Tripoli (Agenzia Fides) - “Tra ieri sera e questa notte, abbiamo sentito diverse esplosioni molto forti, seppure in lontananza, con il controcanto della contraerea libica” dice all’Agenzia Fides Sua Ecc. Mons. Giovanni Innocenzo Martinelli, Vicario Apostolico di Tripoli, in Libia. “Non vedo dove tutto questo potrà condurci. Possibile che non si capisca che con le bombe non si risolve nulla? Ancora una volta chiedo che si cerchi una soluzione diplomatica, magari attraverso la mediazione di qualche leader africano. Chi ha promosso questa guerra deve capire che Gheddafi non cederà. Si rischia di creare una crisi molto lunga, dall’esito incerto” afferma Mons. Martinelli.
Per quanto riguarda la situazione dei rifugiati africani che si trovano a Tripoli, in una difficile situazione, il Vicario Apostolico afferma: “Stiamo cercando di organizzare la partenza degli eritrei e dei rifugiati di altra nazionalità verso la Tunisia, la cui frontiera dista 150 km da Tripoli. Da parte delle autorità libiche e di quelle tunisine non abbiamo trovato ostacoli. In Tunisia sono presenti le organizzazioni internazionali che potranno prendersi cura di loro. Nel frattempo continuiamo ad assistere i rifugiati che si trovano ancora a Tripoli”.
“La piccola comunità cattolica si è ormai ristretta - conclude Mons. Martinelli -. Oggi dovrebbero partire un centinaio di persone, tra infermiere filippine e lavoranti di altre nazionalità, che hanno preferito lasciare il Paese. Ma negli ospedali vi sono ancora diverse infermiere filippine che continuano la loro opera. Alle nostre celebrazioni partecipano ormai solo gli immigrati africani. Ed è sempre una bella testimonianza di fede in questi momenti così difficili”. (L.M.) (Agenzia Fides 22/3/2011)
Nessun commento:
Posta un commento