AFRICA/NIGERIA - "Il problema è lo scontro tra i Fulani e i Birom" dice l'Arcivescovo di Jos dopo gli ultimi massacri
Abuja (Agenzia Fides) - "Il massacro è originato dallo scontro tra agricoltori e pastori. È un vecchio problema che non è stato ancora risolto" dice all'Agenzia Fides Sua Ecc. Mons. Ignatius Ayau Kaigama, Arcivescovo di Jos e Presidente della Conferenza Episcopale della Nigeria, che si trova a Roma dove ha ritirato il premio "Archivio Disarmo - Colombe d'Oro per la Pace", commentando la serie di attacchi contro villaggi cristiani nello Stato di Plateau, del quale Jos è la capitale. Gli attacchi hanno provocato la morte di almeno 63 persone. In un ulteriore assalto durante i funerali delle vittime, domenica 8 luglio, sono stati uccisi un senatore e un deputato locale.
"A mio avviso il problema è economico" afferma l'Arcivescovo. "I pastori Fulani si sentono vittime di un'ingiustizia perché il loro bestiame è ucciso o rubato e non vengono risarciti delle perdite subite. Penso che la rabbia originata da questa situazione li spinga ad attaccare in questo modo terribile".
Mons. Kaigama non nega che esiste pure una dimensione etnica dello scontro: "Il problema è tra i Fulani e i Birom. Questi due gruppi etnici hanno dispute che durano da molto tempo. Tutti gli attacchi nei villaggi dell'area sono stati sempre concentrati su questi due gruppi. Non ci sono stati attacchi che hanno coinvolto altre tribù". Circa l'eventuale aspetto religioso dello scontro, l'Arcivescovo risponde: "I Fulani sono in maggioranza musulmani, mentre i Birom sono in gran parte cristiani. Per questo motivo è facile dare la lettura 'musulmani attaccano cristiani' oppure 'cristiani attaccano musulmani', ma, come ho detto, il problema è essenzialmente economico ed etnico".
Mons Kaigama pur essendo a Roma si tiene in costante contatto con Jos e rivela a Fides alcuni particolari inediti sugli ultimi massacri: "Ho parlato con il Governatore dello Stato di Plateau che era veramente rattristato e sconvolto per le morti e il livello di distruzione causato dagli attacchi. Egli è convinto che gli autori dei massacri non siano originari del posto ma vengano da fuori. Secondo il Governatore, i Fulani dispongono di un network che va oltre la Nigeria ed è esteso ai Paesi vicini, inoltre gli aggressori sono dei mercenari provenienti da altrove, non sono Fulani residenti nello Stato. Diversi di loro poi indossavano uniformi militari. Non sappiamo quindi se fossero persone travestite da militari oppure se gli assalitori siano stati aiutati da veri soldati. Alla luce di queste rivelazioni non si possono escludere fattori politici, ma a mio avviso il problema principale rimane quello economico per spiegare queste violenze" conclude Mons. Kaigama. (L.M.) (Agenzia Fides 9/7/2012)
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