Fatti, scritti, immagini, video riguardanti i paesi della Bassa vicini a San Giorgio di Nogaro
sabato 26 marzo 2011
Gesù: conformarsi alla sua persona, via crucis ad Aviano
Domenica 27 marzo l' itinerario di riflessione e penitenziale sarà aperto da mons. Poletto
AVIANO (25 marzo, ore 13.30) - Il Friuli è in guerra. Lo è stato con le missioni aeree da Aviano (e da Rivolto) sui Balcani e sul Golfo. Lo è con i suoi giovani militari, ancorché professionisti, in Afghanistan. Torna ad esserlo con la Libia. Ma il Friuli è terra di pace, più di altre. Lo testimonia, ancora una volta, la Via Cruicis che domenica 27 marzo si snoderà tra Pordenone e l’ingresso della Base Usaf di Aviano. Un itinerario di riflessione e penitenziale esclusivamente religioso; proprio per questo sarà aperto da mons. Ovidio Poletto, amministratore diocesano di Concordia-Pordenone.
«La nostra risposta alla guerra in Libia sarà nient’altro che la Via Crucis», sintetizza, inequivocabilmente, don Giacomo Tolot, l’anima della celebrazione che porta la firma, tra gli altri, del Centro Balducci di Zugliano e dei «Beati i costruttori di pace», con migliaia di pellegrini da ogni parte del Nord Italia. La partenza alle 14, davanti al Duomo di Pordenone, l’arrivo verso le 18. La Via Crucis si ispira alla passione, uccisione e risurrezione di Gesù di Nazaret e intende attualizzare nella storia di oggi il messaggio straordinario della sua fede, della sua fedeltà al Padre, alle donne e agli uomini di allora, di oggi, di ogni tempo.
«Il cammino della Via Crucis per noi esprime la passione per Dio e per l’umanità, per i nomi, i volti, le storie delle persone, delle comunità e dei popoli con attenzione particolare ai crocifissi perché deboli, colpiti, ai margini: perché impoveriti, vittime delle oppressioni, delle guerre, dei diversi terrorismi, della paura, delle varie forme di espropriazione», affermano gli organizzatori.
Una Via Crucis con un impegno preciso. «È urgente la conversione a Gesù Crocifisso e Risorto. Vivente oltre la morte. Dobbiamo concentrarci con profondità, costanza, fedeltà maggiori alla sua persona, alla sua sensibilità, alle sue parole, ai suoi gesti, a quanto ha vissuto e trasmesso; a come ha guardato alle persone, alle istituzioni, alla politica, alla religione; al suo progetto del Regno».
GMG
Appuntamento domani a Udine
UDINE (26 marzo, ore 16.30) - Domani, alle ore 15 nella sala Paolino d’Aquileia (in via Treppo 5/B a Udine) i giovani friulani, che si apprestano a raggiungere Madrid per la 26.ma Giornata mondiale della Gioventù prevista in agosto, si ritrovano per il primo incontro di preparazione a questo eccezionale evento ecclesiale. Guidati da don Maurizio Michelutti, direttore dell’Ufficio diocesano di pastorale giovanile, rifletteranno sull’invito del Papa Benedetto XVI a ritrovarsi attorno al tema «Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede» (cfr Col 2,7).
Il Santo Padre, con questa convocazione, spiega don Michelutti, «desidera aiutare ancora una volta i giovani ad andare alle sorgenti delle loro aspirazioni più grandi, che fondano la loro essenza nelle relazioni vere e solidali. Relazioni forti non solo fra persone umane, ma soprattutto con Dio, per rispondere a quel desiderio della vita più grande che ogni giovane porta in se stesso e che è l’impronta di Dio, l’immagine e la somiglianza con la sorgente della vita». I prossimi incontri in preparazione alla GMG 2011 sono in programma il 22 maggio e il 26 giugno.
Il Santo Padre, con questa convocazione, spiega don Michelutti, «desidera aiutare ancora una volta i giovani ad andare alle sorgenti delle loro aspirazioni più grandi, che fondano la loro essenza nelle relazioni vere e solidali. Relazioni forti non solo fra persone umane, ma soprattutto con Dio, per rispondere a quel desiderio della vita più grande che ogni giovane porta in se stesso e che è l’impronta di Dio, l’immagine e la somiglianza con la sorgente della vita». I prossimi incontri in preparazione alla GMG 2011 sono in programma il 22 maggio e il 26 giugno.
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