domenica 21 agosto 2011

Radiovaticana: intervista a Dino Boffo

Dino Boffo: mass media "avari" con la Gmg


La Gmg è un evento che sta coinvolgendo centinaia di migliaia di giovani giunti a Madrid da tutti i continenti. Ma come stanno seguendo i mass media italiani e internazionali la Giornata mondiale della gioventù? Sergio Centofanti lo ha chiesto a Dino Boffo, direttore di Tv2000:RealAudioMP3

R. - Lo stanno seguendo come al solito … con molta parsimonia, vorrei quasi dire con avarizia. Capisco che questa è un’estate più strana di altre, perché gli eventi non mancano, tuttavia, l’attenzione data alla Gmg è un’attenzione molto avara, ed è un peccato perché sarebbe un evento capace di far respirare il mondo, di dare dei barlumi di speranza in una situazione che peraltro non induce all’ottimismo, però l’uomo di oggi deve pur trovare dei pertugi dai quali far filtrare la luce e verso i quali incamminarsi. A me sembra che l’evento di Madrid sia senz’altro uno di questi pertugi, ed è un peccato che i media nazionali ed internazionali non si siano impegnati a raccontarlo come avrebbero meritato, come merita ancora … sono ancora in tempo se vogliono.

D. – Invece, Tv 2000 sta seguendo la Gmg in modo davvero intenso ...

R. – Diciamo che noi ci siamo profondamente rinnovati proprio in vista di questo evento. La scelta di questo rinnovamento, partito a luglio, che ha il suo culmine in questi giorni, è una scelta che si è rivelata intelligente, nel senso che abbiamo riscontri assolutamente incoraggianti e ancora una volta si dimostra che i nostri media rivivono, rifioriscono a contatto con le Gmg. Era già successo in passato, succede anche in quest’occasione e ne siamo particolarmente fieri. Ci arrivano delle testimonianze di spettatori davvero, davvero toccanti. Siamo andati a Madrid per raccontare un evento vissuto dai giovani, disposti a lasciarsi cambiare da questo evento, oggi dobbiamo prendere atto che chi guarda da casa l’evento, si lascia a sua volta contagiare da questo cambiamento. Abbiamo dei telespettatori che telefonano e dicono: “Io, guardando la televisione, sto cambiando!”. Mi sembra il riconoscimento più grande che possiamo raccogliere nel nostro lavoro! (ma)

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