Nel Nordest firmato documento di lotta all’alcolismo, presente anche l’arcivescovo di Udine
L’arcivescovo di Udine, mons. Andrea Bruno Mazzocato, ha voluto partecipare, ieri, a Lignano Sabbiadoro, alla firma di un protocollo d’intesa da parte dell’assessore alle Politiche sociali del Friuli Venezia Giulia, Vladimir Kosic, del suo omologo dal Veneto, Remo Sernagiotto e dalla rappresentante della Land della Carinzia, in Austria, Christine Gaschler-Andreasch, che li vede uniti nella lotta all’alcolismo. “Scelte coraggiose come queste possono promuovere nelle nostre terre una cultura sempre attenta alla vita e sensibilizzare notevolmente l’opinione pubblica – è stato il commento del presule – non solo sul problema specifico, ma soprattutto sull’urgenza di rispondere insieme alla sfida educativa urgente, vitale e impegnativa, che il nostro tempo ci presenta”. La piaga dell’alcolismo affligge da tempo il Nordest e coinvolge, in particolar modo, i giovani che hanno meno di 16 anni, coloro ai quali la legge vieta la somministrazione di alcolici agli esercenti; divieto, però, che è facilmente aggirato acquistando nei supermercati, non sottoposti a questa legge che proibisce la somministrazione, ma non la vendita. Il documento siglato è una dichiarazione d’intenti con la quale le tre regioni s’impegnano a non interrompere le iniziative avviate con il progetto “Alcohol Drinking Awareness”, promosso congiuntamente nell’ambito del programma Interregionale IV Italia-Austria 2007-2013 e si articola in 11 punti che mirano a sostenere le famiglie e le istituzioni scolastiche nei loro compiti educativi, concentrare l’attenzione sui soggetti considerati più a rischio e limitare al massimo le iniziative che promuovono le bevande alcoliche, oltre a incoraggiare controlli più severi da parte delle forze dell’ordine. L’arcivescovo, da parte sua, ha assicurato il pieno sostegno delle comunità ecclesiali, a partire dalla diocesi per proseguire con le singole parrocchie, al progetto. Il consumo di alcol tra i giovanissimi, oltre al problema morale connesso e all’aspetto medico, perché a una certa età l’organismo non è ancora “pronto” a smaltire certe sostanze, ha gravi conseguenze: oltre a essere la causa di molti incidenti stradali, è spesso propedeutico all’uso di altre sostanze illegali. (A cura di Roberta Barbi)
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