ASIA/PAKISTAN - "Rimsha è innocente e presto sarà libera": anche avvocati musulmani in sua difesa
Islamabad (Agenzia Fides) - "Rimsha è innocente, non ci sono prove contro di lei. Presto sarà libera". È fiducioso Paul Bhatti, Consigliere del Primo Ministro per l'Armonia nazionale e presidente della "All Pakistan Minorities Alliance" (APMA), sul caso della bambina cristiana accusata di blasfemia. Il procedimento a carico davanti a un tribunale di primo grado di Islamabad è stato per l'ennesima volta aggiornato al lunedì 3 settembre, anche perché il giudice è cambiato, mentre la custodia cautelare per la piccola era stata prolungata di 14 giorni. Ma l'andamento del procedimento - nonostante i discorsi infiammatori dell'avvocato di controparte - sembra in discesa: infatti, come riferito a Fides da Bhatti, la perizia operata dalla Commissione medica, che aveva definito Rimsha "minorenne e disabile mentale", è stata confermata dagli esperti. E a seguire il caso di Rimsha l'APMA ha nominato un team di cinque avvocati musulmani, tutti di grande levatura professionale, che operano insieme all'avvocato Tahir Naveed Chaudry. Vista la palese ingiustizia, visto il procedimento legale, visto il sostegno nell'opinione pubblica, nelle istituzioni e anche dei leader musulmani, il collegio difensivo esprime "massima fiducia in un esito positivo della vicenda".
Intanto la bambina resta in carcere: è affidata alle cure di una guardia carceraria donna, che la cura a la accudisce con amorevolezza, ma che non può fare a meno di notarne la sofferenza: la bimba è traumatizzata, piange spesso e cerca i genitori. (PA) (Agenzia Fides 1/9/2012)
top ^
ASIA/PAKISTAN - "Liberate Rimsha": lettera dei Senatori USA al presidente Zardari
Islamabad (Agenzia Fides) - Un gruppo bipartisan di sei senatori americani ha scritto una lettera al presidente pakistano Asif Ali Zardari, chiedendo la liberazione di Rimsha Masih, la minorenne cristiano arrestato con l'accusa di blasfemia, e maggiore impegno per contrastare l'intolleranza religiosa in Pakistan. Nel testo della missiva, pervenuta a Fides, I senatori notano che occorre "garantire sicurezza e un trattamento equo, secondo la legge, a tutti i cittadini pakistani, indipendentemente dalla loro religione", ricordando che i recenti casi di discriminazione religiosa, compreso quello di Rimsha Masih, denotano "un peggioramento della situazione delle minoranze religiose nel paese. Il testo ricorda che, come nel caso di Rimsha, la legge sulla blasfemia "continua a perseguitare persone innocenti". "Sollecitiamo il vostro governo - si legge - a fare di più per prevenire gli abusi e le violenze commesse contro i cristiani, ahmadi, indù e altri minoranze religiose, così come verso membri della comunità musulmana".
I politici USA auspicano, dunque, che Zardari intraprenda "un serio sforzo per porre fine alla ingiusta detenzione di Rimsha. La missiva è stata firmata dai senatori Robert Menendez, Roy Blunt, Ben Cardin, Mark Kirk, Bob Casey, e Mike Johanns. (PA) (Agenzia Fides 1/9/2012)
Nessun commento:
Posta un commento