ASIA/SIRIA - Battaglia tra fazioni islamiste a Raqqa
Raqqa (Agenzia Fides) – Lo scontro tra le diverse fazioni islamiste che si contrappongono al regime di Assad è divenuto guerra aperta a Raqqa, la città dove cinque mesi fa è stato rapito il gesuita italiano Paolo Dall'Oglio. Nei giorni scorsi, vari gruppi armati di marca islamista si sono uniti per attaccare i jihadisti dello “Stato islamico delI'Iraq e del Levante” (ISIL), la formazione che negli ultimi mesi aveva di fatto assunto il controllo della città puntando alla creazione di un califfato islamico e aveva anche organizzato azioni simboliche come il rogo di Bibbie e libri cristiani. Secondo fonti locali, a marcare l'indebolimento dell'ISIL sarebbe stata la divisione tra i militanti locali della fazione e quelli venuti dall'estero. Lo scontro tra fazioni islamiste avrebbe portato anche alla liberazione di cinquanta militanti anti-Assad che erano tenuti in prigione a Raqqa dall'ISIL, come documentano alcuni video postati su Youtube.
Padre Paolo Dall'Oglio era giunto a Raqqa alla fine dello scorso luglio, quando nella città controllata dai ribelli erano presenti almeno tre forze in aperto contrasto fra loro. Fra il 29 luglio e il 5 agosto, giorno del sua scomparsa, nell'area si erano verificati violenti scontri, con morti e feriti, fra guerriglieri del Free Syrian Army (FSA) e membri dei gruppi islamisti, segno delle forti tensioni esistenti già allora tra le fazioni anti-regime. Secondo le ipotesi più accreditate, il gesuita sarebbe stato rapito proprio dai miliziani dell'ISIL perché visto da loro come un “alleato” del FSA. (GV) (Agenzia Fides 7/1/2014).
Padre Paolo Dall'Oglio era giunto a Raqqa alla fine dello scorso luglio, quando nella città controllata dai ribelli erano presenti almeno tre forze in aperto contrasto fra loro. Fra il 29 luglio e il 5 agosto, giorno del sua scomparsa, nell'area si erano verificati violenti scontri, con morti e feriti, fra guerriglieri del Free Syrian Army (FSA) e membri dei gruppi islamisti, segno delle forti tensioni esistenti già allora tra le fazioni anti-regime. Secondo le ipotesi più accreditate, il gesuita sarebbe stato rapito proprio dai miliziani dell'ISIL perché visto da loro come un “alleato” del FSA. (GV) (Agenzia Fides 7/1/2014).
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