AFRICA/COSTA D’AVORIO - La resa di Gbagbo non sembra immediata; Abidjan (Agenzia Fides) - “A parte qualche colpo sporadico, la situazione è calma. In tutte le parrocchie di Abidjan vi sono degli sfollati. Nella sola Cattedrale abbiamo accolto duemila sfollati. Mancano però cibo e medicine” dice all’Agenzia Fides Mons.Yessoh Pierre Claver N’Guessan; Vicario Generale dell’Arcidiocesi di Abidjan, la capitale amministrativa della Costa d’Avorio, dove sono finora falliti i tentativi di allontanare con la forza l’ex Presidente Laurent Gbagbo dalla sua residenza. Ieri sera, 7 aprile, il Presidente eletto, Alassane Ouattara, in un discorso alla nazione, ha lanciato un appello alla riconciliazione nazionale. Egli ha inoltre dichiarato che le sue forze non tenteranno nuovi assalti alla residenza di Gbagbo, limitandosi a circondarla, e attendendo che l’ex Presidente ed i suoi uomini si arrendano dopo aver finito i viveri e l’acqua.
“Non penso che i combattimenti riprenderanno, penso che prevarrà una soluzione negoziata, ma ci vorrà tempo” afferma Mons. N’Guessan. “Il vero problema sarà riconciliare gli ivoriani. Sarà molto difficile riavvicinare i sostenitori degli uni e degli altri. L’implicazione della Francia, degli Stati Uniti e dell’Unione Africana ha diviso enormemente gli ivoriani” conclude il Vicario.
Le forze di Ouattara, appoggiate dall’ONUCI (la missione delle Nazioni Unite in Costa d’Avorio) e dai militari francesi della “Force Licorne”, controllano ormai la maggior parte del Paese. Gbagbo si è asserragliato nella residenza presidenziale, trasformata in un bunker, assieme a circa 200 fedelissimi. (L.M.) (Agenzia Fides 8/4/2011)
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AFRICA/COSTA D’AVORIO - Il Nunzio a Fides: “danni alla Nunziatura” che si trova a 200 metri dal palazzo presidenziale
Abidjan (Agenzia Fides) - “La Nunziatura ha subito alcuni danni. Tutti i vetri sono andati in frantumi per le esplosioni. Stiamo comunque tutti bene e non ci siamo mai mossi dalla nostra sede” dice all’Agenzia Fides Sua Ecc. Mons. Ambrose Madtha, Nunzio Apostolico ad Abidjan, dove ieri, 7 aprile, le Forze Repubblicane, gli ex ribelli che appoggiano il Presidente eletto Alassane Ouattara, hanno dato l’assalto alla residenza dell’ex Presidente, Laurent Gbagbo, che rifiuta di riconoscere la sconfitta elettorale del 28 novembre. L’assalto è stato però respinto dopo violenti combattimenti. Dopo il discorso del Presidente Ouattara di ieri sera (che ha annunciato un assedio alla residenza di Gbagbo, rinunciando ad un assalto diretto) si odono solo dei colpi sporadici. “La Nunziatura si trova a circa 200-300 metri dalla residenza di Gbagbo. Non possiamo muoverci facilmente, perché tutto intorno vi sono uomini armati. Abbiamo acqua ed elettricità ma le linee telefoniche sono saltate” dice Mons. Madtha, raggiunto attraverso il cellulare da Fides. (L.M.) (Agenzia Fides 8/4/2011)
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