martedì 17 gennaio 2012

Dino Boffo al Seminario di Castellerio

Educazione e media, se ne parla con Dino Boffo   versione testuale
Giovedì 19 gennaio il via al secondo ciclo di formazione del clero a Castellerio

UDINE (16 gennaio, ore 10.50) - La «Chiesa di fronte alla sfida educativa». Questo il tema del secondo ciclo di incontri di formazione del clero diocesano, in programma a gennaio e febbraio al Seminario di Castellerio (dalle ore 9.15 alle 12.30).

Ad aprire questo ciclo sul tema «Educazione e mass media» sarà, giovedì 19 gennaio, il giornalista Dino Boffo (nella foto), direttore di «Tv2000» (già direttore del quotidiano «Avvenire»). Secondo appuntamento giovedì 26 gennaio, dedicato al tema «La sfida educativa nell’attuale contesto culturale», con il filosofo don Roberto Tommasi, docente alla Facoltà Teologica del Triveneto a Padova. Il ciclo si chiude giovedì 2 febbraio, parlando de «La Chiesa di fronte alla sfida educativa» con don Alberto Cozzi, teologo e docente della Facoltà teologica dell’Italia settentrionale a Milano.

Questa iniziativa formativa, riservata ai sacerdoti, si collega al tema dell’«emergenza educativa» scelto dalla Chiesa Udinese per questo e per i prossimi anni pastorali. «La nostra Diocesi ha inaugurato il cammino pastorale imperniato sull’educazione, che ci vede coinvolti con i nostri operatori pastorali e nelle nostre congreghe – sottolinea l’Arcivescovo di Udine, mons. Andrea Bruno Mazzocato, nell’invito ai sacerdoti –. In effetti, oltre a sentire preoccupazioni sull’educazione delle giovani generazioni da parte di genitori e insegnanti responsabili, noi stessi, con i nostri catechisti, avvertiamo le sfide che accompagnano oggi il processo di educazione alla fede. Se esse possono avere alcune ragioni specifiche, per alcuni versi possono però venir ricondotte ad alcune delle problematiche generali che investono la globalità dell’opera educativa oggi. Il ciclo tematico vuole offrire, al riguardo, alcuni spunti di riflessione che contestualizzino la questione educativa».


Diffida alla Rai

Marilenghe, dal Friuli parte la diffida alla Rai   versione testuale
Sottoscritta da mons. Genero, Fontanini, Honsell, Compagno e Pelizzo

UDINE (17 gennaio, ore 15.30) - Ci sono il vicario generale dell'Arcidiocesi di Udine mons. Guido Genero, il presidente della Provincia Pietro Fontanini, il sindaco di Udine Furio Honsell, il rettore dell’Università di Udine Cristiana Compagno e il presidente della Società filologica friulana Lorenzo Pelizzo tra i firmatari della diffida inviata ai ministeri competenti, ad Agcom e alla Rai in merito all’inadempienza della sede regionale di quest’ultima relativa alla tutela della lingua friulana. Il documento invita ad adottare tutte le misure necessarie in materia di tutela della lingua friulana e, in particolare, a prevedere e garantire la programmazione di trasmissioni televisive in lingua friulana nell’ambito territoriale del Friuli.
 
La diffida, indirizzata ai Ministeri dell’economia e delle Finanze e dell’interno, alla Rai (sede di Roma e di Trieste) nonché all’Agcom, è stata redatta dal Comitato per l’autonomia ed il rilancio del Friuli in collaborazione con il Codacons regionale.
 
«Il perpetrarsi della mancata attuazione da parte del servizio radiotelevisivo pubblico delle trasmissioni in marilenghe è oltraggioso per la nostra dignità di popolo – tuona Fontanini - . I diritti di una minoranza linguistica, sanciti a ogni livello normativo, da quello europeo a quello nazionale, continuano ad essere violati. Non vedo perché a fronte di una così puntuale tutela legislativa si voglia continuare con questo atteggiamento offensivo. Certo – prosegue Fontanini – si può buttare tutto nel calderone della crisi, che ci sono cose più importanti. Ma non bisogna dimenticare che il diritto di un popolo a vedere rappresentata la propria identità non è questione marginale».

Domenica 15 gennaio, Cana



Un nuovo centro parrocchiale per la comunita' cristiana di Cana, in Galilea. A posare la prima pietra e' stato il custode di Terra Santa fra Pizzaballa domenica 15 gennaio, dopo la messa che ricorda il miracolo delle nozze avvenuto proprio in questo luogo. More