Risponde alla domanda del titolo il
Breve
di Papa Benedetto XV (quindicesimo, non sedicesimo!), predecessore del
nostro amato B16, che proprio oggi ha citato questo documento nella sua
catechesi
all'Udienza generale, tutta dedicata alla
settimana annuale di preghiera
per l'unità dei cristiani, che si apre oggi. Vi riporto integralmente il
testo. Alla fine metto in evidenza le orazioni che papa Benedetto volle fossero
dette "e non cambiate":
BREVE
ROMANORUM PONTIFICUM
IL VESCOVO BENEDETTO, SERVO DEI SERVI DI
DIO.
A PERPETUA MEMORIA
In ogni tempo i Romani Pontefici Nostri
Predecessori ebbero a cuore — e anche a Noi preme moltissimo — che i Cristiani
che si sono dolorosamente allontanati dalla Chiesa Cattolica siano invitati a
tornare ad essa, come ad una madre da loro abbandonata. Splende infatti nella
fondamentale unità della fede il principio della verità della Chiesa, e non
diversamente l’Apostolo Paolo esorta gli Efesini all’unità dello spirito, da
conservarsi nel vincolo della pace, la quale prevede un solo Signore, una sola
fede, un solo battesimo (Ef. IV, 5).
Con grande gioia abbiamo appreso che la Società
chiamata « della Espiazione », fondata a New York, ha proposto preghiere da
recitarsi dal giorno della festa della Cattedra Romana di San Pietro [=18 gennaio, oggi, NdR] fino alla festa della
Conversione di San Paolo affinché si ottenga questo grande obiettivo dell’unità,
e Ci siamo pure rallegrati per il fatto che queste preghiere, benedette dal
Santo Padre Pio X di recente memoria e approvate dai Sacri Vescovi dell’America,
si sono diffuse in lungo e in largo negli Stati Uniti.
Pertanto, affinché più facilmente si consegua
l’obiettivo desiderato, e le suddette preghiere si recitino ovunque con grande
vantaggio delle anime, Noi, udito anche il parere dei Nostri Venerabili Fratelli
Cardinali di Santa Romana Chiesa Inquisitori Generali, a tutti i fedeli dell’uno
e dell’altro sesso che in qualunque parte della terra — dal giorno 18 del mese
di gennaio, festa della Cattedra Romana di San Pietro, fino al giorno 25 dello
stesso mese, nel quale si onora la Conversione di San Paolo — reciteranno ogni
anno tali preghiere una volta al giorno, e poi nell’ottavo giorno, veramente
pentiti, confessati e nutriti della Santa Comunione, dopo aver visitato
qualsiasi Chiesa o pubblico Oratorio abbiano innalzato a Dio pie preghiere per
la concordia dei Governanti Cristiani, per l’estirpazione delle eresie, per la
conversione dei peccatori e per l’esaltazione di Santa Madre Chiesa, Noi
concediamo ed elargiamo misericordiosamente nel Signore l’indulgenza plenaria di
tutti i loro peccati. Concediamo inoltre la possibilità di lucrare la predetta
indulgenza plenaria a coloro che, confessati debitamente i peccati e ricevuta la
Santa Comunione, compiuta pure la visita nel giorno della festa della Cattedra
di San Pietro in Roma, chiedano perdóno. Inoltre, agli stessi fedeli che con il
cuore contrito, in qualunque degli otto giorni menzionati, abbiano recitato le
stesse preghiere, concediamo duecento giorni di indulgenza nella forma consueta
della Chiesa. Concediamo che tutte e singole queste indulgenze, remissioni dei
peccati e attenuazioni delle penitenze possano essere applicate, a modo di
suffragio, anche alle anime dei fedeli trattenute in Purgatorio.
Le presenti concessioni saranno valide anche
in futuro, nonostante il parere contrario di chicchessia. Le preghiere che
dovranno essere recitate, negli otto giorni sopra stabiliti per l’unità della
Chiesa, sono le seguenti, e affinché su di esse non venga operata alcuna
variazione, abbiamo ordinato che una copia delle stesse alla custodita
nell’Archivio dei Brevi Apostolici.
Antifona (Gv
17, 21): Perché tutti siano una cosa sola, come tu, Padre, sei in me e io in
te, siano anch’essi in noi una cosa sola, perché il mondo creda che tu mi hai
mandato.
V. Io dico a
te che tu sei Pietro.
R. E su
questa pietra io edificherò la mia Chiesa.
Preghiera:
«Signore Gesù Cristo che hai detto ai tuoi Apostoli: Vi lascio la pace, vi dò
la mia pace, non guardare ai miei peccati, ma alla fede della tua Chiesa;
dégnati di pacificarla e riunirla secondo la tua volontà, tu che vivi e Regni,
Dio, per tutti i secoli dei secoli. Amen ».
Dato a Roma, presso San Pietro, sotto l’anello
del Pescatore, il 25 febbraio 1916, nell’anno secondo del Nostro Pontificato.
BENEDICTUS PP. XV
La preghiera nell'originale latino (Tratta dagli
Acta Apostolicae Sedis 1917, p. 62):
Ant. (Ioannis, XVII, 21): Ut
omnes unum sint, sicut tu, Pater, in me, et ego in te,
ut et ipsi in nobis
unum sint; ut credat mundus, quia tu me misisti.
V/. Ego dico tibi quia
tu es Petrus.
R./. Et super hanc petram aedificabo Ecclesiam meam.
ORATIO.
Domine Iesu Christe, qui dixisti Apostolis tuis: Pacem
relinquo
vobis, pacem meam do vobis: ne réspicias peccata mea, sed fidem
Ecclesiae tuae : eandem secundum voluntatem tuam pacificare et
coadunare
digneris: qui vivis et regnas Deus per omnia saecula
saeculorum. Amen.