XI Domenica Del Tempo Ordinario B
Prima lettura
Dal
libro del profeta Ezechièle
Così dice il Signore Dio:
«Un ramoscello io prenderò dalla cima del cedro,
dalle punte dei suoi rami lo coglierò
e lo pianterò sopra un monte alto, imponente;
lo pianterò sul monte alto d’Israele.
Metterà rami e farà frutti
e diventerà un cedro magnifico.
Sotto di lui tutti gli uccelli dimoreranno,
ogni volatile all’ombra dei suoi rami riposerà.
Sapranno tutti gli alberi della foresta
che io sono il Signore,
che umilio l’albero alto e innalzo
l’albero basso,
faccio seccare l’albero verde e
germogliare l’albero secco.
Io, il Signore, ho parlato e lo farò».
Parola di Dio
Salmo responsoriale
È
bello rendere grazie al Signore.
È bello rendere grazie al Signore
e cantare al tuo nome, o Altissimo,
annunciare al mattino il tuo amore,
la tua fedeltà lungo la notte.
Il giusto fiorirà come palma,
crescerà come cedro del Libano;
piantati nella casa del Signore,
fioriranno negli atri del nostro Dio.
Nella vecchiaia daranno ancora frutti,
saranno verdi e rigogliosi,
per annunciare quanto è retto il Signore,
mia roccia: in lui non c’è malvagità.
Seconda lettura
2Cor 5,6-10
Sia abitando nel corpo sia andando in esilio, ci sforziamo di essere graditi al
Signore.
Dalla
seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
Fratelli, sempre pieni di fiducia e sapendo che siamo in esilio lontano dal
Signore finché abitiamo nel corpo –
camminiamo infatti nella fede e non nella visione –, siamo pieni di fiducia
e preferiamo andare in esilio dal corpo e abitare
presso il Signore.
Perciò, sia abitando nel corpo sia andando in esilio, ci sforziamo di essere a lui graditi.
Tutti infatti dobbiamo comparire davanti al tribunale di Cristo, per ricevere
ciascuno la ricompensa delle opere compiute quando era nel corpo, sia in bene
che in male.
Parola di Dio
Canto al Vangelo (Mc 4,30)
Alleluia, alleluia.
Il seme è la
parola di Dio,
il seminatore è Cristo:
chiunque trova lui, ha la vita eterna.
Alleluia.
Vangelo
Mc 4,26-34
È il più piccolo di tutti i semi, ma diventa più grande di tutte le piante
dell’orto.
+
Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù diceva [alla folla]: «Così è il regno di Dio: come un uomo
che getta il seme sul terreno; dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme
germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa. Il terreno produce
spontaneamente prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga; e
quando il frutto è maturo, subito
egli manda la falce, perché è arrivata la mietitura».
Diceva: «A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola
possiamo descriverlo? È come un granello di senape che, quando viene seminato
sul terreno, è il più piccolo di tutti i semi che sono sul terreno; ma, quando
viene seminato, cresce e diventa più grande di tutte le piante dell’orto e fa rami così grandi che gli uccelli del
cielo possono fare il nido alla sua ombra».
Con molte parabole dello stesso genere annunciava loro la Parola, come potevano
intendere. Senza parabole non parlava loro ma, in privato, ai suoi discepoli
spiegava ogni cosa.
Parola del Signore
PREGHIERA DEI FEDELI
C – Fratelli,
ogni giorno della nostra vita è una grazia del Signore, un'occasione posta
nelle nostre mani per fare del bene e costruire il regno di Dio. Invochiamo il
Padre che è nei cieli, perché oggi conceda a ciascuno di noi di camminare nelle
sue vie.
L -
Preghiamo insieme e diciamo:
La tua Parola, Signore,
sia luce al nostro cammino.
1. Per la santa Chiesa, perché, guidata
dallo Spirito del Signore, sappia riconoscere nella vita di tutti i giorni i
segni della presenza di Dio, preghiamo.
2. Perché in un mondo sempre più immerso
nel relativo, la Comunità cristiana affermi in modo coerente i valori assoluti
dello spirito, preghiamo.
3. Per l'uomo che lavora, perché
l'impegno quotidiano necessario al sostentamento delle famiglie giovi anche a
rendere più giusti e cordiali i rapporti tra tutti i membri della società,
preghiamo.
4. Perché tutte le classi sociali,
ritrovando la fiducia nel bene, costruiscano insieme una società nuova, aperta
alla partecipazione e alla fraternità universale, preghiamo.
5. Perché la forza dello Spirito ci
aiuti a rinunziare agli idoli che il nuovo paganesimo ha costruito sotto forma
di spreco, di cupidigia, e di disprezzo del prossimo, preghiamo.
C – Stendi
la tua mano, o Padre, sull'umanità affaticata e oppressa; concedi a noi una fede
ricca di memoria e audace nella testimonianza profetica del tuo regno. Per
Cristo nostro Signore. T - Amen.