giovedì 11 agosto 2011

Mappa delle diocesi (manca Udine) da korazym.org

Il sito ufficiale della GMG di Madrid ormai conta le ore. E sono pochissime quelle che mancano alla "grande festa della fede", la XXVI Giornata Mondiale della Gioventù. Cominciano ufficialmente domani i gemellaggi nelle diocesi spagnole, che si concluderanno il 15 di agosto prossimo, con l'invio dei giovani a Madrid, durante le sante messe dell'Assunta celebrate dai vescovi locali. Almeno 40mila i giovani italiani che continueranno in Spagna la loro preparazione verso Madrid; la maggior parte l'ha già iniziata nelle propria diocesi.

Incontri, feste e scambi culturali: tutto in meno di una settimana, per assaporare l'accoglienza dei coetanei spagnoli e conoscere i tanti angoli della penisola iberica, prima di incontrare il papa durante la GMG vera e propria, dal 16 al 21 agosto. I numeri parlano di una giornata che parlerà molto italiano. Le diocesi del bel Paese gemellate saranno 67; 107 in tutto i vescovi italiani che saranno a Madrid, la metà della Conferenza episcopale italiana. I giovani pellegrini italiani saranno in tutto 80mila, almeno quelli iscritti fino a questi giorni. Si, perchè le stime ufficiali parlano di meno di 500mila giovani iscritti alla GMG, ma secondo quanto affermano gli organizzatori spagnoli, con il fenomeno del "last minute" il numero dei partecipanti dovrebbe almeno triplicare.

Una mappa dei gemellaggi è fornita dal Sir, l'agenzia dei settimanali cattolici promossa dalla Cei. A Toledo si concentreranno i ragazzi del Triveneto e di una parte dell'Emilia Romagna. Dalle Marche si è mossa anche la statua della Madonna di Loreto, che partita il 7 agosto dall'Italia, arriverà via nave, a Barcellona e poi, il 13 agosto nella diocesi di Toledo. I ragazzi provenienti dall'intera Toscana, molti del Piemonte e del Lazio saranno invece nella diocesi di Valencia, dove sono attesi circa 10.000 ospiti. La sera dell'arrivo, l'11 agosto, è previsto un 'Concerto di benvenuto' in Plaza de la Virgen, seguito da testimonianze di fede di circa 150 giovani cristiani provenienti dalla Terra Santa. Il 14 agosto invece tutti i pellegrini parteciperanno nella Cattedrale, che puó contenere 9.000 persone a una messa presieduta dall'arcivescovo Carlos Osoro Sierra. Alla sera dello stesso giorno ci sarà un rosario particolare che si svolgerà in Playa de la Malvarrosa, una grande spiaggia; la giornata terminerà con la paella per tutti. A Valencia dall'11 al 13 agosto i pellegrini potranno visitare gratuitamente i principali musei della città; durante il gemellaggio sono previsti concerti d'organo, rappresentazioni sacre ma ci saranno anche spettacoli di magia e dei mimi.

Saranno invece vissuti all'insegna di Sant'Ignazio di Loyola, uno dei patroni della Gmg, i giorni nella diocesi di San Sebastian, dove saranno ospitati i giovani provenienti da tutte le diocesi liguri, molti in famiglia; tra i circa 5.000 ragazzi accolti ci saranno, tra gli altri, giovani provenienti dalla Siria e dall'Australia, dove si è svolta la precedente Gmg. Tutti gli umbri, ma anche molti laziali, abruzzesi, molisani e sardi saranno a Girona: ad accogliere i pellegrini italiani sarà lo stesso vescovo, mons. Francesco Pardo, che il 12 agosto pregherà in Cattedrale con i giovani. Tra gli italiani anche i giovani della diocesi di Cesena-Sarsina, che partiranno il 10 agosto. Tredici gruppi denominati da tredici piante bibliche, in omaggio al tema della Gmg: ulivo, cedro, mandorlo, palma, senape, pioppo, noce, melograno, quercia, vite, mirto, sicomoro, ginestra. Il 13 agosto sarà invece una giornata che i pellegrini di Girona vivranno insieme agli altri giovani che sono ospitati, in quel momento, nella regione, la Catalogna. Molti pugliesi infine sono già a Cuenca, nella terra di don Chishotte, dove sono ospitati anche i giovani de L'Aquila.

GMG: UNITALSI, AEREO AERONAUTICA TRASPORTERA' A MADRID 70 DISABILI

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GMG: FEDELI A MADRID RICEVERANNO INDULGENZA PLENARIA

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mercoledì 10 agosto 2011

Inizia il servizio fotografico da lontano...GMG 1

Come ho già fatto per la GMG in terra di Australia, in questi giorni seguirò da lontano l'itinerario che stanno seguendo i ragazzi della Pastorale Giovanile verso la GMG.

Oggi sono partiti da Porpetto le 5 giovani, di varia età,...pranzo al sacco durante la mattinata assieme agli altri 345 e sono arrivate a Diano Marina dove, prima di varcare il confine con la Francia, oggi hanno celebrato la Santa Messa. Adesso dormono beatamente.

SPAGNA: SCIOPERO PERSONALE AEROPORTI E METRO DURANTE VISITA PAPA

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Giornata Mondiale della Gioventù. Gli appuntamenti con Sant'Egidio





La Comunità di Sant'Egidio partecipa alla Giornata Mondiale della Gioventù di Madrid 2011, che ha come tema le parole di San Paolo: "Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede".

Delegazioni da ogni parte del mondo convergeranno a Madrid nei prossimi giorni. Nell'ambito del programma comune a tutti, la Comunità di Sant'Egidio invita in particoalre ad alcuni appuntamenti:

Martedì 16 agosto:
Tra le 16.00 e le 19.00. Preghiera e incontriChiesa di San Roberto Bellarmino (c/ Verónica, 11. 28014 Madrid.) Ore. 18.00, Riflessione: "I poveri, tesoro della Chiesa"C/ Olivar, 1. 28012 Madrid (Metro: Tirso de Molina o Antón Martín).

Mercoledì 17 agosto: Tra le 16.00 e le 20.00. Preghiera e incontriChiesa di San Roberto Bellarmino (c/ Verónica, 11. 28014 Madrid.)

Giovedì 18 agosto Venerdì 19 agostoTra le 16.00 e le 20.00. Preghiera e incontriChiesa di San Roberto Bellarmino (c/ Verónica, 11. 28014 Madrid.) Ci sarà la traduzione simultanea in diverse lingue

La Via Crucis della GMG: meditazioni sulle sofferenze degli uomini dalla mancanza di lavoro ai genocidi

Nel programma della GMG c’è una tappa che è sempre molto attesa dai giovani: la Via Crucis. Ogni nazione che ha ospitato questo evento ha dato alla pia pratica che ricorda la passione di Gesù una caratteristica culturale locale con un profondo senso religioso. Basta ricordare, una per tutti, la Via Crucis della GMG di Roma 2000 al Colosseo con la riflessione sui martiri del XX secolo. Non è da meno Madrid 2011 che ha scelto le meravigliose opere d’arte delle processioni del Venerdì Santo. Ognuna delle stazioni è rappresentata da un carro della Settimana Santa spagnola, impreziosite da antichi gruppi scultorei dell'arte spagnola degli ultimi quattro secoli, di incalcolabile valore artistico e devozionale.



Parrocchie e confraternite di tutto il Paese hanno cedute generosamente per questo rito i carri, che mostrano diversi modi in cui la Settimana Santa viene celebrata nel Paese; come la fede si è fatta arte in Spagna. Così l’Ultima cena viene da Murcia; il Bacio di Giuda da Málaga; il Tradimento di san Pietro da Orihuela (Alicante); Gesù condannato a morte e Gesù caricato della Croce da Madrid; Gesù cade sotto il peso della Croce da Úbeda (Jaén); Il Cireneo aiuta a portare la Croce da León; La Veronica asciuga il volto di Gesù da Jerez de la Frontera; Gesù spogliato delle vesti da Granada; Gesù inchiodato sulla Croce da Zamora; Gesù muore sulla Croce da Málaga; La deposizione da Cuenca ; Gesù nelle braccia di sua madre da Valladolid ; Gesù è posto nel sepolcro da Segovia; e un ultimo particolare quadro della Madonna addolorata da Sevilla.

Significative in questa GMG 2011 le meditazioni sulla Via della Croce, composte dalle Hermanas de la Cruz, le suore figlie di Angela de la Cruz, santa dal 2003 e beatificata a Sevilla da Giovanni Paolo II nel 1982. Una congregazione fondata nel 1875 che prosegue anche oggi il servizio ai più poveri. Nell’ omelia della beatificazione Giovanni Paolo II tracciò così la personalità della santa: “Ella si chiamava Angela della Croce. Come se volesse dire che, secondo le parole di Cristo, ha preso la sua croce per seguirlo La nuova Beata comprese perfettamente questa scienza della croce e la espose alle sue figlie con un’espressione plastica di grande forza. Ella immagina che sul Calvario esista, accanto al Signore inchiodato alla croce, un’altra croce “alla stessa altezza, non a destra o a sinistra, ma di fronte e molto vicino”. Questa croce vuota la vogliono occupare suor Angela e le sue sorelle, che desiderano “vedersi crocifisse di fronte al Signore”, con “povertà, distacco e santa umiltà”. Unite al sacrificio di Cristo, suor Angela e le sue sorelle potranno realizzare la testimonianza dell’amore ai bisognosi.”



Da questa spiritualità nascono le meditazioni che il 19 agosto seguiranno centinaia di migliaia di giovani guidati dal papa.



Si riflette sulla necessità della pace, per la unità dei cristiani, per coloro che vengono traditi, per chi soffre per le lotte fratricide, per le vittime innocenti delle guerre, per la difesa della vita. Ad esempio nella stazione del rinnegamento di Pietro: “ Con lo sguardo a Pietro il Signore ha posato il suoi occhi sui cristiani che si vergognano della propria fede...ai quali manca il coraggio per difendere la vita dal suo inizio fino al suo termine naturale”. E ancora si prega per gli immigrati e coloro che lavorano senza dignità: “Cristo ha fatto sua la stanchezza e la disperazione di coloro che non trovano lavoro così come degli immigrati che ricevono offerte di lavoro indegne o disumane, che soffrono per il razzismo o muoiono nel tentativo di avere una vita più giusta e degna.”



Nella sesta stazione la riflessione è su coloro che “cadono senza forza vittime dell’alcol, della droga, e di altri vizi che rendono schiavi, perchè appogiandosi a Cristo che si soccorre possano rialzarsi.”

E si parla della sofferenza di coloro che sono stati “sfigurati dai regimi atei che distruggono la persona e li privano della dignità”.

La nona stazione, Gesù spogliato dalle vesti, è una accorata riflessione sulla dignità e l’intimità di cui l’ essere umano viene spogliato tragicamente. “ Gesù condivide la sofferenza delle vittime dei genocidi umani, quando l’uomo si scatena con brutale violenza, nelle violazioni e gli abusi sessuali, nei crimini contro bambini e adulti. Quante persone denudate della loro dignità e della loro innocenza, delle loro fiducia nell’uomo!”



La croce sarà portata da giovani del Ruanda e del Burundi.



E la riflessione mariana nella XIII stazione è per il dolore dei genitori che hanno perso i figli per la fame mentre società opulente inghiottite dal drago del consumismo, dalla perversione materialista, sprofondano nel nichilismo del vuoto della loro vita.”

I dolori e i peccati del mondo che Gesù carica su se stesso con la croce trovano però conforto anche attraverso i buoni samaritani che “in ogni angolo della terra appaiono per condividere le conseguenze dei disastri naturali: terremoti, uragani, maremoti.” In questa stazione saranno i giovani di Haiti e del Giappone a portare la croce.

Un corteo di ragazzi porterà la Croce della GMG da un gruppo scultoreo all'altro, mentre vengono recitate meditazioni. Il corteo è composto da due fiaccole per ogni Confraternità e da dieci giovani di diversa provenienza. Parteciperanno anche, grazie a un permesso concesso dalle Autorità carcerarie di Madrid, alcuni giovani detenuti di un carcere nella periferia di Madrid.

Il Santo Padre, dopo aver pronunciato la preghiera Introduttiva, dal palco allestito in Plaza de Cibeles seguirà lo svolgimento della Via Crucis, che partendo da Plaza de Cibeles si snoderà lungo il Paseo de Recoletos per poi concludersi in Plaza de Colón. Al termine, il Papa pronuncia il discorso e presiede l'ultima preghiera dedicata alla Madonna.

Papa: Lasciatevi riempire dal silenzio e da Dio, davanti alla natura e ai monasteri

2011-08-10 VATICANO

 


Il silenzio e la bellezza del creato sono condizioni “che rimandano alla meditazione e a Dio”, ha detto Benedetto XVI nell’udienza generale di Castel Gandolfo. In un’ottica spirituale quei luoghi “sono una struttura portante del mondo”. Molti i pellegrini ispanofoni, che accompagneranno Benedetto XVI alla Gmg di Madrid la prossima settimana.

Castel Gandolfo (AsiaNews) – Benedetto XVI esorta a visitare monasteri ed eremi e ad abbandonarsi al silenzio e alla contemplazione della natura. Questo è l'invito del Papa: la ''bellezza del creato'' e il ''silenzio'' sono condizioni che ''rimandano alla meditazione e a Dio'' e ''anche l'anima, grazie a Dio, ha le sue esigenze''. Così "già il fatto stesso di lasciarci riempire dal silenzio, di gustarlo, ci predispone alla preghiera". Il pontefice ha fatto l'esempio del profeta Elia, che davanti al terremoto, al vento, ai lampi di fuoco non riconobbe in essi la voce di Dio; ma la riconobbe invece nella brezza leggera". Il Signore, ha aggiunto, "bisogna saperlo ascoltare".

Nella tradizione cristiana sono nati per questo  i monasteri, "luoghi - ha spiegato il Papa teologo - in cui Dio parla, uno spazio chiuso ma aperto verso il Cielo". “Il silenzio e la bellezza del luoghi in cui vive una comunità monastica - ha aggiunto - costituiscono come il riflesso dell’armonia spirituale che gli uomini cercano di realizzare'', ''e in un’ottica spirituale questi luoghi dello spirito sono una struttura portante del mondo. Non è un caso che specialmente durante i periodi estivi e di riposo, ''molte persone visitino i monasteri'', gli eremi, i conventi, che i grandi santi hanno creato ''in luoghi particolarmente belli, valli, montagne, addirittura piccole isole''.

Il Papa ha ricordato l'esempio dei santi che hanno cercato spazi per la meditazione in luoghi immersi nella natura e nel silenzio. Partendo da santa Chiara d'Assisi, di cui domani si celebra la festa, ha citato il ''piccolo convento di San Damiano, poco al di sotto della città di Assisi, in mezzo agli uliveti che digradano verso Santa Maria degli Angeli'', che san Francesco restaurò dopo la sua conversione, e dove si stabilirono le ''sorelle'' di Chiara, che all'inizio si chiamavano le ''sorelle povere''.

Benedetto XVI ha poi affermato che i santi ''ci richiamano alla esigenza di volgere lo sguardo alle cose del cielo''; e ha citato anche suor Edith Stein, santa Teresa Benedetta della Croce (la cui festa era ieri), e san Lorenzo, martirizzato sulla graticola, che la Chiesa festeggia oggi, ''diacono e martire caro ai romani che da sempre lo venerano tra i loro patroni”. Al Papa che meditava sul silenzio e la contemplazione i pellegrini presenti, e festanti, hanno riservato una accoglienza piuttosto rumorosa; in particolare il caloroso gruppo di lingua spagnola, composto oltre che da spagnoli ,da colombiani ed ecuadoregni, molti dei quali accompagneranno il Papa la settimana prossima alla Giornata mondiale della gioventù a Madrid.

Video - Nel deserto a scuola della Parola(grazie a Terrasanta.net

 

                     Franciscan Media Center | 3 agosto 2011

(clicca sulla foto per lanciare il video)

È sempre meno raro, in Terra Santa, incontrare gruppi di giovani pellegrini che, accompagnati dai sacerdoti che li hanno guidati in un itinerario biblico e spirituale durato per mesi nei loro paesi e città, vivono un pellegrinaggio tutto speciale nella terra dell’Antico e del Nuovo Testamento. In questo video l’esperienza di 23 ragazzi e ragazze in viaggio con don Martino Signoretto, biblista e guida di Terra Santa di origini venete.

A Madrid "Wojtyla Generation love rock musical

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SPAGNA: POLEMICHE PER I COSTI DELLA VISITA DI BENEDETTO XVI

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martedì 9 agosto 2011

Arezzonotizie.it annuncia la partenza in nave

Monsignor Fontana celebra messa con il Papa alla Giornata mondiale della gioventù. Le foto della partenza


  
Partiranno questa sera da Civitavecchia, alle 19. Cinquecento aretini, in compagnia di almeno un altro migliaio di giovani dal resto della Toscana, salperanno alla volta di Barcellona, dove approderanno dopo 23 ore di navigazione.



Quindi sosta a Valencia e poi, dal 16 al 21 agosto, rotta su Madrid per la Giornata Mondiale della Gioventù. Un appuntamento al quale parteciperà anche monsignor Riccardo Fontana, Vescovo di Arezzo, che concelebrerà - assieme a decine di presuli da tutto il Mondo – la messa di domenica 21 agosto insieme a Papa Benedetto XVI.
L’avventura aretina è cominciata oggi dopo pranzo. Alle 14,30 c’è stato il raduno in Diocesi, il saluto del vescovo Fontana, quindi la partenza in pullman: un centinaio di ragazzi hanno lasciato il capoluogo e contemporaneamente sono partiti altri bus da Sansepolcro e dal Valdarno.
La nave che li ospiterà sarà quasi interamente occupata da fedeli diretti alla Gmg e all’interno dell’imbarcazione è stata allestita anche una cappellina che sarà sempre aperta alla preghiera.
La spedizione toscana troverà alloggio a Valencia - così come logisticamente deciso – in attesa del trasferimento a Madrid. Una settimana, fino al 15 agosto, da trascorrere tra preghiere, incontri e momenti di riflessione, dormendo all’interno di locali messi a disposizione dalle parrocchie spagnole (palestre per lo più).
Dal 16 al 21 l’atteso evento di Madrid, a cui parteciperà anche monsignor Fontana. Tra i momenti chiave dell’appuntamento la veglia nella notte tra sabato e domenica e l’incontro – con celebrazione eucaristica – con il Papa.
Altri aretini arriveranno in Spagna fuori dalla delegazione diocesana, attraverso mezzi propri o con pullman allestiti da altre realtà come i Neocatecumenali.

PDF
Gmg: i giovani cristiani della Terra Santa sono pronti a partire per Madrid




I “fiori del deserto”, un gruppo di ragazzi cattolici della comunità ebreofona di Israele, sono pronti a raggiungere Madrid, ad una settimana dall’inizio della Gmg. Prima della partenza, 17 ragazzi provenienti da Giaffa, Haifa, Tiberiade e Nazareth, si sono incontrati a Giaffa per pregare insieme e ricevere la benedizione da padre David Neuhaus, vicario patriarcale per le qehillot, le comunità cattoliche ebreofone. Padre David, riferisce l'agenzia Sir, ha espresso l’augurio che a Madrid “i giovani approfondiscano la loro fede e ritornino pieni di entusiasmo per contribuire alla nostra vita qui in Israele”, perché “rappresentano il nostro Paese, la Chiesa locale e le nostre comunità”. Il vicario, benedicendo le croci poi distribuite ad ogni partecipante, ha invitato i ragazzi ad essere “testimoni di Cristo, che si è fatto carne in questa Terra, ha predicato il suo Vangelo, ha sofferto, ha donato la sua vita per noi ed è risorto dalla morte” e a portare “in ogni luogo ed in ogni tempo la gioia della vostra gioventù e il desiderio di felicità del vostro cuore”. I giovani partiranno da Tel Aviv per Santiago de Compostela, dove saranno ospitati dalle suore francescane di Maria Madre del Buon Pastore e pregheranno sulla tomba dell’Apostolo San Giacomo. Il 16 agosto il gruppo arriverà a Madrid e si unirà alle attività comuni della Gmg. Anche 253 giovani cristiani palestinesi raggiungeranno la capitale spagnola, grazie all’organizzazione unitaria delle Chiese cattoliche di Giordania, Israele e Palestina. I ragazzi partiranno tra il 9 e il 10 agosto e raggiungeranno le diocesi spagnole di Santiago, Valencia e Barcellona, per poi raggiungere Madrid il 15 agosto. “La Gmg non è turismo, non è un viaggio religioso. È un appello e una missione”, ha affermato mons. Giacinto-Boulos Marcuzzo, vescovo di Emmaus, consegnando ai giovani il mandato, “è lo Spirito Santo che vi chiama a incontrare il Papa, l’universalità della Chiesa e i giovani del mondo intero”. “Andate a portare la testimonianza della Chiesa di Terra Santa e a ricevere la testimonianza della Chiesa universale per essere, come dice lo slogan della Gmg, forti in Gesù Cristo e radicati nella fede”, ha esortato il presule. Anche altri giovani della Terra Santa parteciperanno alla Gmg, attraverso gruppi e aggregazioni laicali, per un totale di circa 500 ragazzi (M.R.)

Domani inizia il viaggio della Pastorale Giovanile Diocesana


Da Udine domani parte il Pellegrinaggio, verso la Spagna, per partecipare alla Giornata mondiale della gioventù!!
San zorz 11 tenterà di seguire con collegamenti al sito della Pastorale diocesana Udinese e a quello ufficiale della GMG tutti gli avvenimenti, come è successo per l'Australia quando questo sito era cristians di sanzorz...
Per l'occasione Sanzorz prende colori più festosi!!!

Dal sito della Treccani la biografia di un artista dell'800

Fabris, Domenico

Dizionario Biografico degli Italiani

FABRIS, Domenico. - Nacque a Osoppo (Udine) l'11 nov. 1814 da Silvestro, pittore dilettante (Faleschini, 1968), e da Pasqua Lenuzza.Non si deve confondere con suo cugino Domenico, figlio di Pietro e soprannominato Menone di Osoppo, pure pittore, sulle cui opere non esiste documentazione scritta. Citiamo qui l'inedita tela Madonna con Bambino (1864) della parrocchiale di Chiusaforte, in cui si firma "Gio: Domenico di Pietro Fabris di Osoppo", e i due stendardi della medesima chiesa, pure firmati.Non va neppure identificato, come è stato fatto dai più, con Domenico, figlio di Antonio (cfr

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Foglio Parrocchiale Domenica 7 Agosto 2011


venerdì 5 agosto 2011

da Radiovaticana: LE VIE DEL CUORE

Conclusa ad Assisi la marcia francescana. Don Bonaiuto: ripartire dagli ultimi


Si è conclusa questa mattina la XXXI edizione della Marcia francescana sul tema “Le vie del cuore”, organizzata dai Frati Minori d’Italia. Una Marcia che ha visto anche la partecipazione di molti giovani in partenza per la Gmg di Madrid. Ieri sera, una folla di giovani marciatori si sono ritrovati, nella piazza antistante la Basilica Papale di Santa Maria degli Angeli, in una veglia di preghiera dal titolo “Nel cuore di Dio, per essere saldi nella fede”. Ad Assisi c’era per noi, Alessandra De Gaetano:RealAudioMP3

Una serata di ascolto e di invocazione, di canto e di silenzio, per continuare a festeggiare la gioia del perdono ricevuto, sotto lo sguardo benevolo della Madonna degli Angeli. Il protagonista è stato Gesù, il vero Amico con cui condividere il cammino della vita. A fare da cornice sono state le parole di Benedetto XVI e di Giovanni Paolo II, lette durante la veglia come segno di comunione con il Successore di Pietro, aderendo anche al messaggio di San Francesco. E in attesa della 26.ma Giornata mondiale della gioventù 2011, che si terrà a Madrid e che vedrà la partecipazione anche dei giovani marciatori francescani, è stata ricordata l’esortazione del Papa a costruire la propria casa sulla roccia e a diventare adulti nella fede, ispirandosi alle vite dei santi e dei martiri. E rappresentando idealmente l’impegno assunto, alcuni marciatori hanno posto un mattone sulla Parola di Dio. Ma il momento culminante della veglia è stato la testimonianza di don Aldo Buonaiuto, responsabile del servizio anti-sette della comunità Papa Giovanni XXIII, che ha anche ricordato la figura del fondatore don Oreste Benzi. Benedetto XVI lo definì “il grande infaticabile apostolo della carità”.
A don Aldo Bonaiuto, Alessandra De Gaetano ha chiesto come oggi i giovani possano davvero incontrare il prossimo e dare un senso forte alla propria vita:RealAudioMP3

R. – Partendo dagli ultimi, dalle persone più disperate e oppresse, dai poveri e da coloro che quasi chiedono scusa di esistere. Non pensiamo soltanto alle povertà materiali, perché oggi quest’umanità è ferita profondamente da una solitudine: il cuore è profondamente solo e isolato. I nostri giovani non hanno la capacità di relazionarsi: sembra che venga data loro ogni cosa, mentre invece gli viene tolto tutto. Paradossalmente questa grande emancipazione della comunicazione provoca omissione, silenzio, incapacità di dialogo e quindi poi anche incapacità di conoscersi e di armarsi. Il cuore dell’uomo oggi – possiamo dire - è veramente immerso, molto spesso, nelle tenebre di un mondo senza Dio.

D. – Come interviene la Chiesa in queste realtà, per condurre questi giovani al cuore secondo Dio e quindi libero e illuminato?

R. – La Chiesa è un faro importante per questo mondo. La Chiesa è una barca sicura, dove l’uomo che ha la fortuna, ha il dono, ha la vocazione di farne parte e di sentire che Gesù è il Figlio di Dio, è il Salvatore del mondo, può trovare in questa Chiesa - fatta di uomini peccatori, ma anche di santi e di persone che mettono la loro vita al servizio del Vangelo per seguire Gesù fino in fondo - può trovare la vera gioia. E questo la Chiesa annuncia: la vera gioia e quindi dare alle nuove generazioni il senso e il gusto della vita, donando la vera libertà, che è la libertà di amare gratuitamente, non per un profitto, ma soltanto per la gioia e la bellezza di amare.

D. – Un messaggio, un auspicio per questi giovani marciatori che parteciperanno – alcuni di loro – alla Giornata mondiale della Gioventù...

R. – Questi giovani sono veramente la speranza per tanti altri giovani qualora non si fermeranno all’esperienza in sé, ma porteranno questa esperienza dando frutto e cercando poi di comunicare questo dono della fede ai propri coetanei. Noi camminiamo proprio così, per trapianto vitale: mettere la vita con la vita degli altri, questa vita sana che per noi è in Cristo, la più bella, che può essere trasmessa e quando viene trasmessa la vita in Cristo tutto si trasforma e possiamo fare nuove tutte le cose. Così il Papa che ci aspetta tutti a Madrid non è il Papa come istituzione, ma è quel padre, apostolo e Vicario di Cristo, che vuole insegnarci e segnalarci la vera via che dà questa vita. (mg)

giovedì 4 agosto 2011

Domenica 7 agosto 2011

    XIX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)
PRIMA LETTURA (1Re 19,9.11-13)
Fermati sul monte alla presenza del Signore.
Dal primo libro dei Re

In quei giorni, Elia, [essendo giunto al monte di Dio, l’Oreb], entrò in una caverna per passarvi la notte, quand’ecco gli fu rivolta la parola del Signore in questi termini: «Esci e fèrmati sul monte alla presenza del Signore».
Ed ecco che il Signore passò. Ci fu un vento impetuoso e gagliardo da spaccare i monti e spezzare le rocce davanti al Signore, ma il Signore non era nel vento. Dopo il vento, un terremoto, ma il Signore non era nel terremoto. Dopo il terremoto, un fuoco, ma il Signore non era nel fuoco. Dopo il fuoco, il sussurro di una brezza leggera. Come l’udì, Elia si coprì il volto con il mantello, uscì e si fermò all’ingresso della caverna.
Parola di Dio
SALMO RESPONSORIALE (Sal 84)
Rit: Mostraci, Signore, la tua misericordia.
Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore:
egli annuncia la pace
per il suo popolo, per i suoi fedeli.
Sì, la sua salvezza è vicina a chi lo teme,
perché la sua gloria abiti la nostra terra. Rit.

Amore e verità s’incontreranno,
giustizia e pace si baceranno.
Verità germoglierà dalla terra
e giustizia si affaccerà dal cielo. Rit.

Certo, il Signore donerà il suo bene
e la nostra terra darà il suo frutto;
giustizia camminerà davanti a lui:
i suoi passi tracceranno il cammino. Rit.
SECONDA LETTURA (Rm 9,1-5)
Vorrei essere io stesso anàtema, separato da Cristo, a vantaggio dei miei fratelli.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli, dico la verità in Cristo, non mento, e la mia coscienza me ne dà testimonianza nello Spirito Santo: ho nel cuore un grande dolore e una sofferenza continua.
Vorrei infatti essere io stesso anàtema, separato da Cristo a vantaggio dei miei fratelli, miei consanguinei secondo la carne.
Essi sono Israeliti e hanno l’adozione a figli, la gloria, le alleanze, la legislazione, il culto, le promesse; a loro appartengono i patriarchi e da loro proviene Cristo secondo la carne, egli che è sopra ogni cosa, Dio benedetto nei secoli. Amen.
Parola di Dio
Canto al Vangelo (Sal 129,5)
Alleluia, alleluia.
Io spero, Signore.
Spera l’anima mia,
attendo la sua parola.
Alleluia.
VANGELO (Mt 14,22-33)
Comandami di venire verso di te sulle acque.
+ Dal Vangelo secondo Matteo

[Dopo che la folla ebbe mangiato], subito Gesù costrinse i discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull’altra riva, finché non avesse congedato la folla. Congedata la folla, salì sul monte, in disparte, a pregare. Venuta la sera, egli se ne stava lassù, da solo.
La barca intanto distava già molte miglia da terra ed era agitata dalle onde: il vento infatti era contrario. Sul finire della notte egli andò verso di loro camminando sul mare. Vedendolo camminare sul mare, i discepoli furono sconvolti e dissero: «È un fantasma!» e gridarono dalla paura. Ma subito Gesù parlò loro dicendo: «Coraggio, sono io, non abbiate paura!».
Pietro allora gli rispose: «Signore, se sei tu, comandami di venire verso di te sulle acque». Ed egli disse: «Vieni!». Pietro scese dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andò verso Gesù. Ma, vedendo che il vento era forte, s’impaurì e, cominciando ad affondare, gridò: «Signore, salvami!». E subito Gesù tese la mano, lo afferrò e gli disse: «Uomo di poca fede, perché hai dubitato?».
Appena saliti sulla barca, il vento cessò. Quelli che erano sulla barca si prostrarono davanti a lui, dicendo: «Davvero tu sei Figlio di Dio!».
Parola del Signore

PREGHIERA DEI FEDELI
C – Fratelli e sorelle carissimi, la fede ci dice che tutto coopera al bene per quelli che Dio ama. Esprimiamo questa nostra certezza presentando al Signore le necessità dell’ora presente.
L – Con fede preghiamo insieme e diciamo:
Mostraci, Signore, la tua misericordia.
1.      Per il popolo santo di Dio, perché manifesti la fedeltà al messaggio evangelico nell’amore ai nemici e nella solidarietà verso tutti, preghiamo.
2.      Per il nostro mondo, che spesso ci sembra senza speranza a causa dei tanti mali che lo affliggono, perché riconosca la voce del Signore che chiama alla salvezza ogni uomo tra tutti i popoli, preghiamo.
3.      Per coloro che, afflitti da prove di carattere spirituale o fisico, vivono la paura o l’esperienza della notte della fede, perché la potenza della Parola di Dio, la preghiera dei santi e la nostra vicinanza li aiutino a scorgere il Giorno del Signore che va loro incontro, preghiamo.
4.      Per quanti patiscono scandalo a causa della nostra fede immatura o scarsa, specialmente nelle nostre Parrocchie, perché mediante la nostra conversione ritrovino fiducia nella potenza salvifica del Vangelo, preghiamo.
5.      Per noi qui presenti, perché la familiarità con la Parola ed i Sacramenti, anche e soprattutto in questo tempo di ferie, ci renda capaci di compiere ciò che il Signore ci chiede in ogni situazione della vita, preghiamo.
C – La tua bontà, Signore, non ha confini; come Gesù, tuo Figlio e nostro Salvatore, fece con Pietro, afferra la mano di noi e di tutti gli uomini, salvaci e donaci la gioia di sperimentare quanto la tua misericordia è più grande del nostro cuore. Per Cristo nostro Signore.   T - Amen.




AFRICA/SUDAN - Ad ottobre i Vescovi sudanesi decideranno se formare due distinte Conferenze Episcopali per il nord e per il sud

 

Khartoum (Agenzia Fides)- I Vescovi sudanesi si riuniranno ad ottobre in diocesi di Wau (sud Sudan) per decidere se se formare due distinte Conferenze Episcopali, dopo la separazione tra nord e sud Sudan (che è diventato ufficialmente uno Stato indipendente il 9 luglio). Lo afferma una fonte di Sudan Catholic Radio News.
Attualmente esiste un'unica Conferenza Episcopale con due Segreterie indipendenti a Juba (capitale del sud Sudan) e a Khartoum.
Questa decisione sarà probabilmente influenzata da come evolverà la situazione della Chiesa nel nord Sudan. Il numero dei fedeli nel nord è in calo, secondo quanto riferisce all'Agenzia CISA di Nairobi John Ashworth, consulente della Chiesa in Sudan, visto che diversi cattolici che vivevano nel settentrione, originari del sud, sono stati costretti a tornare nei luoghi di provenienza dopo la separazione. "Altri probabilmente saranno costretti a farlo nei prossimi mesi a causa dei problemi relativa alla concessione della cittadinanza, così come per la concreta possibilità che le minoranze culturali e religiose nella Repubblica del Sudan (nord) subiscano molestie. Questa è la ragione per cui alcune chiese e scuole cattoliche hanno dovuto chiudere i battenti. Se Khartoum concederà i diritti di cittadinanza ai sud sudanesi, allora la situazione potrebbe migliorare, ma tutto dipende da come verranno trattati i meridionali ed cristiani ", ha detto Ashworth alla CISA.
Delle nove diocesi sudanesi, solo due sono nel Nord, Khartoum ed El Obeid, le altre invece (Malakal, Juba, Yei, Wau, Rumbek, Tombura-Yambio e Torit) sono nel sud. (L.M.) (Agenzia Fides 4/8/2011)

AFRICA/KENYA - I Vescovi del Kenya lanciano una fondo di emergenza in aiuto alle popolazioni colpite dalla siccità

 

Nairobi (Agenzia Fides)- "Siamo tutti profondamente preoccupata per la crisi provocata dalla siccità e per la sofferenza di così tanti keniani. La nostra preoccupazione è rivolta verso i milioni di persone indifese che rischiano di morire di fame e verso le tante comunità che hanno perduto i mezzi di sussistenza" affermano i Vescovi del Kenya in un comunicato con il quale lanciano una sottoscrizione nazionale a favore delle popolazioni colpite dalla siccità che imperversa in diversi Paesi dell'Africa orientale.
Se la situazione più drammatica è quella della Somalia, anche il Kenya risente in modo pesante della crisi alimentare, non solo perché accoglie sul suo territorio centinaia di migliaia di somali in fuga dal loro Paese, ma anche perché la siccità ha colpito diverse aree del suo territorio.
Nel messaggio della Conferenza Episcopale del Kenya si afferma che le persone più vulnerabili sono: i pastori delle regioni del nord, del nord-est, del nord-ovest, e del sud, e le famiglie più povere che vivono di agricoltura di sussistenza nelle pianure costiere e nelle regioni sud-orientali.
La siccità, causata dalle scarse piogge del 2010 e di quest'anno, ha provocato, ricordano i Vescovi, "scarsità di cibo, forte aumento dei prezzi dei generi alimentari, mancanza d'acqua, migrazioni e conflitti, malnutrizione, abbandono scolastico da parte dei bambini e perdita del bestiame".
La Conferenza Episcopale del Kenya ha quindi deciso di lanciare un fondo di emergenza (Catholic Charity Emergency Fund) ed ha rivolto un appello per una sottoscrizione a favore di questa iniziativa. Sono state organizzate anche raccolte di cibo presso parrocchie, uffici diocesani ed altre strutture della Chiesa. (L.M.) (Agenzia Fides 4/8/2011)