mercoledì 30 novembre 2011

Videocustodia, avvento a Betlemme



"E' importante pregare per i cristiani di Egitto e Siria, paesi simbolo dei cambiamenti del Medio Oriente ma anche della loro fragilita'". Questa l'intenzione particolare del Custode di Terra Santa per questo Avvento, aperto sabato con l'ingresso solenne di padre Pizzaballa a Betlemme More

Domenica 4 dicembre 2011


Giordano attuale: vista della riva giordana dalla riva opposta
israeliana. Qui i pejjegrini di Terra Santa ricordano
il Battesimo di Gesù
II DOMENICA DI AVVENTO (ANNO B)


PRIMA LETTURA (Is 40,1-5.9-11)
Preparate la via al Signore.

Dal libro del profeta Isaìa

«Consolate, consolate il mio popolo
– dice il vostro Dio –.
Parlate al cuore di Gerusalemme
e gridatele che la sua tribolazione è compiuta,
la sua colpa è scontata,
perché ha ricevuto dalla mano del Signore
il doppio per tutti i suoi peccati».
Una voce grida:
«Nel deserto preparate la via al Signore,
spianate nella steppa la strada per il nostro Dio.
Ogni valle sia innalzata,
ogni monte e ogni colle siano abbassati;
il terreno accidentato si trasformi in piano
e quello scosceso in vallata.
Allora si rivelerà la gloria del Signore
e tutti gli uomini insieme la vedranno,
perché la bocca del Signore ha parlato».
Sali su un alto monte,
tu che annunci liete notizie a Sion!
Alza la tua voce con forza,
tu che annunci liete notizie a Gerusalemme.
Alza la voce, non temere;
annuncia alle città di Giuda: «Ecco il vostro Dio!
Ecco, il Signore Dio viene con potenza,
il suo braccio esercita il dominio.
Ecco, egli ha con sé il premio
e la sua ricompensa lo precede.
Come un pastore egli fa pascolare il gregge
e con il suo braccio lo raduna;
porta gli agnellini sul petto
e conduce dolcemente le pecore madri».
Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 84)
Rit: Mostraci, Signore, la tua misericordia e donaci la tua salvezza.

Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore:
egli annuncia la pace
per il suo popolo, per i suoi fedeli.
Sì, la sua salvezza è vicina a chi lo teme,
perché la sua gloria abiti la nostra terra.

Amore e verità s’incontreranno,
giustizia e pace si baceranno.
Verità germoglierà dalla terra
e giustizia si affaccerà dal cielo.

Certo, il Signore donerà il suo bene
e la nostra terra darà il suo frutto;
giustizia camminerà davanti a lui:
i suoi passi tracceranno il cammino.

SECONDA LETTURA (2Pt 3,8-14)
Aspettiamo nuovi cieli e una terra nuova.

Dalla seconda lettera di san Pietro apostolo

Una cosa non dovete perdere di vista, carissimi: davanti al Signore un solo giorno è come mille anni e mille anni come un solo giorno. Il Signore non ritarda nel compiere la sua promessa, anche se alcuni parlano di lentezza. Egli invece è magnanimo con voi, perché non vuole che alcuno si perda, ma che tutti abbiano modo di pentirsi.
Il giorno del Signore verrà come un ladro; allora i cieli spariranno in un grande boato, gli elementi, consumati dal calore, si dissolveranno e la terra, con tutte le sue opere, sarà distrutta.
Dato che tutte queste cose dovranno finire in questo modo, quale deve essere la vostra vita nella santità della condotta e nelle preghiere, mentre aspettate e affrettate la venuta del giorno di Dio, nel quale i cieli in fiamme si dissolveranno e gli elementi incendiati fonderanno! Noi infatti, secondo la sua promessa, aspettiamo nuovi cieli e una terra nuova, nei quali abita la giustizia.
Perciò, carissimi, nell’attesa di questi eventi, fate di tutto perché Dio vi trovi in pace, senza colpa e senza macchia.
Parola di Dio

Canto al Vangelo (Lc 3,4.6)
Alleluia, alleluia.
Preparate la via del Signore,
raddrizzate i suoi sentieri!
Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!
Alleluia.

VANGELO (Mc 1,1-8)
Raddrizzate le vie del Signore.

+ Dal Vangelo secondo Marco

Inizio del vangelo di Gesù, Cristo, Figlio di Dio.
Come sta scritto nel profeta Isaìa:
«Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero:
egli preparerà la tua via.
Voce di uno che grida nel deserto:
Preparate la via del Signore,
raddrizzate i suoi sentieri»,
vi fu Giovanni, che battezzava nel deserto e proclamava un battesimo di conversione per il perdono dei peccati.
Accorrevano a lui tutta la regione della Giudea e tutti gli abitanti di Gerusalemme. E si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati.
Giovanni era vestito di peli di cammello, con una cintura di pelle attorno ai fianchi, e mangiava cavallette e miele selvatico. E proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo».
Parola del Signore

PREGHIERA DEI FEDELI

C – Fratelli e sorelle, disponiamo i nostri cuori ad accogliere il dono di gioia e di speranza che il Padre ha preparato per noi. Preghiamo perché Egli converta i nostri cuori e ci aiuti a costruire un mondo in cui amore e verità, giustizia e pace si incontrino.

L - Preghiamo insieme e diciamo:

Converti i nostri cuori, Signore.

1.      I ministri della Chiesa attingano alla Parola la luce e la forza per essere voce che annuncia al cuore inquieto dell’uomo la consolazione dell’amore gratuito e fedele del Padre. Preghiamo.

2.      Quanti sono schiavi della violenza e vittime della sfiducia e della disperazione aprano il cuore al soffio dello Spirito che riaccende la speranza di un futuro nuovo. Preghiamo.

3.      I credenti vivano l’Avvento come un tempo di grazia in cui preparare la strada al Signore con un itinerario di conversione del cuore. Preghiamo.

4.      I cristiani delle diverse confessioni attendano operosi il Giorno del Signore e affrettino la costruzione dei cieli nuovi e della terra nuova, con la purezza del cuore e la santità della vita. Preghiamo.

5.      L’Eucaristia che stiamo celebrando riempia i nostri cuori della speranza cristiana che è Cristo, per divenire noi stessi testimoni di gioia e seminatori di speranza. Preghiamo.

C – Dio, Padre nostro, che esaudisci le preghiere dei tuoi figli, rendici docili alla voce del tuo Spirito, perché riconosciamo il Redentore che viene e ci rallegriamo della salvezza che opera in noi. Per Cristo nostro Signore.   T - Amen.


venerdì 25 novembre 2011

Sabato la colletta alimentare in 132 supermercati

 
In 49 comuni della provincia, la spesa che «fa del bene»

UDINE (25 novembre, ore 15) - Sono 132 i supermercati che in 49 comuni della provincia di Udine hanno aderito alla 15ª giornata nazionale della Colletta alimentare, che si terrà sabato 26 novembre, promossa dalla Fondazione Banco alimentare onlus, in collaborazione con il movimento di Comunione e Liberazione, la Compagnia delle opere, l’Associazione nazionale alpini, la Società San Vincenzo de Paoli, la Protezione civile regionale e con l’alto patronato della Presidenza della Repubblica.
 
Si tratta di supermercati appartenenti a 42 catene di distribuzione presenti da Tarvisio a Latisana, passando per Udine che si vede rappresentata da ben 30 punti vendita. «Perché i volontari del Banco alimentare – ricorda Paolo Olivo, presidente dell’Associazione Banco alimentare regionale – puntano a superare lo storico risultato del 2010, quando in tutta Italia, in un sol giorno, vennero raccolte 9 mila 400 tonnellate di cibo, mentre in regione fu raggiunto il primato locale di 553 tonnellate. E se a livello nazionale la Colletta alimentare ha rappresentato circa il 12% delle oltre 80 mila tonnellate distribuite gratuitamente nel 2010 a un milione e 400 mila poveri, attraverso 8 mila 159 strutture caritative, nella nostra regione il suo peso sale al 50% delle oltre 1.100 tonnellate donate a 43 mila 500 bisognosi, assistiti da 350 associazioni, come la San Vincenzo, i gruppi Caritas parrocchiali, le mense dei Cappuccini, case di accoglienza, cooperative di solidarietà sociale e istituti».
 
In 22 anni, da quel 1989 che oltre alla caduta del muro di Berlino vide anche la nascita del Banco alimentare per iniziativa di don Luigi Giussani e di Danilo Fossati, fondatore della Star, la Fondazione oggi guidata da don Mauro Inzoli ha fatto tanta strada, crescendo anno dopo anno, sia nella diffusione capillare sul territorio italiano, che nei quantitativi di alimenti raccolti e donati, ma anche nel coinvolgimento di migliaia di associazioni caritative.
 
Ma nonostante l’evidente successo conseguito da questi volontari, la preoccupazione continua è vivere l’esperienza cristiana, rispondendo al bisogno delle persone che vengono incontrate, come si può ben comprendere leggendo il testo distribuito per motivare l’adesione alla Colletta alimentare, che recita: «Il momento storico che stiamo vivendo rimane molto delicato e drammatico. I poveri sono in costante crescita e sono sempre più prossimi a ciascuno di noi. Non manca solo il cibo, manca il lavoro, la casa e soprattutto sembrano venir meno le ragioni per sperare e per questo si è sempre più soli; una solitudine spesso avvertita da chiunque, poveri o ricchi. Cristo, presente ora, colma quella solitudine, risponde a tutte le esigenze del nostro cuore. Per questa esperienza, proponiamo a ognuno la Colletta alimentare, perché facendo la spesa per chi è nel bisogno, si ridesti tutta la nostra persona, cominciando a vivere all’altezza dei desideri del nostro cuore».
 
E già da sabato 3 dicembre, alle 10, con l’Open day che si terrà nel magazzino del Banco alimentare del Friuli-Venezia Giulia, in via Venceslao Menazzi Moretti a Pasian di Prato, a tutti sarà possibile prendere visione diretta di uno dei miracoli fatti, ai nostri giorni, dalla carità cristiana.
Flavio Zeni

Anche in Europa?

ASIA/HONG KONG - Associazione missionaria dei laici: il 18 dicembre mandato missionario ad una laica che trascorrerà tre anni in India

Hong Kong (Agenzia Fides) - La signora Stephania Ling, della parrocchia di Santa Margherita ad Hong Kong, il prossimo 18 dicembre riceverà il Mandato missionario dell'Associazione Missionaria dei Laici Cattolici di Hong Kong (Hong Kong Catholic Lay Missionary Association) per trascorrere tre anni in missione a Kolkata, in India. La notizia è stata data durante la recente Assemblea Annuale dell'Associazione, la 23ma, e l'incontro di formazione spirituale per l'evangelizzazione all'estero. Secondo le informazioni raccolte dall'Agenzia Fides, Stephania Ling sarà la quarta laica dell'Associazione ad andare in missione in questo periodo, le altre tre infatti già si trovano in Cambogia, Thailandia e Kenya. Nello stesso incontro Mons. Pierre Lam Minh, MEP, Vicario generale della diocesi con una lunga esperienza missionaria in Vietnam, ha presentato alla cinquantina di partecipanti "la situazione della Chiesa vietnamita", e p. Giovanni Giampietro, PIME, ha parlato sulla testimonianza della fede dei laici attraverso le opere di carità.
Secondo le informazioni diffuse dall'Associazione, questa esperienza laicale missionaria è nata nel 1988 con il motto evangelico "Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo ad ogni creatura" (Mc 16,15). E' stata la prima associazione laicale che ha mandato missionari laici all'estero. Fino ad oggi ci sono stati 11 laici che hanno risposta generosamente alla chiamata di Cristo prestando il servizio dell'evangelizzazione in Africa (Zimbabwe, Mauritius, Kenya) ed in Asia (Cambogia e Thailandia). Gli obiettivi dell'Associazione sono: rispondere alla chiamata di Cristo come laico di Hong Kong mettendo tutto l'impegno nella missione dell'evangelizzazione; stare insieme ai poveri aiutandoli a conoscere il loro valore, la dignità e la capacità donate da Dio; aiutare le aree missionarie a raggiungere attraverso l'evangelizzazione l'autosufficienza, favorendo la crescita di una Chiesa locale matura. (NZ) (Agenzia Fides 2011/11/25)

giovedì 24 novembre 2011

Caritas: Attraverso le mani aperte dei discepoli di Gesù



"Ciascuno di voi è chiamato a dare il suo contributo affinché l'amore con cui siamo da sempre e per sempre amati da Dio divenga operosità della vita, forza di servizio, consapevolezza della responsabilità". Con queste parole oggi Benedetto XVI ha salutato la famiglia della Caritas Italiana, riunita nella Basilica Vaticana per i 40 anni di fondazione. Il Pontefice ha espresso gratitudine per il lavoro svolto -- basato su tre attenzioni: ascoltare, osservare, discernere -- e per la capacità di avere "un cuore che vede", anche quando "la strada si fa dura e lo sforzo sembra non dare risultati". Tra i pensieri del Papa sono affiorate così le grandi sfide di oggi: il mondo della migrazione; il divario tra no ... More

Fase di riforme in Myanmar

ASIA/MYANMAR - L'Arcivescovo di Yangon: "Svolta politica positiva nel paese, ora pieni diritti per tutte le religioni"

Yangon (Agenzia Fides) - "Guardiamo in modo molto favorevole l'attuale fase di riforme. Ora il governo inviti i leader religiosi a collaborare per lo sviluppo del paese e dia uguali tutele, opportunità e diritti a tutte le religioni": è quanto dice all'Agenzia Fides Sua Ecc. Mons. Charles Maung Bo, SDB, Arcivescovo della capitale, Yangon, e Segretario Generale della Conferenza Episcopale del Myanmar.
L'Arcivescovo nota i miglioramenti sul piano interno: "Le voci delle persone sono positive, c'è un risveglio e una maggiore libertà nell'opinione pubblica. Si è aperto un dialogo tra il governo e la leader del partito d'opposizione, Aung San Suu Kyi, che parteciperà, con il suo partito, alle prossime elezioni". E rimarca i progressi a livello internazionale: "Il Myanmar sarà il paese ospitante della prossima riunione dell'ASEAN, nel 2014, e ne avrà la presidenza", ricordando che c'è maggiore attenzione della comunità internazionale e degli Stati Uniti verso il paese, mentre "anche la Cina sembra tranquilla".
In questo momento di generale cambiamento, Mons. Bo chiede al governo di invitare i leader religiosi "a dare un contributo fattivo allo sviluppo del paese", eliminando definitivamente la "mentalità chiusa, le discriminazioni e le restrizioni nei confronti delle religioni", che sono "gravi ingiustizie". "Dobbiamo imparare dal passato e investire nel futuro: lo stato oggi deve dare uguali tutele, opportunità e diritti a tutte le religioni. Abbiamo sofferto troppo a lungo. Molti sono morti e oggi abbiamo il desiderio di dare la nostra testimonianza cristiana" rimarca l'Arcivescovo.
"Abbiamo apprezzato - prosegue Mons. Bo - le misure prese dal governo negli ultimi tempi: liberazione di alcuni prigionieri politici, il coraggio con cui ha sospeso il progetto della diga di Myitsone, lo spazio consentito al partito di opposizione. Noi siamo per una collaborazione costruttiva. Come nazione unita, tutti possiamo averne benefici, a tutti i livelli".
Sebbene oggi mantengano "un atteggiamento di prudenza", dopo anni di regime oppressivo - conclude il Presule - i cristiani del Myanmar intendono dare un contributo maggiore all'edificazione del futuro del Myanmar, mettendo a servizio del paese tutte le loro risorse e carismi (PA) (Agenzia Fides 24/11/2011)

Friel Annia

L'impianto di Torviscosa su Radiocor il Sole 24 ore

Ladri in manette

Clicca e leggi su ilfriuli.it
I carabinieri di Udine hanno sgominato una banda di ladri albanesi che ha colpito ripetutamente nella Bassa friulana a fine ottobre. Recuperata molta refurtiva.

San Giorgio secondo i Copti



I copti di Gerusalemme hanno celebrato numerosi la festa di San Giorgio, onorando le reliquie del martire con un rito che richiama ogni anno moltissimi fedeli

Servizio / montaggio: Serena Picariello
Immagini: Garo Nalbandian More

mercoledì 23 novembre 2011

Una percezione della realtà nella sua totalità con Dio



"In Africa ho visto una freschezza del sì alla vita, una freschezza del senso religioso e della speranza e una percezione della realtà nella sua totalità con Dio". Incontrando i fedeli radunati in aula Paolo VI, il Papa ha ricordato con gioia la tre giorni in Africa, in occasione del 150.esimo anniversario dell'evangelizzazione del Benin e della firma e consegna dell'Esortazione Apostolica postsinodale Africae munus. Benedetto XVI ha ringraziato quanti hanno contribuito alla buona riuscita della visita e ha ricordato i vari eventi che l'hanno scandita: l'incontro con la Chiesa del Benin, con i bambini e con il mondo della sofferenza, l'appuntamento con le Istituzioni politiche, il Corpo Diplomatico e ... More

AFRICA/SOMALIA - Le piogge portano sollievo ma anche danni: report di Caritas Somalia

Mogadiscio (Agenzia Fides) - Le piogge che hanno cominciato a cadere sulla Somalia stanno avendo aspetti positivi e negativi. Secondo quanto afferma il Situation Report inviato all'Agenzia Fides da Caritas Somalia, i corsi d'acqua stanno accrescendo il loro flusso permettendo la ripresa delle coltivazioni. Le piogge sono state, in alcuni casi, al di sopra della media stagionale e sono state segnalate inondazioni in alcune aree pianeggianti con la conseguente distruzione delle colture di mais. Gli agricoltori sono stati così costretti a riseminare, mentre sono in aumento le malattie delle vie respiratorie e le infezione di origine idrica, in particolare della malaria.
Nel complesso, comunque la pioggia tanto necessaria alla fine aiuterà a sostenere il raccolto. Tuttavia il suo rendimento è previsto al di sotto della produzione media con un ritardo da 1 a 2 mesi. Nonostante le piogge, le condizioni di sicurezza alimentare permangono precarie a causa dei prezzi degli alimenti di base, che sono al di sopra della media, e alle difficoltà di accedere agli aiuti umanitari provocate dalle forti piogge e dallo stato di insicurezza.
Il livello di emergenza di tre regioni della Somalia (Baia, Bakool e Lower Shabelle) è stato ridotto da "carestia" a "emergenza". Le popolazioni di queste regioni non sono più a rischio fame, ma i loro tassi di malnutrizione sono ancora molto elevati e se il livello di assistenza umanitaria dovesse diminuire, queste aree potrebbero facilmente ritornare ad uno stato di carestia. Gli sfollati di Mogadiscio e di alcune parti del Middle Shabelle rimangono invece in condizioni di carestia.
I partner della Caritas che sostengono i progetti in Somalia si sono incontrati a Nairobi per una riunione presieduta da Sua Ecc. Mons. Giorgio Bertin, Vescovo di Gibuti e Amministratore Apostolico di Mogadiscio. L'incontro era incentrato sui progetti in corso e su quelli futuri, oltre che sulle possibili collaborazioni con la diaspora somala e le organizzazioni islamiche. Caritas Italia ha presentato un progetto pilota per condurre colloqui di sensibilizzazione con la diaspora somala in Italia al fine di meglio comprendere le preoccupazioni della diaspora e la sua percezione della situazione attuale della Somalia. (L.M.) (Agenzia Fides 23/11/2011)


    I DOMENICA DI AVVENTO (ANNO B)


 
PRIMA LETTURA (Is 63,16-17.19; 64,2-7)
Se tu squarciassi i cieli e scendessi!

Dal libro del profeta Isaìa

Tu, Signore, sei nostro padre,
da sempre ti chiami nostro redentore.
Perché, Signore, ci lasci vagare lontano dalle tue vie
e lasci indurire il nostro cuore, cosi che non ti tema?
Ritorna per amore dei tuoi servi,
per amore delle tribù, tua eredità.
Se tu squarciassi i cieli e scendessi!
Davanti a te sussulterebbero i monti.
Quando tu compivi cose terribili che non attendevamo,
tu scendesti e davanti a te sussultarono i monti.
Mai si udì parlare da tempi lontani,
orecchio non ha sentito,
occhio non ha visto
che un Dio, fuori di te,
abbia fatto tanto per chi confida in lui.
Tu vai incontro a quelli che praticano con gioia la giustizia
e si ricordano delle tue vie.
Ecco, tu sei adirato perché abbiamo peccato
contro di te da lungo tempo e siamo stati ribelli.
Siamo divenuti tutti come una cosa impura,
e come panno immondo sono tutti i nostri atti di giustizia;
tutti siamo avvizziti come foglie,
le nostre iniquità ci hanno portato via come il vento.
Nessuno invocava il tuo nome,
nessuno si risvegliava per stringersi a te;
perché tu avevi nascosto da noi il tuo volto,
ci avevi messo in balìa della nostra iniquità.
Ma, Signore, tu sei nostro padre;
noi siamo argilla e tu colui che ci plasma,
tutti noi siamo opera delle tue mani.
Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 79)
Rit: Signore, fa’ splendere il tuo volto e noi saremo salvi.


Tu, pastore d’Israele, ascolta,
seduto sui cherubini, risplendi.
Risveglia la tua potenza
e vieni a salvarci.

Dio degli eserciti, ritorna!
Guarda dal cielo e vedi
e visita questa vigna,
proteggi quello che la tua destra ha piantato,
il figlio dell’uomo che per te hai reso forte.

Sia la tua mano sull’uomo della tua destra,
sul figlio dell’uomo che per te hai reso forte.
Da te mai più ci allontaneremo,
facci rivivere e noi invocheremo il tuo nome.

SECONDA LETTURA (1Cor 1,3-9)
Aspettiamo la manifestazione del Signore nostro Gesù Cristo.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Fratelli, grazia a voi e pace da Dio Padre nostro e dal Signore Gesù Cristo!
Rendo grazie continuamente al mio Dio per voi, a motivo della grazia di Dio che vi è stata data in Cristo Gesù, perché in lui siete stati arricchiti di tutti i doni, quelli della parola e quelli della conoscenza.
La testimonianza di Cristo si è stabilita tra voi così saldamente che non manca più alcun carisma a voi, che aspettate la manifestazione del Signore nostro Gesù Cristo. Egli vi renderà saldi sino alla fine, irreprensibili nel giorno del Signore nostro Gesù Cristo. Degno di fede è Dio, dal quale siete stati chiamati alla comunione con il Figlio suo Gesù Cristo, Signore nostro!
Parola di Dio

Canto al Vangelo (Sal 84,8)
Alleluia, alleluia.
Mostraci, Signore, la tua misericordia
e donaci la tua salvezza.
Alleluia.

VANGELO (Mc 13,33-37)
Vegliate: non sapete quando il padrone di casa ritornerà.

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Fate attenzione, vegliate, perché non sapete quando è il momento. È come un uomo, che è partito dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai suoi servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vegliare.
Vegliate dunque: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino; fate in modo che, giungendo all’improvviso, non vi trovi addormentati.
Quello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!».
Parola del Signore

PREGHIERA DEI FEDELI

C – Fratelli e sorelle, nell’attesa del Redentore, rivolgiamo le nostre suppliche al Padre che è nei cieli, perché venga incontro alle nostre necessità e a quelle di tutti gli uomini.

L - Preghiamo insieme e diciamo:

Visita il tuo popolo, Signore.

1.      Per la Chiesa pellegrina nel mondo, perché faccia parte a tutti gli uomini della speranza che illumina il suo cammino e risvegli in loro l’attesa della salvezza, preghiamo.

2.      Per coloro nei quali la durezza della vita ha spento ogni speranza, perché la nostra preghiera e la nostra fraternità facciano rifiorire la fiducia e la volontà di impegnarsi per un domani migliore, preghiamo.

3.      Per le nostre Comunità cristiane, perché la vicinanza del Signore ci stimoli a vincere l’egoismo e la menzogna per vivere nella verità e nell’amore, preghiamo.

4.      Per le giovani generazioni, perché vedano nel Cristo il modello dell’umanità nuova, a cui devono ispirarsi per le grandi scelte della vita, preghiamo.

5.      Per tutti noi, perché il dono del nuovo Anno liturgico sia per noi il tempo del nuovo e definitivo incontro con Cristo, nello spirito della fede che professiamo, celebriamo e viviamo, preghiamo.

C – Tu ci riveli, o Padre, che quanto più grande è la nostra attesa, tanto più ricco sarà il tuo dono; accogli queste nostre suppliche e accresci in noi con la venuta del tuo Figlio il bene inestimabile della speranza. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.  

T - Amen.






Pinnizzotto augura Buon Anno Liturgico a chi segre la Parola Di Dio

Carissimi nel Signore,
all’inizio del nuovo Anno liturgico è mio vivo desiderio porgere a voi, ai vostri cari ed alle Comunità cristiane in cui vivete ed operate il mio fraterno augurio perché la Pace di Colui che viene pervada i vostri cuori.

Inizia il 9° anno in cui preparo e condivido il piccolo/povero servizio del sussidio per la preparazione e l’animazione della Liturgia festiva. E’ un servizio parecchio oneroso, perché i tanti impegni personali, pastorali e di lavoro mi permettono di dedicare sempre meno tempo allo studio e, quindi, alla realizzazione dei fascicoli che ricevete.  Come ho più volte annunciato, la “tentazione” di lasciare questo impegno è stata da me valutata numerose volte… e, soprattutto, all’inizio di un nuovo Anno diventa più insistente la preoccupazione di non poterlo affrontare al meglio. Tuttavia, provo ad andare avanti, confortato e sostenuto da ciascuno di voi e, in particolare, da coloro che in ogni modo mi fanno pervenire segni di affetto, di stima e di riconoscenza, unitamente al preziosissimo sostegno della preghiera nella Comunione più intima e perfetta dei fratelli in Cristo. A tutti e a ciascuno la mia gratitudine!

Un “nuovo inizio” richiede sicuramente di verificare il cammino percorso fino a questo momento. Purtroppo, il “relativismo” domina non solo nel campo morale ma ovunque e, per quel che ci riguarda, anche nel campo liturgico. Troppo spesso nel preparare e curare la Liturgia ci lasciamo trascinare da fantasie personali, da attrazioni catechistiche e ludiche che giustifichiamo come “pastorali”, da gesti improvvisati che abbiamo visto in altre Comunità, ecc.  Sovente mi vengono richieste “novità” da introdurre nelle celebrazioni, dimenticando forse che “La Novità” è da individuare in Cristo stesso, che è venuto, che viene e che verrà. Pertanto, dinanzi a così imperante relativismo liturgico, è bene usare saggezza e prudenza perché distorte novità non ci distraggano dalla vero Novità! Conoscenza dei prenotanda  dei vari libri liturgici e degli insegnamenti del Magistero della Chiesa al fine di una corretta celebrazione della Liturgia sono la sicura medicina.

L’Anno liturgico, come ci siamo detti tante volte, non è un qualcosa di “ciclico”, un qualcosa che si ripete… ma è sempre nuova esperienza della celebrazione del Mistero di Cristo di cui ogni uomo è reso partecipe. Ogni anno deve essere per noi occasione in cui avanzare nell’accoglienza di questo Mistero, nel sentirLo e farLo “nostro”, perché giungiamo ad un fede matura e autentica… quindi, non si tratta di trovare e/o introdurre innovazioni nella Messa! Di grande aiuto sono per noi le parole del Prefazio I/A dell’Avvento: «Ora egli viene incontro a noi in ogni uomo e in ogni tempo, perché lo accogliamo nella fede e testimoniamo nell’amore la beata speranza del suo regno».
La divina Liturgia è lo spazio più bello, più vero e più grande perché ciascuno di noi si ri-trovi parte del Mistero di Cristo, Signore e Salvatore. Vogliamo sciuparlo per noi e per i nostri fratelli? Non sarà meglio intensificare i nostri sforzi perché le nostre celebrazioni, ben preparate e curate, soprattutto accoglienti, decorose, sobrie e solenni allo stesso tempo, e ovviamente corrette edifichino ciascuno? Pastori e laici dobbiamo attuare una sinergia ( = Comunione) che ci aiuti a migliorare la qualità dei nostri servizi e ministeri:
-          pulizia e decoro dell’aula liturgica
-          pulizia e decoro dei lini, dei vasi e delle vesti
-          cura del servizio liturgico (accoliti, ministranti)
-          adeguata preparazione biblica e tecnica di chi proclama la Parola di Dio
-          preparazione dell’omelia e delle varie prese di parola (eventualmente anche da parte del commentatore)
-          uso dei formulari più appropriati per l’eucologia (non è possibile/pensabile scegliere ad ogni Messa la II prece eucaristica!!!)
-          scelta oculata dei canti (adeguati per i tempi liturgici) nonché degli strumenti (tante volte non si capisce se si è in chiesa o a uno spettacolo musicale/teatrale, in cui non ci si riesce a concentrare nella preghiera e nell’ascolto a causa di rumori assordanti!!!)
-          valorizzazione di ogni gesto (per esempio, la comunione sotto le due specie viene distribuita solo occasionalmente e in qualche chiesa!!!) e spazio (luogo della Parola, battistero, cero pasquale “vero” e non “tubo di plastica”…)

Mi sono permesso di richiamare brevissimamente solo alcuni aspetti, quelli che ritengo più importanti e urgenti da rivedere, anche perché di settimana in settimana non ci manca occasione per “ripassare” i vari temi. E, se mi permetto di richiamare sempre le stesse cose, vi prego di perdonarmi ma lo ritengo davvero necessario. Non si tratta di standardizzare le nostre celebrazioni, ma di renderle vere, dignitose, decorose… perché ognuno ne venga fuori edificato, trasformato.
Se il mio piccolo/povero aiuto della traccia per la preparazione e l’animazione della Liturgia serve solo a fare il “copia-incolla” della Preghiera universale o di qualche altra monizione, allora siamo davvero fuori strada!!!
Di profonda ricchezza sono queste espressioni dell’Arcivescovo Piero Marini, già Maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie, che spero possano esser fatte proprie da ciascuno: «Ho imparato ad amare la liturgia della Chiesa, che ritengo con la fede, il dono più grande ricevuto che dà un senso al mio vivere umano e sacerdotale in questo mondo» (1.X.2007).

Sento di dover rivolgere un pensiero di profonda gratitudine verso tutti coloro che nello studio dei documenti del Magistero, nella preghiera (personale e comunitaria) e nell’impegno fattivo e costante si prodigano per le proprie Comunità cristiane: fratelli Presbiteri e validissimi operatori pastorali.
Ringrazio coloro che, animati da sana e giusta curiosità, non si stancano di ricercare, studiare, capire e intraprendere le migliori strategie pastorali.
Ancora, come già detto sopra, esprimo viva riconoscenza a tutti coloro che mi scrivono, pazientando per le mie risposte che spesso tardano ad arrivare (vi prego di perdonarmi!!!), specialmente a coloro con cui, attraverso il mio servizio, ho avuto modo in questi anni di stringere legami di vera amicizia (anche attraverso incontri personali, spazi comunitari di formazione, ecc.).
Infondere coraggio, dare speranza, tendere alla mano ai tribolati è quanto deve scaturire dalle nostre belle Liturgie in quest’ora drammatica per molti popoli. Ognuno deve impegnarsi a fare in modo che il fratello accanto si senta accolto, aiutato, protetto, sostenuto… questo è il frutto più bello della nostra fede cristiana celebrata!
Ci aiuti il Signore a saperLo riconoscere mentre viene incontro alla nostra povertà, perché ogni cuore sia la Sua dimora, nell’imitazione più alta della Vergine Madre, cui affidiamo il nostro servizio e le nostre persone.

Salutandovi fraternamente, vi auguro di tutto cuore buon Anno liturgico e buon Avvento!!!




Vostro in Cristo
Antonio Paolo

AFRICA/EGITTO - "L'Egitto è in movimento e la domanda del popolo di un vero cambiamento diventa sempre più insistente" afferma p. Verdoscia

Il Cairo (Agenzia Fides) - "È stato smentito chi affermava che in Egitto vi sia stata una rivoluzione mancata. I fatti di questi giorni ed ore dimostrano invece che il popolo ha preso coscienza della propria forza, quando scende in piazza per cercare di riprendere le redini in mano" dice all'Agenzia Fides p. Luciano Verdoscia, missionario comboniano, che vive ed opera al Cairo, dove continuano le proteste e gli scontri tra forze di sicurezza e dimostranti in piazza Tahrir. I Fratelli Musulmani si sono sfilati dalle proteste ed hanno affermato di voler partecipare ad un incontro con il Consiglio
Supremo delle Forze armate.
"Questi ultimi avvenimenti smentiscono, a mio avviso, anche alcune voci riportate dai giornali locali, secondo le quali le proteste derivano da una strategia dei Fratelli Musulmani e dei salafiti per creare caos nel Paese e gettare discredito nei confronti dell'esercito e del governo, per poi prendere in mano il potere. Sono interpretazioni alle quali non ho mai creduto" dice p. Luciano. "Si sta verificando ancora quello che è accaduto sotto il regime di Mubarak, sono i giovani che sono scesi ancora in volta in piazza con precise motivazioni e richieste: stop agli arresti e ai processi sommari nei confronti degli attivisti politici, assicurare assistenza alle famiglie di coloro che sono morti o sono rimasti feriti durante la rivoluzione contro Mubarak, protestare contro i principi sovra-costituzionali affermati dai militari (vedi Fides 21/11/2011), l'esistenza della polizia segreta che era stata formalmente sciolta, e così via".
P. Luciano si dimostra prudente sulla possibile avanzata elettorale dei partiti islamisti nella tornata elettorale che inizierà il 28 novembre: "è vero che esiste un consenso all'interno del Paese nei confronti dell'islamismo, che in termine elettorali può rappresentare il 30-35% dei voti. Ma accanto a questo in Egitto si sta diffondendo anche una mentalità laica. Vi sono persone che hanno il coraggio di dire che vogliono distinguere tra lo Stato e la religione. Non penso quindi che i gruppi che si richiamano all'islamismo possano ottenere la maggioranza assoluta. Penso che otterranno una maggioranza relativa, e questo è un bene, perché la gente prenderà coscienza di come questi gruppi agiranno".
Alcuni analisti affermano che esisterebbero accordi di spartizioni di potere tra i militari e i Fratelli Musulmani. "Vi sono stati dei tentativi di accordo di questo tipo - spiega il missionario - ma sono falliti, anche perché gli stessi Fratelli Musulmani si sono divisi e suddivisi in diversi gruppi e sotto-gruppi. Addirittura i giovani della Fratellanza Musulmana che hanno partecipato alla rivoluzione affermano di volere un governo laico, o meglio civile, come si preferisce dire qui. Stiamo attenti dunque a presentare delle teorie o delle ipotesi come fatti. L'Egitto è in movimento e la domanda del popolo di un vero cambiamento diventa sempre più insistente" conclude p. Luciano. (L.M.) (Agenzia Fides 22/11/2011)

domenica 20 novembre 2011

Il discorso di Bersani: il voto al nuovo governo

Foglio Parrocchiale Domenica 20 Novembre 2011


Domenica Giornata del Seminario

 
In tutta la Diocesi preghiere e offerte per Castellerio

UDINE (19 novembre ore 15) - Si celebra domenica la “Giornata diocesana del seminario”, un momento in cui tutte le comunità sono chiamate a pregare per i seminaristi e a sostenerli concretamente. Attualmente, al seminario interdiocesano di Castellerio di Pagnacco si stanno formano 19 giovani, di cui 11 provengono dall’arcidiocesi di Udine. Domenica 20 novembre, nelle sante messe, tutti i parroci sono invitati a preparare un’apposita preghiera dei fedeli dedicata al sostegno del seminario.
 
Domenica pomeriggio, alle 16.30, si tiene anche l’annuale incontro degli “Amici del Seminario”, sempre a Castellerio. Sono invitate le persone che in qualsiasi modo amano e sostengono il Seminario con generosità e semplicità. L’incontro si concluderà con la S. Messa delle 18.00 assieme ai seminaristi (nella foto quelli del primo biennio di discernimento con il rettore don Dino Bressan) e ai loro familiari nella chiesa del Seminario, durante la quale l’Arcivescovo, S.E. mons. Andrea Mazzocato presiederà il “Rito di Ammissione” del seminarista Agostino Pitto.

Uno dei più bei giorni della mia vita



"Il giorno della mia prima Comunione è stato uno dei più bei giorni della mia vita". Con un ricordo e un'emozione, sabato pomeriggio, Benedetto XVI si è fatto circondare dall'affetto dei bambini di Cotonou, che lo attendevano nella parrocchia di Santa Rita. Di quel giorno lontano il Papa ha voluto condividere soprattutto l'evento di Gesù-Eucarestia che riceveva per la prima volta, un tesoro -- ha precisato -- che "bisogna saper condividere con generosità". Sull'esempio di san Kizito, giovane ugandese "messo a morte perché voleva vivere secondo il Battesimo che aveva ricevuto", il Pontefice ha chiesto a tutti di coltivare la preghiera, che è "un grido d'amore lanciato verso Dio nostro Padre con la volont ... More

sabato 19 novembre 2011

Preghiera a Maria, perché doni la pace ed interceda per l'Africa



Nella cattedrale di Cotonou Benedetto XVI ha elevato la sua preghiera a Maria, perché doni la pace ed interceda per l'Africa. Il Papa nel pomeriggio di venerdì, subito dopo l'arrivo all'aeroporto, si è recato in visita alla cattedrale, mentre migliaia di persone si riversavano nelle strade per seguire il passaggio del corteo papale che ha compiuto un lungo giro della città attraversando i due ponti tra la laguna e l'Oceano. Nella cattedrale, dedicata a Nostra Signora della Misericordia, Benedetto XVI ha reso omaggio al Santissimo Sacramento ed ha sostato in preghiera sulle tombe dei due arcivescovi sepolti nelle cappelle a sinistra e a destra dell'altare.
Ad accogliere il Papa erano presenti tutti i ... More

venerdì 18 novembre 2011

Jeans scoloriti? Fanno male alla salute

 
I Gruppi di acquisto solidale promuovono il cotone bio

UDINE (14 novembre, ore 13.44) - Anche in Friuli è arrivata la campagna di sensibilizzazione per un vestire consapevole. Il Gas Furlan, gruppo di acquisto solidale, ha organizzato un incontro per far conoscere l’impatto ambientale e sociale delle coltivazioni di cotone nel mondo.
 
Si parla di grandi inquinamenti, di massiccio consumo di acqua e in alcuni casi di sfruttamento della manodopera, come in India, dove sono documentati casi di  bambini costretti a lavorare nei campi mentre vengono irrorati pesticidi. Uno degli ultimi problemi emersi nella filiera dal tessile riguarda la sabbiatura del jeans, per dargli quell’aspetto logoro oggi di moda.
 
Maria Ida Turello, referente del Gas Furlan, spiega: “Per avere l’effetto “scolorito” gli operatori usano una tecnica che consiste nel sparare della sabbia sul denim con un compressore ad altissima pressione. Molti di questi lavoratori, però, mettono a rischio la loro salute e sviluppano forme acute di silicosi, una malattia polmonare causata dalla silice presente nella sabbia e che durante l’operazione si disperde nell’aria”.
 
All’incontro organizzato dal Gruppo di acquisto solidale sono intervenuti anche gli imprenditori della Ecogeco, ditta veneta che produce jeans confezionati in loco con cotone biologico tinto con prodotti vegetali e venduti direttamente ai Gruppi di acquisto.
 

Maxi traffico di indumenti usati

 
Arrestato anche il trasportatore friulano Gianni Moretti

UDINE (18 novembre, ore 11.30) - Un anno di indagini, condotte dai Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Firenze hanno consentito di fare luce su un maxi traffico di indumenti usati provenienti dalla raccolta sul territorio, che, in totale violazione della normativa sui rifiuti, venivano inviati ad aziende principalmente campane ed in parte estere ( Slovacchia ) che li commercializzavano al dettaglio simulando trattamenti in realtà mai avvenuti e realizzando ingenti guadagni.

Dalle prime ore di stamane, nelle province di Prato, Napoli, Treviso e Udine, i Carabinieri hanno eseguito 6 ordinanze di custodia cautelare personale in regime di arresti domiciliari, emesse dal GIP di Firenze. Per tutti l’accusa di traffico illecito di rifiuti: si tratta di imprenditori e  autotrasportatori che gestivano a vario titolo in concorso tra loro il fiorente traffico secondo ingegnosi e ben collaudati meccanismi in grado di garantire la regolarità di facciata di un giro d’affari molto lucroso. 

La base operativa dell’attività illecita era l’impianto per il recupero di rifiuti tessili “TESMAPRI s.p.a.” di Montemurlo (PO).  Da qui venivano gestiti i flussi di stracci che, acquistati dai gestori della raccolta sul territorio, spesso realizzata anche da ignare associazioni no profit ( ne sono state censite circa 55 ) che destinavano i ricavi ai propri scopi statutari, venivano rivenduti a ditte che ne curavano la commercializzazione al dettaglio sul mercato dell’usato.
 
Gli stracci raccolti sul territorio sono dei rifiuti che come tali soggiacciono a precise regole dettate dalla legge: per potere essere recuperati, e re-immessi pertanto sul mercato come merce, necessitano di un trattamento che consiste in operazioni di vaglio e cernita ed in un processo di igienizzazione, operazioni queste che possono essere effettuate solo da aziende e impianti in possesso di apposite autorizzazioni al recupero dei rifiuti.  Come la “TESMAPRI ”, appunto, che però ben si guardava dal sostenere i costi connessi alle operazioni di recupero, limitandosi a falsificare una serie di documenti per far figurare il passaggio del rifiuto presso il proprio stabilimento quando, in realtà, esso arrivava direttamente a ditte non autorizzate a trattare rifiuti che, dopo sommaria cernita, re-immettevano sul mercato i pezzi più appetibili, provvedendo a smaltire illecitamente la parte non riutilizzabile contribuendo ad alimentare il degrado del territorio con pratiche, come quella dell’incendio di stracci lungo la pubblica via, tristemente note in Campania.
 
La cruciale fase del trasporto illecito veniva assicurata dall’imprenditore friulano Gianni Moretti, che metteva a disposizione il consistente parco camion delle società di trasporto a lui riconducibili ELLETI e TRAVELLER di Manzano e dai trasportatori  F.lli  PARLATI s.a.s. di Cercola (Na).  

Il traffico stroncato oggi dall’indagine dei Carabinieri, oltre a recare danno all’ambiente con l’illecito smaltimento dei tessuti non più utilizzabili, esponeva a rischio la salute dei consumatori che acquistavano indumenti non sottoposti ad alcun genere di igienizzazione: una quantità enorme di indumenti usati raccolti alla rinfusa ed imballati, infatti, veniva messa in vendita al pubblico nelle bancarelle dei vari mercati rionali senza alcuna precauzione igienica.
 
Particolare odioso e per certi versi paradossale è che le indagini hanno dimostrato come buona parte delle donazioni di indumenti usati che i cittadini fanno per solidarietà, finisca per alimentare un traffico illecito dal quale i vari  sodali traggono enormi profitti. Per avere idea degli interessi economici in gioco basta considerare che i rifiuti, acquistati alla raccolta a 10 centesimi al chilo, venivano rivenduti ai commercianti a 40, risparmiando illecitamente su tutte le spese di trattamento e sostenendo solo quelle di trasporto quantificabili in 2-3 centesimi al chilo.
 
La rilevanza del margine di guadagno si spiega ulteriormente considerando che, nei solo 4 mesi di osservazione, verso la campania sono stati eseguiti oltre cento trasporti.  Sebbene le indagini abbiano minuziosamente analizzato e ricostruito in ogni passaggio questi 120  trasporti illeciti, documentando il movimento di milioni di kili di indumenti usati, il quantitativo complessivo mosso illecitamente in un anno è tuttavia infinitamente più ampio: esso è stimabile annualmente ( sulla base dell’anno precedente ) in 26 milioni di tonnellate, ed il giro d’affari, pertanto, in decine di milioni di Euro.
 

Benin in prmo piano 2


L'anniversario dell'evangelizzazione, la consegna dell'esortazione
Apostolica dopo il secondo Sinodo sull'Africa, il ricordo del
cardinale Gantin: sono i tre motivi del viaggio, spiegati dal Papa nel
discorso all'arrivo in Benin, all'aeroporto internazionale di Cotonou,
venerdì pomeriggio. Benedetto XVI ha aggiunto un messaggio specifico
per l'Africa: superare l'odio del passato. Il futuro si costruisce
evitando gli scogli che esistono sul Continente africano e altrove,
per esempio la sottomissione incondizionata alle leggi del mercato o
della finanza, il nazionalismo o il tribalismo esacerbato e sterile
che possono diventare micidiali, la politicizzazione estrema delle
tensioni interreligio ... More

Benin in prmo piano

AFRICA/BENIN - 800 mila bambini di strada fuggiti dalle famiglie, abbandonati per la povertà, vittime di conflitti e abusi

Cotonou (Agenzia Fides) - Il Benin è un paese dove oltre 3 milioni di persone vivono al di sotto della soglia di povertà. La metà della popolazione del paese, circa quattro milioni, hanno meno di 18 anni e, tra questi, il 33% vive con meno di un dollaro al giorno. Inoltre la malnutrizione nei bambini con meno di cinque anni supera il 20%. A causa della povertà, la maggior parte dei minori fugge dalle famiglie, viene abbandonata o stuprata. Un bambino su tre lavora in condizioni disumane e senza garanzie nei grandi mercati di Cotonou o Porto Novo, e circa 800 mila vivono per le strade. A questa emergenza cercano di far fronte, tra gli altri, i missionari Salesiani che hanno alcuni centri di accoglienza nei mercati di Cotonou, Porto Novo e Semé. In questi centri i bambini e i giovani si avvicinano a persone con cui condividono i loro problemi e ricevono le prime lezioni scolastiche. Inoltre a Porto Novo e a Kandi i Salesiani hanno altri due centri di accoglienza di breve permanenza, dove ricevono orientamenti e possono partecipare a workshop e corsi. Il Centro Magone è invece un centro di accoglienza di lunga permanenza dove i bambini ricevono una istruzione formale oltre alla formazione professionale che li prepara a confrontarsi con la realtà esterna. L'impegno dei missionari Salesiani coinvolge oltre 2 mila bambini e giovani con l'obiettivo di farli reinserire nella società e tornare con le rispettive famiglie. (AP) (18/11/2011 Agenzia Fides)

Convegno a Ferrara: si parlerà anche della Laguna di Marano

L’idrovia tra economia e tutela del territorio


Un convegno tecnico promosso da Assonautica Ferrara  Clicca per leggere su Estense.com

Maratona per i marittimi

New York: Federagenti prosegue raccolta fondi per marittimi navi abbandonate


10/11/11
(AGENPARL) -  Roma, 10 nov -  La maratona di New York 2011 si è chiusa ufficialmente domenica 6 novembre ma continua la missione Federagenti, che prevede la raccolta di fondi per i marittimi delle navi abbandonate nei porti italiani. Federagenti corre New York ha visto 14 runner, che hanno indossato una divisa bianca con i loghi del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto e del RI.N.A (sponsor ufficiali dell’evento), nonché con il Logo Ufficiale del 150° dell’Unità d’Italia, concesso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, sono arrivati tutti fino al traguardo finale con la consapevolezza di aver partecipato ad una grande giornata sportiva. Il portabandiera Federagenti, Vito Sardella della Capitaneria di Porto di Ancona, ha chiuso in 2h35 classificandosi 79°, mentre i tempi dei due ideatori del progetto riguardano l’agente marittimo napoletano, Umberto Masucci che ha chiuso in 5h47m e l’agente marittimo savonese, Fulvio Carlini che ha terminato la gara in 5h04m. Importante il significativo gemellaggio sportivo stretto tra Federagenti e i Parlamentari italiani del Montecitorio Running Club all’insegna della solidarietà sociale. Da segnalare poi la collaborazione con Terramia e Orlando Pizzolato. Il cluster marittimo guidato da Federagenti è stato così protagonista, a pieno titolo, della più numerosa delegazione, quella italiana, presente alla Maratona di New York. In Italia nel 2011 (dati aggiornati ad agosto) ci sono stati 13 interventi del Comitato Nazionale per il Welfare della Gente di Mare sul problema delle navi fantasma: 8 sono le navi attualmente abbandonate (Ancona, Augusta, Civitavecchia, Livorno, Piombino, Pozzallo, Ravenna, Taranto) 5 quelle ripartite (Civitavecchia, Marghera, Ortona, Oristano, Porto Nogaro).
I marittimi soccorsi e rimpatriati sono stati 350. In due anni di attività i marittimi soccorsi e rimpatriati in Italia sono stati 503. Federagenti è la Federazione Nazionale degli Agenti Raccomandatari Marittimi e Mediatori Marittimi ed opera su tutto il territorio nazionale attraverso le singole associazioni di categoria presenti in 22 città che coprono tutti i 144 porti italiani (unica associazione imprenditoriale del settore marittimo portuale). Gli agenti marittimi operano nel settore container, crociere, tramp (assistenza a navi che trasportano petrolio, carbone, ed altre rinfuse secche), nella gestione navale, nello yachting (assistenza ad imbarcazioni da diporto a motore e vela) e nel brokeraggio (intermediazione e ricerca noli e compravendita navale). Federagenti aderisce a Confcommercio, alla Federazione del Mare, al Comitato Nazionale degli Utenti e Operatori Portuali, al Comitato Nazionale Welfare Gente di Mare. La Federazione aderisce inoltre a FONASBA (Federazione Mondiale Agenzie Marittime) ed ECASBA (Federazione Europea Agenzie Marittime).

Stamattina, un'attenta lettura

Dal primo libro dei Maccabèi

In quei giorni, Giuda e i suoi fratelli dissero: «Ecco, sono stati sconfitti i nostri nemici: andiamo a purificare il santuario e a riconsacrarlo». Così si radunò tutto l’esercito e salirono al monte Sion.
Si radunarono il mattino del venticinque del nono mese, cioè il mese di Chisleu, nell’anno centoquarantotto, e offrirono il sacrificio secondo la legge sul nuovo altare degli olocausti che avevano costruito. Nella stessa stagione e nello stesso giorno in cui l’avevano profanato i pagani, fu riconsacrato fra canti e suoni di cetre e arpe e cimbali. Tutto il popolo si prostrò con la faccia a terra, e adorarono e benedissero il Cielo che era stato loro propizio.
Celebrarono la dedicazione dell’altare per otto giorni e offrirono olocausti con gioia e sacrificarono vittime di ringraziamento e di lode. Poi ornarono la facciata del tempio con corone d’oro e piccoli scudi. Rifecero i portoni e le celle sacre, munendole di porte.
Grandissima fu la gioia del popolo, perché era stata cancellata l’onta dei pagani.
Giuda, i suoi fratelli e tutta l’assemblea d’Israele, poi, stabilirono che si celebrassero i giorni della dedicazione dell’altare nella loro ricorrenza, ogni anno, per otto giorni, cominciando dal venticinque del mese di Chisleu, con gioia ed esultanza.

giovedì 17 novembre 2011

ASIA/INDIA - Suora uccisa per il suo impegno missionario fra i tribali: "autentica discepola di Cristo", abbandonata dalle autorità civili

Dumka (Agenzia Fides) - Era un delle tante religiose che dal Kerala (stato nel Sud dell'India, fiorente di vocazioni) si sono sparse in India e nel mondo come missionarie: suor Valsha John, 53 anni, delle "Suore della Carità di Gesù e Maria", è stata uccisa la notte del 15 novembre nella sua casa, in circostanze non ancora chiare, nel villaggio di Pachwara, distretto di Pakur, nello stato di Jharhkand (India settentrionale). La religiosa svolgeva da 20 anni la sua opera pastorale soprattutto fra i poveri, gli emarginati, i tribali nel distretto di Pakur, nel territorio della nella diocesi di Dumka. Questa mattina, informano fonti locali di Fides, si sono tenuti i funerali nella Cattedrale di Dumka, alla presenza di oltre 700 fedeli, fra preti, religiosi, laici e tribali provenienti dallo Jharhkand e dal Kerala. Il celebrante principale, il gesuita p. Varkey Chenna, ha ricordato "il discepolato e la missione della religiosa", affermando: "ha dato la vita per Cristo, da autentica discepola. E' un esempio per tutti noi: la sua testimonianza è un invito a porci alla sequela radicale di Gesù Cristo, come veri discepoli".
P. Nirmal Raj SJ, Provinciale dei Gesuiti a Dumka - molti dei quali conoscevano e condividevano l'impegno di suor Valsa - ha spiegato a Fides: "suor Valsha viveva con i poveri, dava la sua testimonianza cristiana e li evangelizzava, condividendo le loro fatiche e difficoltà. Stava accanto alle comunità tribali più emarginate, i gruppi di etnia santhal nel distretto di Pakur. Si era impegnata soprattutto nel difendere gli indigeni dall'alienazione della loro terra, operata dalle compagnie minerarie di estrazione del carbone. Questo impegno le è costato la vita. Confidiamo negli investigatori e nel, contempo, siamo pronti a proseguire la sua missione".
Come segnalano fonti locali di Fides, due le ipotesi seguite nelle indagini, per la ricerca dei colpevoli: quella delle organizzazioni criminali che sostengono lo sfruttamento dei tribali e il business delle compagnie estrattive (che potrebbero aver visto nella religiosa un ostacolo ai loro progetti); quella di gruppi all'interno delle stesse comunità indigene, che si sono divisi fra favorevoli e contrari a un accordo siglato fra le parti, che la suora aveva contribuito a promuovere.
Secondo una nota inviata a Fides dal "Global Council of Indian Christians" (GCIC), "la suora era stato più volte minacciata da criminali che l'avevano diffidata dal contrastare l'opera di compagnie come la Panem Limited, e aveva anche avvisato le autorità competenti delle minacce ricevute. Ma le autorità statali, che appartengono a partiti nazionalisti indù, hanno ignorato le sue richieste di aiuto e l'hanno abbandonata a se stessa, lasciandola senza protezione". (PA) (Agenzia Fides 17/11/2011)

In nero

Licenziati, lavoravano in nero per la stessa azienda   versione testuale
Cinque operai della Bassa friulana percepivano illecitamente l'indennità di disoccupazione

UDINE (17 novembre, ore 9.50) - Cinque lavoratori in nero impiegati in un'azienda manifatturiera della bassa friulana sono stati individuati dai Finanzieri della Tenenza di Palmanova, nell'ambito di un'operazione contro il lavoro sommerso.
 
I cinque hanno cercato di sottrarsi al controllo, alcuni nascondendosi nel retro del capannone adibito ad unità produttiva altri cercando di dileguarsi nei campi circostanti, ma l'azienda era stata circondata e dunque sono stati bloccati.
 
Le indagini hanno accertato che gli operai in questione erano stati formalmente licenziati dall'azienda controllata presentando all'Inps domanda per l'indennità di disoccupazione ma il rapporto lavorativo in realtà non si era mai interrotto. Pertanto i cinque per mesi hanno percepito oltre alla paga mensile, in nero, anche le indennità di disoccupazione.
 
Oltre alle pesanti sanzioni previste per il datore di lavoro, anche i dipendenti sono stati segnalati all'autorità giudiziaria per falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico. Sono oltre 100 le posizioni irregolari scoperte nel 2011 dai finanzieri del Comando di Udine

La chiesa Melchita di Haifa



Grande successo per la giornata dell'anziano a Haifa, presso la chiesa melchita di Mar Elias. La comunita' greco-cattolica -- la piu' numerosa fra tutti i cristiani di Galilea - conta nella sola citta' israeliana di Haifa circa 15 mila fedeli. More

Obbligo catene insensato

L’Api di Udine contro il provvedimento che richiede di munirsi di mezzi antisdrucciolevoli a bordo o di pneumatici idonei alla marcia su neve o ghiaccio

Clicca per saperne di più su ilfriuli.it

mercoledì 16 novembre 2011

Salmo 110 commentato da Benedetto XVI



Il Salmo 110, il 109 secondo la tradizione greco-latina è collegato alla cerimonia di intronizzazione di un re davidico e la tradizione della Chiesa lo interpreta in chiave cristologica. Benedetto XVI ha commentato questo Salmo nella catechesi di oggi, che chiude il ciclo dedicato a questo libro della Bibbia. Il re cantato dal Salmista è Cristo, il Messia che instaura il Regno di Dio e vince le potenze del mondo. L'evento pasquale di Cristo diventa così la realtà a cui ci invita a guardare il Salmo, guardare a Cristo per comprendere il senso della vera regalità, da vivere nel servizio e nel dono di sé. Pregando con questo Salmo, chiediamo dunque al Signore di poter procedere anche noi sulle sue vie, ... More

ASIA/CINA - Anziano sacerdote disabile promuove la costruzione di una nuova chiesa dedicata al Sacro Cuore di Gesù

Zhou Zhi (Agenzia Fides) - Don Zhang Xiong Feng, anziano sacerdote disabile della diocesi di Zhou Zhi, nella provincia dello Shaan Xi, ha presieduto la solenne benedizione e collocazione della croce della nuova chiesa in costruzione dedicata al Sacro Cuore di Gesù lo scorso 12 novembre. Secondo quanto l'Agenzia Fides apprende da Faith dell'He Bei, una trentina di sacerdoti hanno concelebrato con il parroco ottantenne, don Zhang, mentre una ventina di religiose della congregazione di Nostra Signora e di Domenicane insieme a migliaia di fedeli hanno preso parte al rito. Sebbene don Zhang abbia avuto la gamba destra fratturata e rimasta invalida durante la rivoluzionale culturale cinese, ciò non gli ha impedito di proseguire la sua missione pastorale e l'evangelizzazione della parrocchia. Appena riconquistato la libertà, nel 1984, si è subito dato da fare per ricostruire una semplice cappella sulla macerie della chiesa dedicata al Sacro Cuore. Lungo questi anni i fedeli sono aumentati notevolmente e di conseguenza la parrocchia ha bisogno di una chiesa più grande e solida. Lo scorso anno quindi l'anziano sacerdote ha deciso di realizzare questo sogno ed ha mobilitato tutti i fedeli per costruire una nuova chiesa raccogliendo i fondi necessari. Appena raggiunta la cifra di 1,1 milioni di Yuan (circa 100 mila euro) ha dato inizio ai lavori della chiesa che è lunga 35 metri e larga 15 metri. Secondo le previsioni sono necessari 2 milioni di Yuan (circa 250 mila euro), ma don Zhang è fiducioso: "affidiamo tutto nelle mani di Dio, perché possiamo avere un tempio di Dio per pregare, per spezzare il Pane". (NZ) (Agenzia Fides 2011/11/16)

Domenica 20 Novembre 2011

Visita nel carcere di Durazzo(Albania)


   XXXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)
     Nostro Signore Gesù Cristo Re dell'Universo


PRIMA LETTURA (Ez 34,11-12.15-17)
Voi siete mio gregge, io giudicherò tra pecora e pecora.
Dal libro del profeta Ezechièle

Così dice il Signore Dio: Ecco, io stesso cercherò le mie pecore e le passerò in rassegna. Come un pastore passa in rassegna il suo gregge quando si trova in mezzo alle sue pecore che erano state disperse, così io passerò in rassegna le mie pecore e le radunerò da tutti i luoghi dove erano disperse nei giorni nuvolosi e di caligine.
Io stesso condurrò le mie pecore al pascolo e io le farò riposare. Oracolo del Signore Dio. Andrò in cerca della pecora perduta e ricondurrò all’ovile quella smarrita, fascerò quella ferita e curerò quella malata, avrò cura della grassa e della forte; le pascerò con giustizia.
A te, mio gregge, così dice il Signore Dio: Ecco, io giudicherò fra pecora e pecora, fra montoni e capri.
Parola di Dio
SALMO RESPONSORIALE (Sal 22)
Rit: Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla.

Il Signore è il mio pastore:
non manco di nulla.
Su pascoli erbosi mi fa riposare.
Ad acque tranquille mi conduce.

Rinfranca l’anima mia,
mi guida per il giusto cammino
a motivo del suo nome.

Davanti a me tu prepari una mensa
sotto gli occhi dei miei nemici.
Ungi di olio il mio capo;
il mio calice trabocca.

Sì, bontà e fedeltà mi saranno compagne
tutti i giorni della mia vita,
abiterò ancora nella casa del Signore
per lunghi giorni.
SECONDA LETTURA (1Cor 15,20-26.28)
Consegnerà il regno a Dio Padre, perché Dio sia tutto in tutti.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Fratelli, Cristo è risorto dai morti, primizia di coloro che sono morti. Perché, se per mezzo di un uomo venne la morte, per mezzo di un uomo verrà anche la risurrezione dei morti. Come infatti in Adamo tutti muoiono, così in Cristo tutti riceveranno la vita.
Ognuno però al suo posto: prima Cristo, che è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo. Poi sarà la fine, quando egli consegnerà il regno a Dio Padre, dopo avere ridotto al nulla ogni Principato e ogni Potenza e Forza.
È necessario infatti che egli regni finché non abbia posto tutti i nemici sotto i suoi piedi. L’ultimo nemico a essere annientato sarà la morte.
E quando tutto gli sarà stato sottomesso, anch’egli, il Figlio, sarà sottomesso a Colui che gli ha sottomesso ogni cosa, perché Dio sia tutto in tutti.
Parola di Dio
Canto al Vangelo (Mc 11,9.10)
Alleluia, alleluia.
Benedetto colui che viene nel nome del Signore!
Benedetto il Regno che viene, del nostro padre Davide!
Alleluia.
VANGELO (Mt 25,31-46)
Siederà sul trono della sua gloria e separerà gli uni dagli altri.
+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, siederà sul trono della sua gloria. Davanti a lui verranno radunati tutti i popoli. Egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre, e porrà le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra.
Allora il re dirà a quelli che saranno alla sua destra: “Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi”.
Allora i giusti gli risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?”. E il re risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”.
Poi dirà anche a quelli che saranno alla sinistra: “Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli, perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e non mi avete dato da bere, ero straniero e non mi avete accolto, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato”.
Anch’essi allora risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato o assetato o straniero o nudo o malato o in carcere, e non ti abbiamo servito?”. Allora egli risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che non avete fatto a uno solo di questi più piccoli, non l’avete fatto a me”.
E se ne andranno: questi al supplizio eterno, i giusti invece alla vita eterna».

Parola del Signore

PREGHIERA DEI FEDELI
C – Fratelli e sorelle carissimi, Cristo è il re dell’universo e il Signore della Chiesa. Rivolgiamo a lui la nostra fiduciosa preghiera, perché tutto il mondo si rinnovi nella giustizia e nell’amore.
L - Preghiamo insieme e diciamo:
Gesù Signore, ascoltaci!
1.      Per la santa Chiesa, perché unita in Cristo, mite re di pace, esprima alla luce del vangelo la giustizia nuova che egli ha promulgato dalla croce, preghiamo.
2.      Per i pastori del popolo di Dio, vescovi, presbiteri e diaconi, perché siano imitatori di colui che è venuto non per essere servito, ma per servire, preghiamo.
3.      Per coloro che sono chiamati a governare le nazioni, perché esercitino il potere come servizio, imitando la regalità di Cristo, preghiamo.
4.      Per la società in cui viviamo, perché riconosca in ogni essere umano la presenza del Figlio di Dio, che un giorno verrà a giudicare il mondo, preghiamo.
5.      Per tutti i fratelli che portano, come noi, nella loro anima il segno della contraddizione e del peccato, perché non esitino ad affidarsi alla regalità di Cristo, esigente ma liberante, preghiamo.
6.      Per gli uomini vicini alla morte, perché illuminati e guidati dalla speranza immortale ricevuta in dono nel Battesimo, si aprano alla contemplazione del volto di Cristo, preghiamo.
C – Signore Gesù, che sulla croce hai spezzato il giogo del peccato e della morte, estendi a tutti noi la tua signoria di grazia e di pace; donaci la certezza che ogni umana fatica è un germe che si apre alla realtà beatificante del tuo regno. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.  
T - Amen.


martedì 15 novembre 2011

Treni affollati e malori Protesta dei pendolari

Il comitato degli utenti scrive a Trenitalia: «La linea per Trieste è un calvario» Calca anche nei posti in piedi tra mancanza d’aria e svenimenti

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Una presenza discreta e sorridente in Terra Santa



Le Piccole sorelle di Gesu' di Charles de Foucauld, una presenza discreta e sorridente in Terra Santa, da Gerusalemme a Gaza. Anche la nuova responsabile generale, suor Maria Chiara Ferrari, ha trascorso in Medio Oriente molti anni della sua missione More

700 venessiani!



"Sono certo che con la preghiera e con uno stile di vita realamente radicato in Cristo, la minoranza cristiana di Terra Santa portera' copiosi frutti di pace ...". Ai nostri microfioni, nel giardino del Getsemani, il cardinale Angelo Scola che nei gironi scorsi ha accompagnato un pellegrinaggio di 700 veneziani. More

lunedì 14 novembre 2011

L'Angelus



Con la parabola dei talenti, Gesù vuole insegnare ai discepoli e a tutti noi usare bene i doni ricevuti. Lo ha detto il Papa parlando ai fedeli prima dell'Angelus, in riferimento al Vangelo della odierna domenica. Dio chiama ogni uomo alla vita e gli consegna dei talenti, affidandogli nel contempo una missione da compiere. Sarebbe da stolti pensare che questi doni siano dovuti, così come rinunciare ad impiegarli sarebbe un venir meno allo scopo della propria esistenza.
Dopo l'Angelus Benedetto XVI ha ricordato la ricorrenza della Giornata Mondiale del Diabete e la Giornata del Ringraziamento celebrata dalla Chiesa italiana. Parlando in francese si è riferito al prossimo viaggio in Africa, dal 18 al ... More