Beirut (Agenzia Fides) - "Come cristiani del Medio Oriente desideriamo che nei paesi dove vi sono regimi dittatoriali o teocratici ci sia una autentica democrazia, basata sul rispetto dell'altro e sul rispetto dei diritti umani": è quanto dice all'Agenzia Fides p. Paul Karam, teologo e Direttore nazionale delle Pontificie Opere Missionarie in Libano, all'indomani dell'incontro fra personalità musulmane e cristiane di Libano e Siria, tenutosi a Beirut.
P. Karam spiega: "Siamo molto attenti a quanto accade in Siria e negli altri paesi arabi: i cristiani in Siria temono che si possa ripetere nel paese lo scenario dell'Iraq, dove il 60% di cristiani, all'indomani della caduta di Saddam Hussein, è stato costretto a fuggire per mancanza di sicurezza". Il Direttore nazionale delle POM prosegue: "Nessuno può sapere cosa accadrà nei prossimi mesi: lo ha detto anche di recente il Patriarca Maronita Bechara Rai. Ma il suo pensiero è stato frainteso, estrapolato dal contesto e male interpretato per interessi politici. Il Patriarca ha segnalato che esiste il rischio che un domani i cristiani e le altre minoranze non siano adeguatamente tutelate. E dunque i cristiani intendono contribuire a costruire un futuro realmente democratico, basato sulla libertà religiosa, sul rispetto dell'altro, sulla convivenza pacifica".
P. Karam aggiunge: "Riteniamo che le aspirazioni alla vera libertà non debbano mai essere strumentalizzate per interessi politici ed economici. Guardiamo con fiducia al futuro. Abbiamo una grandissima speranza: Cristo è la nostra speranza. Desideriamo costruire un clima di vera pace, di pieno rispetto della libertà religiosa e auspichiamo che in Sira possa iniziare una nuova era di democrazia, di riconciliazione e di armonia". (PA) (Agenzia Fides 29/9/2011)
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