domenica 21 agosto 2011

Post tratto da L'ESPRESSO BLOG

MADRID 4 / La “sapienza misteriosa della croce”


segovia
La Via Crucis lungo il Paseo de Recolectos, la sera di venerdì 19 agosto, momento forte della Giornata Mondiale della Gioventù, è stata contrassegnata da quattordici grandi complessi scultorei che riproducono le scene della passione,  opere di artisti di varie città della Spagna, tradizionalmente portate in processione durante la Settimana Santa.
Ad esempio, la prima stazione ha avuto per sfondo un’ultima cena del 1763, di Murcia. E l’ultima, quella della sepoltura, un Cristo deposto del 1625, di Segovia (nella foto), con accanto una Vergine addolorata del 1675, di Siviglia.
Ad ogni stazione, le meditazioni sono state preparate da monache di Siviglia, le Sorelle della Croce.
Al termine, Benedetto XVI ha dettato, tra l’altro, queste riflessioni:
“Ci ha aiutato in questo itinerario verso il Calvario la contemplazione di queste straordinarie immagini del patrimonio religioso delle diocesi spagnole. Sono immagini nelle quali la fede e l’arte si armonizzano, per giungere al cuore dell’uomo ed invitarlo alla conversione. Quando lo sguardo della fede è limpido e autentico, la bellezza si pone al suo servizio ed è capace di raffigurare i misteri della nostra salvezza fino a commuoverci profondamente e trasformare il nostro cuore. [...]
“Mentre avanzavamo con Gesù, sino a giungere al vertice del suo consegnarsi sul Calvario, ci venivano alla mente le parole di san Paolo: ‘Cristo mi ha amato e ha dato la sua vita per me’ (Gal 2, 20). Davanti ad un amore così disinteressato, colmi di stupore e gratitudine, ci chiediamo ora: Che faremo noi per lui? Quale risposta gli daremo? San Giovanni lo dice chiaramente: ‘Da questo abbiamo conosciuto l’amore: Egli ha dato la sua vita per noi; quindi anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli’ (1 Gv 3, 16). [...]
“Volgiamo lo sguardo perciò a Cristo, appeso sul ruvido legno, e chiediamogli che ci insegni questa sapienza misteriosa della croce, grazie alla quale l’uomo vive. La croce non fu l’esito di un insuccesso, bensì il modo di manifestare l’offerta di amore che giunge sino alla donazione più smisurata della propria vita. Il Padre volle amare gli uomini nell’abbraccio del suo Figlio crocifisso per amore. La croce nella sua forma e nel suo significato rappresenta questo amore del Padre e di Cristo per gli uomini. In essa riconosciamo l’icona dell’amore supremo, dove impariamo ad amare ciò che Dio ama e come egli lo fa: questa è la Buona Novella che ridona la speranza al mondo”.

La Marcia Francescana in Terra Santa

http://www.youtube.com/watch?v=RxkOabiH3Fg

Segui il link per assistere al video sulla Marcia Francescana in Terra Santa

Israele non pensi alle armi ma a una soluzione politica

Leggi l'intervista a Padre Pizzaballa

Domenica 21 agosto 2010 - San Pio X°


    XXI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)



PRIMA LETTURA (Is 22,19-23)
Gli porrò sulla spalla la chiave della casa di Davide.

Dal libro del profeta Isaìa

Così dice il Signore a Sebna, maggiordomo del palazzo:
«Ti toglierò la carica,
ti rovescerò dal tuo posto.
In quel giorno avverrà
che io chiamerò il mio servo Eliakìm, figlio di Chelkìa;
lo rivestirò con la tua tunica,
lo cingerò della tua cintura
e metterò il tuo potere nelle sue mani.
Sarà un padre per gli abitanti di Gerusalemme
e per il casato di Giuda.
Gli porrò sulla spalla la chiave della casa di Davide:
se egli apre, nessuno chiuderà;
se egli chiude, nessuno potrà aprire.
Lo conficcherò come un piolo in luogo solido
e sarà un trono di gloria per la casa di suo padre».
Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 137)
Rit: Signore, il tuo amore è per sempre.

Ti rendo grazie, Signore, con tutto il cuore:
hai ascoltato le parole della mia bocca.
Non agli dèi, ma a te voglio cantare,
mi prostro verso il tuo tempio santo.

Rendo grazie al tuo nome per il tuo amore e la tua fedeltà:
hai reso la tua promessa più grande del tuo nome.
Nel giorno in cui ti ho invocato, mi hai risposto,
hai accresciuto in me la forza.

Perché eccelso è il Signore, ma guarda verso l’umile;
il superbo invece lo riconosce da lontano.
Signore, il tuo amore è per sempre:
non abbandonare l’opera delle tue mani.

SECONDA LETTURA (Rm 11,33-36)
Da lui, per mezzo di lui e per lui sono tutte le cose.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

O profondità della ricchezza, della sapienza e della conoscenza di Dio! Quanto insondabili sono i suoi giudizi e inaccessibili le sue vie!
Infatti,
chi mai ha conosciuto il pensiero del Signore?
O chi mai è stato suo consigliere?
O chi gli ha dato qualcosa per primo
tanto da riceverne il contraccambio?
Poiché da lui, per mezzo di lui e per lui sono tutte le cose. A lui la gloria nei secoli. Amen.
Parola di Dio

Canto al Vangelo (Mt 16,18)
Alleluia, alleluia.
Tu sei Pietro e su questa pietra
edificherò la mia Chiesa
e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa.
Alleluia.

VANGELO (Mt 16,13-20)
Tu sei Pietro, e a te darò le chiavi del regno dei cieli.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti».
Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».
Allora ordinò ai discepoli di non dire ad alcuno che egli era il Cristo.
Parola del Signore

PREGHIERA DEI FEDELI

C – Il Signore guida sempre la storia umana verso un fine di salvezza e suscita persone generose che con amore guidano il suo popolo. Domandiamo nella preghiera che la sua signoria venga in soccorso ai molti bisogni che la Chiesa e l’umanità presentano a Lui.

L - Preghiamo insieme e diciamo:

Ascolta, Signore, la voce dei tuoi figli.

1.       Tu hai sempre affidato le chiavi del Regno a uomini dal cuore libero e grande. Ti chiediamo, Padre, di benedire e sostenere il successore di Pietro, Benedetto XVI, affinché sulla sua fede tu possa continuare a edificare la Chiesa. Preghiamo.

2.       Tu, in Cristo, hai affidato alla Chiesa il potere di legare e di sciogliere. Ti chiediamo di illuminare la mente degli uomini e delle donne del nostro tempo, affinché, rischiarati dal vangelo, trovino in Gesù la via, la verità e la vita. Preghiamo.

3.       Tu doni speranza al nostro mondo e mai ti stanchi di amarci. Ti chiediamo di illuminare il cuore dei giovani, che fisicamente e spiritualmente sono radunati a Madrid per la Giornata Mondiale della Gioventù perché, radicati in Cristo, vivano saldi nella fede e siano coraggiosi testimoni del Vangelo. Preghiamo.

4.       Tu sai solo donare e nulla puoi ricevere da noi. Ti chiediamo, Padre, per tutti noi la capacità di riconoscere la tua grandezza, per saperti lodare gioiosamente nell’assemblea e ritrovare fiducia e speranza. Preghiamo.

5.       Tu da sempre vuoi dialogare con l’uomo. Ti chiediamo, Padre, la gioia di crescere nella fede, perché solo tu puoi renderci testimoni convinti e affascinanti di un dono tanto grande e di un impegno tanto necessario. Preghiamo.

6.       Tu ti riveli sempre Signore della storia ed esorti tutti a collaborare al tuo disegno. Ti chiediamo la capacità di leggere la storia, gli eventi, il quotidiano, per scorgere anche nelle vicende più buie il tuo disegno provvidenziale. Preghiamo.

C – O Signore, l’invito a convertirci trovi l’adesione sincera del nostro cuore. Donaci la forza del tuo Spirito perché possiamo portare a compimento i propositi di bene e la gioia di essere tuoi figli. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.   T - Amen.







venerdì 19 agosto 2011

Un diario da La Nazione di Firenze

Diario della Gmg, preghiera e ricerca di Dio, senza dimenticare l’allegria

I giovani fiorentini e fiesolani nella capitale spagnola attendono l’incontro con il papa
  
I giovani della Gmg
Firenze, 18 agosto 2011 - NONOSTANTE la pioggia non si fermano i Papa Boys fiorentini e fiesolani. Incidente di percorso, durante la notte, che non ha fatto perdere la speranza agli oltre 1400 ragazzi di casa nostra presenti a Madrid. Accoglienza quindi calorosa per l’arrivo di Papa Benedetto XVI che ha trovato i suoi giovani ad attenderlo. Nonostante le varie manifestazioni di dissenso, nessun fiorentino sembra essere rimasto coinvolto. «Non capisco contro cosa manifestano — racconta Giulia a pochi passi dal Palazzo Reale di Madrid — ma più che altro non condivido come lo fanno». Si respira un po’ di stupore tra le fila dei giovani toscani che si domandano: «Perché tanta violenza? — chiede Marco mentre segue il telegiornale in un bar di Baraja, quartiere di Madrid — Cristo rappresenta l’amore per tutti, l’uomo che per i suoi figli è morto sulla Croce. Questi manifestanti vogliono la tolleranza, ma i primi a non tollerare i giovani arrivati a Madrid per la GMG sono loro». Situazione quindi delicata, ma circostritta solo ad alcune zone e alla quale, i giovani toscani, non vogliono reagire.

«Siamo qua per testimoniare una fede, una ricerca — precisa Lucia — e proseguiremo nel nostro percorso. Non siamo qui per manifestare contro nessuno, ma per accogliere chi vorrà incontrarci». La folla nonostante tutto ha creato curiosità un po’ in tutti. «Io sono partito scettico — racconta Emanuele — ma guardatevi intorno. E’ incredibile! Non possiamo credere che qui ci abbia radunato il caso. Questa è la prova che Dio è qui, vivo in mezzo a noi». L’avventura di questi ragazzi prosegue nonostante le difficoltà: moltissimi hanno continuato a seguire le catechesi, le celebrazioni e le occasioni d’incontro. «Ma che siete grulli! — sorride Antonio in metropolitana — qui c’è un mondo di giovani tutto da scoprire. Non ne ho visti così tanti e colorati tutti assieme in vita mia». Poi non è mancato chi, nel tempo libero, è andato alla scoperta di Madrid e dei suoi tesori. Altri invece hanno scelto il relax totale in qualche parco, altri ancora non disdegnano la possibilità di fare nuove conoscenze, magari femminili. La preghiera e la ricerca di Dio restano comunque in primo piano. La maggioranza dei giovani pellegrini vuole percorrere una strada di ricerca interiore: «La vita non è solo materia — afferma Paolo — qui posso dire di essermene reso conto». Non difficile, infatti, trovare nelle varie chiese di Madrid come nelle zone vicine giovani in preghiera o in adorazione eucaristica. «Adorazione e preghiera — ha voluto specificare Maria — alla quale hanno contribuito e partecipato anche tanti spagnoli. E poi vorrei aggiungere una cosa visto che ne ho l’occasione — ha concluso — devo dire grazie a tutti i giovani volontari che ci hanno accolto e grazie anche ai tanti di Barcellona che con gioia ci hanno detto “Benvenidos a Madrid”».

Antonio Degl'Innocenti

Il sindaco: «Per fortuna nessun ferito»

SAN GIORGIO DI NOGARO «Sono contento che nessuno sia rimasto ferito – sospira di sollievo il sindaco Pietro Del Frate –, anche se preoccupazione per la sicurezza c’è stata. Un tema questo che ci vede...

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L'incredibile follia della Spagna laicista

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Papa a Madrid, lavoro degno per giovani priorita' Europa

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GMG: RE JUAN CARLOS A PAPA, IN SPAGNA SI SENTA COME A CASA

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GMG: PAPA AI GIOVANI, SENZA DIO E' ARDUO AFFRONTARE SFIDE DEL MONDO

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giovedì 18 agosto 2011

Il Padre Pizzaballa al prossimo Meeting

Un incontro al prossimo Meeting di Cl con il Custode padre Pizzaballa dimostra come le organizzazioni e i movimenti cattolici di massa guardino sempre di più verso Gerusalemme

Giorgio Bernardelli Roma
Una mostra sugli scavi archeologici di Cafarnao, per raccontare il volto di Gesù “con gli occhi degli apostoli”. E un incontro con il Custode di Terra Santa, il francescano padre Pierbattista Pizzaballa, in programma nell'auditorium della Fiera per il pomeriggio di mercoledì 24 agosto.



C'è la Terra Santa tra i temi quest'anno al centro dell'attenzione del Meeting di Rimini - la kermesse del popolo ciellino in programma dal 21 al 28 agosto. E il fatto che Comunione e liberazione guardi verso Gerusalemme non è un caso. L'evento del Meeting, infatti, è il volto visibile di una presenza sempre più forte del movimento nella Città Santa. E - più specificamente - si ricollega all'impegno all'interno di Ats pro Terra Sancta, l'ong della Custodia che sostiene sì l'attività archeologica e la conservazione dei Luoghi santi, ma anche i tanti interventi pastorali e assistenziali promossi dai frati francescani in Israele e in Palestina. Uno degli esempi più recenti di questa collaborazione è il progetto “Sostenere l'emergenza educativa nei Territori dell'Autonomia palestinese”, un programma triennale di formazione per gli educatori delle scuole  cattoliche della Palestina che l'Avsi (l'ong legata a Cl) sta portando avanti con il sostegno della Cooperazione italiana.







Il caso di Cl non è, però, isolato: sono tanti, infatti, i movimenti che in questi ultimi anni hanno inaugurato proprie attività in Terra Santa. Se un tempo, infatti, erano gli ordini religiosi ad ambire ad avere almeno una propria presenza a Gerusalemme, oggi sono queste nuove forme di aggregazione ecclesiale ad aver raccolto il testimone. E non è raro il caso di movimenti che, nella gestione di case o lughi di accoglienza per i pellegrini, subentrano o si affiancano a congregazioni di religiosi o religiose in crisi di vocazioni. Uno dei casi più significativi è quello di Chemin Neuf, realtà francese fondata dal gesuita Laurent Fabre, che dal 2006 affianca le Suore di Nostra Signora di Sion al convento dell'Ecce Homo, sulla Via Dolorosa. Luogo molto visitato dai pellegrini, dal momento che al suo interno si trova il Lithostrotos, un antico graffito realizzato dai soldati romani che si trovava nella Fortezza Antonia, la prigione dove con ogni probabilità fu condotto Gesù dopo il suo arresto. A un gruppo di Chemin Neuf è affidato poi anche un nuovo progetto molto ambizioso che ha appena aperto i battenti a Nazareth: il Centro internazionale Maria di Nazareth, moderno museo interattivo dedicato alla figura della Madonna che sorge a pochi passi dalla basilica dell'Annunciazione.



Sempre durante la primavera scorsa ha aperto poi i battenti a Tiberiade, sulle rive del lago, l'Oasi dell'Emmanuele, una casa di accoglienza per pellegrini legata alla spiritualità dell'omonimo movimento francese, che fa parte dei gruppi del Rinnovamento carismatico. Contano invece già più di trent'anni di presenza in Terra Santa i Focolarini; che in questo 2011, però, hanno comunque vissuto un evento particolare: la visita della presidente Maria Voce, accompagnata da tutto il direttivo. Anche questa è stata l'occasione per parlare coi responsabili locali di nuovi progetti. Uno - in particolare - era un grande sogno di Chiara Lubich: far sorgere un focolare su un terreno di proprietà del movimento che si trova vicino alla chiesa di San Pietro in Gallicantu, ai piedi del monte degli Ulivi, proprio là dove Gesù pregò per l'unità dei cristiani. Non sarà facile ottenere i permessi edilizi dalla municipalità di Gerusalemme e infatti per ora il progetto è quello di un parco da utilizzare per raduni all'aperto. «Nonostante le difficoltà - ha dichiarato però Maria Voce - non rinunciamo all'idea del focolare; perché fa parte della nostra spiritualità, in un certo senso del nostro carisma».



Discorso a parte lo merita la Domus Galilaeae, la grande struttura del Cammino neocatecumenale che si trova a Korazym, su un'altura che domina il lago di Tiberiade. Fu Giovanni Paolo II a benedirla durante il suo pellegrinaggio nel 2000 e da allora la presenza dei neocatecumenali è molto cresciuta. Ma proprio questa esperienza ha creato anche qualche difficoltà nei rapporti con la Chiesa locale. Al punto che nel febbraio 2007 l'assemblea degli ordinari cattolici della Terra Santa decise addirittura di inviare una lettera pubblica alle comunità neocatecumenali, invitandole a rispettare le tradizioni liturgiche locali e a “ prendere posto nel cuore della parrocchia nella quale annunciate la Parola di Dio, evitando di fare un gruppo a parte”.



Tensioni che tante volte hanno scandito il rapporto tra Chiesa locale e movimenti, ma che comunque non preoccupano più di tanto il patriarca latino di Gerusalemme, Fouad Twal. “Queste nuove presenze - commenta - sono un segno positivo, una ricchezza che apprezzo e amo. Capisco che Gerusalemme attiri tutti quanti e noi dobbiamo essere Chiesa madre che accoglie tutti. Ci aiutano a far sì che la Terra Santa sia luogo di preghiera e non di conflitto. Più ce n'è e più sono contento. Certo, la difficoltà a capire il contesto locale non manca mai - aggiunge il patriarca -. Se uno viene in Terra Santa già pieno di se stesso diventa un'esperienza catastrofica per lui e per noi. Ma io vedo molta apertura su questo. E avremo tutto il tempo per farlo capire ancora meglio”.

"Testimoni di Speranza cristiana nel mondo". L'AC internazionale a Madrid

È stato un incontro di preghiera, ma anche una festa. I giovani di Azione Cattolica di tutto il mondo, a Madrid per la GMG, si sono incontrati per riflettere sull'invito di Benedetto XVI, essere "Testimoni di Speranza cristiana nel mondo intero".Ma anche per ribadire l'amicizia verso le popolazioni della Terra Santa, presenti all'incontro attraverso una delegazione guidata dal vescovo ausiliare Giacinto Marcuzzo, delegato per la Pastorale Giovanile del Patriarcato di Gerusalemme.
"I nostri giovani testimoniano la fede delle origini - ha detto Marcuzzo -. In Terra Santa non solo i luoghi parlano di Gesù, ma anche le persone. Da anni l'Ac italiana e il Fiac sono impegnati attraverso i pellegrinaggi e la formazione continua. Anche stasera vediamo come sia possibile costruire ponti che portino verso la pace, la giustizia e i diritti fondamentali, in ogni angolo del mondo". "Oggi, attraverso i volti giovani della Gmg, -ha continuato - ribadiamo che si può essere testimoni di speranza verso la coesione e la solidarietà universale".

L'appuntamento è stato organizzato dal coordinamento del Forum Internazionale dell'Azione Cattolica, al culmine di un percorso di preparazione fatto nei diversi paesi di provenienza e basato sulla riflessione su numerose figure di santità. Ieri sera invece sono stati due i beati presentati ai giovani: l'italiano Piergiorgio Frassati e lo spagnolo Manuel Lozano Garrido, detto Lolo.

"L'Azione Cattolica vive ordinariamente il suo percorso all'insegna della santità - ha spiegato don Vito Piccinonna, assistente nazionale dei giovani dell'Ac italiana -. Mentre ama la Chiesa particolare serve la Chiesa universale. Questa sera vogliamo ribadire che è possibile avere una fede giovane radicata in Cristo, come diceva Lolo, 'se non ardi a che servi?" "Oggi - ha continuato - stiamo vivendo la bellezza di tutto questo: tante provenienze, tante storie, tanto impegno che accomuna i giovani di Ac di tutto il mondo".

Ed in effetti le bandiere e gli slogan nella Parrocchia Nostra Signora de Guadalupe hanno raccontato quest'afflato internazionale. Si è parlato soprattutto in spagnolo, italiano ed argentino, ma tra le migliaia di giovani presenti c'erano anche le delegazioni di Bulgaria, Burundi, Iraq, Italia, Messico, Myanmar, Moldova, Romania, Terra Santa, Ucraina, oltre ai rappresentanti di Albania, Bielorussia, Malta, Polonia e Slovacchia.



"Durante la messa di apertura della GMG il cardinale arcivescovo di Madrid ha definito noi giovani la generazione di Benedetto XVI - ha spiegato Chiara Finocchietti, responsabile internazionale del coordinamento giovani del Fiac -. L'invito del papa a testimoniare la speranza cristiana ci è sembrata una bella sintesi dell’impegno che i giovani di Ac condividono con tutti i giovani alla sequela di Cristo nella Chiesa".



Ad aprire l'incontro con un momento di preghiera il vescovo di Sigüenza-Guadalajara, Atilano Rodriguez, che è anche assistente generale dell’Azione cattolica spagnola. Subito dopo la presentazione di tutti i gruppi presenti, attraverso tre parole espresse in musica e immagini. Alla fine la "Fiesta", con la musica spagnola e con l'esibizione dei "Filocalia", band formata dai giovani dell'Ac argentina.



Fonte: Avvenire

mercoledì 17 agosto 2011

Un filmato ci parla di S. Chiara in Terra Santa

Clicca qui per youtube

Dal Movimento dei focolari il discorso del Card. Stanislaw Rylko durante la S. Messa d’inaugurazione della GMG 2011


17 agosto 2011

Saluto di accoglienza del Card. Stanislaw Rylko ai numerosi giovani convenuti il 16 agosto alla Plaza Cibeles di Madrid per la S. Messa d’inaugurazione della GMG 2011.

Carissimi giovani, è arrivato il giorno tanto atteso: l’inaugurazione della XXVI Giornata Mondiale della Gioventù. Dopo un lungo cammino di preparazione finalmente siete qui, a Madrid, metropoli bellissima e moderna che in questi giorni sarà la capitale della gioventù cattolica del mondo intero…
“Benedetto colui che viene nel nome del Signore!…” (Sal 118,26). Con queste parole del Salmista vi do un cordiale benvenuto e un affettuoso saluto da parte del Pontificio Consiglio per i Laici, il dicastero della Santa Sede al quale il Papa ha affidato l’organizzazione dei raduni mondiali dei giovani. Un riconoscente pensiero rivolgo ai vostri vescovi, ai sacerdoti, ai religiosi e alle religiose, nonché ai formatori laici che vi hanno accompagnato e che vi hanno guidato nel percorso di preparazione spirituale a questa grande avventura della fede che vivremo insieme in questi giorni.
A questo appuntamento con il Santo Padre Benedetto XVI avete portato con voi i vostri progetti e le vostre speranze, ma anche le vostre inquietudini, le preoccupazioni per le scelte che vi attendono… Saranno giorni indimenticabili di importanti scoperte e decisioni determinanti per la vostra vita…
La nostra riflessione e la nostra preghiera di questi giorni saranno guidate dalla parola di San Paolo che ben conoscete: Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede…” (Cfr Col 2,7). E’ una parola molto impegnativa perché contiene un preciso programma di vita per ciascuno di noi!  In questi giorni al centro della nostra riflessione ci sarà la fede. Perché la fede è un fattore decisivo nella vita di ogni uomo. Tutto cambia se Dio c’è o non c’è! La fede è la radice che ci nutre con la linfa vitale della parola di Dio e dei sacramenti; è il fondamento, la roccia su cui costruire la vita, la bussola sicura che guida le nostre scelte e dà alla nostra vita l’orientamento decisivo.
Oggi però molti si chiedono: nel nostro mondo, che così spesso rifiuta Dio e vive come se Dio non ci fosse, la fede è ancora possibile?
Carissimi giovani! Voi siete convenuti qui, a Madrid, dagli angoli più remoti del pianeta, per dire ad alta voce al mondo intero – e in particolare a questa Europa che dà segni di profondo smarrimento – il vostro convinto “sì”!  “Sì”, la fede è possibile! Anzi, è un’avventura meravigliosa che ci permette di scoprire tutta la grandezza e la bellezza della nostra vita… Perché Dio, che si è rivelato nel volto di Cristo, non diminuisce l’uomo, ma lo esalta oltre ogni misura, al di là di ogni immaginazione! … In questi giorni, insieme con gli Apostoli, vogliamo tutti gridare al Signore: “Aumenta la nostra fede!” (Lc 17,5)… Vogliamo anche pregare con  sant’Anselmo: Signore, «insegnami a cercarti, e mostrati a me che ti cerco. Io non posso cercarti se tu non mi istruisci, né trovarti se tu non ti mostri» (Proslogion 1,1).
In attesa dell’arrivo di Papa Benedetto XVI, abbiamo accolto questa sera un ospite speciale della GMG di Madrid: il Beato Giovanni Paolo II, tornato in mezzo a voi giovani che tanto ha amato, e altrettanto è stato amato da voi: è tornato come vostro Beato Patrono e come il Protettore di cui potete fidarvi; è tornato come amico – un amico esigente, come amava definirsi… E’ venuto a dirvi ancora una volta, con tanto affetto: Non abbiate paura! Scegliere Cristo nella vita è acquistare la perla preziosa del Vangelo per la quale vale la pena donare tutto!…
Carissimi giovani! La GMG di Madrid 2011 è iniziata! …Vi dico di nuovo: Benvenuti tutti a Madrid!
Madrid, Plaza Cibeles, 16 agosto 2011
Card. Stanisław Ryłko, Presidente Pontificio Consiglio per i Laici

Sara Guidetti tra le Papagirls in Spagna: "Un'emozione essere qui"

Reggio Emilia, 17 agosto 2011 – E' il caldo il peggior ‘nemico’ dei Papaboys e delle Papagirls, in questi giorni trasferiti in Spagna per la Giornata mondiale della gioventù. Ad attendere l’incontro con Benedetto XVI, insieme ad una foltissima rappresentanza reggiana, anche una giovanissima reginetta di bellezza, la miss mascotte 2011 Sara Guidetti, 17 anni, che nelle scorse settimane ha conquistato l’accesso diretto alla finale per miss Reggio 2012, quando da maggiorenne potrà concorrere senza alcun problema al concorso di miss Italia. Ieri pomeriggio, sotto il sole cocente di Madrid, Sara era stanca, accaldata, ma anche molto contenta.

Leggi qui tutto l'articolo de ilrestodelcarlino.it



Un articolo de lastampa.it commenta un'intervista ad Avvenire

''Dividere la società e' stato un gioco pericoloso che hanno fatto alcuni per nascondere i loro problemi. Ma questo gioco è fallito, gli spagnoli non lo vogliono''.
                                                                     Marco Tosatti



''Dividere la società e' stato un gioco pericoloso che hanno fatto alcuni per nascondere i loro problemi. Ma questo gioco è fallito, gli spagnoli non lo vogliono'' e in alcune occasioni ''si è cercato addirittura di mettere in contrasto i credenti con i non credenti ed e' stato promosso un laicismo aggressivo che, però, ha provocato un effetto contrario. Non solo non è stato danneggiato il cattolicesimo, ma in buona parte si è rafforzato, come si potrà notare alla Gmg''.
Lo ha detto l'ex premier spagnolo, José Maria Aznar in un'intervista ad 'Avvenire' commentando la situazione attuale della Spagna che in questi giorni ospita migliaia di giovani credenti da tutto il mondo per la Giornata mondiale della Gioventù. ''E' molto significativo - aggiunge Aznar - che attualmente i giovani fra i 18 e i 24 anni si dichiarano cattolici più di coloro che hanno fra i 25 anni e i 34 anni. La grande maggioranza degli spagnoli si dichiara cattolica. E quando oltre il 70% degli elettori del partito al governo e più dell'80% degli elettori del principale partito dell'opposizione si dicono cattolici, è chiaro che il cattolicesimo ha una tale forza di coesione nella società spagnola, che è difficile esagerare''.
Aznar parla anche degli 'indignados' e dei tanti giovani delusi dalla crisi economica e assicura che la Gmg ''sarà una magnifica occasione perché questa immagine deformata dei giovani spagnoli sia sostituita da un'altra più verace e, senza ombra di dubbio, migliore''. Infine l'ex premier spagnolo e' convinto che il Papa ''riceverà l'affetto e il rispetto dell'immensa maggioranza della popolazione'', e assolutamente certo che ''l'immagine che verrà trasmessa sarà il riflesso fedele di ciò che è la Spagna e in particolare Madrid: città aperta, moderna, accogliente e felice di ricevere la visita del Papa''.

EUROPA/SPAGNA - La GMG è anche un evento missionario

 

Madrid (Agenzia Fides) - Questa settimana Madrid è "la capitale mondiale dei giovani" convenuti da ogni parte del mondo per partecipare alla Giornata Mondiale della Gioventù e manifestare così il loro amore a Dio e alla Chiesa. Se la maggior parte di loro provengono da paesi di antica tradizione cristiana, non mancano giovani dell'Africa, dell'Asia, dell'Oceania, dove i cristiani sono piccola minoranza. Anche l'impegno missionario quindi è molto presente in questo evento: diversi missionari hanno accompagnato a Madrid i giovani dai diversi luoghi dove operano. "Madrid vive una esperienza di Chiesa, che non è altro che una esperienza di universalità, di cattolicità e anche di missione, che è la ragione ultima della Chiesa, oggi e sempre" scrive il Consiglio diocesano delle Missioni dell'Arcidiocesi di Madrid, dando il benvenuto ai giovani di tutto il mondo e segnalando le attività missionarie promosse nei giorni della GMG.
Una Mostra Missionaria articolata sulle tre forme di cooperazione missionaria (spirituale, economica e personale) è aperta dal 16 al 20 agosto, dalle ore 10 alle ore 21, presso la parrocchia del "Sagrado Corazón de Jesús" a Madrid. Nel Parque del Retiro, sempre dal 16 al 20 agosto, le Pontificie Opere Missionarie (POM) hanno allestito uno stand dedicato alle vocazioni, nel quale si potrà prendere contatto con missionari, missionarie e con i differenti istituti che sono nati per la missione Ad gentes. Inoltre è possibile conoscere l'attività delle POM in Spagna e in altre nazioni, oltre alle sue iniziative. Sempre presso la parrocchia del "Sagrado Corazón de Jesús" a Madrid è possibile partecipare, dal 16 al 20 agosto, in orari diversi, ad un tempo di preghiera missionaria perché i giovani possano unirsi spiritualmente ai missionari e alle missionarie sparsi nel mondo ad annunciare il Vangelo. Gli istituti e le realtà missionarie hanno organizzato questi momenti di preghiera che saranno in diverse lingue. Venerdì 19 agosto è in programma un "Incontro Missionario internazionale" cui sono invitati tutti i giovani di tutte le nazioni presenti alla GMG già impegnati in qualche modo per la missione o interessati a conoscerla di più attraverso canti, preghiere, testimonianze, gruppi di lavoro linguistici. "Sarà una celebrazione dell'universalità della Missione Ad gentes della Chiesa". Il "diario" dell'aspetto missionario della GMG sarà disponibile su un apposito blog. (SL) (Agenzia Fides 17/8/2011)

Incendio alla Europolimeri di S.Giorgio

 

UDINE (17 agosto, ore 13) - Poteva andare molto peggio questa mattina alla Europolimeri di San Giorgio in Nogaro. A causa di un'esplosione alcuni container sono andati a fuoco, sprigionando un fumo nero che però non si è rivelato tossico. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco di Udine, supportati dai Carabinieri e dagli esperti dell'Arpa, e la situazione è già tornata sotto controllo.
L'esplosione, spiegano i Vigili del Fuoco, si è sviluppata nei contenitori che fortunatamente erano a grande distanza dal corpo centrale della fabbrica, che produce materie plastiche. Il fumo è risultato essere irritante per gli occhi, ma il disagio é stato evitato dai pompieri grazie agli opportuni mezzi di protezione. Le indagini sono ancora in corso per stabilire la causa dell'incidente.

I giovani friulani sono a Madrid

versione testuale
Al via il clou delle celebrazioni in vista dell'arrivo del Papa

UDINE (16 agosto, ore 12) - Sono entrate nel vivo le manifestazioni in occasione delle Giornate mondiale della gioventù che quest’anno si svolgono a Madrid, in Spagna. Giovedì arriverà il Papa e ci sarà la festa di accoglienza nella spettacolare Plaza de Cibeles. Venerdì pomeriggio, Via Crucis e confessioni, mentre sabato la marea di giovani si sposterà verso l’aeroporto “Cuatro Vientos” per la grande veglia della sera e la Messa della domenica mattina.
Stanno raggiungendo la Spagna anche tutti i 350 pellegrini dell’arcidiocesi di Udine che non sono voluti mancare all’appuntamento. Alcuni di loro sono già partiti la settimana scorsa guidati dal direttore dell’Ufficio per la pastorale giovanile, don Maurizio Michelutti.  «Finalmente – spiega – siamo arrivati a Madrid, dopo una notte in corriera. Il clima tra i ragazzi è buono, caratterizzato da momenti di preghiera particolarmente intensi».
Ricordiamo che Radio spazio 103 si collega tutte le mattine, verso le 10.30, con i ragazzi friulani presenti a Madrid per sentire le loro voci, impressioni e testimonianze.

ilsecoloXIX riferisce di uno scontro tra barche!

Roma - Due turisti italiani sono morti in Croazia nello scontro della loro barca a vela con un fuoribordo, nel mare Adriatico. Lo ha riferito la televisione nazionale.
L’incidente è avvenuto al largo dell’isola di Maslinovik, vicino Sebenico, nel centro del litorale croato. Le due vittime, Francesco Salpietro e Mariella Patelli, entrambi di Padova, sono rimaste ferite alla testa al momento dello scontro. I loro corpi sono stati ripescati qualche ora più tardi dalla polizia.
Secondo la stampa locale online, l’altra imbarcazione era guidata da un uomo d’affari croato: né lui né l’altra persona a bordo della barca sono rimasti feriti.
In seguito si è appreso che oltre ai due italiani sulla barca c’erano anche altre due persone, entrambe croate, sembra degli skipper, rimasti illesi.
Francesco Salpietro era un ingegnere industriale di 63 anni, mentre la moglie, Marinelda Patella 61, lavorava come dietologa all’Uls 16. La coppia abitava in centro a Padova. I due lasciano due figli di 22 e 26 anni.
L’imbarcazione sulla quale si trovavano, la «Santa Pazienza», aveva partecipato negli ultimi anni a due edizioni della «Barcolana» di Trieste e veniva custodita in un cantiere nautico di San Giorgio di Nogaro (Udine).
Il Ministero del mare e dei trasporti di Zagabria ha annunciato che sulla dinamica e le ragioni dell’incidente sarà aperta un’inchiesta.
I corpi dei due italiani sono stati portati nel marina Kremik, vicino a Sibenik, in Dalmazia

martedì 16 agosto 2011

Trecento pellegrini bloccati per 24 ore all'aeroporto di Alghero

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Anche Giovanni Paolo II presente alla GMG di Madrid

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GMG, 22 anni l’età media dei partecipanti in arrivo da 137 paesi

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Diocesi di Gorizia: i nostri vicini in Spagna

Testimonianze da Bilbao

lunedì 15 agosto 2011, di don Nicola Ban

Luca di Cervignano: Per me questa è la seconda GMG. In questi giorni comincio a rivivere quanto ho vissuto a Sydney, ovvero il senso di comunità con giovani provenienti da diverse parti del mondo. All’inizio sembra di essere diversi, ma poi ci si accorge che siamo tutti uguali, portiamo tutti in noi gli stessi desideri.
Laura di Lucinico: Di questi giorni mi ha colpito l’accoglienza del popolo basco, la cura dei particolari perché ogni cosa sia fatta bene, perché ci sentissimo ben accolti e ben accetti. Ci siamo confrontati con giovani provenienti anche da molto lontano. In modo particolare ho avuto modo di parlare con il gruppo dei coreani: è bello confrontarsi con chi viene da molto lontano e sembra leggere la realtà con criteri diversi dai nostri. Nonostante le differenze riconosciamo però anche le cose che ci accomunano.
Giorgio di Cervignano: Domenica 14 agosto siamo andati in pellegrinaggio al santuario di S. Antonio di Urkiola. E’ stato bello condividere l’eucarestia con giovani provenienti dai diversi paesi (Polonia, Francia, Germania, Stati Uniti, Canada, Inghilterra, Corea) che è poi continuata in un momento di festa insieme. Per me che sono alla prima GMG tutto è nuovo e interessante.
Riccardo di Cervignano: c’è un clima di festa sempre e comunque. Elisa di Cervignano: Abbiamo visitato Gernika dove abbiamo fatto diverse attività sul tema della pace. C’è un museo della pace: l’idea stessa di fare un museo su questo tema già è un’idea geniale che fa riflettere. Si entra in una stanza dove una signora spagnola ricorda quel giorno del bombardamento... questo permette di mettersi nei panni di chi si trova sotto le bombe.
Lucia di S. Lorenzo Isontino: Nel museo di Gernika l’ultima cosa che si vede è la frase di Gahndi: La pace non è la fine del cammino, la pace è il cammino. Questa frase fa pensare che la pace è possibile, e si costruisce giorno per giorno. La pace è opera di ciascuno di noi: non è solo una responsabilità dei grandi della terra, ma è frutto del nostro impegno.
Emanuele di S. Giusto – Gorizia: Questi giorni sono stati vivaci e spontanei: in tutti i presenti si vedere una grande vivacità e una grande spontaneità nel cucire relazioni. Oltre alla vivacità c’è la capacità nei giovani di concentrarsi nei momenti di riflessione e di preghiera.
Simone di Cervignano: Domenica 14 agosto abbiamo fatto un cammino verso il santuario di S. Antonio di Urkiola... Lungo il cammino ho portato lo striscione ed è stata l’occasione per fare amicizia.
Giulia di Cervignano: Penso che quella di oggi, a Urkiola, sia stata la giornata che ho vissuto più intensamente. Finalmente mi sono sentita contenta, libera dai pensieri e da ogni genere di angoscia o di pregiudizio che solitamente mi assale quando sono sola. Oggi mi sono sentita in un gruppo, che non è il solito gruppo di compagni con cui si scherza e si lavora, ma un gruppo ben più grande composto da persone di ogni paese del mondo. E mentre guardavo la gente che mi circondava ridere e ballare, tutti insieme, mi sono commossa e domandata perché, al di fuori di occasioni grandi come una GMG e del contesto religioso, i diversi gruppi che popolano il pianeta non riescono a convivere in pace tra loro, senza guerra o razzismo. Noi giovani siamo il futuro, e guardano avanti spero ci si possa aspettare un mondo migliore. Non si può sperare quando si vive un’unione così grande!

lunedì 15 agosto 2011

Famiglia cristiana.it ci informa su Madrid e sui volontari

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Gmg. L’arcivescovo di Barcellona: “diamo speranza ai giovani”





“Siamo felici di aver accolto così tanti giovani qui a Barcellona e nelle diocesi vicine della Catalogna. E’ molto importante anche per i nostri ragazzi vedere, conoscere e confrontarsi con altri coetanei di tanti Paesi del mondo”. A parlare è il cardinale Luìs Martinez Sistach, arcivescovo di Barcellona, che al Sir offre un primo bilancio dei “Giorni delle diocesi” nella sua città e nella Catalogna, invasa da circa 40 mila giovani di tutto il mondo. Pochi giorni solo per godere dell’accoglienza catalana ma sufficienti per lasciare il segno nella città della Sagrada Familia, luogo più visitato di Spagna. Per Barcellona la presenza di così tanti giovani – che stanno lasciando la città per raggiungere Madrid - rappresenta “una vera grazia di Dio. Sapere che nel mondo ci sono tanti giovani che condividono la stessa fede, è di grande speranza per tutti noi”. Ma è tutta la Gmg che invita alla speranza: “la Gmg è un grido di speranza nel futuro. Abbiamo davanti un quadro a tinte fosche ma non dobbiamo rassegnarci. Il futuro non è così nero se confidiamo nelle nuove generazioni. Tra loro ci sono giovani che seguono il Vangelo che propone tanti valori che se perseguiti, ricercati a fondo, offrono valide soluzioni alla crisi in atto e alle sue cause. I cristiani devono essere presenti nel mondo e la loro deve essere una presenza attenta, solidale e di fede”. La presenza di così tanti giovani, poi, non deve far dimenticare il loro grido che si sta alzando in tanti parti del mondo, Spagna in particolare, e che chiede “lavoro, giustizia, trasparenza politica”. “È quanto mai urgente – afferma il cardinale - che tutti i politici, e mi riferisco non solo ai nostri ma a tutti i leader del mondo, al di là delle differenze di opinione, sappiano trovare una soluzione, fare proposte, per dare speranza ed un futuro sereno a questi giovani senza lavoro. Parlare di speranza può sembrare una contraddizione davanti ad una crisi economica e finanziaria come quella attuale ma siamo convinti – conclude - che la soluzione a questa crisi siano l’amore, la solidarietà, e la condivisione”.

GMG5 immagini dal Blog della Diocesi di Urgell il sindaco accoglie i pellegrini

GMG5 immagini dal Blog della Diocesi di Urgell

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domenica 14 agosto 2011

GMG5

Il programma di oggi(dei pellegrini della Pastorale Giovanile di Udine in Spagna) prevedeva:
  • Messa di saluto del Vescovo di Urgell(oggi è l'ultimo giorno di permanenza domani è già Madrid!)

    Joan Enric Vives Sicília

  • Pranzo
  • Pomeriggio Libero
  • Alle 18 partenza per Madrid
Mancano notizieeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!

Foglio Parrocchiale Domenica 14 Agosto 2011


Angelus pensando a Madrid

VATICANISTA DE LA STAMPA «Oggi i nostri pensieri vanno ai giovani che si stanno radunando a Madrid per la Giornata mondiale della gioventù - ha detto il Papa nei saluti in francese dopo l'Angelus recitato nel palazzo apostolico di Castelgandolfo - Mentre mi preparo a raggiungerli, vi chiedo di accompagnarci con le vostre preghiere per i frutti spirituali di questo importante evento. Possa Dio - ha concluso - benedirvi con abbondanza». Ha invitatao a meditare «sul tesoro della fede che ci è stato trasmesso, e ad accoglierlo con gratitudine». Il raduno mondiale dei giovani si apre il 16 a Madrid, e il Papa arriverà il 18 per le giornate conclusive, che prevedono vari momenti di incontro con i ragazzi, dalla confessione che impartirà personalmente a tre di loro, al pranzo allo stesso tavolo con 12 giovani dai 5 continenti, alla veglia di preghiera con lo scambio di domande e risposte tra Benedetto XVI e i giovani, alla messa conclusiva. Molti giovani sono già in Spagna da alcuni giorni, nelle varie città, tra cui Valencia, Barcellona, Pamplona, Granada, per i gemellaggi tra diocesi in preparazione alla Gmg vera e propria. Benedetto XVI ha rinnovato il saluto a quanti sono in partenza per Madrid o già vi si trovano in vista della Gmg, sia nei saluti in spagnolo che in quelli in italiano. La riflessione di papa Ratzinger durante l'Angelus è partita da un brano del Vangelo di Matteo che narra il dialogo tra Gesù e la donna cananea che ha una figlia indemoniata. Nel dialogo papa Ratzinger vede un insegnamento sul modo di rapportarsi a Dio e per crescere nella fede. «Ogni giorno - ha spiegato - il nostro cuore deve vivere l'esperienza della conversione, passare dall'uomo ripiegato su se stesso, all'uomo aperto all'azione di Dio, all'uomo spirituale che si lascia interpellare dalla Parola del Signore e apre la propria vita al suo Amore». Nel dialogo, ha commentato il Papa, «può sembrare sconcertante il silenzio di Gesù, tanto che suscita l'intervento dei discepoli, ma non si tratta di insensibilità al dolore di quella donna. Sant'Agostino - ha ricordato ancora Benedetto XVI - commenta: 'Cristo si mostrava indifferente verso di lei, non per rifiutarle misericordia ma per infiammarne il desideriò». Papa Ratzinger ha quindi auspicato che l'uomo possa vivere «l'esperienza della conversione, passare dall'uomo ripiegato su se stesso, all'uomo aperto all'azione di Dio, all'uomo spirituale che si lascia interpellare dalla Parola del Signore e apre la propria vita al suo Amore».

Terra Santa tra speranze e tensioni: la riflessione di mons. Shomali, vescovo ausiliare di Gerusalemme




Il ricorso dei palestinesi all’Onu, il 20 settembre, per il riconoscimento di un proprio Stato, le proteste in Israele contro il carovita, gli insediamenti israeliani nei Territori occupati: sono i temi caldi della situazione attuale in Medio Oriente, in particolare in Terra Santa, mentre l’attenzione è catalizzata dalle drammatiche notizie che giungono dalla Siria. Fausta Speranza ne ha parlato con mons. William Shomali, vescovo ausiliare del Patriarca Latino di Gerusalemme:RealAudioMP3

R. - Veramente in Terra Santa abbiamo tre punti caldi, perché quando parliamo di Terra Santa, infatti, parliamo di Israele, da una parte, e della Palestina, dell’altra: si trovano sullo stesso territorio, tra il Giordano e il Mediterraneo. I palestinesi guardano a settembre e sperano di essere riconosciuti, come Stato, dai due terzi dei Paesi che compongono le Nazioni Unite. D’altronde sanno, però, che arrivando al Consiglio di Sicurezza troveranno il veto americano: questo lo sanno già, ma nonostante ciò vogliono provare ad avere un riconoscimento dell’Assemblea generale, diventando così uno Stato osservatore. Dunque, i palestinesi vivono una certa speranza, anche se limitata perché già sanno che dopo aver ottenuto il riconoscimento - se questo ci sarà! - la situazione non cambierà. Ma certamente cambierà il senso di fiducia in loro stessi e con questo riconoscimento avrebbero più fiducia per l’avvenire.
D. - Da parte palestinese c’è questa attesa per settembre. Da parte di Israele, nella società civile, c’è una spinta, una protesta per questioni economiche e da parte del governo c’è invece la preoccupazione e l’allarme per eventuali disordini. Ma tra la gente israeliana cosa si percepisce?

R. - In Israele, è in corso una protesta contro il carovita, perché mancano in particolar modo gli alloggi: da parte del governo, c’è troppa burocrazia prima di arrivare ad ottenere l’autorizzazione per costruire una casa. Noi, come Patriarcato, abbiamo impiegato 15 anni per riuscire ad ottenere le autorizzazioni per la costruzione di alloggi per 80 famiglie: un tempo un po’ troppo lungo per gli israeliani, ma anche per gli arabi. Una casa costa molto: a Gerusalemme, una casa nuova di cento metri quadrati costa 300 mila dollari, da pagare subito. La gente comune non può farlo… Per affittare una casa, una casa normalissima, sempre a Gerusalemme, servono 800 dollari. Questo è un costo troppo elevato per una famiglia media. Quindi è partita da Tel Aviv, e si è poi estesa in altre 10 città, una protesta sotto le tende, con l’aiuto di giovani universitari e di intellettuali. Questo fa paura al governo, perché questa protesta potrebbe crescere. Israele è un Paese ricco, ha soldi, ma spende molto per le armi per difendersi contro l’Iran, contro i Paesi arabi vicini. Quindi queste persone che protestano dicono: “Mettete meno soldi nel budget relativo all’acquisto di armi e più soldi nello sviluppo economico”.

D. - Mons. Shomali, un altro punto dolente è quello degli insediamenti: anche per le colonie si spende e si incentivano le persone ad andare lì proprio perché gli alloggi costano meno in queste colonie…

R. - Esatto, ma molto israeliani non vogliono vivere in questi insediamenti perché si trovano nei Territori occupati: hanno paura che un giorno debbano andarsene, perdendo la casa; o hanno un senso di giustizia, perché questi territori non appartengano a loro. Per diversi motivi, quindi, ci sono tante case vuote negli insediamenti e poche case vuote nelle grandi città.

D. - Nella situazione attuale, lei vede possibile una ripresa seria dei negoziati?

R. - I palestinesi sono sfiduciati riguardo ai negoziati: sono durati più di vent’anni senza, però, portare alcun risultato. Io penso che se ci fosse un’intenzione seria da parte di Israele di riaprire i negoziati veramente, si potrebbe ottenere qualcosa: a condizione, però, di ripartire dalla piattaforma relativa alle frontiere del ’48, considerando Gerusalemme Est come territorio occupato. Se si riuscirà ad essere chiari su questi principi, su cosa sia stato occupato o su cosa non sia stato occupato, si potranno condurre negoziati onesti, chiari e produttivi.

D. - Mons. Shomali, in questo contesto di cosiddetta “Primavera araba”, che in realtà sta diventando un po’ un “autunno arabo”, l’attenzione mediatica sul Medio Oriente e sulla zona della Terra Santa è diminuita?

R. - E’ un po’ diminuita, perché l’attenzione è ora spostata verso la Siria, dove ogni giorno si sente parlare di 15-20 morti. Anche noi, come vescovi della Terra Santa, stiamo preparando un comunicato, che sarà pubblicato prossimamente, per chiedere al governo siriano una maggiore democrazia e un atteggiamento non violento nei confronti del movimento di protesta. (mg)

GMG 4

Oggi il programma dei pellegrini di Udine recita BARCELLONA, si oggi hanno passato l'intera giornata a Barcellona.
Ho sentito parlare di ramblas...di Sagrada Familia...saranno già tornati a Urgel???

Sgrada Familia....una volta
Parco Olimpico

Giovani di Terra Santa partono.... clikka!

http://www.terrasanctablog.org/2011/08/12/giovani-di-terra-santa-verso-madrid/

La «mochila», uno zaino che parla iberico

Il contenuto rivelato da un articolo di Avvenire.it, clicca qui per leggerlo