martedì 15 marzo 2011

Aspettando la visita del Papa: il 20 marzo 2011 al via una rassegna di eventi tra fede e musica

UDINE  – Quattro progetti musicali che vedranno protagonisti la FVG Mittel-Ue Orchestra e il Coro del Friuli Venezia Giulia sono stati presentati quest’oggi a Udine nella sede dell’Arcivescovado. Si tratta di eventi dedicati al legame tra fede e musica, in occasione della Quaresima e in preparazione
alla visita del Santo Padre Benedetto XVI ad Aquileia il prossimo 7 maggio.
Il progetto è stato proposto dall’Arcidiocesi di Udine, dall’assessorato regionale alla Cultura, dal Coro del Friuli Venezia Giulia e dalla FVG Mittel-Ue Orchestra, in collaborazione con la parrocchia di Santa Maria Annunziata nella Metropolitana, con la parrocchia di Aquileia, con la Fondazione Aquileia e con Mittelfest.
Si comincerà il 20 marzo con i “Novissimi. Quaresimali d’arte”. In quattro domeniche successive, dalle 17 alle 18.30 il Duomo udinese sarà sede di una rinnovata serie di Stazioni Quaresimali, costituite dalla catechesi al popolo dell’Arcivescovo di Udine, mons. Andrea Bruno Mazzocato, e dall’ascolto di quattro capolavori musicali per coro e orchestra. Il filo conduttore sarà l’aldilà e l’eternità.
Domenica 20 marzo verrà eseguito il “Requiem op.48″ di Gabriel Faurè, mentre la domenica successiva sarà la volta della “Messa da morti con esequie” a Quattro con stromenti di Bartolomeo Cordans. Gli ultimi due concerti di domenica 3 e 10 aprile riguarderanno rispettivamente la “Missa pro defunctis” di Tomas Luis de Victoria e “Lux aeterna” di Morten Lauridsen. Le quattro stationes musicali saranno introdotte da una breve guida all’ascolto, a cura di don Alessio Geretti, Delegato Episcopale per la Cultura, sottolineando non solo il pregio artistico dei componimenti ma anche il valore teologico dei grandi testi della tradizione cristiana che si ascolteranno.
Il secondo progetto, dedicato alla “Musica della vita eterna” prevede l’esecuzione di quattro concerti in occasione della Pasqua in regione. Il primo si terrà sabato 16 aprile alle 20.30 in Duomo a Tolmezzo, mentre il secondo il giorno successivo sempre alle 20.30 nella chiesa parrocchiale di Cordenons. Gli ultimi due concerti si svolgeranno lunedì 18 e martedì 19 aprile
nella chiesa di San Giacomo a Trieste e in Duomo a Gorizia, sempre con inizio alle 20.30. In tutte e quattro le serate verranno eseguite il “Requiem op. 48 per orchestra, coro, soprano e baritono” di Gabriel Faurè nonché “Lux aeterna per coro ed orchestra” di Morten Lauridsen. A eseguire le composizioni il coro del Friuli Venezia Giulia e la FVG Mittel-Ue Orchestra.
La terza proposta prevede la “Messa in Gloria” con musica e immagini in Basilica ad Aquileia. Il concerto, programmato per domenica 1 maggio alle 18, sarà eseguito in onore della beatificazione di Giovanni Paolo II, ricordando la sua visita in Friuli del 1992 e preparando quella imminente di Benedetto XVI. Il programma prevede l’esecuzione dell’opera di Puccini per soli coro e orchestra. Infine sabato 7 maggio alle 16.45 sempre nella Basilica di Aquileia in occasione della vista in regione del Santo Padre Benedetto XVI il coro del Friuli Venezia Giulia eseguirà “Ubi Caritas” di Maurice Duruflè.

Fonte: http://www.ilgiornaledelfriuli.net/ev/friuli-vg/aspettando-la-visita-del-papa-il-20-marzo-2011-al-via-una-rassegna-di-eventi-tra-fede-e-musica/

Paura in Giappone

ASIA/GIAPPONE - I giovani si mobilitano per fare i volontari nelle zone colpite dal sisma; mancano cibo e carburante
Sendai (Agenzia Fides) – “Oggi il sentimento dominante è la paura. La più grande preoccupazione è quella della centrale nucleare di Fukushima. E’ uno spettro che torna nella storia del Giappone, una ipoteca sul futuro. Ma va detto che la gente non si abbandona al panico, ma reagisce con compostezza e dignità. E va rimarcato lo slancio solidale di centinaia di giovani che chiedono di andare, come volontari, ad aiutare gli sfollati nelle zone colpite”: è quanto racconta all’Agenzia Fides p. Diasuke Narui, Direttore della Caritas Giappone, in viaggio verso Sendai, dove parteciperà domani all’incontro di emergenza con il Vescovo locale e con altri Vescovi giapponesi.
Il Direttore informa che, nonostante la paura, “sono state allontanate le persone solo nel raggio dei primi 20 km dalla centrale nucleare. Per il resto si attende. Inoltre nelle zone più colpite il problema principale è la mancanza di cibo e di carburante. Non essendoci carburante, la gente non può muoversi. E ci si sente impotenti di fronte a questa tragedia”.
All’incontro dei Vescovi, domani 16 marzo a Sendai, “parteciperà anche mons. Isao Kikuchi, Presidente della Caritas Giappone” riferisce p. Narui. “All’ordine del giorno abbiamo due punti: come poter aiutare le vittime e come agire, in quanto Chiesa cattolica, in questa fase così tragica della storia del paese. Come Caritas stiamo ricevendo di continuo, da tutte le diocesi, la disponibilità di giovani a recarsi come volontari nelle zone più colpite dai disastro, per portare aiuti. Questo è un segnale importante, che ci fa sperare per il futuro”.
Alla Conferenza Episcopale del Giappone è giunto anche un telegramma di cordoglio e solidarietà dalla Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli. La Congregazione, che sta seguendo da vicino l’evolversi della situazione, a stretto contatto con la Chiesa nipponica, esprime vicinanza e conforto alle vittime, assicura una costante preghiera ed è pronta a venire incontro alle esigenze della Chiesa giapponese. Analoghi sentimenti sono stati espressi dal Prefetto del Dicastero Missionario, il Card. Ivan Dias, al Nunzio apostolico in Giappone. (PA) (Agenzia Fides 15/3/2011)
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ASIA/GIAPPONE - Religiosi e religiose a Sendai: un morto, diverse strutture lesionate
Sendai (Agenzia Fides) – Sono diversi gli istituti e le congregazioni religiose, maschili e femminili, che svolgono la loro opera nella diocesi di Sendai, l’epicentro del sisma e del conseguente tsunami che ha devastato le coste giapponesi. L’Agenzia Fides propone di seguito una prima mappa della situazione del personale religioso e delle opere. Il missionario canadese P. André Lachapelle, della Società per le Missioni Estere del Québec (MEQ), che lavorava in Giappone dal 1961, è stato trascinato via dalle onde dello tsunami, mentre in macchina si recava nella sua parrocchia di Shiogama.
Attraverso gli sms i religiosi dei Fratelli delle Scuole Cristiane (FSC) presenti a Sendai hanno comunicato alla casa generalizia di Roma che sono tutti salvi, compresi i ragazzi dai 3 ai 18 anni con poche risorse economiche che ospitano nella loro struttura, anche se ora il problema principale, come comunica all’Agenzia Fides p. Jorge della casa generalizia, è la mancanza di cibo e carburante. La comunità di Sendai è composta da 4 religiosi messicani, 2 giapponesi e 1 canadese. Anche le Figlie di San Paolo (FSP), presenti in Giappone con 13 comunità e 140 religiose locali, hanno a Sendai una libreria: le 8 suore sono sane e salve, due di loro sono particolarmente scioccate e faticano a riprendersi, dice all’Agenzia Fides la Segretaria generale. La loro casa è lesionata, tuttavia è ancora abitabile, danni si lamentano anche per la libreria, che si trova nel centro città. Secondo le notizie fornite dalle Paoline in Giappone, risultano dispersi 3 sacerdoti.
La curia generalizia delle Suore Domenicane della Congregazione Romana di San Domenico (C.R.S.D.), contattata dall’Agenzia Fides, ha fornito queste informazioni: la Congregazione ha 5 case a Sendai, con 41 religiose, tutte giapponesi. Ringraziando Dio stanno tutte bene, anche gli edifici non hanno sofferto particolari danni materiali perché si trovano quasi al centro della città e non vicino al mare. La Priora provinciale della Congregazione ha riferito della preoccupazione iniziale per le due grandi opere gestite dalle Domenicane: una scuola e un orfanotrofio, cui si aggiunge un centro infantile che attualmente assiste 80 bambini e ragazzi in difficoltà, ma fortunatamente le ultime notizie sono confortanti.
I Domenicani (OP) hanno a Sendai 6 frati e 12 suore. Padre Juan Pablo, segretario del Maestro generale, riferisce all’Agenzia Fides che ancora non riescono a mettersi in contatto con i loro confratelli in Giappone, ma tramite altre persone hanno saputo che stanno bene, malgrado una delle case sembra sia stata completamente distrutta.
La Società per le Missioni Estere di Bethlehem ha ricevuto assicurazioni che i suoi 3 sacerdoti, i quali hanno la cura pastorale di quattro parrocchie, tre delle quali sulla costa, stanno bene. Uno di loro opera nei pressi della centrale nucleare. (SL/CE/MS) (Agenzia Fides 15/03/2011)

“ma occorre fare di più” dice il Vicario Apostolico di Tripoli

AFRICA/LIBIA - Partiti altri 50 rifugiati africani, “ma occorre fare di più” dice il Vicario Apostolico di Tripoli
Tripoli (Agenzia Fides) - “Sono partite altre 50 persone tra eritrei ed etiopici, grazie alla generosità dell’Italia. Ma siamo immersi in una sfida apparentemente infinita, perché partite cinquanta persone se ne presentano altre duemila. Ieri avevamo la chiesa invasa dai rifugiati africani che sperano di trovare un posto su un aereo o su una nave per lasciare il Paese” dice all’Agenzia Fides Mons. Giovanni Innocenzo Martinelli, Vicario Apostolico di Tripoli, in Libia.
“Il mio più grande desiderio - continua Mons. Martinelli - è che si trovi il modo di imbarcare tutte queste persone su una nave diretta verso un Paese che decida di accoglierli. Non è giusto farli partire a piccoli gruppi e lasciare la gran parte di loro in un’attesa spasmodica, perché sono soprattutto donne e bambini. Ieri sono rimasti a terra un gruppo numeroso di donne e bambini, alcuni di pochi mesi. Purtroppo non tutti avevano i documenti in regola e quindi sono stati lasciati a terra. Rinnovo l’appello perché queste persone possano essere accolte al più presto da qualche Paese”.
“Noi come Chiesa possiamo fare da tramite, ma le nostre forze sono molto ridotte. Aiutiamo queste persone a pagare l’affitto delle case e a comprarsi da mangiare, grazie all’aiuto di alcuni benefattori e della Caritas italiana. Il problema è che i generi alimentari iniziano a scarseggiare sul mercato” afferma il Vicario Apostolico di Tripoli.
Per quel che concerna la comunità cattolica Mons. Martinelli loda “le circa 2mila infermiere filippine che sono rimaste. Le loro famiglie, mariti e figli, sono partite, ma loro, donne e ragazze, sono rimaste, dimostrando così un alto senso di professionalità e di coscienza umana, perché altrimenti senza di loro gli ospedali sarebbero sguarniti di qualsiasi assistenza medica”. Inoltre “vi sono ancora diversi africani. Il mercoledì delle Ceneri la chiesa era piena – racconta Mons. Martinelli -, i fedeli vengono perché trovano coraggio nella preghiera”.
“Torno a ripetere che la pace è ancora possibile e che la due parti possono riconciliarsi – conclude il Vicario apostolico -. Ci vorrebbe l’intervento di un’alta autorità morale araba o africana, del livello di Nelson Mandela per intenderci, per avvicinare le due parti. Forse anche qualche autorità ecclesiastica del mondo arabo potrebbe tentare una mediazione. Lo stesso popolo libico non vuole la guerra. La Libia deve ritrovare l’unità. Vi sono diverse persone originarie di Bengasi che vivono a Tripoli, non penso che sia possibile separare il Paese”. (L.M.) (Agenzia Fides 15/3/2011)

Ilfriuli.it ci informa sulla futura rotatoria a San Giorgio di Nogaro

Nuove rotatorie a Cervignano

Consegnati i lavori a Scodovacca all’incrocio con le vie Chiozza e Veneto, lungo la strada statale 14

rotatoria cervignano -
Potrebbero essere conclusi agli inizi di agosto i lavori per la costruzione della rotatoria di Scodovacca, all'incrocio con le vie Chiozza e Veneto, lungo la strada statale 14, sul territorio del Comune di Cervignano.

Oggi, infatti, l'assessore regionale alla Viabilità e Trasporti Riccardo Riccardi e il sindaco di Cervignano Pietro Paviotti hanno ufficialmente ''consegnato i lavori'' all'impresa Di Piazza di Prato Carnico che realizzerà l'opera - è stato sottolineato - entro la prima metà di agosto, con una spesa complessiva prevista di 1,25 milioni di euro.

''Un incrocio 'difficile', con un'intersezione oggi molto pericolosa'', hanno osservato Riccardi e Paviotti, che ora verrà rimodellata grazie ad una rotatoria del diametro esterno di 61 metri, nel quale si innesteranno i due ''rami'' della statale 14, con una larghezza di 6 metri, e le vie Veneto e Chiozza, con una larghezza di 3,5 metri. Occorrerà però anche ridisegnare il tracciato di queste due arterie laterali, in considerazione del fatto che sull'incrocio (tra la 14 e via Veneto) è presente il cimitero di Scodovacca, con l'esigenza dunque di creare tutta una serie di marciapiedi e di percorsi per il flusso di pedoni e biciclette.


L'intersezione sarà servita da 28 corpi illuminanti, disposti ai lati dell'anello e dei rami della rotatoria. ''Proseguono dunque gli interventi di messa in sicurezza della statale 14 - ha sottolineato l'assessore Riccardi - che complessivamente, nel territorio della provincia di Udine, sarà dotata di 12 rotatorie''.

A quella già costruita a Muzzana (al Km 91,100) se ne aggiungeranno ulteriori a Fiumicello, Villa Vicentina, altre due a Cervignano del Friuli, al confine tra Torviscosa e Bagnaria Arsa, a San Giorgio di Nogaro, una seconda a Muzzana e a Palazzolo dello Stella. Alla cerimonia di oggi, con Riccardi e Paviotti, sono intervenuti i sindaci di Muzzana e Villa Vicentina, Vittorino Gallo e Romolo Pischedda, il consigliere regionale Paride Cargnelutti e il direttore generale di FVG Strade Oriano Turello.