Islamabad (Agenzia Fides) - Il caso di Asia Bibi è di quelli che "sono in cima ai nostri pensieri" e la salvezza della donna "è un obiettivo per cui ci impegneremo a fondo": così afferma all'Agenzia Fides il cattolico Akram Gill, Ministro di stato federale per l'Armonia interreligiosa, con delega per le minoranze religiose. Dopo le notizie di stampa sui maltrattamenti subiti in carcere da Asia Bibi, Gill ha scritto una lettera e contattato il Sovrintendente del Carcere di Sheikupura (in Punjab), nonché il Ministro degli interni in Punjab, per chiedere precise garanzie sulla tutela della salute fisica e psicologica di Asia Bibi, la donna cristiana condannata a morte ingiustamente per blasfemia.
"Ho avuto risposte e assicurazioni che l'incidente è stato superato con la sospensione dell'agente-donna di polizia penitenziaria coinvolto - spiega a Fides - e che le autorità della prigione faranno di tutto per garantire ad Asia Bibi le migliori condizioni possibili e la piena sicurezza, monitorando costantemente la sua salute fisica e psicologica". "Finchè ci siamo noi, non le accadrà nulla di male" hanno detto al ministro.
Akram Gill si dice fiducioso, ma resta preoccupato perché il caso di Mumtaz Qadri - l'assassino del governatore del Punjab, reo-confesso e condannato a morte - "ha nuovamente infervorato i gruppi e i partiti religiosi fondamentalisti che hanno minacciato pubblicamente di morte Asia Bibi e quanti si adoperano per la sua liberazione". Nonostante tali minacce, che investono anche membri delle più alte istituzioni, Akram Gill continua nella sua opera di difesa delle minoranze e nel mese di novembre sarà in Europa per intervenire sul tema dei "diritti delle minoranze religiose in Pakistan". (PA) (Agenzia Fides 18/10/2011)
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