistra, che ha ottenuto il 48, 48 per cento dei voti, e Giorgio Ret con il 29 per cento dei voti.

Riconfermato al primo turno, invece, il presidente della provincia di Gorizia, Enrico Gerghetta che ha ottenuto il 52, 81 dei consensi.
Ritornando alle elezioni comunali a Pordenone servirà il ballottaggio per eleggere il nuovo sindaco che sarà uno tra Claudio Pedrotti, del centro sinistra e Giuseppe Pedicini, sostenuto da Lega Nord e Popolo della libertà. L’esponente della coalizione guidata dal partito democratico, ha chiuso il primo turno in vantaggio con il 40,56 per cento dei voti.