ASIA/SIRIA - Appello da Homs: "Rispettate la tregua umanitaria"
Homs (Agenzia Fides) - Un forte appello a rispettare la tregua
umanitaria a Homs giunge all'Agenzia Fides da rappresentanti della
comunità cristiana, leader civili e notabili musulmani sunniti della
città. Le famiglie intrappolate nella città vecchia hanno ancora la
speranza che ai team della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa, ieri
respinti a colpi di arma da fuoco, sia consentito di portare aiuti
umanitari e di far evacuare i civili. Come riferiscono fonti di Fides a
Homs, ci sono due aree distinte da considerare nella città vecchia:
quella dei quartieri Hamidiyeh and Bustan Diwan, dove si trovano 800
civili intrappolati, 400 cristiani e 400 musulmani sunniti; le aree di
Al Khalidiya and Al Qoussour, poco distanti, dove vi sono circa 1.000
famiglie musulmane. Fonti di Fides a Homs notano che la Croce Rossa e la
Mezzaluna Rossa hanno parlato, finora, solo dei civili bloccati in Al
Khalidiya and Al Qoussour, mentre la situazione è molto grave anche per
le donne, gli anziani, i malati, i bambini di Hamidiyeh e Bustan Diwan.
Interpellato da Fides, un portavoce della Croce Rossa a Ginevra, Bijan
Farnoudi, ha detto che "la Croce Rossa, presente a Homs, sta cercando di
entrare nella città vecchia. I quartieri menzionati sono quelli su cui
avevamo informazioni, non faremo alcuna differenza e cercheremo di
salvare tutti i civili".
Intanto i preti cristiani di Homs, che ricevono giornalmente notizie
dalle famiglie intrappolate, riferiscono a Fides che "la situazione
degenera di ora in ora: le famiglie sono terrorizzate, disperate,
strette fra spari, carenza di cibo e medicine". (PA) (Agenzia Fides,
22/6/2012)
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ASIA/SIRIA - Il Vescovo caldeo di Aleppo: "Le parole del Papa sono un aiuto a cercare strade di pace"
Aleppo (Agenzia Fides) - "L'urgenza per noi è una riconciliazione
nazionale. La situazione è grave, occorre riattivare i fili del
dialogo. La Siria è sempre stata un esempio di convivialità e oggi deve
ritrovare il suo volto pacifico di terra araba, cristiana e musulmana": è
quanto dice all'Agenzia Fides Sua Ecc. Mons. Antoine Audo SJ, Vescovo
cattolico caldeo di Aleppo, commentando l'appello di Papa Benedetto XVI
per la pace in Siria, lanciato in occasione dell'assemblea della ROACO
(Riunione delle Opere d'Aiuto alle Chiese Orientali), che comprende le
agenzie umanitarie cattoliche impegnate a sostenere le Chiese orientali.
Il Vescovo gesuita dice a Fides: "L'appello del Papa è molto
interessante e commovente. Come cristiani siriani, ne siamo
profondamente colpiti. Dalle sue parole traspare un desiderio forte di
pace. Il Papa ha usato il verbo 'perseverare': per noi vuol dire non
avere paura delle difficoltà e cercare con determinazione strade di
pace. E' un forte incoraggiamento. Chiediamo la fine della violenza e
preghiamo per pace. Confidiamo nell'aiuto della Santa Sede perché a
livello internazionale si possa promuovere la pace in Siria". Sui
cristiani in Siria, il Vescovo ricorda che "la nostra presenza come
Chiesa di lingua araba e di cultura orientale, capace di convivere con
l'islam, è molto importante per il Medio Oriente e per la Chiesa
universale". (PA) (Agenzia Fides 22/6/2012)
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