AFRICA/NIGERIA - Quattro chiese bruciate da Boko Haram; Mons. Kaigama: “approccio regionale per sconfiggerli”
Abuja (Agenzia Fides)- Quattro chiese sono state bruciate in un attacco commesso probabilmente da appartenenti al gruppo jihadista Boko Haram nello Stato di Borno, uno dei tre Stati del nord della Nigeria dove è stato imposto lo stato di emergenza (vedi Fides 21/5/2013). Un gruppo di uomini armati di ordigni esplosivi artigianali e di bombe molotov ha assalito le comunità Hwa’a, Kunde, Gathahure e Gjigga sulle Gwoza Hills, mettendo a fuoco le 4 chiese, razziando e saccheggiando il bestiame e le riserve di cereali della popolazione.
“Purtroppo non ho informazioni precise e non so a quali comunità cristiane le chiese distrutte appartengono” dice all’Agenzia Fides Sua Ecc. Mons. Ignatius Ayau Kaigama Arcivescovo di Jos e Presidente della Conferenza Episcopale della Nigeria. “Tutte le comunicazioni sono state tagliate con le zone interessate dalle operazioni militari e non è possibile mettersi in contatto con il Vescovo di Maiduguri” spiega Mons. Kaigama.
Nonostante questo episodio l’Arcivescovo afferma che “l’operazione dell’esercito nigeriano e l’imposizione dello Stato d’emergenza ha sollevato il morale della popolazione. La gente si sente più sicura”.
Di fronte ai recenti attacchi in Niger (vedi Fides 4/6/2013) c’è ormai la certezza che Boko Haram si stia coordinando con i gruppi jihadisti cacciati dal Mali. “Boko Haram è un problema regionale e deve essere risolto con un approccio regionale” commenta Mons. Kaigama. “Scontiamo una terribile negligenza da parte della nostra intelligence e delle nostre forze di polizia che non hanno affrontato per tempo il fenomeno. Si deve ora mettere insieme le risorse di Nigeria, Niger e Mali per affrontare la minaccia dei gruppi jihadisti. Penso che comunque alla fine saranno sconfitti” conclude Mons. Kaigama. (L.M.) (Agenzia Fides 17/6/2013)
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