◊ Diverse religiose sono state attaccate
nell’arcidiocesi di Kananga in relazione al clima teso nel quale si sono
svolte le elezioni presidenziali. Lo ha denunciato l’arcivescovo del
luogo, mons. Marcel Madila, in un comunicato giunto all’agenzia Fides.
“Attacchi e atti ostili contro le nostre religiose sono avvenuti a Buena
Mutu, a Malole, a Katoka, a Bena Leka e in altre località” afferma
mons. Madila. Secondo la ricostruzione dell’arcivescovo, “tutto è
iniziato nel complesso scolastico di Buena Muntu, dove una religiosa
della Congregazione delle Suore della Carità di Gesù e Maria, direttrice
della scuola, è stata accusata di essere complice di un tentativo di
frode elettorale a favore di un candidato alle presidenziali. La
religiosa, che è stata picchiata e sequestrata, ha avuto salva la vita
solo grazie all’intervento delle Forze dell’ordine”. Questo episodio,
ancora tutto da chiarire, ha provocato una serie di assalti a personale
religioso in diverse zone dell’arcidiocesi. Episodi che sembrano legati
alle tensioni elettorali. “A Katoka II (un comune di Kananga), due suore
diocesane del Cuore Immacolato di Maria di Kananga, che aspettavano
tranquillamente di votare, sono state attaccate e colpite, erano pronti
persino a bruciarle vive, solo perché il seggio non aveva aperto i
battenti all’ora prevista” riferisce mons. Madila, che denuncia altri
gravi attacchi contro le religiose dell’arcidiocesi. “In città si
susseguono le minacce e gli insulti nei confronti delle religiose e
l’immagine della Chiesa è gravemente infangata solo sulla base di
semplici sospetti. Allo stadio attuale delle nostre indagini, non vi
sono ragioni perché le nostre religiose o la Chiesa siano accusate di
complicità in tentate frodi elettorali” afferma l’arcivescovo di
Kananga. “Allo stesso tempo, dichiaro con la stessa fermezza che
chiunque, prete, religioso o religiosa, si sia reso colpevole di simili
reati, verrà sanzionato in conformità alla legge canonica della Chiesa”
afferma mons. Madila che ricorda che la Chiesa non prende parte attiva
alla vita politica. L’arcivescovo conclude lanciando un appello alla
popolazione e in particolare ai giovani, perché non diano ascolto alle
notizie false e alle accuse gratuite e non si facciano manipolare “da
coloro che vogliono distruggere il vostro avvenire”. (R.P.)
Nessun commento:
Posta un commento