La fucina della GMG
Madrid, 9 agosto 2011. Non hanno fatto mai volontariato come gli altri più grandi. Non hanno grosse responsabilità, tuttavia il loro aiuto è ugualmente valido o meglio ancora piú coraggioso. Non sono arrivati ancora tutti quelli che dovrebbero essere presenti. Come se si trattasse di una squadra di calcio, La Giornata Mondiale della Gioventú rappresenta una vera fucina.
Sono giovani volontari, ragazzi e ragazze che ancora non hanno raggiunto il diciottesimo anno d’etá o che lo abbiano appena compiuto e che invece di trascorrere tutto il giorno in piscina, hanno preferito apportare con la loro presenza un granello di sabbia aiutando in modo dissinteressato per portare a termine i preparativi della grande festa dei giovani che inizierá tra una settimana.
Ci sono volontari che sono fratelli come accade con Antonio, Maria e Ines, ci sono quelli che sono amici come Patrizia, Nuria e Lourdes, e c’è qualcuno che come Ignacio dá una mano a suo padre che lavora nell’organizzazione. Leggendo le loro testimonianze, è evidente che questa esperienza della GMG segnerá la loro vita per il futuro.
Maria, Irene e Antonio vivono la GMG in familia
María Villuendas: 17 anni
Dopo aver finito con gli esami di diritto, sua madre le ha proposto di dar una mano alla zia che lavora nel dipartimento di Cultura. Non ha esitato un attimo e ha contribuito ad aggiornare gli elenchi dei diversi eventi della programmazione culturale. È davvero felice dato che ha conosciuto tantissima gente, pur riconoscendo che non sapeva cosa fosse la Giornata Mondiale della Gioventú, che non attirava la sua attenzione. Adesso ha scoperto cos’è e ha tanta voglia di viverla. Su ció che si aspetta dalla Giornata Mondiale della Gioventú, Maria è davvero sincera: qualunque cosa venga fuori, l’affido alle mani di Dio, tra tre anni, se Dio vorrá, la rifaró e andró, ovunque sia, per aiutare”.
Irene Villuendas: 9 anni
Con l’innocenza dei suoi nove anni, Irene ribadisce che nella GMG aiuta, più di quanto faccia a casa. Inoltre dice che le piace, davvero tanto, la GMG perchè “sará la prima volta che vedrá il Papa”. Irene ha contribuito disegnando e dipingendo e adesso è in spiaggia dove spera di “potersi abbronzare perchè è molto chiara di carnagione”. È orgogliosa perchè suo cugino sarà una guardia svizzera che fará parte delle guardie di Benedetto XVI. Come sua sorella María, Irene è sicura di ripetere le future GMG.
Patricia, Nuria y Lourdes, tre amiche unite dalla GMG
Nuria García: 17 anniCompagna di scuola di Lourdes, Nuria sta aiutando nel dipartimento di Comunicazione. “Un’amica mia lavora come volontaria in questo dipartimento e mi ha chiesto se potevo aiutarla”. Non ha dubbi su ció che sará la GMG. “Sará emozionante, siamo nell’etá ideale per viverla al massimo. È un buon momento per rafforzare la mia fede.” La sua piú grande sorpresa nel far parte all’organizzazione della GMG è stata quella di vedere persone provenienti da tutto il mondo lavorare in modo coordinato.
Patricia Muñoz: 17 anniA Patricia succede la stessa cosa come a tanti giovani della sua età che “tre anni fa, non sapevo esistesse la GMG e che cosa fosse”. Collabora nel dipartimento di Comunicazione e durante la GMG darà una mano aiutando tutti i giornalisti che accudiranno alla GMG. Il consiglio che lei dà ai giovani scettici della GMG è quello di “tuffarsi e che abbiano il coraggio di venire dato che simili opportunità accadono una sola volta nella vita e bisogna coglierle al volo. Non si può giudicare se non si sa prima di che si tratta”. A proposito di ciò che accadrà nella GMG, Patricia risponde in modo decisivo: “Ho grandi aspettative per i giorni della GMG, che la Giornata lasci un marchio nella mia vita, voglio trasmettere e condiviere con gli altri tutto ciò che è buono.” Sottolinea che non è un lavoro in più, e l’ atmosfera che c’è tra tutti: “ È ciò che ci unisce, siamo qui perché vogliamo seguire Cristo, condividiamo uno stile di vita che fa la differenza."
Ignacio aiuta suo padre con le nuove tecnologie.
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