L'Arcivescovo ha incontrato gli operatori della comunicazione e consegnato
loro il Messaggio del Papa per la Giornata delle comunicazioni sociali
loro il Messaggio del Papa per la Giornata delle comunicazioni sociali
UDINE (24
gennaio, ore 12.40) - “Usate il silenzio e la meditazione per creare
parole che restano”. Questo l’invito fatto dall’arcivescovo di Udine a
tutti i giornalisti e gli operatori della comunicazione del territorio
udinese presenti alla Santa Messa celebrata in occasione del patrono
della categoria, san Francesco di Sales.
Nell'Oratorio della Purità, a Udine, mons. Andrea Bruno Mazzocato ha consegnato a ciascun giornalista il Messaggio del Papa per la 46ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali che quest’anno s’incentra sul tema “Silenzio e parola”.
“Silenzio e parola non sono in contrasto tra loro – ha precisato il presule nell’omelia – anche se qualcuno vive il silenzio come un vuoto inquietante che cerca di riempire con la parola”. AUDIO
Rifacendosi
al Messaggio del Papa, mons. Mazzocato ha detto fra l’altro che «ha
ragione il Papa quando fa presente che le parole senza spazi di silenzio
impoveriscono la qualità della comunicazione rendendola superficiale,
ripetitiva, piena di luoghi comuni. Le parole sono suoni che si spengono
presto quando sono senz’anima; senza l’anima del silenzio”.
L’Arcivescovo ha sottolineato quindi “il valore del testo del Papa per il nostro tempo nel quale siamo come travolti da un’alluvione di parole che, però, frequentemente creano una comunicazione fragile e di breve durata”. E ha concluso dicendo “Credo che, a volte, anche i professionisti della comunicazione avvertano la nostalgia di parole dense di senso e di profondità. La medicina per guarire e rigenerare la parole umana è il silenzio”.
L’Arcivescovo ha sottolineato quindi “il valore del testo del Papa per il nostro tempo nel quale siamo come travolti da un’alluvione di parole che, però, frequentemente creano una comunicazione fragile e di breve durata”. E ha concluso dicendo “Credo che, a volte, anche i professionisti della comunicazione avvertano la nostalgia di parole dense di senso e di profondità. La medicina per guarire e rigenerare la parole umana è il silenzio”.
Nessun commento:
Posta un commento