ASIA/INDIA - In India urge una “Magna Charta” per i diritti dei bambini
New Delhi (Agenzia Fides) – “Ogni mese circa centomila bambini indiani muoiono a cause legate alla malnutrizione. Molti muoiono per malattie infettive che potrebbero essere curate, ma la malnutrizione ha abbassato le difese immunitarie e la resistenza fisica dei bambini. La responsabilità di queste morti è una sola: la società indiana”: lo afferma in una nota inviata a Fides il cristiano Sajan George Kavinkalath, Presidente della “Madre Teresa Foundation for children”, lanciando un accorato appello per la tutela e la salvaguardia dell’infanzia in India. “Il primo compito della giustizia sociale è quello di salvare la vita dei bambini. In India cresce la percentuale di piccoli mendicanti, vagabondi, storpi, spesso vittime dello sfruttamento di organizzazioni criminali. Ma una società che non agisce per fermare questo fenomeno e per salvare i bambini diventa anch’essa criminale”, ribadisce. “La nostra visione del futuro passa per il valore e la cura che diamo alle nuov e generazioni . La prima sfida per l’India è l'istruzione primaria universale, accanto alla salute e alla crescita dei bambini. Urge, poi, una solenne affermazione legislativa sulla parità di accesso all’istruzione per le bambine e contro ogni discriminazione di genere e di casta o di status economico e sociale: una sorta di Magna Charta per il bambino”
Secondo il Presidente, compito delle Organizzazioni non governative è “ collaborare a garantire il rispetto della giustizia sociale, dell’ambiente, dei diritti umani”, per aiutare a diradare “ansia, paura e disperazione nella società”. “Il benessere dell’infanzia – conclude George – non va trattato come una decorazione amministrativa, ma deve diventare interesse centrale della nazione”. (PA) (Agenzia Fides 15/11/2013)
Secondo il Presidente, compito delle Organizzazioni non governative è “ collaborare a garantire il rispetto della giustizia sociale, dell’ambiente, dei diritti umani”, per aiutare a diradare “ansia, paura e disperazione nella società”. “Il benessere dell’infanzia – conclude George – non va trattato come una decorazione amministrativa, ma deve diventare interesse centrale della nazione”. (PA) (Agenzia Fides 15/11/2013)
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