MADRID 4 / La “sapienza misteriosa della croce”
La Via Crucis lungo il Paseo de Recolectos, la sera di venerdì 19 agosto, momento forte della Giornata Mondiale della Gioventù, è stata contrassegnata da quattordici grandi complessi scultorei che riproducono le scene della passione, opere di artisti di varie città della Spagna, tradizionalmente portate in processione durante la Settimana Santa.
Ad esempio, la prima stazione ha avuto per sfondo un’ultima cena del 1763, di Murcia. E l’ultima, quella della sepoltura, un Cristo deposto del 1625, di Segovia (nella foto), con accanto una Vergine addolorata del 1675, di Siviglia.
Ad ogni stazione, le meditazioni sono state preparate da monache di Siviglia, le Sorelle della Croce.
Al termine, Benedetto XVI ha dettato, tra l’altro, queste riflessioni:
“Ci ha aiutato in questo itinerario verso il Calvario la contemplazione di queste straordinarie immagini del patrimonio religioso delle diocesi spagnole. Sono immagini nelle quali la fede e l’arte si armonizzano, per giungere al cuore dell’uomo ed invitarlo alla conversione. Quando lo sguardo della fede è limpido e autentico, la bellezza si pone al suo servizio ed è capace di raffigurare i misteri della nostra salvezza fino a commuoverci profondamente e trasformare il nostro cuore. [...]
“Mentre avanzavamo con Gesù, sino a giungere al vertice del suo consegnarsi sul Calvario, ci venivano alla mente le parole di san Paolo: ‘Cristo mi ha amato e ha dato la sua vita per me’ (Gal 2, 20). Davanti ad un amore così disinteressato, colmi di stupore e gratitudine, ci chiediamo ora: Che faremo noi per lui? Quale risposta gli daremo? San Giovanni lo dice chiaramente: ‘Da questo abbiamo conosciuto l’amore: Egli ha dato la sua vita per noi; quindi anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli’ (1 Gv 3, 16). [...]
“Volgiamo lo sguardo perciò a Cristo, appeso sul ruvido legno, e chiediamogli che ci insegni questa sapienza misteriosa della croce, grazie alla quale l’uomo vive. La croce non fu l’esito di un insuccesso, bensì il modo di manifestare l’offerta di amore che giunge sino alla donazione più smisurata della propria vita. Il Padre volle amare gli uomini nell’abbraccio del suo Figlio crocifisso per amore. La croce nella sua forma e nel suo significato rappresenta questo amore del Padre e di Cristo per gli uomini. In essa riconosciamo l’icona dell’amore supremo, dove impariamo ad amare ciò che Dio ama e come egli lo fa: questa è la Buona Novella che ridona la speranza al mondo”.
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