Giocatore del Lecce, ma di proprietà dell' Udinese, è stato rapito in Nigeria nella città natale
UDINE (9 giugno ore 17) - Il centrocampista nigeriano del Lecce, Christian Obodo, ma di proprietà dell' Udinese (nella foto in maglia bianconera)
è stato rapito questa mattina nella sua città natale, Warri, nella
regione del Delta. Lo scrivono media locali, citando fonti governative. I
rapitori, armati, hanno preso Obodo alle 9.20 locali di fronte a una
chiesa.
Secondo un testimone citato dal Daily
Times Nigeria, Obodo era a bordo della sua automobile, targata 'Obodo
5'. Il giocatore era arrivato in Nigeria qualche settimana fa, al
termine del campionato di serie A, e sarebbe stato notato proprio per la
targa dell'automobile, ieri sera in particolare. Secondo la
ricostruzione fatta dalla persona intervistata dal quotidiano, il
veicolo di Obodo è stato bloccato dai rapitori, con armi da fuoco, che
poi lo hanno costretto a uscire per trasferirlo nella loro auto.
"I
rapitori hanno telefonato questa mattina a casa della mamma di
Christian chiedendo un riscatto di circa 150 mila euro". Lo ha detto
all'ANSA Obidike Okechukwu, marito della sorella di Christian Obodo,
rapito oggi nel suo paese. Okechukwu, che vive a Udine, ha precisato di
avere appreso del sequestro da sua moglie che, proprio questa mattina, é
giunta in Nigeria. Secondo l'uomo, la madre del centrocampista avrebbe
risposto ai rapitori, in modo preoccupato, che oggi le banche sono
chiuse e che, dunque, non c'é la possibilità materiale di pagare il
riscatto. Successivamente, Okechukwu ha così raccontato la dinamica del
sequestro: "Christian stava andando in chiesa, era da solo, intorno alle
quattro del mattino ora italiana, quando alcune persone lo hanno preso e
portato via". In Nigeria, in questo momento, si trova anche il fratello
di Christian, Kenneth, anche lui calciatore e in Italia, nel Pisa.