ASIA/INDIA - Il fenomeno della "disparità di genere" aggrava la situazione delle bambine
Nuova Delhi (Agenzia Fides) - Nei primi 2 mesi del 2012, 4 bambine tra i due giorni e i sei mesi di vita sono state trovate abbandonate su treni o per le strade di Bhopal e Asansol. Secondo i dati del censimento del 2011 e di altre statistiche nazionali, 700 mila bambine non arrivano alla nascita a causa delle interruzioni di gravidanza effettuate appena viene riconosciuto il sesso del feto. Gli esperti sostengono che, se non si interviene subito, nel decennio potrebbero essere un milione. Uno studio recente delle Nazioni Unite ha rivelato che l'India è il paese più pericoloso del mondo per le bambine. Secondo il progetto 'Sex Differentials in Childhood Mortality', una bambina tra zero e cinque anni ha il 75% di possibilità in più di morire rispetto ai bambini. Nel paese c'è una disparità di genere enorme per quanto riguarda le morti infantili. Negli ultimi anni i tassi globali sono calati, e in gran parte del mondo le bambine sopravvivono più a lungo rispetto ai maschi. La tendenza invece è rimasta invariata in India.
"Il fenomeno della discriminazione di genere e la sopravvivenza precaria delle bambine, in prevalenza allo stato di feto, è un problema molto serio che richiede un intervento urgente" si legge in una nota della responsabile della National Commission for Protection of Child Rights (NCPCR) in India. Gli aborti aumentano a causa delle nuove tecnologie che rendono possibile sapere il sesso prima della nascita, e negli stati del Punjab e Haryana le famiglie preferiscono avere figli maschi. Inoltre il tasso di mortalità neonatale è anche dovuto alla malnutrizione. C'è ancora tanto da fare nel paese per superare questo grave fenomeno che vede coinvolte anche le bambine nate, le quali vengono comunque trascurate o abbandonate dalle rispettive famiglie. Secondo gli esperti, in India occorre mettere in pratica le stesse regole stabilite negli anni 60 nello Stato meridionale del Tamil Nadu, dove sono state applicate una serie di cambiamenti di natura sanitaria, alimentare e di assistenza all'infanzia. (AP) (2/3/2012 Agenzia Fides)
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