Alla Festa diocesana presentato anche il nuovo "giornalino" dei ministranti
UDINE (1
maggio, ore 12.30) - Nasce la prima associazione dedicata ai 1100
ragazzi che svolgono abitualmente il servizio liturgico di
“chierichetto” nelle parrocchie dell’Arcidiocesi di Udine. L’importante
novità è stata resa nota ufficialmente oggi al Seminario di Udine (in
viale Ungheria) durante l’annuale Festa diocesana dei ministranti (FOTO).
All’appuntamento erano presenti circa 800 ragazzi (con i loro genitori
si arriva a 1200 persone), cui è stata riservata anche un’altra
sorpresa: è in arrivo un “giornalino” fatto apposta per loro, un foglio
di collegamento che sarà occasione di formazione, di collegamento e di
nuove amicizie.
La Festa diocesana
si è aperta alle ore 8, all'insegna del tema «L’abbiamo
riconosciuto...», attraverso la narrazione di una storia ambientata nei
giorni nostri. Dopo le catechesi su questa tematica, dal Seminario di
viale Ungheria è partita la processione, accompagnata da una banda, fino
alla Cattedrale, dove l'Arcivescovo ha presieduto la Santa Messa,
culmine della giornata.
Nel pomeriggio, dopo il pranzo al sacco, via libera al «grande gioco» a squadre prima del gran finale della festa, con la preghiera, le premiazioni e l’arrivederci al prossimo anno.
Nel pomeriggio, dopo il pranzo al sacco, via libera al «grande gioco» a squadre prima del gran finale della festa, con la preghiera, le premiazioni e l’arrivederci al prossimo anno.
La
Festa diocesana dei ministranti non vuole solo promuovere l’importante
servizio di ministrante alla mensa eucaristica, ma anche la sua
rilevanza per l’educazione in campo vocazionale. Per questo l’iniziativa
della nuova associazione e del giornalino di collegamento viene
unitamente dall’Arcivescovo, dal Seminario e dall’Ufficio diocesano di
pastorale giovanile. «Molti di noi seminaristi hanno iniziato così,
facendo il ministrante nella propria parrocchia fedelmente nel tempo –
spiega Alberto Zanier, uno degli organizzatori -. In effetti girando per
le comunità cristiane si vede una maggiore disponibilità dei
chierichetti ad accogliere certe proposte e a porsi delle domande più
approfondite sul senso della loro vita, anche perché i ministranti sono
molto vicini ai parroci e particolarmente nella celebrazione
eucaristica».
Nessun commento:
Posta un commento