mercoledì 19 ottobre 2011

Parroco e sacrestano

Doppio lutto a Cargnacco. Parroco e sacrestano
deceduti a distanza di poche ore   versione testuale
Sabato i funerali del sacerdote. Il sacrestano colto da malore
proprio mentre si recava a portare l'ultimo saluto
Nella foto: don Primo Minin
Nella foto: don Primo Minin
CARGNACCO (19 ottobre, ore 10) - Doppio lutto a Cargnacco. Nel giro di poche ore sono mancati, improvvisamente, il parroco, don Primo Minin e il sacrestano, Alfredo Antonutti.
 
Don Minin è deceduto nella notte. Aveva 81 anni e da qualche mese era ospite della Fraternità sacerdotale a Udine. Figlio di emigrati. Nato in Francia, il 9 gennaio 1930, era stato ordinato nel 1955. Dal 1997 era parroco della frazione di Pozzuolo del Friuli dove si spese molto per l’abbellimento del tempio che ricorda i caduti della campagna di Russia durante la Seconda guerra mondiale.
«Un sacerdote dal temperamento vivace», ricorda mons. Giuseppe Faidutti, vicario foraneo di Mortegliano. «Durante gli anni del Concilio aveva pensato di fondare un sindacato dei preti per rivendicare i diritti dei sacerdoti – continua mons. Faidutti – e soprattutto quelli dei cappellani che all’epoca erano solo degli esecutori, mentre in realtà volevano partecipare alle scelte della pastorale. Un’idea utopica ma che sta a significare la sua forte tendenza al rinnovamento».
I funerali di don Primo Minin si terranno a Cargnacco sabato prossimo alle 15.30.
 
A poche ore dalla morte di don Primo, un altro evento drammatico ha colpito la comunità di Cargnacco. Il sacrestano della parrocchia, Alfredo Antonutti, 69 enne, si era recato a Udine alla Fraternità sacerdotale proprio per portare l'ultimo saluto al suo parroco, ma è stato a sua volta colto da malore.
Alfredo lascia la moglie e la sorella con le quali viveva a Cargnacco.

ASIA/FILIPPINE - P. Tentorio: omicidio su commissione, opera di killer professionisti

Kidapawan (Agenzia Fides) - L'omicidio di padre Fausto Tentorio, PIME, è stato commissionato e compiuto da killer professionisti. E' quanto affermano le autorità di polizia, responsabili delle indagini sul delitto. Come l'Agenzia Fides apprende da fonti locali, dopo i rilievi della polizia scientifica e conclusa l'autopsia, gli inquirenti hanno concluso che, dalle modalità, dalle armi di precisione e dalle munizioni utilizzate, "si deduce che l'omicidio è stato opera di criminali professionisti, killer di un certo livello, e non di delinquenti improvvisati".
Tali conclusioni, notano fonti di Fides nelle Filippine, confermano la tesi - suggerita dai missionari e da quanti conoscevano padre Tentorio - che si tratti di un omicidio volontario, commissionato da qualcuno che voleva eliminare un "nemico", un personaggio che, evidentemente, aveva ricevuto informazioni scottanti o aveva toccato interessi economici di altissimo livello. La lente di ingrandimento delle indagini si sposterà sui gruppi paramilitari che operano a Mindanao, spesso assoldati da ricchi imprenditori, da leader di clan o da politici che creano i loro "potentati".
Intanto la salma del missionario del Pime è vegliata ininterrottamente da parenti, amici, fedeli, gente dei villaggi vicini, soprattutto da moltissimi tribali. "Vengono moltissime persone che non sapevamo conoscessero padre Fausto: membri di organizzazioni, associazioni, comitati interreligiosi. E' un'ondata di solidarietà che ci colpisce, ci edifica e ci consola. Capiamo che il suo sacrificio non sarà inutile, ma porterà abbondanti frutti" dice a Fides p. Giovanni Vettoretto, suo confratello. I funerali saranno celebrati martedì 25 ottobre nella Cattedrale di Kidapawan, dal Vescovo Mons Romulo De La Cruz. (PA) (Agenzia Fides 19/10/2011)

A Carlino concorso internazionale di clarinetto – 27/30 otttobre 2011

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Domenica 23 Ottobre 2011

    XXX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)



PRIMA LETTURA (Es 22,20-26)
Se maltratterete la vedova e l’orfano, la mia ira si accenderà contro di voi.

Dal libro dell’Èsodo

Così dice il Signore:
«Non molesterai il forestiero né lo opprimerai, perché voi siete stati forestieri in terra d’Egitto.
Non maltratterai la vedova o l’orfano. Se tu lo maltratti, quando invocherà da me l’aiuto, io darò ascolto al suo grido, la mia ira si accenderà e vi farò morire di spada: le vostre mogli saranno vedove e i vostri figli orfani.
Se tu presti denaro a qualcuno del mio popolo, all’indigente che sta con te, non ti comporterai con lui da usuraio: voi non dovete imporgli alcun interesse.
Se prendi in pegno il mantello del tuo prossimo, glielo renderai prima del tramonto del sole, perché è la sua sola coperta, è il mantello per la sua pelle; come potrebbe coprirsi dormendo? Altrimenti, quando griderà verso di me, io l’ascolterò, perché io sono pietoso».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 17)
Rit: Ti amo, Signore, mia forza
.

Ti amo, Signore, mia forza,
Signore, mia roccia,
mia fortezza, mio liberatore.

Mio Dio, mia rupe, in cui mi rifugio;
mio scudo, mia potente salvezza e mio baluardo.
Invoco il Signore, degno di lode,
e sarò salvato dai miei nemici.

Viva il Signore e benedetta la mia roccia,
sia esaltato il Dio della mia salvezza.
Egli concede al suo re grandi vittorie,
si mostra fedele al suo consacrato.

SECONDA LETTURA (1Ts 1,5-10)
Vi siete convertiti dagli idoli, per servire Dio e attendere il suo Figlio.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési

Fratelli, ben sapete come ci siamo comportati in mezzo a voi per il vostro bene.
E voi avete seguito il nostro esempio e quello del Signore, avendo accolto la Parola in mezzo a grandi prove, con la gioia dello Spirito Santo, così da diventare modello per tutti i credenti della Macedònia e dell’Acàia.
Infatti per mezzo vostro la parola del Signore risuona non soltanto in Macedonia e in Acaia, ma la vostra fede in Dio si è diffusa dappertutto, tanto che non abbiamo bisogno di parlarne.
Sono essi infatti a raccontare come noi siamo venuti in mezzo a voi e come vi siete convertiti dagli idoli a Dio, per servire il Dio vivo e vero e attendere dai cieli il suo Figlio, che egli ha risuscitato dai morti, Gesù, il quale ci libera dall’ira che viene.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Gv 14,23)
Alleluia, alleluia.
Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore,
e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui.
Alleluia.

VANGELO (Mt 22,34-40)
Amerai il Signore tuo Dio, e il tuo prossimo come te stesso.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, i farisei, avendo udito che Gesù aveva chiuso la bocca ai sadducèi, si riunirono insieme e uno di loro, un dottore della Legge, lo interrogò per metterlo alla prova: «Maestro, nella Legge, qual è il grande comandamento?».
Gli rispose: «“Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente”. Questo è il grande e primo comandamento. Il secondo poi è simile a quello: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti».

Parola del Signore

PREGHIERA DEI FEDELI

C – Fratelli e sorelle, vivere congiuntamente l’amore verso Dio e verso il prossimo e diventare missionari nel nostro mondo sono prospettive fortemente impegnative. Preghiamo perché non manchi mai nella nostra vita la consapevolezza che il Signore ci precede con la sua salvezza e il suo amore.

L - Preghiamo insieme e diciamo:

Signore, insegnaci ad amare.

1.      Per la Chiesa, perché goda di vera e stabile pace su tutta la terra e, crescendo nell’amore e nel timore di Dio Padre, sia piena del conforto dello Spirito Santo, preghiamo.

2.      Per tutti coloro che hanno dedicato la propria vita all’annuncio del Vangelo ai popoli della terra, perché avvertano sempre il sostegno e la preghiera del­le Chiese che li hanno generati nella fede e ogni cristiano si faccia sempre più consapevole del proprio dovere di testimoniare il Signore risorto con la paro­la e la vita, preghiamo.

3.      Per coloro che governano le nazioni, perché promuovano leggi giuste e sagge, attente ai più deboli, rispettose della vita e della dignità di ogni persona, per un vero progresso del bene comune, preghiamo.

4.      Per coloro che sono stati costretti a fuggire dalla loro patria, perché possano trovare difesa contro ogni sfruttamento e oppressione, amore e accoglienza in mezzo a noi, preghiamo.

5.      Per i poveri e per tutti coloro che stanno attraversando difficoltà economi­che a causa della mancanza di lavoro, perché sia tutelato il loro diritto a una vita dignitosa e possano trovare solidarietà e aiuto, preghiamo.

6.      Per tutti i battezzati, perché la celebrazione della Giornata Missionaria Mondiale risvegli in loro la gioia di essere “chiamati” e “mandati” ad annunciare il Vangelo a tutte le genti nella carità di Cristo, preghiamo.

7.      Per ogni cristiano e in particolare per noi che partecipiamo a questa Euca­ristia, perché con la nostra vita sappiamo promuovere una civiltà fondata sull'amore, preghiamo.

C – Esaudisci con bontà le nostre preghiere, o Padre, ed allarga il nostro cuore affinché approfondiamo la nostra relazione con te e in forza di questo incontro ci apriamo all’accoglienza dell’altro senza distinzioni, divenendo testimoni del Tuo amore per l’intera umanità. Per Cristo nostro Signore.   T - Amen.

Dal portale della Diocesi: ma lo sappiamo già...

Referendum flop. Alle urne solo il 12 per cento   
Il sindaco di Torviscosa, Fasan: avanti tutta con il progetto del secondo accesso
Il progetto del nuovo tracciato
Il progetto del nuovo tracciato
TORVISCOSA (17 ottobre, ore 12.30) - A Torviscosa e San Giorgio i sindaci vanno avanti con il progetto di secondo collegamento con la zona industriale dell’Aussa Corno dopo il  fallito quorum al  referendum consultivo sulle nuove infrastutture a cui ieri ha partecipato solo il 12% degli aventi diritto.

I primi cittadini Del Frate e Fasan interpretano il voto come una delega dei cittadini riguardo le scelte da fare, forti delle testimonianze raccolte durante gli incontri di presentazione dei referendum.
«Abbiamo offerto ai cittadini la possibilità di esprimersi sull'opera – afferma il sindaco –, se non hanno ritenuto necessario farlo, evidentemente, è perché si fidano delle decisioni degli amministratori».
 
La popolazione era chiamata ad esprimersi sulla delibera dalla giunta regionale del febbraio scorso che finanzia con oltre 26milioni il progetto redatto dal Consorzio della zona industriale che prevede di collocare ad est, tra San Giorgio di Nogaro e Torviscosa, le nuove infrastutture. «Gli incontri di presentazione sono stati utili anche per individuare le modifiche da presentare al progetto», fa sapere ancora Fasan.

Tondo: il super-porto Unicredit è fermo

Il governatore: «Difficoltà a interloquire». E al convegno degli industriali triestini rilancia l’Authority unica con Monfalcone

Per saperne di più, anche su Porto Nogaro, clcca QUI(fonte il Piccolo)

Filippine: padre Tentorio "scomodo" perchè difendeva i diritti degli indigeni

Da Radiovaticana 18/10

◊   “Era un personaggio scomodo perché, con la sua opera di alfabetizzazione e istruzione, insegnava agli indigeni i loro diritti, accresceva la loro consapevolezza civile, le loro responsabilità e possibilità. Quest’opera aveva un riflesso soprattutto nelle dispute sulle terre che grandi compagnie minerarie o grandi latifondisti volevano espropriare agli indigeni”: con queste parole padre Angel Calvo, missionario Clarettiano da 30 anni a Mindanao, spiega all’agenzia Fides che padre Fausto Tentorio – missionario del Pime ucciso ieri ad Arakan in circostanze ancora non del tutto chiarite – attraverso il suo lavoro di sviluppo e coscientizzazione dei tribali “aveva toccato interessi di potenti e lobby” che potrebbero essergli costati la vita. Padre Tentorio, che padre Calvo conosceva di persona, apprezzandone l’opera, “è un simbolo per Mindanao: i missionari che, come lui, lavorano per la giustizia e la pace sono a rischio perchè intralciano i piani dei potenti”. Il contesto in cui il missionario viveva è quello di un’isola, Mindanao, ricca di metalli preziosi e di risorse nel sottosuolo, ma anche tanto vasta da scatenare la corsa al latifondo e alla coltivazione estensiva. Tali operazioni minerarie distruggono lo stile di vita dei popoli indigeni di Mindanao, come spesso denunciano le Organizzazioni per i diritti umani. Per comprare terreni, le compagnie straniere non esitano a corrompere i leader delle tribù o ad avallare abusi fisici e psicologici sulle tribù indigene. Tali compagnie sostengono anche la pratica di reclutare gruppi di “paramilitari lumads” come gli “Alamara Mindanao”, utilizzati per minacciare le loro stesse comunità. Lamentele sono giunte anche al governo Aquino: nell’aprile scorso una conferenza di oltre 100 leader tribali di Mindanao ha denunciato che grandi miniere e altri progetti di industrializzazione, centrali a carbone o agricoltura su vasta scala, “dando profitto a imprese straniere, distruggono l’ambiente, la cultura e la vita dei lumad”. Alla conferenza erano presenti anche i leader dei gruppi Ata-Manobo e Manobo, destinatari dei programmi di apostolato di padre Tentorio. La Chiesa cattolica e i missionari a Mindanao, tramite le Commissioni di apostolato verso gli indigeni o le Commissioni “Giustizia e Pace”, hanno sempre appoggiato tali rivendicazioni dei lumads, ricordando l’esistenza di strumenti legislativi come la legge sulla tutela delle “aree protette” e la legge sui diritti ancestrali dei popoli indigeni. Il termine “lumad” include 18 gruppi etno-linguistici a Mindanao, con una popolazione complessiva di tre milioni di persone, al 95% animisti. Fra le imprese minerarie presenti sull’isola, c’è Xstrata a Cotabato Sud e Davao del Sud, “Ventures Toronto” a Zamboanga del Nord, e quattro società minerarie a Caraga. Altri progetti criticati sono la centrale a carbone e la centrale idroelettrica nella provincia di Davao del Sud. Dopo la Legge del 1995, negli ultimi decenni il governo nazionale ha continuato a dare concessioni ad aziende per lo più straniere. Inoltre coloni immigrati da altre parti delle Filippine si sono trasferiti in massa a Mindanao impegnandosi nell’agricoltura. Ad Arakan i parrocchiani e i tribali a cui padre Fausto ha donato la vita, hanno passato la notte nella chiesa di Nostra Signora del Perpetuo soccorso, pregando e anche dormendo affianco alla bara che custodisce le spoglie del missionario assassinato. I familiari di padre Fausto, da Lecco, giungeranno nelle Filippine giovedì prossimo. (R.P.)

Mons. Bruno Forte sull’Anno della Fede indetto da Benedetto XVI: chi si estrania dalla storia non è un vero cristiano



◊   L’Anno della Fede, indetto da Benedetto XVI con la lettera apostolica Porta Fidei pubblicata ieri, è un invito a “mettersi in cammino” per aprire il cuore alla speranza, a Gesù Cristo. La porta della fede – scrive il Papa – è sempre aperta anche per tante persone che, “pur non riconoscendo in sé il dono della fede, sono comunque in una sincera ricerca del senso ultimo”. Sull’Anno della Fede, che inizierà l’11 ottobre del 2012, si sofferma al microfono di Amedeo Lomonaco l’arcivescovo di Chieti-Vasto, mons. Bruno Forte:

D. – L’Anno della fede, dall’11 ottobre 2012 al 24 novembre del 2013, sarà profondamente legato a pagine dense di significato come il 50.mo anniversario del Concilio Vaticano II, la ricorrenza dei 20 anni del Catechismo della Chiesa cattolica e l’apertura, proprio ad ottobre del prossimo anno, dell’Assemblea generale del Sinodo dei vescovi…

R. – Il Papa ha voluto celebrare il 50.mo del Concilio Vaticano II. Il Concilio è quanto mai vivo, e lo specifico che Benedetto sottolinea è che i grandi frutti del Vaticano II sono nell’ordine della fede. Il Concilio, cioè, è stato una "primavera" della fede, un rinnovato soffio dello Spirito. Credo che la coincidenza del 50.mo del Vaticano II, del Sinodo dei vescovi sulla nuova evangelizzazione e dell’apertura dell’Anno della fede sia estremamente emblematica di una profonda continuità nel costante rinnovamento che il Papa indica come via della Chiesa, in modo speciale all’insegna del grande dono della fede.

D. – E per percorrere questa via, la conoscenza dei contenuti della fede – aggiunge il Santo Padre – è essenziale per aderire con intelligenza e volontà a quanto viene proposto della Chiesa…

R. – Il Papa richiama la necessità di entrambe queste operazioni. E’ necessario che i credenti e coloro che sono in ricerca conoscano in profondità i contenuti della fede. In questo senso, richiama anche l’uso del Catechismo nella Chiesa cattolica. E dall’altra parte, indica che questo contenuto della fede va fatto anche proprio con un cammino di libertà, mettendosi in gioco. Io credo che sia molto bella l’attenzione anche a questo secondo aspetto, perché è l’aspetto che mette in luce l’importanza che ciascuno, nella propria libertà, giochi se stesso nel “sì” e nell’audacia della fede.

D. – E un altro punto cruciale di questo documento riguarda proprio l’audacia della fede: il cristiano – spiega il Papa – non può mai pensare che il credere sia un fatto privato. La fede implica una testimonianza e un impegno pubblici e questa è un’esigenza molto urgente, proprio in questa società…

R. – Non si può vivere la fede come un qualcosa di privato, di individualistico che ci estranei in qualche modo dalla storia. Il cristianesimo non è la religione della salvezza "dalla" storia, ma è la religione della salvezza "della" storia. E questo significa che proprio coloro che vivono l’adesione di fede al Signore Gesù, al Verbo incarnato di Dio, devono anche vivere la fedeltà al mondo presente, in cui essi sono posti, e la fedeltà al mondo che deve venire, che è il mondo della promessa di Dio dischiusa in Gesù Cristo. La coniugazione di queste due fedeltà è la testimonianza cristiana. Cioè, non si è testimoni di fede uscendo dalla storia. Si è testimoni di fede portando nel cuore della storia l’esperienza dell’avvento di Dio in Gesù Cristo, che ci ha toccato e cambiato il cuore e la vita. (gf)

I 5 linguaggi dell'amore

Giovedì 20 ottobre 2011 alle ore 20.30, presso il Teatro Odeon di Latisana (UD) e in replica venerdì 21 ottobre 2011 alle ore 20.30, presso l'Auditorium San Zorz di S. Giorgio di Nogaro (UD), ad ingresso libero, liberamente tratto dall'omonimo libro dello psicologo americano G. Chapman,
"I cinque linguaggi dell'amore"
teatro innovativo, mutlimediale e coinvolgente sulle tematiche della coppia e della famiglia.

Carlino,avviso veloce

Giovedì 20 ottobre 2011 alle ore 20.30, presso la Sala Consiliare del Comune di Carlino (UD), serata di sensibilizzazione alla donazione di organi organizzata dall'ADO FVG.