sabato 30 giugno 2012

Il diacono Alberto

Chiesa udinese in festa per il nuovo diacono Alberto   versione testuale
Mons. Mazzocato: Non stanchiamoci di chiedere al Signore nuove vocazioni

UDINE (30 giugno, ore 8) - «È una grazia particolare per Alberto ricevere l’ordinazione diaconale sotto l’intercessione dei santi Pietro e Paolo che invocheremo anche nelle litanie dei santi. In essi egli ha anche il più alto esempio di cosa significhi diventare ministri di Cristo e della Chiesa mediante il sacramento dell’ordine sacro». Queste le parole con cui venerdì sera nella Cattedrale di Udine l'arcivescovo mons. Andrea Bruno Mazzocato si è rivolto ai fedeli nell'omelia (TESTO) della celebrazione di ordinazione del nuovo diacono, Alberto Zanier.
 
«Ricevendo questo sacramento – ha detto mons. Mazzocato –, nel suo primo grado, Alberto consacra per sempre tutta la sua persona e la sua giovane vita a Gesù, alla Chiesa e alla sua missione».
 
23 anni, di Piano d'Arta, Alberto è cresciuto in un ambiente familiare nutrito, con i genitori e due sorelle che sono già sposate e hanno dei bambini. Entrato in seminario a 18 anni, da due anni presta servizio a Gemona del Friuli, poi ha svolto servizio di pastorale vocazionale in tutta la diocesi. Da quest'anno, inoltre, è animatore della comunità di Sant'Andrea, dove segue e accompagna chi desidera entrare in Seminario.
 
«Alberto – ha ricordato l'Arcivescovo – fin da piccolo, ha imparato a rispondere alla domanda di Gesù: “Tu chi dici che io sia? Chi sono per te?”. Ha imparato la risposta in famiglia, dall’insegnamento e dall’esempio di bravi sacerdoti che lo hanno guidato e, negli anni più recenti, nella formazione in Seminario. Ha imparato a fare, come Pietro, la sua professione di fede: “Tu sei il Cristo, il Figlio del io vivente? Tu Gesù, sei il centro e il Signore della mia vita”. Con l’ordinazione diaconale, Gesù gli risponde: “Consegna a me definitivamente la tua vita perché ne ho bisogno per la mia Chiesa, per la mia Chiesa che ho in Udine. Ho bisogno di chi annunci il Vangelo, di chi offra ai fratelli la mia grazia mediante i sacramenti, che porti la mia compassione ai più poveri».
 
Al termine dell'omelia mons. Mazzocato non ha dimenticato di invocare il Signore per il dono di nuove vocazioni. «Non stanchiamoci – ha concluso – di chiedere al Padrone della messe che giungano altri giovani chiamati come Alberto al ministero consacrato diaconale e sacerdotale perché la Chiesa di Udine ne ha bisogno».

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