ASIA/SIRIA - E’ falso il massacro di 130 cristiani ad Aleppo: no al conflitto settario
Aleppo (Agenzia Fides) – E’ del tutto falsa la notizia di un massacro di 130 cristiani ad Aleppo, che sarebbe stato compiuto da gruppi dell’opposizione siriana, come riportato nei giorni scorsi da mass media libanesi e alcuni siti web. Lo confermano a Fides autorevoli e diverse fonti nella città siriana. I cristiani di Aleppo vivono difficoltà, la drammatica situazione di conflitto, la paura o alcuni episodi di violenza, ma un massacro di quelle dimensioni è “del tutto infondato”: lo dicono fonti della Chiesa e lo confermano anche le forze di scurezza siriane.
Un sacerdote interpellato da Fides nota: “Tali notizie servono a diffondere terrore, soprattutto hanno l’obiettivo di innescare una guerra settaria. Vorrebbero anche indurre i cristiani ad armarsi, facendo sì che il conflitto assuma un volto sempre più confessionale e una piega pericolosa, vicina a quella della guerra del Libano. Inoltre sembrano preparare il terreno a una parcellizzazione dello stesso territorio siriano su base settaria. Questo va contro la storia, la cultura e il reale volto della società siriana, da sempre caratterizzata da pluralismo e multiformità, nella convivenza”.
Le fonti di Fides ricordano che “nella cosiddetta Valle dei cristiani, alcuni villaggi, lasciati in balia di attacchi di banditi armati, in aree fuori dai combattimenti, hanno accettato un sorta di militarizzazione, formando gruppi di autodifesa. Ma questo è contro l’orientamento generale della Chiesa in Siria: Vescovi e Patriarchi hanno sempre ribadito e oggi chiedono ai fedeli di non prendere le armi, di non cedere alla logica del conflitto e dello scontro, ma di essere sempre operatori di pace e apostoli di non violenza, anche a costo della vita. (PA) (Agenzia Fides 21/9/2013)
Un sacerdote interpellato da Fides nota: “Tali notizie servono a diffondere terrore, soprattutto hanno l’obiettivo di innescare una guerra settaria. Vorrebbero anche indurre i cristiani ad armarsi, facendo sì che il conflitto assuma un volto sempre più confessionale e una piega pericolosa, vicina a quella della guerra del Libano. Inoltre sembrano preparare il terreno a una parcellizzazione dello stesso territorio siriano su base settaria. Questo va contro la storia, la cultura e il reale volto della società siriana, da sempre caratterizzata da pluralismo e multiformità, nella convivenza”.
Le fonti di Fides ricordano che “nella cosiddetta Valle dei cristiani, alcuni villaggi, lasciati in balia di attacchi di banditi armati, in aree fuori dai combattimenti, hanno accettato un sorta di militarizzazione, formando gruppi di autodifesa. Ma questo è contro l’orientamento generale della Chiesa in Siria: Vescovi e Patriarchi hanno sempre ribadito e oggi chiedono ai fedeli di non prendere le armi, di non cedere alla logica del conflitto e dello scontro, ma di essere sempre operatori di pace e apostoli di non violenza, anche a costo della vita. (PA) (Agenzia Fides 21/9/2013)
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