mercoledì 10 aprile 2013

Essere risorti con Cristo mediante il Battesimo, con il dono della fede






Francesco: Il Signore Risorto è la speranza che non delude.


"La speranza di noi cristiani è forte, sicura, solida in questa terra, dove Dio ci ha chiamati a camminare, ed è aperta all'eternità, perché fondata su Dio, che è sempre fedele". Con questo pensiero Papa Francesco ha salutato i fedeli riuniti in piazza San Pietro per l'udienza generale del mercoledì. Proseguendo le catechesi dedicate all'Anno della Fede, il Pontefice ha invitato tutti a testimoniare, nella vita di tutti i giorni, con gesti chiari e semplici, la speranza del Signore Risorto, una speranza che non svanisce. "Essere risorti con Cristo mediante il Battesimo, con il dono della fede", ha spiegato Papa Francesco, non si riduce semplicemente "a seguire dei comandi, ma vuol dire essere in Crist ...

Preghiamo e speriamo in relazioni sempre pacifiche

ASIA/GIAPPONE - “Relazioni pacifiche fra Nord Corea e paesi limitrofi”: l’auspicio della Chiesa

Tokyo (Agenzia Fides) – Pace è la parola chiave da perseguire con ogni mezzo, con azioni a livello locale e regionale, ma anche internazionale. Il sostegno espresso da Papa Francesco nel colloquio con il Segretario Generale Onu Ban Ki-Moon è, dunque, importane in questa fase di alta tensione politica e militare in Estremo Oriente. La Chiesa giapponese “da sempre promuove pace e non violenza: come giapponesi e come cristiani, speriamo che si mantengono relazioni pacifiche fra la Nord Corea e i paesi limitrofi, incluso il nostro”, spiega all’Agenzia Fides p. Daisuke Narui, verbita, Direttore di Caritas Giappone.
Se i mass media internazionali sono impressionati dallo schieramento di batterie di missili Patriot nel centro di Tokyo, p. Narui spiega che “l’atmosfera nella società resta piuttosto tranquilla. La maggior parte dei cittadini giapponesi non pensa esista un minaccia seria. Infatti, da sempre, ciclicamente, quando c’è tensione o un cambio di regime in Nord Corea, sono arrivate simili minacce anche verso il nostro paese. Il governo però mostra maggiore attenzione, giustamente, per proteggerci da qualsiasi evenienza”.
P. Narui aggiunge un dettaglio importante: “Vi sono molti nordcoreani che vivono in Giappone. Durante la Seconda guerra mondiale furono portati, a volte forzatamente, per lavoro. Oggi sono residenti in Giappone e sono parte della nazione. Un motivo in più per scongiurare qualsiasi conflitto. Preghiamo e speriamo in relazioni sempre pacifiche, anzi che possano migliorare”. (PA) (Agenzia Fides 10/4/2013)