martedì 29 marzo 2011

Una sedia

Il Distretto della sedia realizzerà un'altra cattedra papale   versione testuale
La seduta è stata richiesta in occasione della visita di Benedetto XVI ad Aquileia
Nella foto: Benedetto XVI sul trono papale <br>realizzato dal Distretto della sedia.
Nella foto: Benedetto XVI sul trono papale
realizzato dal Distretto della sedia.
MANZANO (29 marzo, ore 17.30) - Un altro trono papale «made in Distretto della sedia» accoglierà il Pontefice, stavolta «in casa». Dopo la cattedra realizzata in occasione dell’Ostensione della Sacra Sindone, svoltasi a Torino la scorsa primavera, Benedetto XVI si accomoderà nella basilica di Aquileia, il prossimo maggio, su una nuova seduta, progettata dallo studio di architetti che sta curando il restauro dell’area storica di Aquileia, e costruita dalle aziende del manzanese che hanno partecipato al progetto Filiera Iso 9001 organizzato dall’Asdi Sedia, recentemente certificate.

«Un evento importante in quanto creare una seduta destinata al Pontefice è sempre un onore – afferma il presidente dell’Asdi Giusto Maurig –, ma lo è ancora di più in questo caso in quanto diventerà la seduta permanente della Basilica di Aquileia, un luogo di alto valore simbolico per la comunità cristiana, centro storico religioso della regione». E così le maestranze del Distretto – che hanno già lasciato il segno del loro operato a Torino e poi, con il collocamento della seconda copia della cattedra papale, all’Abbazia di Rosazzo – creano ora un ulteriore legame tra Distretto della Sedia e territorio. «La Basilica, visitata ogni anno da una moltitudine di fedeli provenienti da Italia ed Europa, diverrà una nuova testimonianza della qualità e del valore della nostra produzione locale», sottolinea Maurig.

L’idea di coinvolgere l’Asdi Sedia nella realizzazione di un secondo trono papale è partita dalla Calligaris, che fornirà sedie per prelati e pubblico, su richiesta di mons. Dino De Antoni, che desiderava una seduta che restasse nella Basilica a ricordo della visita del Pontefice. Interpellata l’Asdi, il progetto è partito; la Calligaris, infatti, «ha voluto coinvolgere – spiega il direttore marketing dell’azienda, Mauro Mosca – le aziende del territorio affinché il trono potesse rappresentare un prodotto del Distretto».
 
Top secret, per adesso, materiali e tecniche di costruzione: si sa solo che la cattedra papale di Aquileia sarà completamente diversa dal primo modello realizzato per Torino.
Il primo progetto «Trono papale» nato su iniziativa dell’Asdi Sedia ha saputo coinvolgere progettisti, imprenditori e aziende; un affiatato (e inedito) gruppo che, «nonostante il periodo non facile per il Distretto della sedia e in generale per l’economia – conclude Maurig –, ha saputo dar prova di grande entusiasmo, dimostrando che la nostra regione è in grado di creare eccellenze ineguagliabili».
 

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