sabato 21 dicembre 2013

Sud Sudan

AFRICA/SUD SUDAN - 5.000 rifugiati accolti nella cattedrale di Juba
Juba (Agenzia Fides)-Circa 5.000 persone sono rifugiate nella cattedrale di Juba, capitale del Sud Sudan, da giorni in preda alle violenze per gli scontri tra fazioni rivali dell’esercito, fedeli rispettivamente al Presidente Salva Kiir e all’ex vice Presidente Riek Machar.
Il Vescovo ausiliare di Juba, Mons. Santo Loku Pio Doggale ha detto che i rifugiati dormono all’aria aperta e che molti di loro, tra cui diversi bambini, hanno contratto malattie. La presenza di un così alto numero di persone in uno spazio non attrezzato sta inoltre creando gravi problemi sanitari, e vi è il rischio dell’esplosione del colera.
Le sedi dell’ONU in Sud Sudan hanno accolto altre decine di migliaia di persone (si parla di circa 35.000 sfollati).
Nel frattempo fervono le iniziative politiche e diplomatiche per disinnescare la crisi. Una delegazione congiunta di Kenya, Etiopia, Gibuti, Uganda e Sudan è arrivata a Juba per tentare una mediazione. Anche gli Stati Uniti hanno annunciato l’invio un loro emissario speciale.
Questa attività sembra aver prodotto un primo risultato con la dichiarazione del Presidente Kiir che ha affermato di essere pronto a dialogare “senza condizione” con Machar. (L.M.) (Agenzia Fides 21/12/2013)

mercoledì 18 dicembre 2013

I bambini e il tifone

ASIA/FILIPPINE - Proteggere i diritti dei bambini vulnerabili e aiutarli a tornare a scuola
Cebu (Agenzia Fides) – I bambini sono la fascia della popolazione più vulnerabile alla violenza, allo sfruttamento e all’abuso e necessitano di maggior tutela. Ad un mese dal passaggio del Tifone Haiyán, Plan Internacional, una delle ong internazionali più grandi al mondo che si occupa di salvaguardare i diritti dell’infanzia, sta collaborando con lo Stato filippino per un programma di recupero previsto per i prossimi 5 anni. L’ong mantiene, dalla Spagna, una campagna di raccolta fondi per alleviare le necessità più impellenti degli oltre 5 milioni di bambini e bambine rimasti vittime di questo disastro senza precedenti. Attualmente i minori sfollati sulle isole sono 8 milioni esposti a violenza, sfruttamento, abuso e negligenza. L’ong ha istituito vari “Spazi Amici dell’Infanzia”, sostenuti dal personale e dai volontari che si occupano di offrire ai piccoli un luogo dove giocare, imparare, ricevere aiuti psicologici e potersi rendere conto di quanto accaduto, ma in un ambiente sicuro. Obiettivo prioritario è proteggere i diritti dell’infanzia e aiutare i piccoli a tornare a scuola. Purtroppo, a causa dell’emigrazione di molti genitori in cerca di lavoro fuori dalle zone colpite, sta aumentando il fenomeno del traffico di minori. Molte famiglie sono rimaste prive di ogni mezzo di sussistenza. Le piantagioni di noci di cocco erano una delle principali fonti di guadagno nel Samar dell’est, dove il tifone ha distrutto tutto e ci vorranno tra 8 e 10 anni prima dei prossimi raccolti. Tutte le agenzie di Plan Filipinas sul luogo, oltre a 40 mila beneficiari dei progetti dell’organizzazione, sono stati colpiti in 4 province (Samar Est, Samar Ovest, Cebu e Leyte). Ogni anno, una media di 20 tifoni colpiscono l’isola asiatica, dei quali due o tre devastanti. Haiyan, è stato il più forte del 2013. Fondata circa 76 anni fa in Spagna, la ong Plan Internacional è presente in 69 Paesi portando aiuti direttamente a 84 milioni di bambini e bambine attravers o 9 mila progetti diffusi in 50 Paesi dell’Africa, America e Asia. E’ impegnata nelle Filippine dal 1961, con progetti dei quali attualmente beneficiano oltre 420 comunità di tutto il Paese, che vedono coinvolte oltre 80 mila famiglie. (AP) (18/12/2013 Agenzia Fides)

martedì 17 dicembre 2013

Politica generale di contenimento e di “rimozione silenziosa” della popolazione araba presente nella Città Santa.

ASIA/ISRAELE - Ricongiungimenti vietati per le famiglie palestinesi: un convegno a Gerusalemme
Gerusalemme (Agenzia Fides) - La Society of Saint Yves, organismo impegnato nella difesa dei diritti umani collegato con il Patriarcato latino di Gerusalemme, torna a puntare i riflettori sulla delicata questione delle disposizioni legislative che in Israele ostacolano il ricongiungimento dei nuclei familiari palestinesi. Mercoledì 18 dicembre il tema controverso sarà analizzato sotto tutti gli aspetti nel corso della conferenza intitolata “Famiglie palestinesi sotto minaccia: 10 anni di divieto per i ricongiungimenti familiari a Gerusalemme”, convocata presso il Legacy Hotel di Gerusalemme dalla stessa Society of Saint Yves in collaborazione con la Konrad Adenauer Foundation. Gli interventi e le sessioni di studio descriveranno gli effetti del decennale “congelamento” delle procedure legali per il ricongiungimento familiare dei palestinesi messo in atto a Gerusalemme. Nella relazione principale, affidata all'economista cristiana Hind Khoury – già Ministro per la quest ione di Gerusalemme dell'Autorità Nazionale Palestinese – le misure legislative di ostacolo al ricongiungimento delle famiglie palestinesi verranno inquadrate nella politica generale di contenimento e di “rimozione silenziosa” della popolazione araba presente nella Città Santa.
Alla conferenza è prevista anche la partecipazione di Sami El-Yousef, Direttore regionale per la Palestina e Israele della Pontifical Mission Jerusalem, L'agenzia voluta da Pio XII come strumento di assistenza dei profughi palestinesi. (GV) (Agenzia Fides 17/12/2013).

venerdì 13 dicembre 2013

La Stangata

Stangata Imu per imprese
e negozi da 40 mila euro

...“falsità”

ASIA/SIRIA - Il Vescovo greco ortodosso Khoury: non ho mai incitato i cristiani a prendere le armi
Damasco (Agenzia Fides) – Il Metropolita greco ortodosso Lukas al-Koury, Vescovo ausiliare del Patriarcato greco ortodosso di Antiochia, smentisce categoricamente di aver incitato i giovani cristiani siriani a prendere le armi nel conflitto che insanguina il paese, e afferma che nelle dichiarazioni a lui attribuite dai media “non c’e nulla di vero”. In una nota pervenuta a Fides, il Vescovo al-Khoury invita tutti a diffidare di chi sui giornali e nella rete diffonde pseudo-notizie e dichiarazioni manipolate a arte “in questo difficile momento attraversato dalla regione”.
La perentoria sconfessione, pubblicata sul sito personale del Vescovo e inviata all'Agenzia Fides, denuncia senza mezzi termini le operazioni di intenzionale distorsione mediatica e di diffusione di false notizie che fanno parte integrante delle stesse strategie di guerra del conflitto siriano.
Alcuni giorni fa (cfr Fides 11/12/2013) erano rimbalzate nei siti web e nelle agenzie di tutto il mondo le dichiarazioni attribuite al Vescovo al-Khoury dal giornale iracheno “az Zaman” nelle quali, tra l'altro, i giovani cristiani in grado di prendere le armi venivano invitati a “farsi avanti”. Nella sua dichiarazione, il metropolita greco ortodosso mette in guardia da coloro che puntano a confondere e a indurre in errore l'opinione pubblica, confezionando e diffondendo “falsità”. (GV) Agenzia Fides 13/12/2013)

martedì 10 dicembre 2013

Maalula 2

ASIA/SIRIA - L'esercito punta su Yabrud, dove sarebbero trattenute le suore di Maalula
Damasco (Agenzia Fides) – l'esercito siriano ha intensificato nelle ultime ore i bombardamenti su Yabrud, ultima roccaforte dei ribelli nella regione del Qalamun, a nordest di Damasco. Lo conferma l'Osservatorio Siriano dei Diritti dell'Uomo, Ong vicina ai gruppi siriani anti-regime, con base a Londra. Secondo l'organizzazione, le truppe di Assad lunedì 9 dicembre hanno già riconquistato la città di Nabak e procedono nel graduale recupero della regione del Qalamun, da dove i gruppi ribelli facevano transitare le armi per i loro miliziani operanti nella regione di Damasco.
A Yabrud, secondo testimonianze concordanti, sarebbero trattenute le suore greco-ortodosse prelevate dal Monastero di Santa Tecla dopo l'occupazione della cittadina di Maalula da parte delle milizie ribelli, definite dalle fonti ufficiali del governo siriano come “terroristi”. Mercoledì 4 dicembre, il quotidiano pro-regime Al-Watan aveva scritto che i “terroristi avevano intenzione di usare le suore rapite come scudi umani”. (GV) (Agenzia Fides 10/12/2013).

sabato 7 dicembre 2013

Due Concerti Gospel a Natale

Gospel canto divino, emozioni in musica con il Folk club


Notizie sulle Suore

ASIA/SIRIA - Monache di Maalula, il capo della sicurezza libanese in Qatar per cercare una soluzione
Beirut (Agenzia Fides) – Il generale Abbas Ibrahim, capo degli apparati si sicurezza libanesi, su incarico del Presidente libanese Michel Sleiman si è recato in Qatar nella giornata di sabato 7 dicembre nel tentativo di trovare una soluzione al caso delle monache di Maalula prelevate dal monastero di Santa Tecla e trasferite in una località finora non identificata. La missione – che tiene conto dei legami tra l'Emirato e alcune fazioni armate in conflitto con l'esercito governativo siriano – è stata confermata da fonti libanesi consultate dall'Agenzia Fides. Il Generale Ibrahim avrebbe anche contattato l'emittente TV Al-Jazeera per avere notizie sulla fonte del video trasmesso dalla rete venerdì 6 dicembre, in cui le monache appaiono sedute sui divani di un'ampia sala mentre, sollecitate da una voce maschile fuori campo, pronunciano frasi rassicuranti sulle proprie condizioni e sul loro prelevamento, presentato non come un rapimento ma come una specie di operazione umanitaria per sottrarle ai pericoli, dopo che la città di Maalula è stata di nuovo occupata dalle milizie ribelli.
La fattura stessa del video amatoriale conferma che intorno alla vicenda delle monache di Santa Tecla si continuano a giocare anche opache operazioni di manipolazione informativa messe in campo dalle diverse parti coinvolte nel conflitto siriano. Finora, l'unica rivendicazione del “prelevamento” delle suore è quella arrivata il 6 dicembre dalla fazione anti- Assad che si fa chiamare “Qalamun Libero”, il cui portavoce Mohannad Abu al-Fidaa ha dichiarato che le monache non verranno liberate solo in cambio della scarcerazine di mille donne tenute nelle prigioni del regime siriano. (GV) (Agenzia Fides 7/12/2013).

martedì 3 dicembre 2013

Carabinieri in azione

Pesca in laguna e furti, maxi-controlli nella Bassa

Maalula

ASIA/SIRIA - Il Patriarca Gregorio III: “A Maalula veri martiri”
Damasco (Agenzia Fides) – “Siamo decisi a rimanere in questa terra benedetta anche a costo del martirio e del martirio di sangue. E’ già avvenuto per alcuni dei nostri fedeli, come i tre uomini di Maalula, Michael Taalab, Antonios Taalab e Sarkis Zakhem. Costoro sono veri martiri, uccisi per essersi rifiutati di rinnegare la loro fede”: è quanto dice in una nota invita all’Agenzia Fides Gregorio III Laham, Patriarca melchita di Antiochia e di tutto l'Oriente, con sede a Damasco. Il Patriarca esprime forte preoccupazione per la nuova invasione del villaggio cristiano di Maalula da parte di gruppi armati islamisti, che hanno terrorizzato la popolazione e preso in ostaggio 12 suore ortodosse nel monastero di Santa Tecla.
Il Patriarca ricorda con gioia il recente incontro della Chiesa melkita con Papa Francesco: “Abbiamo invocato con il Santo Padre la fiamma della speranza perché non si estinguesse nei nostri cuori. Aiutati e sostenuti dalle preghiere del Papa e dalle sue iniziative profetiche, audaci ed evangeliche, vogliamo rimanere in questa terra benedetta, la Siria, culla del cristianesimo”. Il Patriarca ha chiesto al Papa di “aiutare i cristiani siriani a restare in Medio Oriente” e lancia un appello: “Noi, cristiani e musulmani, dobbiamo, possiamo e vogliamo restare insieme, per testimoniare il Vangelo e costruire un mondo nuovo e un futuro migliore per i nostri giovani.
Gregorio III riferisce che in Siria vi sono 9 milioni di sfollati. Oltre 1,2 milioni di siriani sono fuggiti in Libano: tra loro circa 42mila cristiani. Nel complesso sono 450mila i cristiani (delle diverse confessioni) emigrati all'estero. Secondo le cifre fornite dal Patriarca, tra i cristiani siriani vi sono circa 1.200 morti, fra civili, soldati, suore e sacerdoti. Le chiese danneggiate sono almeno 60. (PA) (Agenzia Fides 3/12/2013)

Duz2

La difesa di Duz: «Pagai poco l'auto? Era piena di problemi»

Il Custode di Terrasanta a Betlemme, oltre il muro

L'inizio dell'Avvento a Betlemme

lunedì 2 dicembre 2013

La Luce Di Betlemme




LA  LUCE   DI   BETLEMME






logo internazionale





Nella Chiesa della Natività a Betlemme vi è una lampada ad olio che arde perennemente da moltissimi secoli, alimentata dall' olio donato a turno da tutte le Nazioni cristiane della Terra. Poco prima di Natale un bambino, venuto appositamente dall' Austria, accende una luce dalla lampada nella Grotta di Betlemme che è poi portata a Linz con un aereo della linea Austriaca.


Dal 1986 gli Scout viennesi hanno deciso di collaborare alla distribuzione della Luce della Pace, mettendo così in pratica uno dei punti chiave dello scoutismo, l'amore per il prossimo espresso nella "Buona Azione" quotidiana. Di anno in anno è cresciuta la partecipazione e l'entusiasmo per la consegna della "Luce della Pace" tramite i Gruppi Scout. Sempre più numerosi sono gli scout che vi prendono parte.

SABATO 14 DICEMBRE alle ore 9.01 accoglieremo presso la Stazione dei treni di San Giorgio di Nogaro la Luce di Betlemme per poi portarla nella Chiesa della Madonna Addolorata dove seguirà un breve momento di preghiera .

La luce sarà a disposizione di chiunque desideri accoglierla nella propria casa.

Caritas a san Giorgio di Nogaro(tratto da Città nuova)

SOLIDARIETÀ  

Pizza Margherita

Una pizza... in sospeso

di Chiara Andreola
Il buon caffè napoletano, aggiunto al proprio conto, si evolve a San Giorgio di Nogaro in un pasto completo, precisamente una pizza che si può donare al momento del pagamento della propria. I 5 euro simbolici saranno convertiti  dalla Caritas in buoni pasto per le persone più bisognose