martedì 8 marzo 2011

VATICANO - Il Papa all’Angelus ricorda “il commovente sacrificio della vita del Ministro pakistano Shahbaz Bhatti” insieme ai numerosi morti e alla “crescente crisi umanitaria” in Libia

Città del Vaticano (Agenzia Fides) – “Seguo continuamente e con grande apprensione le tensioni che, in questi giorni, si registrano in diversi Paesi dell’Africa e dell’Asia” ha detto il Santo Padre Benedetto XVI dopo aver recitato l’Angelus con i fedeli riuniti in piazza San Pietro, domenica 6 marzo. “Chiedo al Signore Gesù – ha proseguito il Papa - che il commovente sacrificio della vita del Ministro pakistano Shahbaz Bhatti svegli nelle coscienze il coraggio e l’impegno a tutelare la libertà religiosa di tutti gli uomini e, in tal modo, a promuovere la loro uguale dignità. Il mio accorato pensiero si dirige poi alla Libia, dove i recenti scontri hanno provocato numerose morti e una crescente crisi umanitaria. A tutte le vittime e a coloro che si trovano in situazioni angosciose assicuro la mia preghiera e la mia vicinanza, mentre invoco assistenza e soccorso per le popolazioni colpite.”
Nell’introdurre la preghiera mariana, il Santo Padre si è soffermato a commentare il Vangelo della domenica, la conclusione del ‘Discorso della montagna’, “dove il Signore Gesù, attraverso la parabola delle due case costruite una sulla roccia e l’altra sulla sabbia, invita i discepoli ad ascoltare le sue parole e a metterle in pratica”. Il Papa ha esortato i fedeli “a fare spazio, ogni giorno, alla Parola di Dio, a nutrirvi di essa, a meditarla continuamente. È un prezioso aiuto anche per mettersi al riparo da un attivismo superficiale, che può soddisfare per un momento l’orgoglio, ma che, alla fine, lascia vuoti e insoddisfatti.” (SL) (Agenzia Fides 07/03/2011)
Links:
Il testo integrale del discorso del Santo Padre, plurilingue
http://www.fides.org/ita/documents/Angelus06032011.doc

Nessun commento:

Posta un commento