Castel Gandolfo (Agenzia Fides) - Domenica 10 luglio, in occasione della celebrazione della cosiddetta "Domenica del Mare", cioè la Giornata per l'apostolato nell'ambiente marittimo, il Santo Padre ha lanciato all'Angelus un appello per i marittimi sequestati: "Rivolgo un particolare pensiero ai Cappellani e ai volontari che si prodigano per la cura pastorale dei marittimi, dei pescatori e delle loro famiglie. Assicuro la mia preghiera anche per i marittimi che purtroppo si trovano sequestrati per atti di pirateria. Auspico che vengano trattati con rispetto e umanità, e prego per i loro familiari, affinché siano forti nella fede e non perdano la speranza di riunirsi presto ai loro cari."
Prima della preghiera mariana, recitata del cortile interno del Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo dove si trova per un periodo di riposo, il Papa si è soffermato sul Vangelo della domenica, la parabola del seminatore. "E' una pagina in qualche modo 'autobiografica' - ha sottolineato il Papa -, perché riflette l'esperienza stessa di Gesù, della sua predicazione: Egli si identifica con il seminatore, che sparge il buon seme della Parola di Dio, e si accorge dei diversi effetti che ottiene, a seconda del tipo di accoglienza riservata all'annuncio... Ma questo Vangelo insiste anche sul 'metodo' della predicazione di Gesù, cioè, appunto, sull'uso delle parabole... ai discepoli, cioè a coloro che si sono già decisi per Lui, Egli può parlare del Regno di Dio apertamente, invece agli altri deve annunciarlo in parabole, per stimolare appunto la decisione, la conversione del cuore; le parabole, infatti, per loro natura richiedono uno sforzo di interpretazione, interpellano l'intelligenza ma anche la libertà." (SL) (Agenzia Fides 11/07/2011)