(ASCA) - Torviscosa, 8 apr - Una dimostrazione di coesione e responsabilita' di tutto il ''sistema Friuli Venezia Giulia'', pubblico e privato, che ha permesso di salvare e rilanciare il polo chimico di Torviscosa: un'operazione che rappresenta un esempio per l'Italia e permette di consolidare un settore cruciale per l'economia di tutto il Paese e le sue esportazioni. Questo il significato della cessione della Caffaro (ex Snia) agli imprenditori Francesco Bertolini e Donato Alfredo Todisco, come e' stato sottolineato nel corso della manifestazione pubblica organizzata oggi al Museo CID di Torviscosa dal commissario straordinario Marco Cappelletto, per condividere con la comunita' locale e regionale il successo della procedura commissariale.
Assieme al sottosegretario allo Sviluppo Economico Stefano Saglia, hanno partecipato all'incontro il presidente della Regione Renzo Tondo con la Giunta quasi al completo, che ha tenuto simbolicamente anche una breve riunione negli storici uffici dell'azienda, e moltissimi consiglieri e parlamentari regionali, a testimonianza della collaborazione fra tutte le istituzioni che si e' registrata attorno alla crisi della Caffaro e ai suoi lavoratori.
Tanti i partecipanti alla manifestazioni, tra i quali vanno ricordati il vescovo di Udine Andrea Bruno Mazzocato, il presidente di Confindustria regionale Alessandro Calligaris, il commissario del Comune di Torviscosa Armando Di Nardo, i rappresentanti delle organizzazioni sindacali, e Diana Bracco, del Gruppo chimico Bracco, presente a Torviscosa con una propria unita' produttiva.
Il commissario Marco Cappelletto ha sottolineato i risultati della gestione commissariale, ottenuti grazie alla collaborazione di tutti e in particolare proprio della Regione: dopo 22 mesi il complesso industriale e' stato restituito al mercato, mantenendo sempre gli impianti in attivita', assicurando quindi il reddito ai lavoratori e alle loro famiglie, i rapporti con i fornitori e con i clienti.
Gli imprenditori hanno garantito lavoro da subito per 136 addetti e investimenti per oltre 30 milioni, con l'obiettivo di realizzare fra l'altro, con il sostegno decisivo della finanziaria regionale Friulia e del sistema bancario, un nuovo impianto per la produzione di soda cloro. Restano aperti ancora alcuni problemi, come il risanamento ambientale dell'area (con la relativa quantificazione dei costi) e il futuro di una parte dei lavoratori, che non potranno essere assorbiti nella nuova Caffaro.
Oggi dunque a Torviscosa e' stata celebrata una tappa importante nel percorso di rilancio del polo chimico ma non ancora la conclusione del percorso, che richiedera' - come e' stato da piu' parti rilevato - un ulteriore notevole sforzo di coesione tra il ''sistema Friuli Venezia Giulia'' e i ministeri coinvolti. Torviscosa e' l'esempio di una politica regionale virtuosa, che vuol dire meno spesa corrente e piu' risorse per gli investimenti, una politica il cui compito e' di litigare un po' di meno e di sostenere piu' le imprese e il lavoro, nella prospettiva dello sviluppo e della piena occupazione.
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