mercoledì 29 febbraio 2012

Domenica 4 marzo 2012



    II DOMENICA DI QUARESIMA (ANNO B)



L'albero del Pepe sul monte Tabor offre ombra ai pellegrini
Rabbì, è bello per noi essere qui
PRIMA LETTURA (Gen 22,1-2.9.10-13.15-18)
Il sacrificio del nostro padre Abramo.


Dal libro della Gènesi

In quei giorni, Dio mise alla prova Abramo e gli disse: «Abramo!». Rispose: «Eccomi!». Riprese: «Prendi tuo figlio, il tuo unigenito che ami, Isacco, va’ nel territorio di Mòria e offrilo in olocausto su di un monte che io ti indicherò».
Così arrivarono al luogo che Dio gli aveva indicato; qui Abramo costruì l’altare, collocò la legna. Poi Abramo stese la mano e prese il coltello per immolare suo figlio. Ma l’angelo del Signore lo chiamò dal cielo e gli disse: «Abramo, Abramo!». Rispose: «Eccomi!». L’angelo disse: «Non stendere la mano contro il ragazzo e non fargli niente! Ora so che tu temi Dio e non mi hai rifiutato tuo figlio, il tuo unigenito».
Allora Abramo alzò gli occhi e vide un ariete, impigliato con le corna in un cespuglio. Abramo andò a prendere l’ariete e lo offrì in olocausto invece del figlio.
L’angelo del Signore chiamò dal cielo Abramo per la seconda volta e disse: «Giuro per me stesso, oracolo del Signore: perché tu hai fatto questo e non hai risparmiato tuo figlio, il tuo unigenito, io ti colmerò di benedizioni e renderò molto numerosa la tua discendenza, come le stelle del cielo e come la sabbia che è sul lido del mare; la tua discendenza si impadronirà delle città dei nemici. Si diranno benedette nella tua discendenza tutte le nazioni della terra, perché tu hai obbedito alla mia voce».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 115)
Rit: Camminerò alla presenza del Signore nella terra dei viventi.


Ho creduto anche quando dicevo:
«Sono troppo infelice».
Agli occhi del Signore è preziosa
la morte dei suoi fedeli.

Ti prego, Signore, perché sono tuo servo;
io sono tuo servo, figlio della tua schiava:
tu hai spezzato le mie catene.
A te offrirò un sacrificio di ringraziamento
e invocherò il nome del Signore.

Adempirò i miei voti al Signore
davanti a tutto il suo popolo,
negli atri della casa del Signore,
in mezzo a te, Gerusalemme.

SECONDA LETTURA (Rm 8,31-34)
Dio non ha risparmiato il proprio Figlio.


Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli, se Dio è per noi, chi sarà contro di noi? Egli, che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha consegnato per tutti noi, non ci donerà forse ogni cosa insieme a lui?
Chi muoverà accuse contro coloro che Dio ha scelto? Dio è colui che giustifica! Chi condannerà? Cristo Gesù è morto, anzi è risorto, sta alla destra di Dio e intercede per noi!

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Mc 9,7)
Lode e onore a te, Signore Gesù!
Dalla nube luminosa, si udì la voce del Padre:
«Questi è il mio Figlio, l’amato: ascoltatelo!».
Lode e onore a te, Signore Gesù!

VANGELO (Mc 9,2-10)
Questi è il Figlio mio, l’amato.


+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li condusse su un alto monte, in disparte, loro soli.
Fu trasfigurato davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche. E apparve loro Elia con Mosè e conversavano con Gesù. Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Rabbì, è bello per noi essere qui; facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Non sapeva infatti che cosa dire, perché erano spaventati. Venne una nube che li coprì con la sua ombra e dalla nube uscì una voce: «Questi è il Figlio mio, l’amato: ascoltatelo!». E improvvisamente, guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù solo, con loro.
Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non raccontare ad alcuno ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell’uomo fosse risorto dai morti. Ed essi tennero fra loro la cosa, chiedendosi che cosa volesse dire risorgere dai morti.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli


C – Affidiamo a Colui che sali sul monte a pregare, la supplica di tutta la Chiesa. Il Padre prenda le miserie e le aspirazioni dell’uomo, le trasfiguri in segni della sua gloria e doni ad ogni credente la forza di credere che la morte può trasformarsi in vita.

L - Preghiamo insieme e diciamo:

Mostraci la tua gloria, Signore!

  1. Padre santo, che hai dato il tuo unico Figlio alla morte per la nostra salvezza, guida con amore i passi della tua Chiesa nel suo pellegrinaggio terreno e fa’ che, salda nella fede, essa possa giungere a contemplare eternamente la tua gloria. Preghiamo.
  2. Padre santo, che chiami l’uomo a partecipare all’opera della creazione, benedici tutti coloro che col proprio impegno edificano la comunità in cui viviamo e concedi loro la giusta ricompensa per la fatica del lavoro quotidiano. Preghiamo.
  3. Padre santo, che non ti stanchi di invitarci ad ascoltare il tuo Figlio amato, fa’ che i tuoi figli, obbedienti alla tua Parola di salvezza, testimonino al mondo Gesù Cristo, sublime annunciatore del tuo amore misericordioso. Preghiamo.
  4. Padre santo, che hai plasmato in Abramo un modello esemplare di obbedienza della fede, soccorri coloro che si dibattono nella notte della prova e della tentazione, così che possano servirsi della grazia della tua benedizione. Preghiamo.
  5. Padre santo, che hai voluto mostrare la beatitudine eterna che ci attende nel tuo regno attraverso la trasfigurazione del tuo Figlio Unigenito, concedici di saper sempre considerare le realtà terrene nella prospettiva dell’eternità. Preghiamo.

C – Signore Dio, eccoci alla tua presenza mentre stiamo per partecipare al Banchetto della vita nuova: nella nostra salita verso Gerusalemme fa’ che camminiamo con perseveranza tenendo fisso lo sguardo su Gesù, l’autore della nostra fede, sottoposto alla croce, ma risorto e vivente con te e lo Spirito Santo nei secoli dei secoli.   T - Amen.






lunedì 27 febbraio 2012

ASIA/SIRIA - I francescani: "Fra paura e incertezza, la nostra missione è consolare la gente e chiedere la pace"

Damasco (Agenzia Fides) - "In questo momento di paura e incertezza, la nostra missione di francescani è consolare la gente e annunciare la pace", dice in un colloquio con l'Agenzia Fides fra Romualdo Fernandez, Ofm, direttore del Centro ecumenico di Tabbale (Damasco) e Rettore del Santuario dedicato alla Conversione di San Paolo, a Damasco.
Il frate racconta: "La situazione è fluida e incerta. Credo che nell'opera di informazione si debba prestare maggior attenzione alle fonti e alla circolazione delle notizie. Come abbiamo potuto constatare in alcuni casi, anche i grandi network hanno contribuito a diffondere notizie non vere sulla crisi. Occorre maggiore cautela, dato che sono forti i rischi di strumentalizzazioni", nota il frate.
"Come minoranza cristiana, proseguiamo le nostre attività sociali e pastorali. Preghiamo molto e facciamo un pressante appello alla pace e alla riconciliazione, perché si possa guardare al futuro con speranza". I francescani, presenti in Siria, con comunità a Damasco, Aleppo, Lattakiah e nella valle dell'Oronte, sono impegnati a sostenere i bisogni della popolazione cristiana locale. I dispensari medici dei conventi francescani sono divenuti luogo di rifugio e accoglienza per tutti i bisognosi, senza differenza fra etnie o religioni.
I cristiani in Siria sono circa 875,000 e rappresentano il 10% della popolazione, divisi fra ortodossi, cattolici, protestanti e anglicani. La maggioranza dei cristiani siriani vive nelle città di Damasco, Aleppo, Homs e Latakia. (PA) (Agenzia Fides 27/2/2012)
ASIA/INDIA - Fermare la violenza, no all'impunità: Lettera aperta dei cristiani ai leader della nazione

New Delhi (Agenzia Fides) - Assicurare giustizia per tutte le vittime della violenza religiosa e intercomunitaria in India; tutelare pace e riconciliazione, che si raggiungono con la prevenzione e con la giustizia: è quanto chiede una Lettera aperta inviata dalla comunità cristiana in India ai leader della nazione e pervenuta all'Agenzia Fides.
La lettera, firmata, a nome della comunità cristiana, dall'Arcivescovo di Delhi, Mons. Vincent Concessao, spiega che lo spirito che spinge i cristiani a rivolgersi accoratamente alla politica è "la caritas, una forza straordinaria, che spinge le persone a impegnarsi con coraggio e generosità nel campo della giustizia e della pace".
I cristiani, che da Duemila anni si sforzano di "promuovere l'amore" in India, notano con preoccupazione che, dal 1990, secondo stime ufficiali, oltre 6.000 gravi episodi di violenza intercomunitaria hanno funestato la nazione. "Nei primi anni del 21° secolo si sono verificati due gravi atti di violenza collettiva: il primo è stato il pogrom contro musulmani in 14 distretti del Gujarat, nel febbraio-marzo 2002; l'altro è stato la violenza contro i cristiani nel distretto di Kandhamal, in Orissa, nel 2008". Il testo ricorda che, in Gujarat, 790 musulmani sono stati uccisi, 523 luoghi di culto sono stati danneggiati e 61.000 musulmani sono fuggiti dalle loro case. In Orissa i morti sono stati oltre 100 e i profughi cristiani 56mila.
"Le vittime di entrambi gli atti di violenza attendono ancora giustizia. Gli assassini restano liberi, non c'è stata alcuna riparazione" nota l'appello. "La polarizzazione religiosa non è una cosa buona per la nazione. L'impunità di cui godono i funzionari, gli ufficiali di polizia e soprattutto i politici di alto livello, tra cui il primo ministro del Gujarat, si fa beffa dello Stato di diritto e della Costituzione dell'India" sottolinea ancora la Lettera. I cristiani notano con favore "un tentativo di approvare nuove leggi che, si spera, pongano un freno alla violenza comunitaria e ai crimini di odio di massa", come il "Communal Violence Bill", proposto in Parlamento nel 2011.
L'appello si conclude con precise richieste ai leader della nazione: assicurare giustizia per le vittime; porre fine all'impunità dei leader politici e di governo; adottare misure urgenti e immediate per assicurare che i sopravvissuti possono ricostruire le loro vite; individuare mezzi per ristabilire la fiducia tra le vittime, assicurando che la loro vita torni alla normalità. Inoltre i cristiani chiedono una adeguata presenza delle minoranze religiose negli apparati di polizia e nei gruppi di indagine, e una veloce adozione della Legge per prevenire e contrastare la violenza, perché questa "possa essere stroncata sul nascere". (PA) (Agenzia Fides 27/2/2012)
AFRICA/NIGERIA - "Siamo stati troppo ottimisti: dopo mesi di calma le bombe tornano a colpirci" dice a Fides l'Arcivescovo di Jos

Abuja (Agenzia Fides) -"Purtroppo siamo stati troppo ottimisti. Dopo un periodo di pace e di calma, le bombe sono tornate ad esplodere anche a Jos" dice all'Agenzia Fides Sua Ecc. Mons. Ignatius Ayau Kaigama, Arcivescovo di Jos, capitale dello Stato di Plateau, nella Nigeria centrale, dove ieri, domenica 26 febbraio, un attentato suicida ha preso di mira la sede della "Church of Christ" in Nigeria. L'attentato è stato rivendicato dalla setta islamica Boko Haram che da mesi semina il terrore in diverse aree della Nigeria a suon di bombe e di attentati contro le forze dell'ordine e le comunità cristiane.
"Mi trovo da 4 giorni nella capitale federale, Abuja, per partecipare ad un meeting della Conferenza Episcopale Nigeriana, ma appena ho avuto notizia dell'attentato mi sono subito messo in contatto con il Presidente della 'Church of Christ' in Nigeria per esprimergli le nostre condoglianze e per avere maggiori dettagli sull'attentato e sulle sue conseguenze. Mi ha detto che vi sono sicuramente 3 morti tra i suoi fedeli, ma che il numero delle vittime potrebbe essere maggiore" afferma Mons. Kaigama.
Dopo l'attentato, gruppi di giovani cristiani hanno dato l'assalto alle proprietà dei musulmani. Nelle violenze vi sarebbero stati dei morti. "Non sono sul posto per verificare quello che è veramente accaduto - spiega l'Arcivescovo - ma senza dubbio i giovani sono arrabbiati e sono tentati di reagire alla violenza con altra violenza, voglio però sottolineare che il loro comportamento è contrario a quanto noi, come Chiesa, abbiamo sempre insegnato e predicato: non provocate nessuno e non cedete alla provocazione, compiendo rappresaglie. Occorre invece permettere alla legge di fare il suo corso per bloccare e punire chi commette questi crimini" dice l'Arcivescovo di Jos.
Mons. Kaigama conclude affermando che i "Vescovi della Nigeria sono preoccupati per il clima di paura, di tensione e di rabbia che sta attraversando la società a causa soprattutto degli attacchi di Boko Haram". È probabile che, al termine della loro riunione, i Vescovi pubblichino una dichiarazione al riguardo. (L.M.) (Agenzia Fides 27/2/2012)

venerdì 24 febbraio 2012

Da una parte tensioni diplomatiche dall'altra solidarietà alle famiglie

ASIA/INDIA - Lavoro e istruzione: l'impegno della Chiesa per le famiglie dei pescatori uccisi in Kerala

Quilon (Agenzia Fides) - Assistenza legale, ricerca di lavoro e mezzi di sussistenza, istruzione per i bambini, vicinanza psicologica a materiale: con tali mezzi la Chiesa indiana esprime solidarietà alle famiglie dei due pescatori uccisi in Kerala il 15 febbraio scorso, nell'incidente che vede coinvolta la petroliera italiana "Enrica Lexie". E' quanto dice all'Agenzia Fides p. Stephen G. Kulakkayathil, Segretario Generale del Consiglio della Chiesa Latina in Kerala e responsabile dei programmi sociali nella diocesi di Quilon.
P. Stephen spiega: "Dei due pescatori, Jelastine, 48 anni, apparteneva alla diocesi latina di Quilon; l'altro, Ajesh Binki, 25 anni, a quella di Trivandrum. Siamo al fianco delle famiglie in lutto, a tutti i livelli: prima di tutto accompagnandole nella ricerca della giustizia, garantendo una adeguata assistenza legale. In secondo luogo ci siamo mossi per chiedere un adeguato risarcimento per le famiglie, instaurando un dialogo costruttivo con il governo. Le autorità ci hanno appena promesso che aiuteranno la moglie di Jelastine a trovare un lavoro: è un barlume di speranza. Ci prenderemo cura, inoltre, di fornire un'istruzione gratuita ai loro figli, dato che le famiglie sono rimaste senza alcuna fonte di sostentamento".
Il Segretario Generale del Consiglio della Chiesa Latina in Kerala prosegue: "La comunità cattolica sta facendo e farà di tutto per aiutarle. Tutta la comunità è scossa per la perdita della vita di due innocenti e ha mostrato, fin dal primo giorno, solidarietà, vicinanza e consolazione. Jelastine lascia una moglie e due figli, la famiglia è distrutta. Quelle dei pescatori sono famiglie molto povere, nella nostra diocesi ne abbiamo 250mila che vivono solo grazie alla pesca".
La Chiesa locale, conclude il sacerdote, promuove da anni diversi programmi sociali e pastorali per i pescatori, "soprattutto nel campo dell'istruzione, della formazione professionale, con programmi di sviluppo per le donne, di istruzione per i bambini, di assistenza medica per i malati, con l'intento di aiutarli a migliorare le loro condizioni di vita". (PA) (Agenzia Fides 24/2/2012)

giovedì 23 febbraio 2012

QUARESIMA



I giovani della diocesi si incontrano con mons. Mazzocato, in Cattedrale, per la tradizionale veglia  penitenziale di inizio Quaresima, una delle tappe dell¿anno più frequentate da loro, durante la quale viene riproposto il momento sacramentale della confessione. L'appuntamento è per venerdì 24 febbraio, alle ore 20.30.

Polvere tu sei e polvere tornerai



"Polvere tu sei e polvere tornerai""è l'invito di Dio alla penitenza, all'umiltà, "ad avere presente la propria condizione mortale, ma non per finire nella disperazione, bensì per accogliere, proprio in questa nostra mortalità, l'impensabile vicinanza di Dio, che, oltre la morte, apre il passaggio alla risurrezione, al paradiso finalmente ritrovato".
Lo ha detto il Papa ieri sera nell'omelia della Santa Messa del Mercoledì delle Ceneri, nella Basilica di Santa Sabina all'Aventino, prima del rito della benedizione e dell'imposizione delle ceneri.
Quando Dio, dopo il peccato originale, ricorda all'uomo che tornerà polvere , ha spiegato Benedetto XVI, "Con la giusta punizione intende anche annunciare ... More

La Quaresima è uguale o diversa per i cristiani parigini?

Pubblico l'editoriale della parrocchia che ho visitato a Parigi(trovate il link nell'elenco BLOG CHE SEGUO): si, è Quaresima anche in Francia!
 
"Pour la plus grande gloire de Dieu"




Bientôt les vacances ! Bientôt le Carême ! Alors que certains, notamment les plus jeunes, vont pouvoir faire une pause dans leurs activités habituelles, l’Evangile de ce dernier dimanche du temps ordinaire, avant l’entrée en carême, nous présente Jésus de retour à la maison, à Capharnaüm.

Mais ce n’est pas l’heure du repos ! La foule se presse pour entendre l’enseignement de Jésus. Il annonce la Parole de Dieu qui n’est que « oui » pour que s’accomplissent en lui les promesses de Dieu. Après le lépreux purifié, c’est le paralysé qui se lève sur l’ordre de Jésus. Ainsi la Bonne Nouvelle est annoncée et semée dans le cœur de l’homme pour qu’elle porte du fruit. Le règne de Dieu est tout proche. Encore faut-il que l’homme s’ouvre à ce règne de Dieu dont la venue ne peut s’établir que par le pardon des péchés. Par le Christ Jésus, Dieu vient réconcilier le monde avec lui et par le ministère de l’Eglise, il offre aujourd’hui à tous d’accueillir sa miséricorde.

Que l’Esprit Saint qui habite nos cœurs nous aide à dire en vérité « oui », « amen » à Dieu notre Père. Que le Christ Jésus nous obtienne le pardon de nos péchés à travers le sacrement de la réconciliation, sacrement de la rencontre d’un Père qui aime ses enfants de manière débordante.

Bon carême à tous !



Père François Delpit






Un vescovo chiede dialogo tra cittadini e governo

AMERICA/CILE - "La gente di Aysén reclama giustizia e assistenza", Mons. Infanti chiede la via del dialogo

Aysén (Agenzia Fides) - "La nostra popolazione chiede giustizia a gran voce. Tutte le questioni sollevate nelle richieste riflettono una mancanza di attenzione da parte dello Stato. E dico Stato, e non Governo, perché qui non si tratta di essere contro questo governo o contro il precedente o contro il prossimo. Le nostre richieste sono state fatte da diversi anni, nonostante gli impegni e i documenti firmati. Questo crea malcontento e spinge al limite la pazienza della comunità, che ora trabocca": è quanto afferma Mons. Luigi Infanti della Mora, O.S.M., Vicario apostolico di Aysén, in una delle diverse interviste rilasciate ai mass media nei giorni scorsi, circa le richieste della popolazione locale di giustizia e di assistenza da parte dello stato.
Il Vescovo ha inoltre sottolineato che i rappresentanti del movimento sociale della zona sono uniti nelle loro richiese e non c'è manipolazione politica nel movimento. Più di 200 giovani hanno bloccato la via d'accesso all'abitato costituita dal ponte Presidente Ibáñez, sul fiume Aysén, e si sono scontrati violentemente con le forze dell'ordine che hanno dovuto usare mezzi anti-manifestazione per disperderli. La situazione è degenerata nella violenza perché il governo ha ignorato le richieste dei manifestanti, articolate in 10 punti, che erano state presentate da una settimana. Comunque non è stata solo la popolazione di Aysén a presentare richieste, anche le zone di Calama e Arica hanno presentato petizioni simili che il governo non prende in considerazione, facendo crescere il malcontento. Fra le richieste principali, ci sono le infrastrutture, i sussidi per la piccola e media impresa, migliori condizioni di lavoro... Il governo Piñera ha deciso di inviare 2 ministri (trasporti e sanità) per aprire un dialogo, ma la popolazione vuole comunque far sentire a tutto il paese la situazione in cui vive la Patagonia Cilena, al sud e lontana da tutto e da tutti.
Nella nota inviata dalla Conferenza Episcopale del Cile all'Agenzia Fides, si leggono le forti parole del Vicario apostolico: "Qui viviamo una situazione di ingiustizia, soprattutto riguardo ad altri luoghi. Ad esempio, l'altro giorno si è verificata una disgrazia a San Pedro de Atacama (Regione II): le tempeste hanno distrutto le case di 15 famiglie, e subito in quella zona sono andati tre ministri. Qui è tutta una regione che si sta lamentando da lungo tempo e non succede niente. Questa mancanza di giustizia e di assistenza, riteniamo sia la più grande violenza contro la regione di Aysén. Ecco il perché di queste reazioni. Certo, ci dispiace che ci siano situazioni di violenza, ma riteniamo che la loro origine sia proprio l'ingiustizia" ha detto Mons. Infanti. Mercoledì 22 febbraio, in una intervista a Radio Cooperativa, il Vescovo ha sostenuto che la capacità di dialogo potrebbe agevolare notevolmente la soluzione di questi problemi. (CE) (Agenzia Fides, 23/02/2012)

Ambiente e Quaresima



Nel "Deserto della Quaresima". All'inizio del cammino che portera' alla Pasqua di Resurrezione, siamo andati con padre Claudio Bottini, ex decano dello Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme, proprio in quella zona del deserto di Giuda che una tradizione medievale fa risalire al luogo dove Gesu' ha sostato in preghiera per piu' di un mese..

Domenica 26 febbraio 2012


    I DOMENICA DI QUARESIMA (ANNO B)



PRIMA LETTURA (Gen 9,8-15)
L’alleanza fra Dio e Noè liberato dalle acque del diluvio.

Dal libro della Gènesi

Dio disse a Noè e ai suoi figli con lui: «Quanto a me, ecco io stabilisco la mia alleanza con voi e con i vostri discendenti dopo di voi, con ogni essere vivente che è con voi, uccelli, bestiame e animali selvatici, con tutti gli animali che sono usciti dall’arca, con tutti gli animali della terra. Io stabilisco la mia alleanza con voi: non sarà più distrutta alcuna carne dalle acque del diluvio, né il diluvio devasterà più la terra».
Dio disse:
«Questo è il segno dell’alleanza,
che io pongo tra me e voi
e ogni essere vivente che è con voi,
per tutte le generazioni future.
Pongo il mio arco sulle nubi,
perché sia il segno dell’alleanza
tra me e la terra.
Quando ammasserò le nubi sulla terra
e apparirà l’arco sulle nubi,
ricorderò la mia alleanza
che è tra me e voi
e ogni essere che vive in ogni carne,
e non ci saranno più le acque per il diluvio,
per distruggere ogni carne».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 24)
Rit: Tutti i sentieri del Signore sono amore e fedeltà.


Fammi conoscere, Signore, le tue vie,
insegnami i tuoi sentieri.
Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi,
perché sei tu il Dio della mia salvezza.

Ricòrdati, Signore, della tua misericordia
e del tuo amore, che è da sempre.
Ricòrdati di me nella tua misericordia,
per la tua bontà, Signore.

Buono e retto è il Signore,
indica ai peccatori la via giusta;
guida i poveri secondo giustizia,
insegna ai poveri la sua via.

SECONDA LETTURA (1Pt 3,18-22)
Quest’acqua, come immagine del battesimo, ora salva anche voi.

Dalla prima lettera di san Pietro apostolo

Carissimi, Cristo è morto una volta per sempre per i peccati, giusto per gli ingiusti, per ricondurvi a Dio; messo a morte nel corpo, ma reso vivo nello spirito. E nello spirito andò a portare l’annuncio anche alle anime prigioniere, che un tempo avevano rifiutato di credere, quando Dio, nella sua magnanimità, pazientava nei giorni di Noè, mentre si fabbricava l’arca, nella quale poche persone, otto in tutto, furono salvate per mezzo dell’acqua.
Quest’acqua, come immagine del battesimo, ora salva anche voi; non porta via la sporcizia del corpo, ma è invocazione di salvezza rivolta a Dio da parte di una buona coscienza, in virtù della risurrezione di Gesù Cristo. Egli è alla destra di Dio, dopo essere salito al cielo e aver ottenuto la sovranità sugli angeli, i Principati e le Potenze.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Mt 4,4)
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
Non di solo pane vivrà l’uomo,
ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

VANGELO (Mc 1,12-15)
Gesù, tentato da satana, è servito dagli angeli

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, lo Spirito sospinse Gesù nel deserto e nel deserto rimase quaranta giorni, tentato da Satana. Stava con le bestie selvatiche e gli angeli lo servivano.
Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».

Parola del Signore

PREGHIERA DEI FEDELI

C – Eleviamo con fiducia la nostra umile preghiera al Padre della Misericordia perché, ciò che abbiamo ascoltato dalla sua Parola e quanto abbiamo professato con le nostre labbra, possa realizzarsi nella nostra vita con la forza dello Spirito.

L - Preghiamo insieme e diciamo:

Vieni in nostro aiuto, Signore!

1.      Per la Chiesa, tentata come il Figlio di Dio nel deserto, perché sia sempre più un leggibile segno della vittoria di Cristo sul male, preghiamo.

2.      Per tutti i popoli della terra, perché consapevoli dell’alleanza di pace che Dio ha stipulato con tutti i viventi nella croce del suo Cristo, edifichino nuovi rapporti di solidarietà e di concordia, preghiamo.

3.      Per coloro che riceveranno il Battesimo nella prossima Pasqua, perché sia autentica la loro conversione e aderiscano vitalmente al Vangelo, preghiamo.

4.      Per quanti sono lontani da Dio, credono nel male e nella violenza, perché lo Spirito di Dio converta il loro cuore e li apra alla buona notizia che il Regno di Dio è vicino, preghiamo.

5.      Perché, specialmente in questo tempo, riscopriamo la Domenica come un giorno diverso dagli altri: giorno del Signore, giorno della Comunità, giorno della riconciliazione e dell’amicizia fraterna, preghiamo.

6.      Perché ogni famiglia scopra la dimensione domestica della Quaresima: apra il Vangelo, crei occasioni di preghiera comune e, cordialmente unita nella carità, faccia della casa un luogo di accoglienza fraterna, preghiamo.

7.      Perché in questa Quaresima ciascuno di noi trovi tempo da dedicare alla preghiera, alla rinuncia al superfluo, alla carità verso i fratelli, per giungere rinnovato alla Pasqua del Signore, preghiamo.

C – Sospinti nel deserto della prova, ti chiediamo, o Padre, di rinvigorire la nostra fede nel tuo Figlio, vincitore del maligno e della morte. Liberaci dalle tentazioni dell’avere, del potere e dell’orgoglio di essere il dio di noi stessi e del nostro mondo. Te lo chiediamo per Cristo, il tuo servo fedele, che vive e regna nei secoli dei secoli.   T - Amen.


mercoledì 22 febbraio 2012

Anche Gigliola Cinquetti in Terra Santa



Sono gli "Amici di Telechiara" in pellegrinaggio in Terra Santa. Collaboratori e telespettatori di questa tv cattolica delle Tre Venezie ha organizzato per la terza volta una visita nei luoghi di Gesu'. Tra i partecipanti anche la cantante Giliola Cinquetti. More


"Anche per la Chiesa di oggi il tempo del deserto può trasformarsi in tempo di grazia, poiché abbiamo la certezza che anche dalla roccia più dura Dio può far scaturire l'acqua viva che disseta e ristora".

Con queste parole di speranza Benedetto XVI ha concluso la catechesi dell'udienza generale di oggi, in aula Paolo VI, davanti a più di 8 mila fedeli, dedicata alla Quaresima. Nel mercoledì delle Ceneri il Papa ha ricordato che questo itinerario di 40 giorni che ci condurrà alla Pasqua è "un periodo sufficiente per vedere le opere di Dio, un tempo entro cui occorre decidersi ad assumere le proprie responsabilità senza ulteriori rimandi. E' il tempo delle decisioni mature".
Un tempo ... More
AFRICA/NIGERIA - Scontri in un quartiere periferico di Kano, un missionario a Fides: "il centro città è calmo"

Abuja (Agenzia Fides) - "Il centro della città è calmo e non abbiamo notizie di attacchi terroristici nell'area dove ci troviamo" dice all'Agenzia Fides p. Thomas, della Società della Missioni Africane (SMA), da Kano, nel nord-ovest della Nigeria, dove secondo fonti di agenzia, sono state avvertite alcune esplosioni seguite da colpi di arma da fuoco, nel quartiere periferico di Badawa. Un testimone afferma di aver sentito almeno 6 esplosioni alle quali è seguita una sparatoria durante le ore del coprifuoco proclamato dalle autorità per far fronte all'emergenza provocata dai ricorrenti attentati della setta Boko Haram. "Mi trovo nel quartiere cristiano della città e non ho avvertito nulla" dice il missionario, confermando indirettamente le notizie di agenzia secondo le quali le violenze si sono verificate in un'area a predominanza musulmana, dove la polizia avrebbe scoperto un nascondiglio della setta Boko Haram. I membri dell'organizzazione, vistisi scoperti, avrebbero quindi ingaggiato uno scontro a fuoco con le forze di sicurezza. (L.M.) (Agenzia Fides 22/2/2012)
 MERCOLEDI' DELLE CENERI, INIZIA LA QUARESIMA



Con la benedizione e l'imposizione delle Ceneri, si aprono i 40 giorni della Quaresima, tempo forte dell'anno liturgico in preparazione alla Pasqua. L'Arcivescovo mons. Andrea Bruno Mazzocato presiederà l'Eucaristia e il rito delle Ceneri in Cattedrale con inizio alle ore 19. E consegnerà alla Chiesa udinese il MESSAGGIO QUARESIMALE.

martedì 21 febbraio 2012

Due articoli di fides news sul caso dei pescatori uccisi in India

ASIA/INDIA - Pescatori uccisi in Kerala: mediazione del Cardinale Alencherry e dei Ministri cattolici

Roma (Agenzia Fides) - Nella vicenda dei due pescatori indiani uccisi - nell'incidente che ha coinvolto, il 15 febbraio, due soldati italiani sulla petroliera "Enrica Lexie" - il neo Cardinale George Alencherry, Arcivescovo Maggiore della Chiesa Syro-malabarese in Kerala, con sede a Cochin, si è attivato per mediare e cercare una soluzione pacifica alla delicata situazione. In un colloquio con l'Agenzia Fides, il Cardinale ha confermato che "ha contattato i Ministri cattolici che ci sono nel governo del Kerala", annunciando il suo costante interessamento finchè il caso non sarà "pacificamente chiarito e risolto", allontanando i rischi, pur concreti, di strumentalizzazioni politiche.
Il Cardinale, che è Arcivescovo di Ernakulam-Angamaly, ha detto a Fides: "Ho appreso la vicenda dei pescatori cattolici uccisi: è molto triste. Ho subito contattato i Ministri cattolici chiedendo al governo del Kerala di non agire con precipitazione. Nell'episodio, certo, vi sono stati degli errori, dato che i pescatori sono stati scambiati per pirati. Ma il punto è un altro: sembra che il partito di opposizione voglia sfruttare la situazione e strumentalizzare il caso per motivi elettoralistici, parlando delle 'potenze occidentali' o della 'volontà di dominio americano' ".
In Kerala, dove le elezioni del Parlamento statale sono previste a marzo, il governo è guidato dalla coalizione "United Democratic Front", con a capo il "Congress Party", la stessa al governo a livello federale. L'opposizione è costituita dalla coalizione del "Left Democratic Front" (LDF), guidata dal "Communist Party of India" (CPI).
Il Card. Alencherry prosegue: "Sono e resterò in stretto contatto con i ministri cattolici del Kerala e spero che possano aiutare a pacificare la situazione. In particolare confido nell'opera del Ministro del Turismo, il cattolico K. V. Thomas, che è venuto qui nei giorni scorsi e ha partecipato alla Celebrazione Eucaristica con il Santo Padre e i nuovi Cardinali: è un uomo di grande statura morale e di rilevante influenza, sia nel governo locale che in quello centrale, e mi ha assicurato il suo massimo sforzo. Garantisco, nei prossimi giorni, il mio costante interessamento con le autorità indiane sulla vicenda". (PA) (Agenzia Fides 21/2/2012)

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ASIA/INDIA - L'omicidio dei pescatori in Kerala visto come "oltraggio nazionale", ma "la religione non c'entra"

Cochin (Agenzia Fides) - La morte di due pescatori indiani innocenti avvenuta al largo della costa del Kerala il 15 febbraio, nell'incidente con una petroliera italiana, è considerata "un oltraggio nazionale", ma in questa vicenda bisognerebbe "tenere a bada nazionalismo e religione, per accertare verità e giustizia": è quanto dice all'Agenzia Fides fra Raphael Paliakkara, OFM Cap, Ministro Provinciale dei Frati Cappuccini della Provincia di San Tommaso Apostolo, con sede a Cochin.
Il frate racconta a Fides l'atmosfera a Cochin: "La gente è abbastanza indignata ma viene anche aizzata dai media e dai politici. Il problema nell'opinione pubblica è che questo omicidio viene visto come un oltraggio nazionale. In ogni caso sembra che la protesta pubblica stia diminuendo. I pescatori uccisi sono cattolici e la comunità cattolica si sente toccata. Ma in questa vicenda la religione non centra, non si devono stimolare il nazionalismo o sentimenti religiosi. L'unica cosa che speriamo è che la Chiesa possa portare una parola di pace. Credo che, dopo gli interrogatori, il caso si possa chiarire e i soldati italiani possano essere liberati. E' una questione che riguarda unicamente la giustizia".
Il frate ricorda a Fides che vi sono diverse diocesi, istituti e gruppi cattolici, come i Francescani, che sono impegnati nella pastorale delle comunità di pescatori e nell' "Apostolato del Mare". I pescatori, nota "si guadagnano da vivere con il mare, in una vita quotidiana, piena di pericoli, passando in mare intere settimane".
In Kerala, l'industria della pesca occupa un posto importante nell'economia. La sua quota nella produzione nazionale di pesce marino tocca il 25%. Vi sono oltre 100.000 uomini coinvolti nella pesca in acque territoriali indiane e quasi 350.000 pescatori impegnati nelle operazioni di pesca al largo delle acque territoriali. La costa del Kerala è lunga 590 chilometri, include nove porti con una fitta attività di pesca e 17 grandi centri di smistamento del pesce. Nel periodo 2010-2011, i proventi dell'esportazione di pesce e dei frutti di mare dal Kerala hanno superato i 2,8 miliardi di dollari. (PA) (Agenzia Fides 21/2/2012)

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Riceviamo da Nigrizia

Il 25 in piazza contro gli F-35

Raccolta di firme e pressione sui parlamentari e gli amministratori locali. Giornata di mobilitazione perché governo e parlamento rinuncino a spendere 10 miliardi di euro per 90 cacciabombardieri.



Quei cacciabombardieri non si devono acquistare. È questa la parola d'ordine che caratterizzerà il 25 febbraio, giornata nazionale di mobilitazione contro gli F-35, promossa da Rete Italiana per il Disarmo, Tavola della pace e Sbilanciamoci.


Il ministro della difesa, ammiraglio Giampaolo di Paola, ha infatti deciso di confermare l'acquisto di 90 cacciabombardieri nucleari F-35, che costa circa 115 milioni di euro al pezzo. L'ipotesi iniziale era di acquistarne 131...


Le organizzazioni promotrici chiedono dunque alle associazioni e ai singoli cittadini di fare pressione sul parlamento perché valuti questa scelta e faccia marcia indietro. Spiega Flavio Lotti, coordinatore nazionale della Tavola della Pace: «Per l'acquisto di queste micidiali armi da guerra si spenderanno 10 miliardi di euro, ai quali se ne dovranno aggiungere almeno altri 30 per la gestione. Si tratta di una scelta irresponsabile mentre si costringono milioni di italiani a fare enormi sacrifici e mancano i soldi per la polizia, la giustizia, la protezione civile, la scuola, la lotta alla povertà e per gli enti locali».


La giornata di mobilitazione si articolerà in tre direzioni. In ogni realtà si organizzerà una raccolta di firme; si chiederà al proprio consiglio comunale e/o provinciale di votare una mozione contro l'acquisto degli F-35; ci si rivolgerà ai parlamentari eletti nel proprio territorio perché annuncino il proprio voto contrario agli F-35.


Per approfondire: Spese disarmanti

lunedì 20 febbraio 2012

Secondo appello per la Siria



Gerusalemme prega la Siria. Insieme all'appello del Custode di Terra Santa, l'invocazione dei cristiani di ogni confessione che chiedono il dono della pace per la popolazione siriana e per tutto il Medio Oriente More

Due pescatori cattolici

ASIA/INDIA - Caso "Enrica Lexie": sono cristiani i due pescatori uccisi, la comunità chiede giustizia
    Kollam (Agenzia Fides) - "I due pescatori uccisi nell'incidente che vede coinvolti i militari italiani erano entrambi cristiani di Moothakara. La famiglia di uno di loro abita nella nostra diocesi di Quilon. Con il Vescovo, Mons. Stanley Roman, siamo andati a portare consolazione alla famiglia, sconvolta dal dolore. E' una tragedia per la nostra piccola comunità, dove la pesca è il primo mezzo di sussistenza": lo dice all'Agenzia Fides p. John Jerry Issac, Cancelliere della diocesi di Quilon, antico nome di Kollam. Al largo del porto di Kollam si è verificato il 15 febbraio scorso l'incidente che ha visto coinvolta la petroliera italiana "Enrica Lexie" e i due militari italiani a bordo, accusati di aver ucciso due pescatori su un peschereccio locale, scambiandoli per pirati. I due uccisi sono Ajesh Binki di 25 anni e Jalastein di 45, entrambi originari del Tamil Nadu ma residenti in Kerala. Il Kerala è lo stato indiano con maggior percentuale di cattolici (oltre il 20%) ed è sede del nuovo Cardinale indiano, S. Em. George Alencherry, nonchè cuore della comunità cattolica di rito siro-malabarese.
P. Issac racconta a Fides che "la comunità è molto agitata, dato che non è il primo episodio del genere, in cui a soccombere sono pescatori locali: vittime, in casi diversi negli ultimi mesi, di grandi navi commerciali. Per questo nell'opinione pubblica c'è una forte richiesta di giustizia alle autorità civili. Non si vuole che l'episodio passi nell'impunità". D'altro canto, nota il sacerdote, "davanti alle nostre coste la pirateria è ben poco diffusa: lo è molto di più altrove".
P. Issac rimarca un pericolo: "C'è il rischio, d'altro canto , che alcuni leader politici vogliano sfruttare l'episodio ai fini di propaganda, dato che nei prossimi mesi si terranno le elezioni nello stato. Come Chiesa locale, speriamo vengano seguite tutte le vie e le procedure nel rispetto della legalità e della giustizia, per rendere un buon servizio alla verità". (PA) (Agenzia Fides 20/2/2012)

domenica 19 febbraio 2012

Foglietto della Domenica 19 febbraio 2012


La Chiesa non esiste per se stessa



"La Chiesa non esiste per se stessa" ma deve rinviare oltre sé, verso l'alto, al di sopra di noi. "La Chiesa è veramente se stessa nella misura in cui lascia trasparire l'Altro - con la "A" maiuscola - da cui proviene e a cui conduce". Lo ha detto questa mattina il Papa, nell'omelia della Messa con i 22 nuovi cardinali creati ieri nel concistoro. Nel giorno della festa della Cattedra di San Pietro, Benedetto XVI ha parlato della visione dell'essenza della Chiesa rappresentata dal complesso scultoreo dell'altare della Cattedra della Basilica Vaticana, "dovuto al genio del Bernini". Riferendosi alla finestra ovale dell'abside, con la colomba dello Spirito Santo, ha spiegato che "la Chiesa stessa è come ... More

sabato 18 febbraio 2012

Artemìa di Torviscosa canterà nella Basilica di San Francesco

Voci e Mani in Canto


L'Associazione Culturale perperugia e oltre il 25 febbraio prossimo, nella Basilica Superiore di Assisi, ospiterà il concerto “Voci e Mani in Canto”, protagonisti i due Cori Mani Bianche e Voci Bianche del Testaccio, il Piccolo Coro Artemìa di Torviscosa e il Coro Manos Blancas di San Vito al Tagliamento: 160 persone tra musicisti, bambini ed accompagnatori.
 
per saperne di più clicca qui

venerdì 17 febbraio 2012



Emergenza Siria, l'appello del Custode di Terra Santa che chiede "di sostenere con un gesto concreto i cristiani siriani e le opere di carita' della Custodia. More

giovedì 16 febbraio 2012

Domenica 19 febbraio 2012


    VII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)



PRIMA LETTURA (Is 43,18-19.21-22.24-25)
Per amore di me stesso non ricordo più i tuoi peccati.


Dal libro del profeta Isaìa

Così dice il Signore:
«Non ricordate più le cose passate,
non pensate più alle cose antiche!
Ecco, io faccio una cosa nuova:
proprio ora germoglia, non ve ne accorgete?
Aprirò anche nel deserto una strada,
immetterò fiumi nella steppa.
Il popolo che io ho plasmato per me
celebrerà le mie lodi.
Invece tu non mi hai invocato, o Giacobbe;
anzi ti sei stancato di me, o Israele.
Tu mi hai dato molestia con i peccati,
mi hai stancato con le tue iniquità.
Io, io cancello i tuoi misfatti per amore di me stesso,
e non ricordo più i tuoi peccati».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 40)
Rit: Rinnovaci, Signore, con il tuo perdono.


Beato l’uomo che ha cura del debole:
nel giorno della sventura il Signore lo libera.
Il Signore veglierà su di lui,
lo farà vivere beato sulla terra,
non lo abbandonerà in preda ai nemici.

Il Signore lo sosterrà sul letto del dolore;
tu lo assisti quando giace ammalato.
Io ho detto: «Pietà di me, Signore,
guariscimi: contro di te ho peccato».

Per la mia integrità tu mi sostieni
e mi fai stare alla tua presenza per sempre.
Sia benedetto il Signore, Dio d’Israele,
da sempre e per sempre. Amen, amen.

SECONDA LETTURA (2Cor 1,18-22)
Gesù non fu «sì» e «no», ma in lui vi fu il «sì».


Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Fratelli, Dio è testimone che la nostra parola verso di voi non è «sì» e «no». Il Figlio di Dio, Gesù Cristo, che abbiamo annunciato tra voi, io, Silvano e Timòteo, non fu «sì» e «no», ma in lui vi fu il «sì».
Infatti tutte le promesse di Dio in lui sono «sì». Per questo attraverso di lui sale a Dio il nostro «Amen» per la sua gloria.
È Dio stesso che ci conferma, insieme a voi, in Cristo e ci ha conferito l’unzione, ci ha impresso il sigillo e ci ha dato la caparra dello Spirito nei nostri cuori.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Lc 4,18)
Alleluia, alleluia.
Il Signore mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,
a proclamare ai prigionieri la liberazione.
Alleluia.


VANGELO (Mc 2,1-12)
Il Figlio dell’uomo ha il potere di perdonare i peccati sulla terra.

Scavi di cafarnao, Sullo sfondo la
Chiesa dedicata a Pietro costruita
sopra la sua casa
+ Dal Vangelo secondo Marco

Gesù entrò di nuovo a Cafàrnao, dopo alcuni giorni. Si seppe che era in casa e si radunarono tante persone che non vi era più posto neanche davanti alla porta; ed egli annunciava loro la Parola.
S
i recarono da lui portando un paralitico, sorretto da quattro persone. Non potendo però portarglielo innanzi, a causa della folla, scoperchiarono il tetto nel punto dove egli si trovava e, fatta un’apertura, calarono la barella su cui era adagiato il paralitico. Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: «Figlio, ti sono perdonati i peccati».
Erano seduti là alcuni scribi e pensavano in cuor loro: «Perché costui parla così? Bestemmia! Chi può perdonare i peccati, se non Dio solo?». E subito Gesù, conoscendo nel suo spirito che così pensavano tra sé, disse loro: «Perché pensate queste cose nel vostro cuore? Che cosa è più facile: dire al paralitico “Ti sono perdonati i peccati”, oppure dire “Àlzati, prendi la tua barella e cammina”? Ora, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere di perdonare i peccati sulla terra, dico a te – disse al paralitico –: àlzati, prendi la tua barella e va’ a casa tua».
Quello si alzò e subito prese la sua barella e sotto gli occhi di tutti se ne andò, e tutti si meravigliarono e lodavano Dio, dicendo: «Non abbiamo mai visto nulla di simile!».

Parola del Signore

PREGHIERA DEI FEDELI

C – Fratelli e sorelle, rivolgiamo la nostra preghiera al Padre perché e ci rinnovi con il suo perdono e ci confermi nel suo amore che salva.

L - Preghiamo insieme e diciamo:

Donaci, Signore, la tua misericordia.

1.      Per la santa Chiesa: consapevole di aver ricevuto dal Signore il dono della riconciliazione, sia luogo dell’incontro tra la misericordia di Dio e la debolezza dell’uomo sfigurato dal peccato. Preghiamo.

2.      Per gli uomini di buona volontà impegnati a riconciliare i popoli: la mano di Dio li sostenga sempre nell’impegno per la costruzione di un mondo nuovo, fondato sulla giustizia e sulla pace. Preghiamo.

3.      Per i figli di Dio dispersi nella notte del male: si lascino rinnovare dalla misericordia e dal perdono del Padre e nel loro cuore spunti l’alba di una vita riconciliata. Preghiamo.

4.      Per quanti si accostano al Sacramento della Riconciliazione: la grazia li renda nuove creature e vivano in novità di vita nell’amore che si fa dono e perdono. Preghiamo.

5.      Per la nostra Comunità parrocchiale: la presa di coscienza delle dimensione comunitaria del peccato ci aiuti a ripensare, alla luce del Vangelo, lo stile della nostra azione pastorale, nell’accogliere e radunare tutti nella Chiesa, senza mai giudicare il fratello. Preghiamo.

6.      Per noi che celebriamo l’Eucaristia: le nostre braccia tese verso i fratelli ci trovino pronti a condividere con essi, soprattutto con i poveri ed i sofferenti, la speranza della salvezza in Cristo. Preghiamo.

C – Padre di misericordia, che hai mandato il tuo Figlio a cercare e salvare chi era perduto, esaudisci le nostre invocazioni: concedi a chi ti cerca la gioia di incontrarti; a chi ti ha tradito la grazia del perdono; a chi ti è fedele di crescere nella sapienza evangelica. Per Cristo nostro Signore.   T - Amen.








ASIA/BANGLADESH - La scarsa alimentazione limita la crescita dei bambini con meno di 5 anni

Dhaka (Agenzia Fides) - Nonostante la crescita economica dal 5% al 6% annuo dai primi anni '90, il precario stato nutrizionale delle donne e dei bambini del Bangladesh mina la salute e il benessere di tutti i bengalesi, e ostacola i progressi verso il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo del millennio sulla mortalità materna e infantile e la povertà. In Bangladesh un bambino su 15 muore prima di aver compiuto 5 anni di età, 250 mila piccoli muoiono ogni anno durante il loro primo mese di vita. Secondo l'organizzazione Save the Children, il 48.6% dei bambini bengalesi con meno di 5 anni è rachitico o basso di statura per la sua età, il 13.3% sono esili e sottopeso per la loro altezza e il 37.4% magri rispetto alla loro età. Il governo del Bangladesh, per sensibilizzare maggiormente sul problema, ha detto di integrare programmi nutrizionali nel settore sanitario e si è impegnato a combattere la malnutrizione e la mortalità infantile tra le famiglie povere del paese, ma l'aumento del prezzo del cibo sta esacerbando la situazione. (AP) (16/2/2012 Agenzia Fides)

Il Custode parla di Arte



"Tornate a visitare i luoghi santi cristiani". E' l'appello dei docenti dell'Universita' ebraica di Tel Aviv durante il convegno sulla bellezza dell'arte cristiana in Terra Santa. Presente tra i relatori, per la prima volta, il Custode di Terra Santa, fra Pierbattista Pizzaballa. More

mercoledì 15 febbraio 2012

Mons. Azzolini e la Sierra Leone

AFRICA/SIERRA LEONE - Evangelizzare tra analfabetismo, povertà estrema e malattie endemiche: l'opera di Mons. Azzolini, fondatore della diocesi di Makeni, che celebra 50 anni

Makeni (Agenzia Fides) - In questo anno 2012 ricorre il 50° di fondazione della Diocesi di Makeni, in Sierra Leone, avvenuta il 24 febbraio 1962 (vedi Fides 9/1/2012). Questa chiesa nacque dalla divisione della neonata Diocesi di Freetown & Bo, che la Santa Sede aveva pianificato per quest'area dell'Africa missionaria in continuo sviluppo sociale, che accoglieva ora dei nuovi operatori pastorali provenienti dall'Italia, i Missionari Saveriani. I quattro pionieri Saveriani (i Padri Azzolini, Calza, Olivani e Stefani), giunti in Sierra Leone l'8 luglio 1950, si diedero subito da fare e, in due anni, la zona loro assegnata divenne una Prefettura Apostolica. A capo di essa fu posto il loro leader naturale, P. Augusto Fermo Azzolini (1908-1992). Nel frattempo, altri missionari si erano affiancati ai primi e, il 24 febbraio 1962, la Prefettura fu elevata a Diocesi suffraganea di Freetown & Bo, che nel frattempo era diventava Arcidiocesi.
Nell'estate 1962, Mons. Azzolini venne ordinato Vescovo presso la sua chiesa d'origine, nella storica Cattedrale di Parma. In questo modo lo zelante Vescovo della neonata chiesa di Makeni era pronto ad imprimere il marchio missionario alla terra e ai popoli che l'abitavano. Moltiplicando le sue pur limitate energie e con uno zelo veramente impareggiabile, il Vescovo Azzolini moltiplicò le residenze missionarie e si fece in quattro per costruire ed organizzare, in posti strategici, scuole in tanti chiefdoms, rispondendo in questo modo alle numerosissime richieste dei capi locali, che ricorrevano a lui sicuri di essere esauditi.
Mons. Azzolini, infatti, prese coscienza della grave situazione in cui versava la popolazione, dove l'analfabetismo generale, la povertà estrema e le malattie endemiche impedivano ogni speranza di miglioramento sociale. Il suo primo impegno fu quello di dedicarsi alla creazione di un sistema scolastico di base: durante la sua permanenza istituì oltre 200 scuole primarie, 13 scuole secondarie e un collegio magistrale per l'indispensabile e improrogabile formazione degli insegnanti locali. Queste comunità educative si svilupparono molto e crebbero, diventando spesso piccole, ma zelanti comunità cristiane. Le prime aule scolastiche si trasformarono quasi sempre in piccole chiese e alcuni alunni divennero i primi cristiani di queste giovani comunità.
Accanto a questa attività educativa di base crebbero gli ambulatori e gli ospedali. Furono organizzate alcune efficaci campagne contro la framboesia e la lebbra, e ci si prese cura di alcuni settori come gli handicappati, i poliomielitici e si iniziò anche la sperimentazione della Primary Health Care (il sevizio sanitario nazionale). Intenso fu il suo impegno anche per il miglioramento delle condizioni di vita: incentivò la campagna per la promozione dell'agricoltura attuata con la collaborazione di agronomi provenienti dall'Italia.
Dal punto di vista dell'evangelizzazione, la prima preoccupazione di Mons. Azzolini fu di invitare nella sua diocesi collaboratori di altre congregazioni religiose, maschili e femminili, in aiuto ai Saveriani. All'appello risposero in tanti. Il Vescovo si adoperò anche per far venire nella missione collaboratori laici per le costruzioni e per altre attività. Non esitò a stendere la mano a istituzioni di beneficenza, ad amici e a benefattori per sostenere e sviluppare le opere intraprese. Inoltre fin dal principio comprese che per fondare stabilmente la Chiesa locale bisognava formare personale africano capace di reggerla e di dilatarla. L'11 febbraio 1956 diede inizio anche al piccolo Seminario diocesano, che avrebbe dovuto preparare i futuri preti locali.
Mons. Azzolini resse e guidò così questa giovane Chiesa missionaria per quasi 25 anni, fino al 17 novembre 1986, quando gli subentrò Mons. Giorgio Biguzzi, pure lui appartenente alla congregazione dei Missionari Saveriani. Azzolini dovette ritirarsi a Parma, dove si consumò lentamente per un cancro, che lo porterà alla tomba il 24 luglio 1992. Per sua esplicita volontà testamentaria, si fece seppellire di fronte alla sua Cattedrale di Makeni, nella Sierra Leone, e come un vecchio capo e un autentico antenato di quella gente, riposa ora tra la popolazione africana che ha tanto amato e per la quale ha consumato buona parte della sua vita. (GC/SL) (Agenzia Fides 15/02/2012)

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L'associazione Ponte di Pace e la Terra santa



Come si vive tra i popoli di Dio? "Incontri oltre i muri", voci e volti dalla Terra Santa nel documentario realizzato dall'associazione Ponte di Pace in collaborazione con il Commissariato di Terra Santa del Piemonte

Servizio/montaggio: Serena Picariello
Immagini: Andrea Avveduto More

domenica 12 febbraio 2012

Foglietto della Domenica 12 Febbraio 2012


Angelus di domenica 12 febbraio: la Siria



Cari fratelli e sorelle! Seguo con molta apprensione i drammatici e
crescenti episodi di violenza in Siria. Negli ultimi giorni essi hanno
provocato numerose vittime. Ricordo nella preghiera le vittime, fra
cui ci sono alcuni bambini, i feriti e quanti soffrono le conseguenze
di un conflitto sempre più preoccupante. Inoltre rinnovo un pressante
appello a porre fine alla violenza e allo spargimento di sangue.
Infine, invito tutti - e anzitutto le Autorità politiche in Siria - a
privilegiare la via del dialogo, della riconciliazione e dell'impegno
per la pace. E' urgente rispondere alle legittime aspirazioni delle
diverse componenti della Nazione, come pure agli auspici della
comunità internaz ... More

venerdì 10 febbraio 2012

Forze armate


L'austerity dell'esercito


Via 40 mila uomini e 30 caccia F35 in meno


Clicca Qui per saperne di più da Corriere della Sera Cronache

A San Giorgio già fatto! Ultime su Marcegaglia da Gazzetta di Mantova

Intesa sul salario d’ingresso al Contino


Volta. I delegati della Fiom sottoscrivono l’accordo con il gruppo Marcegaglia, premio di solidarietà dopo i primi 3 anni

giovedì 9 febbraio 2012

Domenica 12 Febbraio 2012


    VI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)



PRIMA LETTURA (Lv 13,1-2.45-46)
Il lebbroso se ne starà solo, abiterà fuori dell’accampamento.

Dal libro del Levìtico

Il Signore parlò a Mosè e ad Aronne e disse:
«Se qualcuno ha sulla pelle del corpo un tumore o una pustola o macchia bianca che faccia sospettare una piaga di lebbra, quel tale sarà condotto dal sacerdote Aronne o da qualcuno dei sacerdoti, suoi figli.
Il lebbroso colpito da piaghe porterà vesti strappate e il capo scoperto; velato fino al labbro superiore, andrà gridando: “Impuro! Impuro!”.
Sarà impuro finché durerà in lui il male; è impuro, se ne starà solo, abiterà fuori dell’accampamento».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 31)
Rit: Tu sei il mio rifugio, mi liberi dall’angoscia.


Beato l’uomo a cui è tolta la colpa
e coperto il peccato.
Beato l’uomo a cui Dio non imputa il delitto
e nel cui spirito non è inganno.

Ti ho fatto conoscere il mio peccato,
non ho coperto la mia colpa.
Ho detto: «Confesserò al Signore le mie iniquità»
e tu hai tolto la mia colpa e il mio peccato.

Rallegratevi nel Signore ed esultate, o giusti!
Voi tutti, retti di cuore, gridate di gioia!

SECONDA LETTURA (1Cor 10,31-11,1)
Diventate miei imitatori come io lo sono di Cristo.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Fratelli, sia che mangiate sia che beviate sia che facciate qualsiasi altra cosa, fate tutto per la gloria di Dio.
Non siate motivo di scandalo né ai Giudei, né ai Greci, né alla Chiesa di Dio; così come io mi sforzo di piacere a tutti in tutto, senza cercare il mio interesse ma quello di molti, perché giungano alla salvezza.
Diventate miei imitatori, come io lo sono di Cristo.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Lc 7,16)
Alleluia, alleluia.
Un grande profeta è sorto tra noi,
e Dio ha visitato il suo popolo.
Alleluia.

VANGELO (Mc 1,40-45)
La lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato.

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, venne da Gesù un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi purificarmi!». Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, sii purificato!». E subito la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato.
E, ammonendolo severamente, lo cacciò via subito e gli disse: «Guarda di non dire niente a nessuno; va’, invece, a mostrarti al sacerdote e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha prescritto, come testimonianza per loro».
Ma quello si allontanò e si mise a proclamare e a divulgare il fatto, tanto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma rimaneva fuori, in luoghi deserti; e venivano a lui da ogni parte.

Parola del Signore

PREGHIERA DEI FEDELI

C – Fratelli e sorelle, la grazia custodisce chi confida nel Signore, che guarisce da ogni forma di lebbra: animati da questa certezza rivolgiamo a Lui la nostra supplica, soprattutto per coloro che sono nella sofferenza e nella prova.

L - Preghiamo insieme e diciamo:

Liberaci da ogni male, Signore!

1.      Perché la Chiesa offra ad ogni uomo segni concreti della vicinanza di Dio, mostrando il suo volto di misericordia e il suo amore preferenziale per i piccoli e i poveri. Preghiamo.

2.      Perché gli emarginati e gli esclusi trovino nella Comunità cristiana un luogo di accoglienza e di fraternità che riaccende in loro la speranza di una nuova vita. Preghiamo.

3.      Perché coloro che sono provati dalla malattia non si sentano soli ma, offrendo le loro sofferenze, in unione a quelle di Cristo, per la salvezza del mondo, possano sperimentare la forza consolatrice dello Spirito. Preghiamo.

4.      Perché quanti sono privati da lavoro e dignità trovino la pronta solidarietà delle istituzioni e dei cristiani, nella risoluzione efficace di ogni disagio spirituale e materiale. Preghiamo.

5.      Perché ogni cristiano, come l’apostolo Paolo, si faccia imitatore di Cristo, che nella sua vita terrena passò beneficando e sanando coloro che erano prigionieri del male, preghiamo.

6.      Perché noi, che celebriamo in questa Eucaristia il mistero dell’amore di Dio, purificati da ogni forma di lebbra, ci impegniamo attivamente per crescere nella comunione con i fratelli testimoniando con la vita la salvezza e la grazia di Dio. Preghiamo.

C – Dio onnipotente e misericordioso, ristoro nella fatica, sostegno nella debolezza, conforto nel pianto, ascolta la preghiera che, coscienti delle nostre infedeltà, ti rivolgiamo: salvaci dalle sofferenze presenti e donaci un sicuro rifugio nella tua Misericordia. Per Cristo nostro Signore.   T - Amen.








Colera, Congo, Allarme!

AFRICA/RD CONGO - Il colera corre lungo il fiume Congo: è allarme

Kinshasa (Agenzia Fides) - Il colera continua a mietere vittime nella Repubblica Democratica del Congo (RDC), soprattutto nelle province che si affacciano sul fiume Congo, che quindi è allo stesso tempo un'importante via di commercio e un vettore della malattia. Su 11 province 8 sono interessate dall'epidemia. Più di 22.000 casi sono stati segnalati negli ultimi 12 mesi. La maggior parte dei quali, oltre 14.000, sono stati registrati nelle province orientali in cui il colera è endemico.
Con oltre 5.500 casi segnalati (pari al 25% del numero totale dei casi a livello nazionale), la Provincia del Sud Kivu ha pagato il prezzo più pesante. Seguono la capitale, Kinshasa, la Provincia Orientale, la Provincia di Bandundu e quella di Equatore.
In tutto il Paese, le agenzie umanitarie hanno sviluppato una strategia di risposta multi-settoriale, ma non sono ancora riuscite a contenere la malattia. Sono stati creati centri per la cura del colera, punti di clorazione delle acque, organizzate campagne di sensibilizzazione dell'opinione pubblica attraverso i media, avviati programmi per la formazione del personale medico e per disinfettare le imbarcazioni che navigano lungo il fiume.
Le organizzazioni umanitarie dichiarano di confidare che l'emergenza finisca in un ragionevole lasso di tempo, ma aggiungono che per sradicare la diffusione della malattia le autorità congolesi devono dare priorità agli investimenti, per garantire alla popolazione l'accesso all' acqua potabile, a servizi igienico-sanitari sicuri e più in generale al sistema sanitario. Se non si mettono in pratica queste raccomandazioni, secondo le organizzazioni umanitarie, le ondate epidemiche di colera si ripresenteranno e, nel peggiore dei casi, la malattia potrebbe colpire circa 21 milioni di persone. (L.M.) (Agenzia Fides 9/2/2012)