Diario della Gmg, preghiera e ricerca di Dio, senza dimenticare l’allegria
I giovani fiorentini e fiesolani nella capitale spagnola attendono l’incontro con il papa
Firenze, 18 agosto 2011 - NONOSTANTE la pioggia non si fermano i Papa Boys fiorentini e fiesolani. Incidente di percorso, durante la notte, che non ha fatto perdere la speranza agli oltre 1400 ragazzi di casa nostra presenti a Madrid. Accoglienza quindi calorosa per l’arrivo di Papa Benedetto XVI che ha trovato i suoi giovani ad attenderlo. Nonostante le varie manifestazioni di dissenso, nessun fiorentino sembra essere rimasto coinvolto. «Non capisco contro cosa manifestano — racconta Giulia a pochi passi dal Palazzo Reale di Madrid — ma più che altro non condivido come lo fanno». Si respira un po’ di stupore tra le fila dei giovani toscani che si domandano: «Perché tanta violenza? — chiede Marco mentre segue il telegiornale in un bar di Baraja, quartiere di Madrid — Cristo rappresenta l’amore per tutti, l’uomo che per i suoi figli è morto sulla Croce. Questi manifestanti vogliono la tolleranza, ma i primi a non tollerare i giovani arrivati a Madrid per la GMG sono loro». Situazione quindi delicata, ma circostritta solo ad alcune zone e alla quale, i giovani toscani, non vogliono reagire.
«Siamo qua per testimoniare una fede, una ricerca — precisa Lucia — e proseguiremo nel nostro percorso. Non siamo qui per manifestare contro nessuno, ma per accogliere chi vorrà incontrarci». La folla nonostante tutto ha creato curiosità un po’ in tutti. «Io sono partito scettico — racconta Emanuele — ma guardatevi intorno. E’ incredibile! Non possiamo credere che qui ci abbia radunato il caso. Questa è la prova che Dio è qui, vivo in mezzo a noi». L’avventura di questi ragazzi prosegue nonostante le difficoltà: moltissimi hanno continuato a seguire le catechesi, le celebrazioni e le occasioni d’incontro. «Ma che siete grulli! — sorride Antonio in metropolitana — qui c’è un mondo di giovani tutto da scoprire. Non ne ho visti così tanti e colorati tutti assieme in vita mia». Poi non è mancato chi, nel tempo libero, è andato alla scoperta di Madrid e dei suoi tesori. Altri invece hanno scelto il relax totale in qualche parco, altri ancora non disdegnano la possibilità di fare nuove conoscenze, magari femminili. La preghiera e la ricerca di Dio restano comunque in primo piano. La maggioranza dei giovani pellegrini vuole percorrere una strada di ricerca interiore: «La vita non è solo materia — afferma Paolo — qui posso dire di essermene reso conto». Non difficile, infatti, trovare nelle varie chiese di Madrid come nelle zone vicine giovani in preghiera o in adorazione eucaristica. «Adorazione e preghiera — ha voluto specificare Maria — alla quale hanno contribuito e partecipato anche tanti spagnoli. E poi vorrei aggiungere una cosa visto che ne ho l’occasione — ha concluso — devo dire grazie a tutti i giovani volontari che ci hanno accolto e grazie anche ai tanti di Barcellona che con gioia ci hanno detto “Benvenidos a Madrid”».
«Siamo qua per testimoniare una fede, una ricerca — precisa Lucia — e proseguiremo nel nostro percorso. Non siamo qui per manifestare contro nessuno, ma per accogliere chi vorrà incontrarci». La folla nonostante tutto ha creato curiosità un po’ in tutti. «Io sono partito scettico — racconta Emanuele — ma guardatevi intorno. E’ incredibile! Non possiamo credere che qui ci abbia radunato il caso. Questa è la prova che Dio è qui, vivo in mezzo a noi». L’avventura di questi ragazzi prosegue nonostante le difficoltà: moltissimi hanno continuato a seguire le catechesi, le celebrazioni e le occasioni d’incontro. «Ma che siete grulli! — sorride Antonio in metropolitana — qui c’è un mondo di giovani tutto da scoprire. Non ne ho visti così tanti e colorati tutti assieme in vita mia». Poi non è mancato chi, nel tempo libero, è andato alla scoperta di Madrid e dei suoi tesori. Altri invece hanno scelto il relax totale in qualche parco, altri ancora non disdegnano la possibilità di fare nuove conoscenze, magari femminili. La preghiera e la ricerca di Dio restano comunque in primo piano. La maggioranza dei giovani pellegrini vuole percorrere una strada di ricerca interiore: «La vita non è solo materia — afferma Paolo — qui posso dire di essermene reso conto». Non difficile, infatti, trovare nelle varie chiese di Madrid come nelle zone vicine giovani in preghiera o in adorazione eucaristica. «Adorazione e preghiera — ha voluto specificare Maria — alla quale hanno contribuito e partecipato anche tanti spagnoli. E poi vorrei aggiungere una cosa visto che ne ho l’occasione — ha concluso — devo dire grazie a tutti i giovani volontari che ci hanno accolto e grazie anche ai tanti di Barcellona che con gioia ci hanno detto “Benvenidos a Madrid”».
Antonio Degl'Innocenti
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