venerdì 27 maggio 2011

Centro di aiuto alla vita, si inaugura la nuova sede

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Sabato 28 maggio in viale Ungheria a Udine. Con l'Arcivescovo e l'on. Carlo Casini

UDINE (27 maggio, ore 12.30) - Sabato 28 maggio, alle ore 16, in viale Ungheria 22 a Udine, si terrà l’inaugurazione delle nuove sedi del Centro di aiuto alla vita (Cav) e del Consultorio familiare Friuli. Il programma prevede la benedizione delle nuove strutture da parte dell’Arcivescovo mons. Andrea Bruno Mazzoccato e il successivo ritrovo nella vicina sala Scrosoppi per il saluto delle autorità, al quale seguirà l’intervento dell’onorevole Carlo Casini, presidente nazionale del Movimento per la vita, magistrato ed europarlamentare.

Prima del rinfresco finale, il dottor Piergiorgio Passone, presidente del Consultorio, e il dottor Daniele Domini, presidente del Centro di aiuto alla vita, porteranno i saluti delle due associazioni, raccontando delle rispettive attività. In particolar modo Domini presenterà la nuova «Carta servizi multilingue per le donne in gravidanza», che riassume tutte le possibilità di aiuto e sostegno messe a loro disposizione dalle associazioni e dalle istituzioni, tra le quali l’Azienda sanitaria e il Comune di Udine.
«Le due associazioni onlus – esordisce Daniele Domini – ormai dal 1995 avevano sede in via Roma 35, a cento metri dalla stazione ferroviaria, ma la nuova collocazione in viale Ungheria consente di rispondere alle sempre più numerose richieste, presentate sia da italiane che da immigrate. Infatti, nel 2010 come Cav abbiamo ben superato le 300 richieste di aiuto, con 130 donne in gravidanza. Ciò vuol dire che al nostro Centro si rivolgono anche donne che non sono in dolce attesa, ma con bambini molto piccoli che hanno bisogno di aiuti di diverso tipo; il sostegno delle nostre volontarie consente loro di non sentirsi sole nell’affrontare la vita anche in situazioni di notevole difficoltà».

E la possibilità di ampliare le attività, prosegue Domini, «la dobbiamo in particolare all’Arcivescovo Mazzoccato che, avendo colto i bisogni che si esprimono nella nostra società anche in relazione alla crisi economica, ha deciso di metterci a disposizione spazi operativi più grandi, proprio per rispondere ad un sempre maggior numero di richieste di aiuto. Del resto, nei 29 anni di attività del Centro, è costantemente cresciuta la capacità di far fronte ai problemi delle donne che incontriamo e, così, per ragioni di fabbisogni di spazi sempre maggiori, la nuova sede rappresenta la quarta dislocazione, dopo quelle ormai storiche di via della Vigna, di vicolo del Portello e di via Roma».

Ma l’attività è cresciuta soprattutto grazie alla disponibilità delle volontarie, costituite per lo più da madri di famiglia, che accompagnano le donne in difficoltà in ogni loro problema e che spesso sono affiancate da esperti, come avvocati e medici.

Una delle volontarie storiche del Centro udinese di aiuto alla vita è la signora Marisa Cavedon; mamma di 3 figli e nonna di 14 nipoti, da 18 anni dedica il tempo libero per ascoltare, accogliere e sostenere le donne che arrivano al Cav. «È un’attività che mi arrichisce umanamente – evidenzia la signora Cavedon – e ne sento la mancanza quando, per una ragione o per l’altra, sono tutta occupata dagli impegni familiari».

Un’esperienza molto simile viene espressa da un’altra volontaria del Cav, la signora Rosanna Basaldella, madre di tre figli in età di studi universitari. «Condivido con mio marito e con i figli la felicità che traggo nell’aiutare altre donne a portare a compimento la gravidanza e nel seguirle successivamente; tutti in famiglia si interessano di come vanno le cose al Centro di aiuto alla vita e partecipano della mia felicità».
Flavio Zeni

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