Udine, 4 dicembre 2011
Cari fedeli,
nella Giornata dedicata al nostro settimanale diocesano «la Vita Cattolica», desidero far giungere a voi la mia parola.
Arrivando
in diocesi, due anni fa, ho avuto la piacevole sorpresa di trovare un
settimanale diocesano che aveva saputo conservare un alto numero di
lettori. Questo fatto testimoniava quanto «la Vita Cattolica» avesse
saputo radicarsi profondamente nella vita delle comunità e di tutto il
Friuli e restare, lungo gli anni, una voce che incontrava l’interesse di
tante persone.
Mi auguro di cuore che questa solida
tradizione continui e, possibilmente, si rafforzi anche se non sono
piccole le sfide, di vario genere, che deve affrontare oggi un
settimanale diocesano.
Vi invito, perciò, caldamente a
sostenere «la Vita Cattolica» con l’abbonamento e con la lettura.
Sarebbe bello che si incrementasse, da parte dei cristiani, anche un
contributo costruttivo con idee, suggerimenti, osservazioni; un dialogo
aperto tra coloro che lavorano nel settimanale e i lettori.
Leggere
«la Vita Cattolica» è un modo per partecipare in maniera attiva alla
vita e all’opera pastorale della nostra Chiesa. Questo è vero per ogni
cristiano e lo è ancor di più per coloro che offrono un servizio attivo
nei vari campi della pastorale diocesana. Oltre ai sacerdoti e alle
persone consacrate, penso ai membri dei Consigli pastorali ed economici,
ai referenti degli ambiti pastorali e a tante altre persone impegnate
nelle parrocchie e foranie.
L’informazione è il primo
passo per creare la condivisione e partecipazione ed è un aiuto
necessario per camminare assieme in quegli orientamenti e programmi che
stiamo sviluppando in diocesi.
Oltre che
tra i fedeli, il nostro settimanale può suscitare interesse anche tra
altri lettori che non partecipano alla vita delle comunità cristiane e
della Chiesa.
Esso, infatti, offre informazioni ed
approfondimenti su vari temi anche di carattere civile ispirati
all’antropologia cristiana e alla dottrina sociale della Chiesa. Tale
ispirazione – come ben ci mostra il magistero di Benedetto XVI – stimola
l’intelligenza umana nel capire a fondo le vicende della storia in cui
siamo coinvolti e intuirne prospettive costruttive per un buon futuro di
tutta la società.
Concludo il mio
messaggio con un doveroso ringraziamento a quanti si dedicano alla buona
qualità del nostro settimanale. Penso ai membri del Consiglio di
amministrazione, al direttore e a tutta la redazione, ai vari tecnici, a
quanti curano la diffusione.
Il Signore li ricompensi per il loro servizio offerto alla Chiesa e al bene comune del nostro territorio.
Andrea Bruno Mazzocato
Arcivescovo di Udine
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