venerdì 22 giugno 2012

Due Post sulla Siria:rispettate la tregua umanitaria e le parole del Papa sono un aiuto

ASIA/SIRIA - Appello da Homs: "Rispettate la tregua umanitaria"

Homs (Agenzia Fides) - Un forte appello a rispettare la tregua umanitaria a Homs giunge all'Agenzia Fides da rappresentanti della comunità cristiana, leader civili e notabili musulmani sunniti della città. Le famiglie intrappolate nella città vecchia hanno ancora la speranza che ai team della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa, ieri respinti a colpi di arma da fuoco, sia consentito di portare aiuti umanitari e di far evacuare i civili. Come riferiscono fonti di Fides a Homs, ci sono due aree distinte da considerare nella città vecchia: quella dei quartieri Hamidiyeh and Bustan Diwan, dove si trovano 800 civili intrappolati, 400 cristiani e 400 musulmani sunniti; le aree di Al Khalidiya and Al Qoussour, poco distanti, dove vi sono circa 1.000 famiglie musulmane. Fonti di Fides a Homs notano che la Croce Rossa e la Mezzaluna Rossa hanno parlato, finora, solo dei civili bloccati in Al Khalidiya and Al Qoussour, mentre la situazione è molto grave anche per le donne, gli anziani, i malati, i bambini di Hamidiyeh e Bustan Diwan. Interpellato da Fides, un portavoce della Croce Rossa a Ginevra, Bijan Farnoudi, ha detto che "la Croce Rossa, presente a Homs, sta cercando di entrare nella città vecchia. I quartieri menzionati sono quelli su cui avevamo informazioni, non faremo alcuna differenza e cercheremo di salvare tutti i civili".
Intanto i preti cristiani di Homs, che ricevono giornalmente notizie dalle famiglie intrappolate, riferiscono a Fides che "la situazione degenera di ora in ora: le famiglie sono terrorizzate, disperate, strette fra spari, carenza di cibo e medicine". (PA) (Agenzia Fides, 22/6/2012)

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ASIA/SIRIA - Il Vescovo caldeo di Aleppo: "Le parole del Papa sono un aiuto a cercare strade di pace"

Aleppo (Agenzia Fides) - "L'urgenza per noi è una riconciliazione nazionale. La situazione è grave, occorre riattivare i fili del dialogo. La Siria è sempre stata un esempio di convivialità e oggi deve ritrovare il suo volto pacifico di terra araba, cristiana e musulmana": è quanto dice all'Agenzia Fides Sua Ecc. Mons. Antoine Audo SJ, Vescovo cattolico caldeo di Aleppo, commentando l'appello di Papa Benedetto XVI per la pace in Siria, lanciato in occasione dell'assemblea della ROACO (Riunione delle Opere d'Aiuto alle Chiese Orientali), che comprende le agenzie umanitarie cattoliche impegnate a sostenere le Chiese orientali.
Il Vescovo gesuita dice a Fides: "L'appello del Papa è molto interessante e commovente. Come cristiani siriani, ne siamo profondamente colpiti. Dalle sue parole traspare un desiderio forte di pace. Il Papa ha usato il verbo 'perseverare': per noi vuol dire non avere paura delle difficoltà e cercare con determinazione strade di pace. E' un forte incoraggiamento. Chiediamo la fine della violenza e preghiamo per pace. Confidiamo nell'aiuto della Santa Sede perché a livello internazionale si possa promuovere la pace in Siria". Sui cristiani in Siria, il Vescovo ricorda che "la nostra presenza come Chiesa di lingua araba e di cultura orientale, capace di convivere con l'islam, è molto importante per il Medio Oriente e per la Chiesa universale". (PA) (Agenzia Fides 22/6/2012)

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